Quella che conoscevamo come la federazione numero uno di wrestling al mondo, la WWE, che in passato ci ha fatto sognare e divertire con lottatori del calibro di Eddie Guerrero e Rey Mysterio, ultimamente è stata snobbata dagli appassionati e i numeri sono in netto calo rispetto al normale trend che questo sport spettacolo persegue. Tutto questo è dovuto principalmente a molti fattori come la bassa qualità delle storyline nonostante la stessa federazione abbia un roster di tutto rispetto da sfruttare per crearne di interessanti, un PEGI 14 che risulta una costante spada di Damocle per chi vorrebbe contenuti leggermente più “adulti” ed infine la nascita di una federazione avversaria che continua a macinare consensi, la AEW.
Se prima la WWE poteva godere di un’egemonia incontrastata (se non contiamo i brevi acuti di TNA e NJPW in territorio nemico) ora deve fare i conti con un nemico giovane, con tanta voglia di fare e che dona al pubblico ciò che chiede risultando davvero una ventata di aria fresca in un clima che era diventato torbido e afoso. Anche la controparte videoludica, ovvero la serie WWE 2K, ha subito un brusco stop con lo sfortunato capitolo 2K20 che verrà ricordato, forse, come il peggior episodio della saga di sempre; un prodotto che sembrava essere uscito in fretta e furia senza subire neanche un controllo qualità.
Shawn Michaels, Sgt. Slaughter e Big Show… ritorno agli anni ’90!La cosa più intelligente da fare era fermarsi e progettare bene un eventuale nuovo capitolo anche lavorandoci ventiquattro mesi eliminando di fatto la cadenza annuale alla quale il titolo ci aveva abituato e la software house con sede a Novato ha fatto proprio questo regalandoci, nel mezzo, uno spin-off che riabbraccia virtualmente un titolo THQ molto famoso, WWE All Stars. D’altronde 2K, avendo già molta esperienza con giochi sportivi dallo stile cartoon come NBA 2K Playgrounds, si getta anima e cuore in un campo dove può dare da subito il meglio senza compromessi e cercando di offrire la cosa più importante in un settore difficile come quello dei videogames, il divertimento.
WWE 2K Battlegrounds, sviluppato da Saber Interactive ed edito da 2K Games, esce in contemporanea per tutte le console attualmente disponibili: PS4, Xbox One, Nintendo Switch, PC tramite Steam e Google Stadia non scontentando proprio nessuno e permettendo ad una vasta platea di provare questo gioco che si allontana dalle meccaniche classiche e simulative di WWE 2K20 offrendo un prodotto più facile da approcciare e dannatamente esilarante.
Undertaker non padroneggia solo i fulmini, ma in WWE 2K Battlegrounds anche il fuoco!Action figure in movimento tra coccodrilli ed elettricità!
Appena avviato WWE 2K Battlegrounds, ci ritroveremo dinanzi ad un menu molto colorato e davvero ben fatto che ci presenta le sette macro categorie tra cui scegliere: Gioca, Superstar, Creazione personaggio, Creazione Battlegrounds, Sfide giornaliere e l’angolo Benvenuto a WWE 2K Battlegrounds. Mentre quest’ultimo è un canale dove potremo leggere le ultime notizie e avere una breve intro al gioco, la parte sicuramente più corposa è la sezione Gioca che ho scelto subito e senza troppi preamboli; al suo interno ho trovato varie modalità: Campagna, Torneo, King of the Battleground, Sfida Battleground, Esibizione donne ed infine Esibizione uomo.
Prima di affrontare una partita singola ho effettuato un breve excursus nel tutorial che risulta davvero ben fatto e spiega, tramite simpatiche pagine di fumetto, tutti i vari tasti da utilizzare per compiere varie azioni; non avremo la stessa profondità della serie regolare ma di mosse da effettuare ce ne sono davvero tante. Le partite in single player, esibizione uomo ed esibizione donne, permettono di scegliere varie tipologie di match come il tag team, lo steel cage, il gauntlet, la royal rumble e molti altri ma ovviamente tutti i match hanno qualcosa fuori dall’ordinario che perseguono la strada della fantasia e dell’ironia; ad esempio per fuggire dalla gabbia dovremo raccogliere del denaro appeso alla stessa ed una volta riempita la barra dei soldi potremo fuggire ma… la gabbia randomicamente diventa elettrificata rendendo il tutto particolarmente ostico.
Anche la quota rosa è ben rappresentata ed ottimamente riprodotta, tra queste l’immancabile Charlotte Flair! WOOOOOOOOOOOOOO!Dopo varie partite, visto anche il roster inizialmente povero, ho deciso di provare la modalità carriera ed il primo pensiero che mi è balenato in testa è stato: perché la stessa cura non è stata messa nella modalità storia della serie regolare? All’inizio, tramite sempre pagine pagine di fumetto davvero accattivanti, ci viene spiegato che il mitico Paul Heyman ha un’idea vincente (lui si che è un genio, vedi la ECW) che prevede la creazione di alcuni tornei in ring particolarmente strani e localizzati in giro per il mondo, i Battlegrounds.
Dopo l’ok di un Vince McMahon rappresentato come un folle e dittatoriale accentratore (vero?) e con l’aiuto del mitico Stone Cold Steve Austin, si parte alla ricerca di lottatori che possono far parte del nuovo roster. Si partirà dalla città di New York per poi andare in Florida, Messico, Campo d’addestramento, Scozia, Detroit ed infine a Wrestlemania ed ogni sezione avrà il suo lottatore di riferimento da prendere sotto il nostro comando. Tutto l’hub della carriera è fatto in stile gioco RPG, ovvero ramificato, e questo ci permette di decidere la strada da percorrere; potremo andare direttamente al sodo o effettuare anche match extra per sbloccare abilità e soprattutto lottatori.
Samoa Joe è sicuramente possente ma Kalisto può sfruttare tutta la sua velocità!Tutti gli incontri seguono lo stile classico per quanto riguarda il dover schienare o sottomettere l’avversario ma in WWE 2K Battlegrounds potremo anche lanciare il nostro avversario nelle fauci dei coccodrilli, usare una moto come arma e altre amenità che rendono il tutto la sagra del caos. La modalità carriera riesce a divertire ed intrattenerci per molte ore regalandoci anche credito che potremo utilizzare nel negozio per sbloccare ulteriori lottatori ed altri extra; si possono sbloccare anche con il denaro reale ma basta giocare per farlo senza svenarsi ulteriormente.
Tra le altre modalità presenti ricordiamo il King of Battleground, che prevede partite online verso altri tre giocatori dove vince chi getta dalle corde gli avversari, ed i Tornei dove potremo sfidare giocatori provenienti da tutto il mondo alle varie modalità presenti in WWE 2K Battlegrounds.
Il ritorno del wrestling arcade!
Se vi aspettate un gioco di wrestling canonico volgete il vostro sguardo da altre parti… WWE 2K Battlegrounds ha un animo fumettoso e non fa niente per nasconderlo; vi sembrerà di giocare con delle action figure virtuali e tutto ciò mi ha divertito davvero parecchio. Graficamente il gioco è davvero ben fatto con ottime animazioni (nessun pop in o pop out presente durante l’azione e solo sporadici glitch), i modelli dei lottatori proposti in versione cartoon ma molto fedeli alle controparti reali ed infine moltissimi effetti speciali che riescono nel loro intento di rendere il tutto sui generis; anche i ring sono ottimamente riprodotti così come le corde che rispondono bene alle sollecitazioni. Ho riscontrato in alcuni momenti un leggero calo di frame rate ma WWE 2K Battlegrounds si comporta davvero ottimamente e riesce a donare una grafica in Full HD colorata e gradevole da vedere.
Il gameplay si discosta nettamente dalla serie principale risultando particolarmente frenetico, tendente all’arcade duro e puro ed affrontabile da tutti i tipi di giocatori anche i meno avvezzi al genere; molto più vicino ad un party game/picchiaduro che ad uno sportivo. Anche i comandi sono stati resi maggiormente semplici con i tasti adibiti al pugno ed al calcio che fanno la parte del leone ma comunque abbiamo anche le super mosse, gli irish whip, i caricamenti e i trascinamenti, le sottomissioni e gli insulti non dimenticandoci che alla base di tutto ciò c’è sempre il magico mondo del wrestling.
Bray Wyatt con il suo personaggio The Fiend è destinato ad entrare nella storia!La longevità di WWE 2K Battlegrounds è particolarmente alta grazie alle tante modalità presenti, alla storia che risulta davvero ben fatta ed appassionante nella sua semplicità ma soprattutto ad un comparto online gradevole e che permette di sfidare giocatori casuali con un matchmaking veloce e senza troppe attese. Anche il comparto sonoro risulta ben fatto con una tracklist composta principalmente dalle musiche d’entrata dei lottatori e dalla telecronaca, durante i match, del duo composto da Mauro Ranallo e Jerry “The King” Lawler; meglio di così non si poteva chiedere.
Tra i difetti che possiamo annoverare di questo WWE 2K Battlegrounds c’è sicuramente un roster incompleto, non aggiornato e contenente anche alcuni atleti che nel corso dell’anno si sono accasati in altre federazioni (come Luke Gallows e Karl Anderson) ma questo è un difetto di poco conto visto che comunque usciranno dei DLC completamente gratuiti che aggiungeranno lottatori nel corso dell’anno. Anche la creazione dei personaggi risulta scarna e poco profonda rispetto alla serie originale che permetteva di creare davvero qualsivoglia atleta ci veniva in mente così come il parco mosse a disposizione ma stiamo parlando anche di un gioco totalmente diverso da WWE 2K; personalmente però avrei gradito la possibilità di scaricare CAW (personaggi creati da altri utenti).
WWE 2K Battlegrounds è dunque un prodotto che riesce nella propria missione ovvero divertire il gamer (fatevi un giro nel negozio e date un’occhiata ai lottatori da sbloccare) e proporre un gioco di wrestling arcade davvero ben fatto ed affrontabile dalla più vasta utenza possibile e non solo dagli appassionati hardcore del genere; personalmente l’ho affrontato con poche speranze e mi ha stupito oltre ad avermi incollato allo schermo per molte ore anzi, ora torno proprio a fare una partita online magari incontro il Deadman.
Ultimo aggiornamento: 2024-04-26 at 17:50
