Vampire the Masquerade: Shadows of New York

Vampire the Masquerade: Shadows of New York – Recensione

Una nuova ombra si aggira nei cupi quartieri di New York

Vampire the Masquerade: Shadows of New York
Data di uscita
10/09/2020
Versione Testata
Nintendo Switch
Sviluppatore
Draw Distance
Publisher
Draw Distance
Genere
Avventura
Lingua
Testi: Inglese
Il nostro Punteggio
7.6
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Il Mondo di Tenebra ha circondato GameScore da anni ormai, e siamo stati travolti da un mondo di vampiri, lupi mannari ed orrori indescrivibili. Dopo aver recensito la Quinta Edizione dell’omonimo gioco da tavolo ecco che abbiamo esplorato alcuni anfratti misteriosi, come Heart of the Forest oppure Coteries of New York. È proprio da quest’ultimo che riprendiamo il nostro viaggio grazie al nuovo videogioco di Draw Distance: Shadows of New York. Scopriamo insieme se questo nuovo, inquietante viaggio merita di essere esplorato.

Vampire the Masquerade: Shadows of New York
Attenzione: la recensione parte dal presupposto che il lettore abbia già letto alcune recensioni dedicate al Mondo di Tenebra, in particolare a quella dedicata a “Coteries of New York”. In questo modo sarete a conoscenza di alcuni termini utilizzati nella recensione, come “Fratello” e “Ventrue”.

In generale

Vampire the Masquerade: Shadows of New York si tratta del nuovo videogioco di genere Visual Novel / Avventura nato dalle mani di Draw Distance ed è considerabile come una sorta di “espansione” degli eventi di Coteries of New York. A differenza del capitolo precedente il giocatore interpreterà il nuovo personaggio “Julia Sowinski“: una giornalista che viene Abbracciata nel corso del 2019. Il nucleo degli eventi trattati si svolgono però un anno dopo – nel Marzo 2020 circa – con la morte di Douglas Callihan: un Fratello del clan Ventrue che aveva preso il controllo di New York City. Julia dovrà quindi indagare su questa nuova faccenda per conto del suo clan, Lasombra, e nel mentre dovrà evitare a tutti i costi di cadere nell’oblio della sua stessa mostruosità.

Il Clan Lasombra

Prima di iniziare ad entrare nel gioco, reputo necessario comprendere fin da subito cos’è questo Clan. D’altronde, esso appare anche all’interno del Manuale del Giocatore della Quinta edizione, nonostante venga citato cinque volte.

Il clan Lasombra è attualmente legato ad ambedue le organizzazioni più importanti del Mondo di Tenebra (Camarilla e Sabbat) ma ciò che li contraddistingue è il legame particolare che possiedono con le ombre. I Lasombra hanno quindi del potenziale tetro e magico, ma hanno anche un’enorme difficoltà ad integrarsi col mondo circostante. Alcuni oggetti elettronici rischiano di avere delle interferenze o dei piccoli “danni”, e questo tende a portare i membri del Clan ad abbandonare la tecnologia moderna.

Vampire the Masquerade: Shadows of New York
Alcuni elementi del gioco sono stati cambiati rispetto al capitolo precedente. Determinate meccaniche ora sono in secondo piano e sono disponibili nuove azioni, alcune legate al potenziale dei Lasombra. Questo elemento permette quindi di esplorare il Mondo di Tenebra con altri mezzi, e rende il tutto intrigante.

Una storia “attuale”

L’elemento che differenzia maggiormente questo specifico videogioco è, per quanto mi riguarda, la gestione della trama in quanto presenta un carisma “personale“. Se nel gioco precedente si cercava di introdurre il giocatore nel “fantastico” Mondo di Tenebra attraverso una storia prepotentemente lineare qui abbiamo un vero e proprio salto di un anno. A dirla tutta è da poco e Julia è un Vampiro, eppure questo elemento basta per bypassare tutta l’introduzione a come ci si deve approcciare in questo mondo. Da queste basi posso dire con certezza che Vampire the Masquerade: Shadows of New York è consigliato sopratutto a chi è familiare col Mondo di Tenebra, mentre gli altri potrebbero sentirsi disorientati.

Un altro elemento a favore di questo progetto è l’elemento del contesto storico. La storia principale si svolge circa sette mesi fa (letteralmente) e questo ha portato il team di sviluppo a proporre una storia più vicina possibile alla realtà. Di conseguenza bisogna aspettarsi non solo citazioni a quello che è successo in questi anni, ma anche tematiche contemporanee come le teorie cospirazioniste e svariati altri elementi. Devo ammettere che da questo punto di vista si sarebbe potuto fare di più, ma il risultato finale è efficace.

Ultimo elemento da tenere sott’occhio è sicuramente la figura di Julia Sowinski. Ancor prima che avvenga l’Abbraccio il giocatore noterà che risulta essere un personaggio ben sviluppato e che, col passare del tempo, tenderà a rubare la scena a tutti gli altri personaggi. Oltre a questo Julia avrà la possibilità nel gioco di maturare seguendo due tipologie di “percorsi”, caratterizzati ciascuno da un finale specifico. Durante l’indagine la protagonista si ritroverà molto spesso con le spalle al muro ed avrà una relazione amorosa con un nuovo personaggio: Dakota. Soltanto il giocatore deciderà come questa storia dovrà concludersi, nel bene e nel male.

Quali sono, però, i difetti principali di Vampire the Masquerade: Shadows of New York? Per quanto mi riguarda il gioco soffre di due elementi da tenere sott’occhio: l’assenza della lingua italiana ed il gameplay. Se il primo è facile da comprendere il secondo nasce dal fatto che nel complesso questo videogioco ha un approccio al gameplay estremamente simile a Coteries of New York, in particolare l’uso dei tratti del proprio Clan e l’esplorazione di New York. Nonostante alcune meccaniche siano state leggermente modificate per permettere a Julia di svilupparsi appieno bisogna ammettere che alla fine non ci sono novità degne di nota, e per tale ragione alcuni giocatori potrebbero restare delusi.

Vampire the Masquerade: Shadows of New York
Uno degli elementi più accattivanti del gioco sono sicuramente i disegni animati. Questi non sono soltanto spettacolari dal punto di vista visivo, ma riescono anche a legarsi bene col mondo circostante: un luogo tetro e ricco d’orrore, circondato da ombre indescrivibili.

Alla fine, cosa ne penso di questo videogioco? Il team di sviluppo ha proposto ai giocatori un titolo che non si discosta molto dal capitolo precedente in termini di meccaniche, ma capace di dar vita ad una trama diversa e forse più avvincente. La scelta del clan Lasombra è decisamente azzeccata e la protagonista del gioco, Julia Sowinski, riesce a catturare l’attenzione grazie ad un’evoluzione lunga ed intrigante che coinvolge lei ed il mondo che la circonda. Comunque sia ci sono alcuni elementi da considerare. Il gioco non è disponibile in lingua italiana (danneggiando così l’accessibilità del titolo nel nostro paese) e le variazioni di alcuni elementi del gameplay non risultano tanto interessanti quanto dovrebbero. Alla fine Vampire the Masquerade: Shadows of New York riesce a dare ai giocatori un bella storia e da questo elemento nasce la mia valutazione finale. Acquisto consigliato a chi conosce già il Mondo di Tenebra.

Vampire the Masquerade: Shadows of New York
Vampire the Masquerade: Shadows of New York – Recensione
PRO
Narrazione molto interessante...
Ottima gestione dei personaggi, in particolare la protagonista
Design estetico del gioco decisamente convincente
CONTRO
... ma il gameplay meritava un maggior sviluppo
Assenza della lingua italiana
7.6
Intrigante
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