Vampire the Masquerade Coteries of New York

Vampire the Masquerade: Coteries of New York – Recensione

Una delle cose belle del mondo videoludico è la possibile – o meno – collaborazione fra diversi generi, specialmente se parliamo di GDR da tavolo. Molti di questi hanno dato vita a vere e proprie opere leggendarie, ed uno dei più interessanti è sicuramente quello di Vampiri: La Masquerade. L’omonimo GDR da tavolo è riuscito a farsi conoscere per i suoi temi maturi, ed oggi siamo qui per parlare di uno degli ultimi adattamenti videoludici. Sto parlando di Vampire the Masquerade: Coteries of New York, che vede le sue origini grazie a Draw Distance.

Vampire the Masquerade: Coteries of New York
Nota bene: dato che abbiamo recensito il gioco di ruolo cartaceo, indicando moltissimi degli elementi di questo mondo di gioco, partiremo dal presupposto che il lettore conosca già le basi. Il gioco rimane accessibile anche a chi non ha mai esplorato questo mondo.

Senza evitare eccessivi spoiler, Vampire the Masquerade: Coteries of New York narra la storia di uno dei tre protagonisti disponibili a inizio gioco. Esso diventerà un vampiro, e farà parte di uno dei tre clan disponibili (Brujah, Venture e Toreador). Il giocatore si ritroverà improvvisamente coinvolto nel Mondo di Tenebra, e si ritroverà a rischiare la morte dopo quasi un paio d’ore dalla sua “trasformazione”. Per evitare di morire alla luce del sole sarà necessario chiedere aiuto ad una vampira – Sophia -… ma allo stesso momento inizieranno una serie di eventi che porteranno il giocatore a decidere che posizione prendere in merito alla Masquerade e la Camarilla.

Vampire the Masquerade: Coteries of New York si presenta al giocatore come una semplice visual novel nella quale il giocatore, attraverso le 8 ore di gameplay circa, deve cercare di addentrarsi nel Mondo di Tenebra e tutto quello che ne consegue. Il giocatore non solo dovrà comprendere come funziona il proprio clan, ma dovrà imparare anche a gestire la sua nuova vita. Essendo diventato un nuovo Fratello sarà importante capire come gestire la propria vita notturna e, soprattutto, le abilità da vampiro. Attraverso una meccanica narrativa piuttosto semplice il giocatore potrà infatti cacciare umani ed usare appieno i nuovi poteri, che variano a seconda del Clan. Il tutto dovrà essere fatto stando attenti a non esagerare, ed è proprio qui che possiamo vedere un ottimo dettaglio: ad ogni azione, corrisponde una reazione.

Come in molte Visual Novel le scelte che il giocatore deve fare sono spesso legate agli eventi futuri. Anche qui avviene una cosa molto simile, ma essendo questo il Mondo di Tenebra il risultato è “semplicemente catastrofico”. Se saltiamo alcuni elementi narrativi ogni scelta deve essere fatta minuziosamente, stando attenti a non fare l’errore di turno. Per fare qualche esempio facile potrebbe non essere una buona idea avere come nemico uno dei principi vampireschi… ed allo stesso tempo dare le informazioni degli amici del protagonista ad uno specifico personaggio potrebbe essere una pessima idea. Per tutta la storia il giocatore avrà la costante sensazione di camminare su una piastrella di vetro: al primo passo falso, tutto andrà a rotoli!

Vampire the Masquerade: Coteries of New York
All’interno di Vampire the Masquerade: Coteries of New York sono presenti svariate storie secondarie, che permetteranno di legarsi al protagonista. Non è possibile completare tutte le storie in una run e questi PG potrebbero apparire nelle scene finali. Viste alcune variabili sarà probabile che vi ritroverete a giocare questo titolo per molte volte, al fine di comprendere appieno l’intera vicenda.

Fin da quando è stato annunciato Vampire the Masquerade: Coteries of New York mi sono sempre chiesto se il team di sviluppo fosse stato in grado di riproporre l’ambientazione generale del prodotto originale. D’altronde essendo questo un gioco completamente legato alla narrativa si poteva puntare molto in merito. Draw Distance è stata in grado di gestire la situazione attraverso un’ambientazione dark-horror piuttosto convincente, e gli effetti sonori migliorano gran parte del mondo di gioco. In aggiunta a questo le meccaniche legate alla natura vampirica risultano poco complesse, ed in tal modo si riesce ad esaltare il comparto narrativo. Per quanto riguarda il fattore estetico non aspettatevi moltissimo, ma va detto che le ambientazioni ed i personaggi sono esteticamente belli e variegati.

In tutto questo insieme di elementi viene da chiedersi quali siano i difetti di Vampire the Masquerade: Coteries of New York. A dirla tutta non sono così tanti, ma hanno un’incidenza considerevole. Vorrei prima di tutto segnalare alcuni difetti che verranno eliminati col passare del tempo: l’assenza dell’adattamento italiano e la mancanza di una gestione rapida dei testi (quest’ultima utile per raggiungere velocemente certe parti di gioco). Il team di sviluppo ha già detto che risolverà alcuni di questi elementi, anche se per le nuove lingue non è stato specificato l’italiano. Il secondo difetto è invece il finale della trama. Sapendo che ad ogni azione corrisponde ad una reazione viene naturale pensare ad una presenza di finali molteplici… ed invece no. Il gioco segue sempre più o meno lo stesso schema narrativo indipendentemente dalle scelte fatte. Bisogna ammettere che tale scelta risulta contestualizzata all’interno della storia… ma per quanto mi riguarda elimina gran parte del potenziale narrativo. Non sono d’accordo con la scelta in quanto non permette alle sezioni finali della storia di svilupparsi appieno, ma bisogna ammettere che la vicenda ha delle variabili più o meno accattivanti, e che meritano di essere evidenziate.

Vampire the Masquerade: Coteries of New York
Anche se la vicenda è la stessa, le scelte fatte nel gioco potrebbero cambiare la prospettiva narrativa. La scelta del Clan è molto più importante di quanto sembri, e tale “variabile” incentiverà molti a giocare questo titolo un sacco di volte

Alla fine, cosa si può dire riguardo Vampire the Masquerade: Coteries of New York? Sono abbastanza convinto che Draw Distance sia riuscita a dare ai giocatori un prodotto che, nel bene e nel male, fa il suo lavoro. Il videogioco in questione si sviluppa come una Visual Novel piuttosto semplice ed adatta agli amanti delle storie dark-horror, e sono stati bravi ad agevolare il gioco anche per chi non conosce questo mondo. Nonostante siano presenti solo tre clan da “interpretare” la vicenda risulta interessante, e le abilità vampiriche rendono la scelta iniziale assai interessante. Comunque sia va detto che non tutto riesce ad essere spolpato per bene, e le sezioni finali rovinano gran parte della narrazione generale. Rimane comunque un titolo decisamente bello, e per tale ragione mi sento di consigliarlo.

Vampire the Masquerade Coteries of New York
Vampire the Masquerade: Coteries of New York – Recensione
PRO
Ambientazione del Mondo di Tenebra assai convincente
Narrazione efficace, contando anche tutte le possibili variabili...
Ottima rigiocabilità...
Meccaniche di gioco "aggiuntive" semplici e simpatiche
CONTRO
Mancanza adattamento italiano
... ma alcune scelte rovinano il risultato finale
... ma una sezione con gli obiettivi "simil Steam" sarebbe stata utile
7.7
Bello