Raji an ancient epic

Raji: An Ancient Epic – Recensione

Raji: An Ancient Epic
Data di uscita
18/08/2020
Versione testata
Nintendo Switch
Sviluppatore
Nodding Heads Games
Publisher
Super.com
Genere
Avventura / Azione / Rompicapo
Lingua
Voci: Inglese / Testi: Italiano
Il nostro Punteggio
8
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Raji: An Ancient Epic è l’opera prima di Nodding Heads Games, un team indiano di tredici persone che hanno cercato di raccontare le proprie leggende ai giocatori di tutto il mondo, anche grazie all’aiuto di Super.com, che li supporta in qualità di publisher.

È un’estate un po’ sottotono quella di Nintendo Switch. Le uniche esclusive della casa di Kyoto sono infatti Paper Mario the Origami King e 51 Worldwide Games, ben poche rispetto a quanto abbiamo visto nel 2019. La colpa è molto probabilmente anche dell’emergenza sanitaria, che ha visto il posticipo di diversi giochi e appuntamenti. Fortunatamente, il mercato indipendente ha cercato di soccorrere i giocatori della piattaforma ibrida e, lo scorso 18 agosto, sono stati pubblicati diversi titoli in esclusiva temporale. Tra questi anche Raji: An Ancient Epic, promettente action adventure disponibile a poco meno di 25 euro sull’eShop. Il titolo di  Nodding Heads Games arriverà in futuro anche per PlayStation 4, Xbox One e PC.

Dopo aver accompagnato Raji nel suo viaggio tra le leggende indiane, scopriamo insieme cosa ha di speciale in questa recensione.

 

L’incipit di Raji: An Ancient Epic è abbastanza semplice: Golu, il fratello della protagonista, viene rapito insieme ad altri bambini, la ragazza dovrà affrontare il suo destino, diventare un’eroina e, grazie ai favori degli dei, salvare il fratello e il mondo dall’oscurità.

Sul suo cammino le crudeli armate di demoni evocate dal terribile Mahabalasura, signore dei demoni che vuole aprire le porte dei Deva per scatenare il caos sulla terra. Grazie alle sue doti da circense, Raji imparerà a padroneggiare le armi divine donategli da Durga, Vishnu e Shiva, che la accompagneranno nel suo cammino. Nonostante sia ben narrata e con un ritmo incalzante, la trama del gioco è contemporaneamente anche uno dei punti deboli della produzione.

raji an ancient epic
Una delle cutscene narrate come se fosse uno spettacolo teatrale

Quando il tutto entra nel vivo, la storia accelera bruscamente, portandoci allo scontro finale e ai titoli di coda. Una storia che si conclude in poco più di cinque ore e che poi riparte da zero, senza possibilità di esplorazione ulteriore o di rigiocare determinati eventi.

Suggestivo invece il metodo con cui viene portato avanti il racconto: ogni cutscene è infatti mostrata come uno spettacolo teatrale, lasciando il dubbio al giocatore se il tutto sia solo un racconto dello stesso Golu o se sia successo veramente. Sebbene i dialoghi siano in inglese, l’intero gioco è tradotto in italiano senza strafalcioni d’adattamento, rendendo Raji: An Ancient Epic un titolo adatto a tutti.

L’altro aspetto narrativo degno di menzione è ovviamente l’utilizzo degli affreschi nel mondo di gioco per raccontare le leggende indiane. Nodding Heads Games ha riversato tutti i miti della religione indiana e li ha snocciolati in maniera semplice e coerente al giocatore straniero. Un ottimo innesto culturale, che rilassa l’azione tra una battaglia e l’altra durante le numerose fasi platform.

raji an ancient epic
Scoprirete le origini di Vishnu, Shiva e degli altri dei indiani

Parlando per l’appunto delle fasi platform, Raji: An Ancient Epic non aggiunge nulla alla formula classica, pescando a piene mani da quanto fatto dal primo Prince of Persia o dai Lara Croft con visuale isometrica. Ma questo non è di certo un problema, perché il tutto funziona  quasi sempre senza intoppi.

La telecamera fissa è una preoccupazione di meno e l’inquadratura è sempre generosa quando si tratta di compiere salti sulle pareti o appendersi a sporgenze. Un po’ meno precisi invece i salti da una piattaforma all’altra, con Raji potrebbe cadere nel vuoto costringendo a ricaricare il checkpoint. Il level design del gioco è molto lineare, con poche zone segrete opzionali in cui trovare sfere luminose in grado di conferire alla giovane circense dei poteri elementali.

Questi poteri andranno ad accompagnare le armi divine, vero e proprio fulcro del gameplay action del titolo. Raji potrà sgominare i demoni con una sequenza di tecniche leggere e pesanti tutte basate comunque sulle schivate e sulle corse a muro, così da integrare le già citate capacità circensi della donna.

Ogni arma  è affidata a un tasto della croce direzionale, proseguendo nel gioco, si andrà ad arricchire le possibilità di Raji rendendola la guerriera  predestinata dagli dei. Gli scontri sono divertenti ma vengono minati da due problemi costanti: un bilanciamento poco preciso, una volta sbloccati i poteri extra di ogni elemento, Raji diventerà troppo forte per essere sconfitta, e soprattutto un framerate fin troppo ballerino. Se il problema del bilanciamento si riscontra solamente nelle fasi finali (dopo aver preso l’attributo ghiaccio), il calo di frame è invece costante. Fortunatamente per questo problema il team sta lavorando a una patch per aggiustare il framerate e alcuni bug.

Raji an ancient epic
Il pavone bianco

Ed è finalmente giunto il momento di parlare dell’estetica di Raji: An Ancient Epic. Probabilmente è l’aspetto che più colpisce fin dal trailer. Quello che potrebbe spingervi a spendere subito i venticinque euro, fregandovene della longevità. E devo dire che, sia nelle fasi di gioco, sia nelle già citate cutscene, il lavoro di Nodding Heads Games è convincente. Gli ambienti del titolo riescono a trasmettere la giusta atmosfera e a farci calare nei panni di Raji, anche se il tutto è, come già detto poco esplorabile. Purtroppo però la definizione non è delle migliori, e il gioco a schermo subisce spesso un effetto blur indesiderato, anche in modalità portatile. A migliorare l’atmosfera però un’ottima colonna sonora fatta di musicalità indiane, suoni e melodie già sentite nelle produzioni cinematografiche dell’India.

Nonostante la breve durata, e la ben poca rigiocabilità, Raji An Ancient Epic è un ottimo esordio per Nodding Heads Games. Tredici persone che hanno cercato di diffondere un po’ della loro cultura, e nel frattempo nell’offrire un titolo ludicamente solido con qualche calo di frame di troppo. Un team ancora umile, che ha accolto i commenti di questi dieci giorni e si è messo subito al lavoro per sistemare gli errori, e che andrebbe premiato con un po’ di fiducia. Se acquisterete Raji: An Ancient Epic consci della durata del prodotto, vi troverete tra le mani un action adventure solido e da divorare in un paio di pomeriggi. E forse, una volta raggiunti i titoli di coda, vorrete approfondire la storia di Vishnu, di Durga o qualche altra leggenda.

 

Se questa è l’opera prima, sono veramente curioso di cosa potranno fare i ragazzi di Nodding Heads Games in futuro.

Raji an ancient epic
Raji: An Ancient Epic – Recensione
PRO
Gameplay semplice ma efficace
Estetica curata e quasi impeccabile
Ottime musiche
Ottima introduzione alle leggende indiane
CONTRO
Framerate ballerino
Breve durata e poca rigiocabilità
8
Ottimo esordio
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