Paper Mario: The Origami King

Paper Mario: The Origami King – Recensione

Devo aprire questa recensione facendo mea culpa; ebbene si, ho sottovalutato la saga di Paper Mario snobbandola nel corso degli anni così come avevo fatto per Zelda ed in entrambi i casi ho sbagliato alla grande. Solo crescendo ho imparato che molti giochi non bisogna giudicarli dopo solo pochi minuti d’avventura ma bisogna spulciarli per benino fino ai meandri più nascosti per apprezzarne la vera essenza ed è proprio grazie a questo proposito che mi sono innamorato di questo Paper Mario: The Origami King che mi ha letteralmente tenuto incollato allo schermo per ore ed ore come non accadeva da molto tempo ma ora facciamo alcuni passi indietro.

Paper Mario è uno spin off della saga principale sviluppato dalla software house giapponese Intelligent System, strettamente legata a Nintendo, molto conosciuta per aver curato Fire Emblem, Metroid, Wario Ware ma soprattutto la saga in carta del baffuto ed italico idraulico. Il primo capitolo viene pubblicato su Nintendo 64 nel 2000 in Giappone con il titolo di Mario Story per poi approdare dopo un anno in Europa come Paper Mario. Un’avventura ambientata sempre nel regno dei funghi ma che si discostava dal gameplay originale della serie primaria abbracciando una filosofia GDR con combattimenti a turni e proponendo un’ambientazione fatta di carta, ovviamente senza dimenticare personaggi e ambientazioni tipiche del mondo di Mario. Il gioco ebbe un’ottima accoglienza da parte del pubblico videoludico ed anche la critica ebbe reazioni perlopiù positive (Nintendo Power lo menziona come il dodicesimo gioco migliore per N64); grazie anche ad ottime vendite la saga proseguì con il secondo capitolo.

Attento che cadi… MAMMAMIA!

Paper Mario: Il Portale Millenario arriva nel 2004 per il mitico Gamecube prendendo molti elementi del suo predecessore ma al contempo non portando miglioramenti o novità degne di nota e, seppur anche questo capitolo venne premiato con ottime votazioni dalla stampa, venne criticato per la trama molto lenta e i troppi dialoghi. Nel 2007 è il turno di Super Paper Mario che approda sulla Wii, console dei record presente in ogni casa grazie al suo ottimo battage pubblicitario. Il terzo capitolo del Mario cartonato porta la novità della visualizzazione in terza dimensione (per un periodo limitato) che pone il gioco in una modalità maggiormente esplorativa accompagnato da una grafica sublime e da una giocabilità perfetta. Anche il terzo capitolo ebbe enorme successo, anche se le critiche furono maggiori per il quasi abbandono della componente ruolistica, ma era ormai giunto il momento di approdare su una console portatile, il 3DS.

Paper Mario: Sticker Star debutta nel 2012 e punta tutto sulla possibilità della portatile made in Kyoto di proporre un effetto 3D eccellente con un ottimo senso di profondità ma porta con se anche un’ulteriore novità: gli stickers. Mario e compagni non posso effettuare neanche più un salto ma tutto dovrà obbligatoriamente essere attivato tramite degli adesivi che gli premetteranno di sfruttare le abilità su di essi raffigurati. Anche questo capitolo ebbe una votazione dalla critica molto alta seppur da parte del pubblico qualche mugugno c’è stato sempre a causa di un discostarsi dalla filosofia iniziale ma l’atmosfera era la stessa di sempre, scanzonata e divertentissima.

Paper Mario: The Origami King
I toad sono davvero spassosi e ricchi di particolarità che li renderà diversi gli uni dagli altri!

Ed arriviamo quindi al penultimo capitolo che arriva sulla sfortunata e sottovalutata WiiU nel 2o16 con il titolo di Paper Mario Color Splash. Il gioco in questione recuperò l’essenza dei primi capitoli inserendo molte caratteristiche del capitolo per 3DS e secondo critica e pubblico non fu una buona scelta; Paper Mario Color Splash fu il primo della saga a scendere sotto la votazione minima dell’otto ma sopratutto venne criticato aspramente dal pubblico che ne salvò solo la grafica.

Tutta questa lunga prefazione serviva per arrivare a questo non fortunatissimo 2020 che accoglie Paper Mario: The Origami King, sesto episodio della saga sviluppato sempre da Intelligent Systems sotto l’egidia di Mamma Nintendo. Vi anticipo, questo capitolo è davvero un gioiellino che accresce ancor di più la potenza di fuoco della piccola ibrida Switch che seppur non proponendo una grafica paragonabile a PS4 e Xbox One (che si allontaneranno ancor di più con le prossime console), offre un parco titoli davvero vario, eccellente e senza dubbio superlativo.

Paper Mario: The Origami King
I poteri speciali come gli Arti Magni sono davvero ben ideati e aiutano realmente nel prosieguo dell’avventura!

It’s a me, Mario!

Paper Mario: The Origami King si apre con i due nostri amati fratelli, Mario e Luigi, a bordo di un’automobile e diretti al castello della principessa Peach che li ha invitati all’annuale festival degli Origami. Appena arrivati capiamo immediatamente che qualcosa non va e soprattutto il nostro incontro con l’amata biondina sarà scioccante, è stata trasformata in un aggressivo origami così come la maggior parte degli abitanti del mondo dei funghi.

Ma chi ha fatto ciò e soprattutto per quale motivo? Dopo aver salvato una dolce fata di nome Olivia, sorellastra del nostro nemico, ma soprattutto l’eterna nemesi Bowser dalla stessa triste sorte (ma non è che alla fine i due si vogliono bene?), ci imbatteremo nel nostro nuovo avversario, l’oscuro re degli origami Olly. Dopo esser scampati al primo attacco ordito dal piccolo e cattivo mostriciattolo, assistiamo al rapimento dell’intero castello proprio da parte di quest’ultimo che, dopo averlo avvolto con dei nastri di carta, lo ha letteralmente divelto dal terreno spostandolo su una lontana ed altissima montagna.

Paper Mario: The Origami King
Duccio Astuccio, così come gli altri boss, è difficile da eliminare e avremo bisogno di studiare un attacco personalizzato per annientarlo!

Il nostro compito? Ovviamente liberare Peach e tutto il suo castello liberandolo dai nastri di carta che ne fanno una prigione senza uscite. Non sarà l’unico nostro obiettivo ma sono presenti numerose missioni secondarie che rendono il gioco davvero molto vario oltre comunque ad una componente esplorativa davvero degna di nota. Sulla trama non posso dire altro proprio perché essendo il fulcro di Paper Mario: The Origami King non voglio rovinarvi l’avventura ma sappiate che non mancheranno piccoli enigmi e soprattutto numerose battaglie con nemici davvero accaniti.

A nostra disposizione avremo varie abilità che col prosieguo dell’avventura diverranno sempre maggiori ma all’inizio potremo contare solo sull’immancabile salto ed il colpo con il martello che comunque ci aiuteranno a sconfiggere i cattivoni. Ritroveremo tutti i personaggi del regno dei funghi, dai più famosi a quelli meno ricordati, ma ci saranno anche alcune new entry che già sono entrate nel mio cuore e sicuramente verranno ricordate a lungo anche da voi.

Paper Mario: The Origami King
Al termine di ogni battaglia, ci verrà mostrato il resoconto con i vari bonus ed il totale guadagnato!

Il gioco perfetto in questa calda estate italiana!

Insomma, Paper Mario: The Origami King è davvero un capolavoro sotto tutti i punti di vista ed è un prodotto che ha saputo imparare dai piccoli passi falsi fatti in passato proponendo un sesto capitolo che potrà piacere sia ai fan accaniti della serie che alle nuove leve in egual misura. Quello che però mi viene in mente affrontando Paper Mario: The Origami King è che il titolo risulta poesia in movimento, un racconto di magnificenza che si propaga sempre più con il passare delle ore e diventa sempre migliore ma soprattutto siamo di fronte ad un titolo che difficilmente invecchierà e tra una ventina di anni risulterà bello come oggi.

Graficamente il gioco è davvero curato fin nel minimo dettaglio, in pieno stile Nintendo, ed il tutto risulta molto colorato e affascinante grazie anche ad effetti ottimamente riprodotti e sfondi molto vari e ricchi di particolari. Anche le animazioni risultano davvero ben fatte e riescono, in più di un momento, a strapparci molti sorrisi grazie comunque ad una freschezza di base ma sopratutto ad una continua proposta di ironia e divertimento (non è raro vedere alberi che ballano o Toad con stambe movenze). Non ho trovato difetti su questo comparto, tranne alcuni sporadici pop-in, ma sicuramente la visualizzazione migliore l’abbiamo in portatile complice uno schermo più piccolo che nasconde al meglio la potenza poco bruta di Nintendo Switch.

Paper Mario: The Origami King
Nonno Fusto è un po’ adirato visto che qualcuno lo ha potato per benino… toccherà a noi ridargli l’antico splendore!

Il gameplay è molto tendente all’esplorazione (con sprazzi di platform), all’azione vera e propria e ai molti combattimenti che andremo ad affrontare abbandonando di fatto il puro RPG che avevamo nei primissimi capitoli della serie; una deriva da me gradita in quanto ci sono elementi da gioco di ruolo ma non è incentrato solo su questi. I combattimenti sono buoni ma purtroppo soffrono di una certa ripetitività che ben presto ci porterà ad evitarli come la peste anche a causa di un reparto armaiolo scarno e di uno schema di gioco prestabilito.

Ci troveremo dinanzi ad un arena circolare composta da ben dodici colonne e quattro righe dove i nostri nemici cercheranno in tutti i modi di dividersi e attaccarci da più lati. Il nostro compito iniziale sarà quello di disporli a secondo dell’attacco che vorremo effettuare ma le mosse che potremo utilizzare sono davvero poche ed oltretutto abbiamo un timer sulla testa che ci mette ansia facendoci sbagliare, il più delle volte, solo per la fretta di concludere il tutto nel minor tempo possibile. Qui potremo sfruttare vari attacchi come l’evergreen salto o l’uso del martello ma pian piano che andremo avanti nel gioco, riceveremo ulteriori armi come le scarpe di ferro molto utili contro ad esempio i Koopistrici.

Paper Mario: The Origami King
Alcuni attacchi dei boss sono molto letali mentre altri, come le trombe d’acqua, puntano a metterci i bastoni tra le ruote durante il nostro attacco.

Dopo ogni battaglia riceveremo delle monete ma soprattutto molti coriandoli che ci serviranno sul piano esplorativo, dove i segreti da scoprire sono davvero tanti, ma un ruolo importante lo ha la ricerca di porzioni di gioco denominate Strappi Strambi che grazie proprio ai piccoli ritagli di carta potremo riparare. Moltissimi anche i tesori nascosti sparsi nei mondi di gioco che, una volta in nostro possesso, andranno ad arricchire il museo che si trova a Borgo Fungo, città più grande del gioco dove troveremo anche molti negozi e abitanti pronti a fare una simpatica chiacchierata.

Tutti i comandi di gioco sono perfetti e facilmente apprendibili ed inoltre non c’è traccia di input lag; peccato che non è possibile rimappare a proprio piacimento i tasti. La colonna sonora è meravigliosa, composta da brani eccezionali creati per rimanere in testa a lungo, che vengono messi da parte in alcune sezioni di gioco a favore di rumori ambientali magistralmente riprodotti come le note che si attivano al passaggio sul ponte scala.

Anche la longevità è eccellente con la missione principale che ci terrà incollati allo schermo per una trentina di ore circa ma poi non dimentichiamoci dei tesori da trovare e delle piccole extra missioni da compiere; diciamo che Paper Mario: The Origami King ci accompagnerà lungo questa strana estate ed è proprio il gioco giusto al momento giusto. Questo piccolo capolavoro infatti, ci aiuta ad evadere dalla routine, dai mesi passati in quarantena ma soprattutto aiuterà tante persone quando si sentono tristi; vi basterà avviare questo Paper Mario: The Origami King per entrare in un mondo magico e divertente… d’altronde Mario non delude mai!

Paper Mario: The Origami King - Videogioco Nintendo - Ed. Italiana - Versione su scheda
  • Un mondo ricco di dettagli, minigiochi originali e tantissimi misteri da svelare
  • Nuovo sistema di combattimento basato su una piattaforma ad Anello in cui i giocatori devono trovare un modo per allineare i nemici.

Ultimo aggiornamento: 2023-12-05 at 07:20

Paper Mario: The Origami King
Paper Mario: The Origami King – Recensione
PRO
Un gameplay ispirato e che colpirà anche i non amanti dei GDR
Graficamente davvero ben fatto e colorato
Una colonna sonora magistrale
CONTRO
Comandi non mappabili
Graficamente migliore in modalità portable
I combattimenti sono spesso ripetitivi e poco profondi
9
Mario non delude...