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Observer – Recensione

Se dovessi definire in poche righe questo Observer lo farei con pochi semplici aggettivi: pauroso, ansiolitico, travolgente. Sicuramente è un buon rappresentante di un genere che sia nel mondo del cinema che in quello dei videogames ha da sempre subito degli alti e bassi con produzioni esaltanti accompagnate da flop paurosi e sto parlando dell’horror. Che si parli di possessioni, di cannibali, di zombie o di feroci serial killer non bisogna mai dimenticare che il vero ingrediente di questo genere è la paura che un film o un videogame riesce ad infondere nell’utilizzatore e non sempre questo si lega a doppio filo con sangue e budella.

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Strano e angosciante, molti momenti vi daranno un filino d’ansia!

Una semplice musica, un respiro affannoso o un folle momento può segnare per sempre la nostra esperienza e questo molti produttori non l’hanno capito semplificando il genere in fiumi di porpora che inondano lo schermo. Se ci giriamo un attimo, i film che hanno spaventato intere generazioni sono quelli con meno frattaglie in bella vista così come nel mondo videoludico con i primi Silent Hill che richiamavano un orrore marcatamente psicologico e il primo capitolo della saga di Resident Evil che donava ansia semplicemente con una porta chiusa e una maniglia che si abbassava.

Observer abbraccia la filosofia pura dell’horror donandoci un’ansia costante grazie alle atmosfere, ad un’ottima trama e a momenti che resteranno impressi nella nostra memoria perché ben fatti e che riescono a spaventare. D’altronde lo studio che sta dietro a questo gioco non è composto da pivellini e sono i creatori di Layers of Fear, stiamo parlando di Bloober Team. Lo studio polacco bisserà sicuramente il successo della loro prima creazione donandoci un’esperienza che a me è piaciuta davvero molto, con un mix di horror e sci-fi che mi ha appassionato dall’inizio alla fine lasciandomi spesso senza fiato. Observer arriva con un po’ di ritardo su Switch rispetto alle altre console ma è un ulteriore segnale di come la piccola ibrida made in Nintendo ha ormai abbracciato tutti i generi abbandonando l’etichetta di “console per bambini” che dall’inizio molti le avevano affibbiato.

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Quanti siete? Dove andate? Si ma quanti siete? Un fiorino!

Nella mente delle vittime… senza paura!

Observer ci porta in un futuro lontano ma non troppo, anno 2084, in una Cracovia ben diversa da quella di oggi, devastata da una guerra sociale tra ricchi e poveri che ha portato i primi in una realtà tutto sommato buona confinando i secondi in ghetti. Noi saremo catapultati nei panni di Daniel Lazarski, un poliziotto particolare che grazie ad alcuni innesti elettronici riesce a leggere nella mente delle persone sia vive che defunte.

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Tutto parte da un incidente d’auto e una strana chiamata

Il nostro personaggio riceve una misteriosa quanto angosciante chiamata da parte di suo figlio Adam e questo lo porterà alla decisione di indagare sulla scomparsa di quest’ultimo. Il primo luogo che visiteremo sarà proprio l’appartamento di Adam dove troveremo esclusivamente un corpo decapitato ed alcuni piccoli indizi che dovremo analizzare tramite la nostra visione biometrica ma tutto ciò non basterà spingendoci a cercare altri indizi sperando che nostro figlio sia ancora vivo nonostante sul nostro cammino dovremo fare i conti con una scia di sangue e cadaveri. Ma chi ha ucciso tutte queste persone? Chi abbiamo realmente di fronte?

A queste domande ci sarà forse una risposta al termine della nostra avventura ma sarà arduo arrivare alla parola fine. Oltre all’indagine vera e propria tramite la quale potremo analizzare indizi e interrogare persone, dovremo fare i conti con molti enigmi ma soprattutto con molte incursioni in visioni oniriche degne del primo Silent Hill che ci porteranno in veri incubi ad occhi aperti. In tutto questo dovremo fare i conti con un degrado senza limiti e con la paura che leggeremo negli occhi delle persone povere e abbandonate, lasciate al loro destino senza una via di fuga.

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La visione particolare del nostro protagonista ci aiuterà in molti frangenti!

Atmosfera malsana e ansia costante

La vera forza di Observer non è nello jumpscare che nei suoi pochi tentativi risulta abbastanza goffo, ma nell’atmosfera a tratti malata e opprimente che si respira durante tutta la nostra avventura. Un’aria malsana coadiuvata anche da un ottimo sonoro che ci farà sussultare al minimo scricchiolio o respiro e da buone musiche che accompagneranno alcune fasi dell’indagine di Daniel. Del nostro personaggio vedremo esclusivamente le mani durante l’azione, visto che Observer propone la visuale in prima persona, oltre ad una grafica che maschera bene i suoi difetti attraverso dei buoni effetti particellari e di luce. Tutto è proposto ad una risoluzione HD di 1080p in docked che scende a 720p in portable con 30fps di framerate che purtroppo in alcune fasi di gioco più concitate, scendono leggermente creando dei piccoli scatti.

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Bè semplicemente angosciante, non trovate?

Il gameplay è ottimo con molte fasi investigative che grazie anche ai poteri del nostro protagonista risultano divertenti anche se i momenti di paura non mancheranno grazie ai viaggi negli incubi di alcuni personaggi. Bisogna dare atto che la maggior parte dei momenti di terrore risultano tali grazie ad un’ottima trama ben scritta e che vive di molti momenti di suspance; oltretutto grazie ai sottotitoli in italiano, anche i meno avvezzi all’inglese potranno godere a pieno tutta l’atmosfera. Molti saranno gli incontri che faremo e i dialoghi saranno parte fondamentale di Observer e permetteranno un approccio alla trama molto più riflessivo.

I comandi li ho trovati molto buoni con il personaggio che si muove con lo stick sinistro mentre i dorsali con la levetta sinistra affidati ad alcuni movimenti e azioni; tutto risulta fluido e senza lag strani. La longevità non è altissima e in circa cinque ore potrete terminarlo al cento per cento e purtroppo la rigiocabilità non è altissima visto che oltre la modalità storia Observer non propone sfide o altri extra. Ma tutto ciò non scalfisce comunque un ottimo horror che farà divertire tutti gli amanti del genere e anche chi vuole affrontare per la prima volta un’avventura a tinte nere.

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Observer – Recensione
PRO
Atmosfere ansiolitiche e da brivido
Trama ben raccontata e con buoni acuti
Musiche e sonoro sugli scudi
CONTRO
Tecnicamente un po' limitato
Poco longevo
Nessuna modalità extra
8
Un horror d'altri tempi