TT Isle of Man: Ride on the Edge 2

TT Isle of Man: Ride on the Edge 2 – Recensione

“Velocità, sono pura velocità.” Partecipare ad una competizione con un elevato tasso di adrenalina è un’esperienza sempre nuova ed indimenticabile, specialmente per chi è un professionista e solca le strade agonistiche da parecchi anni. Non è facile esprimere l’emozione di una gara motociclistica, dove gli avversari da battere sono diversi e tutti molto agguerriti. Un’unica destinazione: arrivare primi, a qualunque costo. Per un fan videogiocatore di racing game questa sensazione di provare il brivido della velocità e di superare qualcuno è sempre presente: dal momento dell’avvio al punto di partenza, al termine dei giri richiesti. Tourist Trophy (abbreviato in TT per immediatezza) è una storica competizione che si tiene ogni anno nelle prime settimane di giugno nei pressi del circuito stradale Snaefell Mountain Course, sull’isola di Man (situata sopra il mar d’irlanda). Una gara iniziata nel novecento come torneo automobilistico e poi tramutato con l’avvento delle moto in una delle tappe fondamentali più famose per i piloti dei veicoli a due ruote. Quest’anno a causa dell’emergenza Coronavirus, non sarà possibile gareggiare. Per gli appassionati fortunatamente è arrivato proprio adesso TT Isle of Man: Ride on the Edge 2, gioco sviluppato dal team francese KT Games che detiene i diritti sulla competizione irlandese e pubblicato dal publisher Bigben Interactive (ora Nacon), su Nintendo Switch il 14 maggio 2020.

TT è un torneo alquanto particolare, poiché comprende un percorso molto lungo e che circumnaviga l’intera isola di Man. In questa competizione è possibile sfruttare ogni caratteristica più avanzata dell’ingegneria riguardo le moto da corsa per presentarsi dinanzi al punto di partenza. Il titolo sviluppato dal team francese punta senza mezzi termini ad un’esperienza simulativa e che richiede una certa dedizione nel pilotare i veicoli a due ruote non indifferente; non per niente TT è conosciuta come una delle gare più estenuanti e difficili in tutto il mondo sportivo del genere. Il gioco ovviamente non è da meno ed infatti già dal primo capitolo – uscito anch’esso su Switch – l’intenzione è quella di cavalcare fedelmente l’onda agonistica e proporre un prodotto videoludicamente parlando estremamente sottile, che non permette ai novizi di entrare immediatamente nelle meccaniche di gioco. Nell’attuale panorama videoludico – prendendo come oggetto in esame questa generazione – i giochi di corsa competitivi “per professionisti” non sono così tanti, si contano infatti sulla punta delle dita: uno su tutti è GRID Autosport, da noi recensito, un titolo arcade simulativo. Oppure MotoGP 20, che più si avvicina a TT Isle of Man. Tuttavia, rispetto al prodotto sviluppato dall’italiana Milestone, il gioco di quest’oggi affronta in maniera singolare la competizione sportiva più difficile al mondo e la inserisce in un contesto differente dal motomondiale o da altri tornei. Vediamo insieme di cosa si tratta in questa nuova recensione.

TT Isle of Man: Ride on the Edge 2
Le location sono diverse e ben diversificate, ma la migliore resta il tracciato principale dell’isola di Man.

Sfrecciando nelle nuove lande irlandesi

Lo stile di gioco di TT Isle of Man è qualcosa di veramente unico, poiché affonda le sue radici in un sistema di guida molto preciso e che non tollera a pieno gli errori. Infatti è un titolo simulativo e che necessita di un ampio passato nei giochi motociclistici. Basta una curva presa male ed il pilota assieme al veicolo vengono catapultati fuori pista. Sono più le volte, forse per leggerezza o per non aver scalato la marcia in tempo, che preferirete riavviare nuovamente la corsa per non perdere il punteggio in classifica. Prima di entrare nel vivo del racing game, viene proposto un piccolo tutorial su come imparare a governare i tanti comandi che servono per pilotare “decentemente” la moto. Esistono più difficoltà nel gioco, che possono essere modificate in qualunque momento, ma le principali restano quella “professionista” o “dilettante”. Un dualismo che il titolo probabilmente non vede di buon occhio, anche perché nelle fasi più semplici si rischia veramente di cadere ad ogni curva od ostacolo (un dosso, ad esempio). La resa della gara è molto fedele grazie all’implementazione fornita dall’architettura dell’HD Rumble dei Joy-Con. Ad ogni cambio di marcia, il pad inizierà ad inviare dei feedback aptici considerevoli, dando immediatamente un senso di immedesimazione e di padronanza del veicolo. Se da un lato il team di sviluppo è riuscito ad ottimizzare il piacere di trovarsi in quel momento coinvolto nella gara, il controller di Switch non è in grado di restituire con i trigger una progressione di velocità corretta, essendo dei normali tasti e non dei grilletti analogici. Questo nel corso del gioco risulta essere uno dei difetti più grandi, perché non si ha la possibilità di dosare accelerazione e frenata del mezzo a due ruote: il rischio è proprio quello di dover cambiare manualmente marcia, frenare con l’altro tasto e sperare di prendere bene la curva. Si tratta di un titolo interamente localizzato in lingua italiana anche per quanto concerna il doppiaggio.

Rispetto al capitolo precedente, in TT Isle of Man: Ride on the Edge 2 è stata aggiunta una Modalità Libera chiamata Esibizione e che consente di poter esplorare le coste dell’isola Man, oltre alle due nuove località introdotte appositamente in questo titolo, il Regno Unito (solo alcuni tracciati) e alcune località dell’Irlanda. La principale fonte di divertimento però proviene dal torneo Tourist Trophy che genera maggior attrattiva anche per la Modalità Carriera. In TT 2 non è presente una vera e propria storia, bensì l’appena citata carriera che serve sostanzialmente per progredire come pilota e sfoggiare nella pole position della gara più difficile al mondo. Questa modalità si concentra maggiormente nel seguire un vasto calendario pieno di corse a tempo e gare ad eliminazione, dove veniamo ingaggiati – come nella realtà – da una scuderia per poter primeggiare con la loro moto. Potremo dunque leggere mail, modificare i parametri del veicolo oppure osservare la classifica mondiale: ogni elemento è necessario per fornire al videogiocatore una panoramica ben precisa di quello che lo attende prima dell’evento specifico o della corsa. Se falliremo o non riusciremo a terminare una gara con successo nei primi posti (dopo aver saltato la possibilità di rigiocare), il calendario prosegue senza darti l’occasione di recuperare concretamente la posizione persa. L’avanzamento in classifica è molto restrittivo ed il gioco purtroppo non offre vie alternative.

TT Isle of Man: Ride on the Edge 2
Le gare tradizionali non sono tante, eppure svolgono un ruolo davvero centrale nel gioco.

Un gameplay meno permissivo

Anche se il fulcro del gioco gira intorno alla modalità carriera, gli sviluppatori hanno implementato la possibilità di poter gareggiare a piacimento in piste singole nelle tre località proposte. Esiste inoltre una sezione dedicata interamente al multiplayer online e offline, con altri giocatori sulla stessa console. Quest’ultimo aspetto sfrutta le caratteristiche della corsa Tourist Trophy e quindi funziona diversamente da altri titoli sportivi simili. In particolare, non è disponibile lo split screen, bensì ognuno dei due giocatori coinvolti dovrà eseguire singolarmente una corsa a tempo, così poi da sfidarsi per raggiungere il primo posto in più occasioni diverse. In maniera analoga è possibile fare online, anche se lì esistono le gare “tradizionali” e non solo le sfide a tempo. La principale sfida è la corsa composta da 60 Km, una lunghezza davvero spropositata e che può sfiancare il pilota meno esperto come nella vita reale. Tuttavia, la velocità, le manovre e l’ambientazione sono un mix perfetto per far scivolare questo strano percorso che circoscrive l’isola con il Circuito Mountain. Le strade asfaltate strette sono l’unica casa prediletta per le moto, poiché nello sterrato si rischia quasi subito di cadere. Accanto al tachimetro posto in basso a destra è possibile osservare dei parametri vitali del veicolo a due ruote, ossia la temperatura dei freni anteriori, l’usura delle gomme (che incide notevolmente allo slittamento del mezzo nelle curve), la qualità del motore e tanto altro.

Il gameplay, come dicevamo nei paragrafi precedenti, è estremamente difficile da padroneggiare. Il mancato utilizzo graduale dei trigger limita fortemente l’esperienza finale del gioco, lasciando che sia la componente ludica con lo scalo delle marce manuali ad essere preponderante come meccanica di gioco. In modalità dilettante questo non è esattamente necessario, poiché saranno del tutto automatiche queste funzioni. Eppure per effettuare una curva serve ugualmente premere il tasto designato e scalare la marcia, così da non slittare fuori pista. Si tratta di un controsenso che non era presente nel titolo precedente di TT e che è stato inserito in questo per aumentare l’effetto “immersione”. Le condizioni climatiche della location aggravano, anche se non in maniera massiccia come l’usura delle ruote, allo status finale del pilota e del mezzo stesso. Una meccanica piuttosto realistica, sebbene non sia possibile guidare in porzioni dove il manto stradale è completamente bagnato. Per riuscire nell’intento di non cadere, il gioco consiglia di seguire una linea immaginaria che muta durante la corsa e che segna a tutti gli effetti il percorso perfetto: il tracciato viene evidenziato con delle croci rosse quando bisogna assolutamente rallentare prima di una curva.

TT Isle of Man: Ride on the Edge 2
Ci sono diversi mezzi e altrettanti piloti famosi della TT reale. La moto si può modificare totalmente, però non esteticamente.

Cosa c’è sotto il cofano della corsa più assurda al mondo?

Sfrecciare velocemente tra case di campagna e alberi frondosi sempreverdi è davvero stupefacente. A livello d’impatto scenico, il racer game dedicato alla competizione Tourist Trophy è migliorato rispetto al capitolo precedente: ma come si comporta veramente sulla console ibrida di Kyoto? Dal punto di vista tecnico, il gioco mostra una discreta – seppur non la migliore in circolazione – ottimizzazione e conversione per Switch, con lo scorrimento dello scenario molto rapido e che intensifica il senso di immedesimazione in pista. TT isle of Man 2 è una corsa pericolosa, veloce e con pochi margini di errore: votata purtroppo per soli appassionati del genere e che dimostra da subito il rischio di perdere qualche secondo prezioso dopo una caduta. Il titolo in versione docked sfrutta tutta la potenza della console Nintendo con diversi compromessi: stilisticamente è interessante, le lande naturali ed i paesaggi di pianura sono resi piuttosto bene, anche se spoglie e statiche. L’unica differenza è offerta dal comparto sonoro/musicale, dove è stata implementata un’ottima modalità sound con musiche stuzzicanti e dei rumori di fondo come il vento ad enfatizzare ulteriormente la godibilità delle corse in strada aperta. L’interfaccia grafica è semplice e pulita, persino l’HUD non è per nulla invadente ed è possibile modificare ogni parametro in qualunque momento, ad esempio: la visuale dei danni della moto, il potenziometro o cronometro e la lista dei concorrenti in gara. In modalità portatile gli artefatti grafici sono abbastanza evidenti: texture meno rifinite e con tonalità di colore piatto, riflessi/ombre poco marcate ed un frame-rate altalenante nelle fasi più concitate ad alta velocità. Il livello di dettaglio dell’ambiente è decisamente inferiore rispetto alla versione del gioco già disponibile su altre console.

TT Isle of Man: Ride on the Edge 2
La modalità carriera è una delle sorprese aggiunte in questo secondo capitolo, molto approfondito e funzionale.

In conclusione, TT Isle of Man: Ride on the Edge 2 è sicuramente un prodotto interessante e che necessita di un passato pregresso come giocatore di racing game simulativi. Rispetto alle altre versioni sinora uscite, su Switch il titolo non offre pienamente un’esperienza molto godibile. Le mancanza di una modalità più accessibile ai novizi, il frame-rate altalenante, la veste grafica downgradata rendono TT 2 un gioco poco più che discreto. Il prodotto sviluppato dal team francese KT Games è disponibile al prezzo di 59,99 euro. Un rapporto qualità/prezzo non ottimale, purtroppo. Il consiglio è di provare il gioco altrove solamente se si è veramente appassionati, oppure di attendere un miglioramento delle vesti tecniche e soprattutto un calo considerevole del prezzo con qualche sconto.

Ultimo aggiornamento: 2024-04-26 at 23:40

TT Isle of Man: Ride on the Edge 2
TT Isle of Man: Ride on the Edge 2 – Recensione
PRO
Un titolo di moto per Switch interessante...;
Stilisticamente buono;
Modalità carriera approfondita;
Longevità soddisfacente.
CONTRO
... ma sin troppo simulativo e difficile per un neofita;
Comandi un po' legnosi (a causa dei Joy-Con);
Graficamente inferiore ad altri capitoli (vedi MotoGP 20);
Frame-rate altalenante;
Rapporto qualità/prezzo elevato.
6.7
Decisamente simulativo!