dragon ball z: kakarot

Dragon Ball Z: Kakarot – Recensione

Dragon Ball è tra i franchise più redditizi e longevi della storia. La saga nata dalla mente del maestro Akira Toriyama ha avuto il potere di resistere allo scorrere del tempo, attraversando ben tre diverse decadi. Le avventure di Goku e soci, infatti, cominciano nell’ormai lontano 1985. Altrettanto lunga, però, è la storia dei videogiochi basati sul fumetto. Infatti, si contanto decine e decine di iterazioni diverse, tutte ovviamente incentrate sul combattimento, vero motivo portante di Dragon Ball. D’altronde, questo tipo di fumetti si presta molto bene a trasposizioni in picchiaduro, basti pensare alla saga di Naruto Ultimate Ninja, o anche ai vari Jojo’s Bizarre Adventure o Saint Seyia.

Come abbiamo visto nella nostra recensione di FighterZ, fare un elenco di ogni singolo titolo uscito fino ad oggi e di come la serie si sia evoluta meriterebbe  un articolo a sé. Tuttavia, è interessante vedere in che modo Bandai Namco sia arrivata a produrre un gioco di Dragon Ball decisamente atipico, del quale se ne sentiva sicuramente il bisogno. C’è da dire che, però, il risultato non è quello che ci si aspettava.

dragon ball z: kakarot

I videogiochi basati su Dragon Ball hanno subito molte modifiche nel corso degli anni. Con la serie Budokai, il fanservice cominciò finalmente ad essere accompagnato da gameplay di qualità, con Budokai 3 come esempio meglio riuscito. Con Budokai Tenkaichi, i giocatori erano all’improvviso catapultati in un picchiaduro interamente in 3D, con il caratteristico ma atipico splitscreen, cosa decisamente rara da vedere in un picchiaduro. Nonostante i vari difetti a livello di sistema di combattimento, la serie Budokai Tenkaichi era semplicemente massiva, con una quantità di personaggi giocabili che raggiungeva le 3 cifre. Dopodiché, per assistere ad un’evoluzione nel gameplay vero e proprio, bisognerà aspettare il tanto discusso Dragon Ball Xenoverse, il quale presentava qui e là qualche elemento RPG che faceva chiudere ‘più di un occhio’ sul sistema di combattimento molto poco curato. Dopo questa  parentesi, si arrivò a FighterZ, probabilmente il miglior gioco di Dragon Ball in circolazione, sia per gameplay che per grafica. Ed è così che arriviamo a Dragon Ball: Kakarot. Gioco che dovrebbe trasformare tutto quanto in un RPG, facendo rivivere in maniera più autentica all’opera originale l’epopea di Goku. Seppur si accoglie a braccia aperte una tale evoluzione dei videogiochi basati su Dragon Ball, Kakarot non riesce a convincere del tutto, purtroppo.

Come si intuisce dal titolo del gioco, la maggior parte del tempo vestiremo i panni di Goku, dall’inizio della serie chiamata Z, (denominazione data solamente in riferimento all’anime, NdR). La storia di Kakarot comincia all’inizio della saga dei Saiyan, ed è esattamente qui che il gioco fa cominciare il giocatore. Dal punto di vista narrativo, Dragon Ball Z: Kakarot non è niente di meno che la solita saga dei Saiyan, di Freezer, Cell e Majin Bu come la conosciamo da più di trent’anni a questa parte.

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Il mondo di gioco si presenta vasto e relativemente divertente da esplorare. D’altronde, essendo un RPG semi-open world, questo elemento è da dare quasi per scontato. Peccato che in generale, il tutto risulti abbastanza vuoto, rendendo il vagare in giro non una meccanica da considerare con un qualche tipo di valore intrinseco, ma relegandola al mero spostamento da punto x a punto y. Questo non vuol dire che le attività manchino, anzi, tutto il contrario. Il gioco offre numerosi passatempi oltre al completare la storia principale: side quest, battaglie random, caccia, pesca, raccolta degli z-orbs. Tuttavia, queste attività risultano tutto fuorchè gratificanti, e sembra che siano state messe lì giusto per allungare il brodo.

Si arriva così al sistema di combattimento, uno dei punti cardine di qualsiasi gioco di Dragon Ball. Anche in questo caso, Kakarot lascia con l’amaro in bocca: invece di attingere dal decisamente superiore FighterZ in termini di meccaniche di combattimento, Kakarot si ispira chiaramente a Xenoverse. Perciò, le battaglie risultano abbastanza banali, con un livello di difficoltà abbastanza bassino, e decisamente l’opposto di complesse. Alla fine, la maggior parte delle lotte si svolgeranno spammando il tasto di attacco fisico, seguito dalla Kamehameha di turno, per poi pararsi dall’attacco avversario, e così via.

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Dal punto di vista grafico, Kakarot mostra decisamente il suo volto migliore: un’immagine pulita, molto vicina ad un anime vero e proprio, con effetti particellari notevoli. Anche la colonna sonora si dimostra di tutto rispetto, con la mitica Cha-La Head Cha-La (storica opening dell’anime in lingua originale) riarrangiata anche in diversi stili – decisamente un tocco di classe. Anche dal punto di vista tecnico, Dragon Ball Z Kakarot non perde un colpo, e non si sono riscontrati problemi di nessun tipo sul PC sul quale è stata eseguita questa recensione.

In conclusione, Dragon Ball: Kakarot non è un gioco per tutti. Chiaro è il suo intento di attirare solo i fan duri e puri della serie, i quali avranno pani per i loro denti nel rivivere le classiche avventure di Goku & co. girovagando per questa Terra che sembra sempre minacciata da qualche pericolo mortale. I fan di Dragon Ball, infatti, ritroveranno tutto ciò che hanno amato della loro serie di fumetti preferita, essendo il livello di fedeltà con la fonte originale molto alta. Per tutti gli altri, l’acquisto di Dragon Ball Z: Kakarot non è particolarmente consigliato: se non siete dei fan, i vari difetti del gioco non saranno nascosti dall’amore per le sette sfere e dall’effetto nostalgia che, bene o male, risveglia in tutti. Il gioco in sé si presenta come un RPG mediocre, con i difetti che qualsiasi RPG ha, che però in qualche modo si cercano in qualche modo di superare. Dragon Ball Z: Kakarot sembra non guardare per niente a questo aspetto, ed abbraccia il concetto di fetch quest e attività monotone.

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Dragon Ball Z: Kakarot – Recensione
PRO
Buona grafica
Colonna sonora pazzesca
Comparto tecnico ineccepibile
CONTRO
La solita storia di Dragon Ball Z
Sistema di combattimento di molto inferiore a quello di FighterZ
Fetch quest e attività monotone
6
UN GIOCO SOPRATTUTTO PER I VERI FAN DI DRAGON BALL