Police Stories - Recensione

E’ labile il confine fra spegnere immediatamente la console per la rabbia e le imprecazioni dette o provare e riprovare ad affrontare quel livello tanto ostico che con la sua difficoltà ti sta spronando a fare di più, ad imparare meccaniche tanto sottili quanto complesse; se poi quel livello così difficile è il primo allora la tentazione di chiudere baracca e burattini è alta. Fortunatamente la mia testardaggine è più forte di qualunque difficoltà e quindi la mia Nintendo Switch è sana e salva da inevitabili lanci dalla finestra ma soprattutto Police Stories è ancora installato sulla mia piccola ibrida convincendomi sempre di più livello dopo livello.

Frutto del lavoro della software house Mighty Morgan ed edito dal publisher cipriota HyperTrain Digital, Police Stories è stato finanziato tramite Kickstarter nel 2017 riuscendo a raggiungere il proprio obiettivo in breve tempo con ben cinquecentocinquantacinque sostenitori ed un totale accumulato di 26679$ che son serviti per lo sviluppo del gioco. Son passati ben due anni e varie beta per arrivare finalmente ad una versione completa sia per la piccola made in Kyoto che per i PC, con due versioni che son differenti nelle modalità proposte ma uguali per quanto riguarda la modalità storia e co-op locale.

La versione in vendita su Steam proporrà infatti un Level Editor che permetterà a tutti gli utenti di dilettarsi nella creazione e conseguente pubblicazione di nuovi livelli che porterà Police Stories ad un’eccezionale longevità ma soprattutto proporrà il multiplayer online. La versione Nintendara invece non avrà tutto ciò ma potrà vantare su una co-op locale che supporterà il singolo joy-con permettendo di affrontare le varie missioni ovunque ci troviamo semplicemente facendo lo swipe dei controller e dandone uno al nostro partner… più semplice di così!

Qualunque versione scegliate comunque di acquistare, dovete mettere in conto che Police Stories non è un gioco facile, non è per tutti e sebbene da una prima occhiata vi potrà sembrare un clone in salsa poliziesca di Hotline Miami non vi basterà imbracciare un fucile e sparare a qualunque cosa vi si muova davanti agli occhi; qui la violenza è giustificata solo se sarete messi alle corde, vi ho avvisati!

Due veri poliziotti in un ambiente ostile!

Police Stories ci porta all’interno di un ottimo poliziesco anni ’80/’90 in puro stile americano e ci mette nei panni di due agenti dal carattere e dal modus operandi completamente diverso: l’afroamericano Rick Jones e il biondo John Rimes. Il protagonista ufficiale è proprio quest’ultimo la cui vita fa da filo conduttore per la stesura della trama ma ovviamente dovremo interagire anche con Rick Jones, fido partner che molte volte sarà essenziale salvandoci la pellaccia in situazioni che complicate sarebbe dir poco.

Dovremo affrontare vari stage in cui dovremo limitare al massimo l’uso della forza prediligendo invece la tattica, l’uso della materia grigia e il ragionamento veloce; proprio come nelle vere situazioni d’emergenza anche una frazione di secondo potrebbe essere letale. In nostro aiuto avremo a disposizione molte armi non letali come granate stordenti e taser ma potremo preferire anche lo sparo accanto al nostro nemico che in alcuni casi lo spaventerà al punto tale che si arrenderà con più facilità.

In tutto questo ci saranno sempre molti ostaggi da liberare ma tutto ciò non sarà facile in quanto, molte volte, si frapporranno tra noi e gli obiettivi come una sorta di scudo umano rendendo difficile la nostra missione. Se ciò non bastasse, ogni volta che uccideremo qualche nemico dovremo sempre trovare le prove che era armato ed era pericoloso ed in ogni stage dei campioni dimostranti che quel luogo era pericoloso e nel pieno di attività losche. Al termine ci verrà assegnato un punteggio che non sarà fine a se stesso ma ci permetterà di sbloccare i successivi livelli tentando la scalata fino al diciottesimo stage che terminerà finalmente la nostra dura e lunga avventura.

Ma quanto è dura la salita…

Ma come può essere longevo un gioco che contiene solo diciotto livelli? Police Stories ci riesce donandoci un livello di sfida davvero arduo ma soprattutto con molte varianti negli ambienti ed una IA nemica che non ragionerà mai allo stesso modo dandoci sempre un motivo per pensare tantissime volte prima di agire. Il gioco graficamente si presenta molto bene con un level design volutamente retro’ che ricorda quello che vedevamo inserendo una VHS nel videoregistratore; tutto ha una visuale dall’alto e sia gli effetti particellari che i movimenti sono davvero ben ricreati in una risoluzione 1080p in docked che si abbassa a 720p in portable ma con entrambe le modalità che garantiscono un framerate stabile e mai in difficoltà.

Il gameplay si avvicina molto di più ad un tattico con tutte le missioni da affrontare che mettono a dura prova la nostra materia grigia costretta a pensare al massimo delle nostre possibilità ma tutto ciò ci mette ancor di più nei panni di un vero poliziotto che non può sparare liberamente a qualunque cosa si muova ma deve cercar sempre di limitare i danni e di attuare una pronta mediazione.

I grossi limiti di questo gioco sono l’assenza totale dell’italiano anche nei sottotitoli, che avrebbe maggiormente aiutato a capire la buona trama anche ai non avvezzi alla lingua anglosassone, ma soprattutto la mancanza delle modalità presenti sulla versione PC che avrebbero ulteriormente arricchito la proposta di Police Stories rendendolo un vero e proprio must have. Molto buono il sonoro che grazie a discrete musiche ma soprattutto ottimi effetti sonori, ci aiuta ancor di più ad entrare nelle torbide atmosfere di questo poliziesco davvero sui generis.