Doodle God: Crime City

Doodle God: Crime City – Recensione

Il mondo dei videogiochi è tanto curioso, quanto surreale. A inizio anno – se ricordate bene – avevamo trattato Doodle God Evolution: un puzzle rompicapo curioso e a tratti educativo, grazie al tipo di gameplay proposto che richiedeva al giocatore una certa maturità. Oggi, però, il progetto di JoyBits fa un nuovo passo in avanti, proponendo quindi nuovi temi… ma meccaniche invariate. La scelta di mantenere intatto il gameplay originale avrà portato a buoni risultati? Sarà riuscito il nuovo progetto a rivelarsi variegato rispetto il predecessore? Ma soprattutto… vale l’acquisto considerando che il prezzo di lancio è identico a Doodle God Evolution? Scopriamolo assieme, con la nuova recensione di Doodle God: Crime City (che arriverà su Switch l’11 luglio)!

Doodle God Crime City
Qualcosa mi dice che Rocco mi darà le risposte che cerco… forse…

Doodle God: Crime City mette nei panni di un investigatore, che deve cercare di trovare materiali per capire meglio l’oscuro mondo che lo circonda. In ogni modalità di gioco disponibile il giocatore dovrà scegliere due elementi (suddivisi per macro-elementi) per poi unirli al fine di vedere se essi reagiscono. Se possono combinarsi, daranno vita ad un nuovo concetto legato alla criminalità – come il ladro oppure i soldi – che andranno ad aggiungersi ai vari elementi già disponibili nell’area di gioco! Anche questo potrà combinarsi con altri elementi, al fine di dare vita a nuove cose!

Giustamente potreste chiedervi se in questo titolo basta solo combinare cose (come il precedente)… e la risposta è corretta! La saga di Doodle God si basa sulla curiosità del giocatore e sul ragionamento al fine di combinare gli oggetti nella maniera corretta. Tale idea da’ al titolo un’enorme sensazione “enciclopedica” che permette al progetto di spiccare rispetto ad altri rompicapi simili. Per quanto mi riguarda, Doodle God: Crime City mette un po’ da parte tale idea per risultare un prodotto più particolareggiato, ma è una condizione che si può accettare.

Doodle God: Crime City offre soltanto due modalità di gioco tra cui scegliere: la modalità Creazione (in cui si possono ideare nuovi concetti  senza un filo logico comune al fine di ampliare l’enciclopedia di oggetti e di evolvere una particolare immagine) e la modalità Avventura. In quest’ultimo caso l’utente dovrà affrontare una serie di storie che lo porteranno a scoprire i fatti in maniera assai “particolare”. In pieno stile Doodle God, il giocatore dovrà combinare gli oggetti seguendo una trama al fine di superare la prova di turno. Per farvi un esempio facile facile, la prima parte dell’avventura vede il giocatore coinvolto con tre personaggi, e dovrà estorcere delle informazioni per fuggire dall’area. Magari un personaggio riuscirà a dire al giocatore dove si trovano gli altri se lo ubriaca, e forse questi ultimi andranno bloccati per raggiungere l’obiettivo. Da notare che nella modalità Avventura sarà possibile vedere in alto a sinistra una percentuale, che avviserà il giocatore su quanti materiali deve ancora trovare per finire il livello di turno.

Doodle God Crime City
Sei bloccato in una sezione del gioco? Nessun problema: ogni giorno otterrai bonus per avanzare senza problemi! Ricorda che puoi spendere anche la valuta di gioco, ma non sembra essere infinita. Presta attenzione, quindi, a cosa chiedi!

Doodle God: Crime City ha dei difetti? Ovviamente, ed alcuni di questi sono legati alla natura stessa del progetto. Oltre al fatto che in questo titolo non è presente l’italiano e che i contenuti proposti sono nettamente inferiori rispetto Doodle God Evolution, i Joy-Con possono risultare un po’ macchinosi da usare e per tale ragione può tornare utile giocare Doodle God: Crime City col touch screen oppure un amico – condividendo i controller -. Per quanto riguarda il concetto di “maturità del giocatore“, l’idea non cambia. Così come avveniva in Doodle God Evolution, anche in Doodle God: Crime City è possibile finire il gioco unendo materiali in maniera completamente casuale. Per tale ragione consiglio a chiunque voglia acquistare un qualsiasi prodotto della saga di non basarsi sul caso, ma di provare ad usare la logica per capire cosa può funzionare. Come ho già detto prima, credo che Doodle God: Crime City sia meno “enciclopedico” rispetto al predecessore, ma questo non cambia l’idea di base della saga: l’uso costante della logica per capire come si combinano determinati materiali!

Concludendo, cosa posso dire circa Doodle God: Crime City? Il nuovo videogioco dell’omonima saga riesce ad intrattenere il giocatore ma, per quanto mi riguarda, con minor convinzione e forza rispetto al precedessore. Sono perfettamente consapevole che Doodle God Evolution è un ampliamento del prodotto originale e so perfettamente che ambedue i progetti propongano materiale differente da gestire – mantenendo, comunque, la natura “enciclopedica” della saga -… ma continuo a credere che Doodle God Evolution sia nettamente migliore per tante motivazioni (tra cui il costo, che era molto più accettabile rispetto a questo caso, anche se parliamo di €7). Doodle God: Crime City è indicato per tutti coloro che hanno adorato il capitolo precedente e vogliono spolpare l’intera saga fino all’ultima goccia… ma per gli altri non me la sento di consigliarlo. Riassumendo, Doodle God: Crime City si rivela essere una semplice espansione di quanto visto nell’originale, proponendo nuovi materiali da trattare… ma lo fa con poca convinzione. Acquisto consigliato soltanto ai fan, mentre gli altri possono tranquillamente lasciarlo perdere.

Se non siete ancora convinto e cercate ulteriori informazioni circa Doodle God: Crime City e le sue caratteristiche di gameplay, vi lascio qui in basso un video, dove voi lettori/lettrici potrete vedere le primissime fasi di gioco da parte del nostro caro collega Andrea Rockfort. Vi auguro una buona visione!

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Doodle God: Crime City
Doodle God: Crime City – Recensione
PRO
Il concetto di base di Doodle God è presente...
Se giocato con una certa mentalità, riesce a divertire tutti quanti!
CONTRO
... ma un pochino di più non avrebbe guastato
Assenza lingua italiana
Rapporto qualità-prezzo poco convincente, visto anche il capitolo precedente
Vari difetti di Doodle God Evolution tornano in questo capitolo
6.5
Per pochi