Che siate finiti sul nostro sito, abbellito a tema, o su uno qualsiasi dei nostri profili social avrete ormai capito come per noi marzo sia il mese di Yoshi. Per questo motivo noi di GameScore abbiamo deciso di celebrare il ritorno della simpatica mascotte Nintendo curiosando sulla sua storia e scovando piccoli aneddoti che lo riguardano! In questo articolo troverete il riassunto di ciò che per per tutto il mese vi abbiamo raccontato sulla nostra pagina Facebook ufficiale, con la speranza di approfondire ulteriormente quelli che sono gli aspetti più significativi del piccolo dinosauro Nintendo che tra soli due giorni farà il suo gran ritorno su Nintendo Switch grazie all’arrivo dell’attesissimo Yoshi’s Crafted World. Bando alle ciance dunque e tuffiamoci a capofitto nel suo coloratissimo mondo!
1 – Il vero nome di Yoshi
Partiamo con le informazioni semplici. La simpatica mascotte Nintendo, che molto presto farà il suo ritorno su Nintendo Switch grazie all’imminente arrivo di Yoshi’s Crafted World, fino ad oggi ha sempre risposto al nome Yoshi. Attraverso alcuni vecchi documenti Nintendo, risalenti al lontano 1993 è firmati Blake Harris, è però possibile leggere il nome “scientifico” della sua specie: T. Yoshisaur Munchakoopas. Secondo voi quella “T” cosa sta a significare?
2 – Inizialmente Yoshi doveva essere un Koopa
Leggendo il nome svelato precedentemente vi potreste essere chiesti se quel “koopas” presente sia una pura casualità. Che sia voluto o meno, sta di fatto che il concept iniziale di Yoshi lo volesse rappresentato come una particolare tipologia di Koopa Troopa (le tartarughe al servizio del perfido Bowser). Speriamo che questa ascendenza non nasconda risvolti inaspettati; dopotutto quella sella posta sulla schiena del simpatico dinosauro che con il tempo ha preso sempre più le sembianze di una corazza è piuttosto sospetta, non credete?
3 – Il sesso di Yoshi è un mistero
Non so voi, ma io quando penso a Yoshi ho in mente un personaggio maschile. Però se ci pensate bene il fatto che questo deponga delle uova è già un elemento in grado di distruggere questa mia (e probabilmente anche vostra) convinzione. Ci sono diversi aspetti della vita “sessuale di Yoshi” che rimangono un mistero, come la sua ricorrente tresca con Birdo, altro personaggio la cui sessualità non è propriamente nota, e alcune informazioni contenute nella versione giapponese di Super Smash Bros. Melee che indicano come gli Yoshi si riproducano asessualmente. La conclusione, dunque, è che Yoshi sia privo di un sesso specifico – proprio come lo sono Toad e Toadette. Una realtà dura da accettare, lo so!
4 – Miyamoto pensava a Yoshi già ai tempi del NES
Sebbene la prima apparizione di Yoshi avvenne in concomitanza dell’arrivo dei 16-bit in casa Nintendo, il concept originale del dinosauro cavalcabile da Mario risale già dai tempi del NES. Purtroppo, a causa di alcuni limiti tecnologici di questa console, i programmatori in un primo momento non riuscirono a rendere realtà le visioni di Miyamoto, che dovette aspettare la generazione successiva per vedere il suo sogno (e quello di molti giocatori) realizzarsi.
5 – Game Freak lavorò ad uno spinoff dedicato a Yoshi
Cinque anni prima di diventare famosi per aver dato vita al fortunatissimo brand Pokémon, Game Freak lavorò ad un particolare gioco per NES e GameBoy intitolato Mario & Yoshi (per gli amici solo Yoshi). Di questo titolo, appartenente ad un genere di tipo match-three che richiama molto il gameplay di Tetris e Dr. Mario, furono successivamente realizzate conversioni per 3DS, Wii, WiiU e Nintendo Switch, dove è possibile giocarci anche online e del quale recentemente noi di GameScore abbiamo organizzato un torneo.
I più attenti di voi mi diranno sicuramente “Hey, ma se hai appena detto che Yoshi ha debuttato sullo SNES!”. Certo, infatti Mario & Yoshi è uscito sì su NES, ma nel 1991, esattamente un anno dopo il debutto di Super Mario World e del mitico Super Nintendo Entertainment System.
6 – Le origini di Yoshi sono… sataniche
A volte ci si dimentica che il design di un personaggio potrebbe essere stato ispirato da quello di altri giochi, non necessariamente della stessa natura. Yoshi non fa eccezione ed a quanto pare le sue origini provengono da un titolo NES, sempre firmato Nintendo (addirittura dallo stesso Miyamoto), decisamente insolito – al punto che la sua pubblicazione fu vietata nel territorio Americano. Il gioco del quale vi sto parlando è Devil World, un titolo il cui gameplay richiama molto quello di Pac-Man e nel quale il protagonista, un drago sputafuoco chiamato Tamagon, deve farsi strada attraverso numerosi pericoli raccolgiendo lungo il cammino crocifissi e libri sacri. Che dire, una musa ispiratrice a dir poco bizzarra!
7 – Il prototipo di un gioco di Yoshi cancellato ha dato vita a Croc: Legend of the Gobbos
Non esiste IP che si rispetti che non abbia nel suo curriculum almeno un titolo che non ha mai visto la luce. Yoshi non fa certo eccezione, ed è proprio grazie al prototipo scartato di un videogame per Nintendo 64 avente il dinosauro verde come protagonista che oggi possiamo conoscere uno dei giochi più iconici dell’era Playstation: Croc: Legend of the Gobbos. Sviluppato da Argonaut (software house che contribui allo sviluppo di Star Fox), il titolo del gioco che non vide mai la luce – probabilmente a causa di una Nintendo non ancora disposta a far utilizzare le proprie IP da aziende terze – è Yoshi Racing e sarebbe dovuto essere un platform 3D. In seguito a questo rifiuto (accompagnato dalla cancellazione di Star Fox 2) Argonaut ha deciso non solo di riorganizzare il prototipo come una propria IP originale ma anche di pubblicarlo ovunque tranne che su Nintendo 64.
8 – Mario incitava Yoshi tirandogli pugni in testa
Nonostante l’idea di dotare Mario di un animale che potesse essere cavalcato venne dalla mente del geniale Shigeru Miyamoto, il vero padre di Yoshi è Shigerfumi Hino (dipendente di Nintendo EAD che divenne in seguito director della serie Pikmin). Ed è proprio lui che in un’intervista diede una notizia alquanto shockante: “così come i fantini utilizzano il fustino per spronare il proprio cavallo ad andare più veloce, in Super Mario World Mario intimidiva Yoshi a tirare fuori la sua utile lingua dandogli un bel… cazzotto in testa.” Non ci credete? Osservate la seguente GIF!
9 – Yoshi ha la “stessa” voce di K. K. Slider
Se avete giocato ad un titolo con protagonista Yoshi avrete bene in mente la dolcezza della sua voce. O meglio, della voce del suo doppiatore. Ma chi si cela dietro il dinosauro ideato da Shigerfumi Hino? Beh, la stessa persona che si cela anche dietro K. K. Slider, il cane bianco vagabondo che suona la chitarra nella serie Animal Crossing. Kazumi Totaka, questo il nome del compositore giapponese, è famoso per aver collaborato molto spesso con Nintendo, prestando appunto la sua voce sia a Yoshi che a K. K. Slider. Bene, ora sapete anche perché la famosa melodia che Nintendo nasconde in molti suoi giochi si chiama Totaka’s Song, devo forse dirvi chi ne è l’autore? 😀
10 – Yoshi fece un’apparizione nel film dedicato a Super Mario
Se non siete a conoscenza del famoso film dedicato a Super Mario, risalente al lontano 1993, mi dispiace ma non siete dei veri fan. Beh, oppure potreste esserlo al punto tale da essere riusciti a dimenticarvi della sua esistenza… almeno fino ad ora. La trasposizione cinematografica del regno dei funghi è sicuramente una macchia nera nel passato dell’azienda nipponica, ma tra Goomba e Koopa dal design tutt’altro che credibile ed una versione “umana” di Bowser che mette letteralmente i brividi gli amanti del tenero Yoshi saranno felici di sapere che proprio quest’ultimo non solo compare nel film, ma è anche quello che (a mio parere) è quello che ne è uscito con la reputazione intatta. Qui sotto potete osservarlo in tutta la sua dolcezza.
