NAIRI: Tower of Shirin

NAIRI: Tower of Shirin – Recensione

HomeBearStudio non è una software house qualsiasi. Il team di sviluppo, infatti, è composto da sole due persone, unite tra loro da un legame che supera qualsiasi rapporto di semplice collaborazione. Stiamo parlando proprio di una giovane coppia di innamorati, Joshua van Kuilenburg e You Miichi, che è riuscita a concretizzare il grande sogno di realizzare un videogioco, aiutati da ben due publisher, Another Indie e Hound Picked Games, che hanno creduto fortemente in loro. È sufficiente dare uno sguardo al trailer di lancio per capire l’enorme potenziale del loro progetto, ed è proprio per questo che ancora prima di mettere le mani sul gioco per potervene parlare realizzammo una piacevole intervista con questi due talentosi artisti. Come vedremo presto, nonostante il suo prezzo di soli €9.99, NAIRI: Tower of Shirin è un titolo molto ambizioso, capace di fondere al suo interno sia le differenti culture di provenienza dei suoi autori sia il loro enorme amore reciproco.

Le vicende che ci accompagneranno iniziano all’interno della casa della tenera protagonista, Nairi, durante quello che sembra essere un vero e proprio malinteso. La piccola bimba, infatti, viene colta dal caos durante una delle sue rituali lezioni sulla Storia Culturale di Shirin, la città nella quale vive, senza una apparente motivazione. Nairi vive nel quartiere nobile del borgo, ed a quanto pare non ha mai messo piede al di fuori della sua dimora; per questo motivo rimane scioccata quando scopre che la i suoi genitori sono stati incarcerati dalla Guardia Reale. Non c’è tempo per capire cosa stia accadendo, e il nostro maestro Sami ci manda di corsa da Fredrick, “orso di fiducia” che ci aiuterà a trovare il modo di far perdere le nostre tracce per poter gestire altrove la situazione.

In questa folle corsa contro un nemico del quale non sappiamo nulla, finiremo vittima di alcuni banditi che intercetteranno il nostro passaggio nel bel mezzo del deserto, illusi di trovare qualche ghiotto bottino. Ma Nairi è pur sempre una dolce fanciulla e, dopo essersi liberata dei malviventi, scoprirà che questi non sono poi così cattivi e finirà con l’affezionarcisi sempre più. Da qui la storia di NAIRI: Tower of Shirin inizierà a farci conoscere sempre più personaggi, alcuni in grado di aiutarci nel nostro cammino alla scoperta della verità sul nostro passato e su cosa stia accadendo alla nostra famiglia. Scopriremo così dell’esistenza di un’antica civiltà, i Nooriani, e di alcuni segreti celati all’interno dell’altissima torre che si erge nel centro di Shirin. Inutile dirvi che quella sarà la nostra più ambita destinazione.

NAIRI: Tower of Shirin
Certi ambienti sono pura poesia. Riuscite a sentirlo il suono della chitarra?

Nel cuore NAIRI: Tower of Shirin è un’avventura punta e clicca, ricca di enigmi e fortemente incentrata sui dialoghi. Volendo scorporare quello che affronteremo durante le circa 10 ore necessarie per portare a termine il gioco, saremo partecipi di tre atti molto corposi ciascuno dei quali è in grado di offrire qualcosa di diverso dagli altri, dandoci la sensazione di essere costantemente messi alla prova con sfide sempre più impegnative e coinvolgenti.

Durante la prima parte del gioco, costruita sia per farci entrare nel vivo delle vicende narrate sia per istruirci su quello che è il sistema di controllo, ci verrà richiesto di fuggire dai banditi che ci tengono in ostaggio sfruttando gli elementi ambientali e gli oggetti trovati dentro la nostra prigione. Combinandoli tra loro ed utilizzandoli nel modo corretto potremo finalmente evadere, per giungere successivamente nella città di Shirin, pronta a farsi esplorare e donare il giocatore dei suoi magnifici scorci interamente disegnati a mano.

I primi enigmi in compagnia di Nairi saranno abbastanza semplici, ma riusciranno anche a permetterci di entrare in simpatia con molti dei personaggi che ci accompagneranno durante tutta l’avventura. La protagonista farà, infatti, presto amicizia con moltissimi animali in grado di aiutarla a trovare la giusta strada per raggiungere quello che sarà il nostro coprotagonista: un carismatico topolino di nome Rex. Ben presto la coppia di amici, che mi piace pensare essere la trasposizione videoludica di Joshua e di You, inizierà a formare un legame sempre più basato sulla fiducia reciproca, e sarà praticamente impossibile non affezionarsi a loro. Il tutto è merito sicuramente dell’ottima traduzione italiana, realizzata dallo stesso publisher Hound Picked Games, che nonostante presenti qualche piccolo typo è stata in grado di cogliere alla perfezione l’essenza dei dialoghi originali.

NAIRI: Tower of Shirin
Dai Nairi, rimbocchiamoci le mani ed usciamo di qui. Ti aiuto io!

Durante la seconda parte del gioco faremo la conoscenza di tantissimi personaggi animali, perfettamente caratterizzati e ciascuno in grado di rappresentare al meglio la propria personalità. Da qui gli enigmi inizieranno a farsi sempre più interessanti e complessi, e lentamente l’anima del gioco si sposterà da una componente puramente puzzle ad una nella quale l’obiettivo principale sarà quello di esplorare la grande cittadina ed aiutare quanti più abitanti possibili. Le quest che ci verranno proposte saranno tutte concatenate tra di loro, ma nonostante la linearità di fondo non sarà difficile perdersi a causa di un leggero senso di disorientamento causato dal fatto di non avere mai a disposizione una mappa che possa venire in nostro aiuto. Niente di sconvolgente, sia chiaro, in quanto come dicevo il titolo è dannatamente bello da vedere, e grazie anche alle magnifiche musiche che ci terranno compagnia sarà praticamente impossibile stancarsi anche di vagare a vuoto.

L’ultima parte dell’avventura ci vedrà finalmente all’interno della grande torre di Shirin. Qui il gioco inizierà a farsi duro in quanto gli enigmi abbandoneranno la semplice natura tipica dei punta e clicca ed inizieranno a sfidare il giocatore attraverso veri e propri puzzle da risolve, tutt’altro che semplici o intuitivi. In questa ultima fase mi sono reso conto di quanto il gioco, nonostante la sua apparenza fanciullesca, non possa essere in alcun modo affrontato da un pubblico troppo giovane. Questo poiché le sfide che ci verranno offerte nelle ultime battute di gioco necessitano di grande capacità logico matematiche, e nonostante vi sia la possibilità di accedere a dei suggerimenti questi non sono mai sufficientemente espliciti da farci uscire in tranquillità dalle situazioni più complesse.

NAIRI: Tower of Shirin
Gunther, Gunther, Gunther! Sei proprio un vecchio marpione!

Nonostante NAIRI: Tower of Shirin viva di anima propria, vi sono alcune strizzatine d’occhio alla serie Layton che ho particolarmente apprezzato. La prima di queste è il modo in cui si svolge l’esplorazione; tutte le sezioni di gioco ci verranno mostrate attraverso una visuale in prima persona, ed i personaggi faranno la loro comparsa solamente durante i dialoghi. In questo modo le schermate risultano sempre ben leggibili e difficilmente vi sfuggiranno particolari indispensabili per proseguire. La seconda ispirazione è invece rappresentata dalle monete che potremo ottenere semplicemente toccando zone specifiche dello schermo; queste non serviranno per accedere agli indizi, come avviene invece giocando in compagnia del professore dotato di cilindro, ma potranno essere spese in alcuni momenti specifici sia per ottenere semplici extra sia per arricchire il proprio inventario di oggetti fondamentali per proseguire.

Il sistema di controllo si avvale sia della possibilità di utilizzare un controller tradizionale, sia dello schermo capacitivo della console. In quest’ultima modalità ho riscontrato, esattamente come successo giocando a Machinarium, più difficoltà a causa della mancanza di feedback che ci permetta di orientarci meglio senza dover cliccare a caso sul display. Tra queste modalità si inserisce molto bene la possibilità di controllare il cursore mediante i JoyCon ed i loro sensori di movimento. Tramite questa impostazione NAIRI trova il giusto equilibrio, permettendo sia di avere un riscontro immediato su tutti gli hotspot disponibili ancora prima che questi vengano effettivamente cliccati (ritrovarsi involontariamente su una nuova area di gioco, dovendosi anche beccare qualche secondo di caricamenti, non è molto piacevole) sia di affrontare l’avventura assieme ad un amico usando entrambi i controller della console.

NAIRI: Tower of Shirin
Sentite anche voi questo profumo di backers?

Graficamente credo non ci sia molto da ribadire, in quanto la validità del prodotto è sotto gli occhi di tutti. Grazie alle splendide ambientazioni, realizzate interamente a mano dalla bravissima You, è possibile venire letteralmente assorbiti dal mondo di gioco, ancor più valorizzato dalle sue magnifiche musiche orchestrate. In tutto questo ne esce vittorioso anche il character design; le espressioni dei singoli personaggi sono sempre ben contestualizzate, buffe al punto giusto, e riusciranno sempre a strapparci un sorriso. Come detto prima, non fatevi però ingannare dal clima fanciullesco dell’intera opera. Questa, infatti, non perdona il giocatore distratto ed è in grado di ricompensare al massimo quello intenzionato a mettere in gioco tutte le sue capacità logiche.

In definitiva credo che consigliarvi NAIRI: Tower of Shirin sia quasi obbligatorio se ricadete in quella fetta di pubblico che ama le avventure punta e clicca capaci di mettere alla prova le vostre abilità di puzzle solving. Nonostante il suo prezzo di soli €9,99 e la sua natura da progetto a basso rischio, sono sicuro che il lavoro di HomeBearStudio farà molto parlare di sé nei giorni a venire. I suoi due protagonisti sapranno rendervi piacevole questo viaggio, che ha l’unico difetto di finire sul più bello.

NAIRI: Tower of Shirin
NAIRI: Tower of Shirin – Recensione
PRO
Un'avventura con una personalità tutta sua
Graficamente meraviglioso
Componente puzzle ben strutturata
Ottimo character design
CONTRO
A volte dispersivo
Mancanza feedback visivo su touch screen
Brevi caricamenti ad ogni cambio schermata
8.6
tenerezza e tanti enigmi