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Intervista a HomeBearStudio, gli sviluppatori di NAIRI: Tower of Shirin

Come abbiamo avuto modo di comunicarvi di recente, il prossimo 29 novembre su Nintendo Switch e Steam arriverà un interessantissimo titolo punta e clicca con elementi puzzle che ha attirato la nostra attenzione grazie al suo stile artistico accattivante e poetico! Dopo aver fatto un pò di ricerche sul team di sviluppo, composto da sole due persone, abbiamo deciso di fargli qualche curiosa domanda sul loro gioco.

Joshua van Kuilenburg e You Miichi, i due sviluppatori che hanno dato vita a HomeBearStudio e che rilasceranno presto NAIRI: Tower of Shirin, hanno accettato la nostra proposta e grazie a loro possiamo proporvi questa interessante intervista che spero tutti apprezerete. Buona lettura!


Buongiorno e grazie di essere qui con noi, vi va di rompere il ghiaccio parlando un pò di HomeBearStudio?

Certamente! Siamo un piccolo studio indie olandese, fondato da me e dalla mia dolce metà di origini giapponesi. Mentre lei si occupa di tutta la parte artistica, io mi concentro su quella tecnica e del lato audio e narrativo.

NAIRI: Tower of Shirin è il vostro primo progetto in ambito videoludico? Quale percorso decisionale vi ha fatto scegliere di iniziare proprio da una avventura punta e clicca?

Sì, è il nostro primo progetto! Dato che siamo solo due persone con un’esperienza limitata del lato commerciale dello sviluppo di videogiochi, non abbiamo voluto esagerare… perciò cose del tipo epici giochi open world non avrebbero funzionato per noi. Allo stesso tempo, volevamo creare un’esperienza narrativa interessante. I giochi punta-e-clicca o le visual novel non sono generi impegnativi dal punto di vista economico, ma rimangono capaci di presentare un’esperienza tale. Così, abbiamo deciso di offrire il nostro personalissimo approccio per questo tipo di giochi. In aggiunta, è stata un’ottima occasione per l’artista, che adora lavorare in 2D, di infondere tutto il fascino di cui è capace.

NAIRI: Tower of Shirin
NAIRI: Tower of Shirin è il primo progetto di HomeBearStudio

Le vostre nazioni [Olanda e Giappone NdR] sono così distanti e culturalmente diverse, come avete fatto a far convergere le vostre visioni in un unico interessante progetto?

Abbiamo vissuto insieme per molti anni, perciò siamo abituati a identificare i contrasti e le cose in comune tra le nostre culture. Per questo motivo, lavorare insieme è stato splendido e questo si riflette nella nostra visione di NAIRI. Sia artisticamente che dal punto di vista narrativo, sento che il meglio delle nostre prospettive si uniscono in qualcosa di armonioso.

Lo stile artistico di NAIRI: Tower of Shirin è graziosissimo! E ammettiamo di aver pensato più volte al design dei titoli di Level-5 o di qualche fumetto che ho visto ma di cui non ricordo il nome. Esiste un nome specifico per lo stile di disegni da voi adottato per il gioco? Avete avuto qualche particolare fonte di ispirazione?

Grazie! Lo Studio Ghibli è sicuramente una delle nostre fonti di ispirazione, così come Disney, Pixar, altri giochi e così via. Credo che You abbia un modo decisamnte unico di interpretare e unire tutte queste diverse influenze. Lei ha un vero debole per le atmosfere e l’illuminazione. Disegna praticamente da sempre, perciò lo definisco “il suo stile”, a questo punto. Forse il fumetto che dici potrebbe essere The Dam Keeper? Il suo stile artistico è meraviglioso.

Abbiamo detto che NAIRI è un punta e clicca, potete dirci qualcosa in particolare sugli enigmi che andremo a risolvere?

Certo. NAIRI è la fusione tra i punta-e-clicca e le visual novel. Tutti i puzzle sono affrontati in prima persona ma, come nei punta-e-clicca, bisogna collezionare oggetti, combinarli e usarli in modo da superare gli ostacoli. Alcuni di questi puzzle sono decisamente comici, e si basano sui personaggi (puoi fare un cappello decente a questa papera gangster?), mentre altri sono più logici e richiedono pensiero critico (puoi decifrare questo enigma?). Crediamo che queste diverse tipologie spazino abbastanza nel corso del gioco così da restituire un buon ritmo.

Combinazione Nairi
Cioccolato + Carota = Gnam Gnam!

I due protagonisti si chiamano Nairi e Rex, potete raccontarci qualcosa di loro?

Nairi è una ragazza chiusa che vive nel ricco quartiere di Shirin, il nome della città in cui si svolge il gioco. Piuttosto all’improvviso è costretta a fuggire, e si ritrova a collaborare con vari gangster così da poter ritrovare la strada di casa. Rex è un caso particolare: un ex-gangster che è diventato un esperto accademico della storia di Shirin. Nairi e Rex viaggeranno insieme ed impareranno cose riguardo l’un l’altro ed il mondo con l’andare del gioco. Soprattutto Niri subisce un cambiamento durante il gioco, ci siamo divertiti un sacco durante la creazione del suo personaggio.

Nairi e Rex
Rex e Nairi!

In Italia ammiriamo tantissimo gli sviluppatori che decidono di localizzare i loro giochi nella nostra lingua, e abbiamo notato che NAIRI ne supporterà tantissime! Come è stato gestire il processo? A chi vi siete affidati?

Anche noi siamo felicissimi che NAIRI sia disponibile per tutti quelli che preferiscono altre lingue oltre l’inglese.  Il nostro publisher, Hound Picked Games, ha ritenuto di vitale importanza che un titolo come il nostro avesse avuto l’abilità di superare le barriere linguistiche. Hanno gestito loro il processo di localizzazione, e noi abbiamo lavorato a stretto contatto con i localizzatori per aiutarli con dubbi, test e così via.

Sempre più studi indie localizzano i loro giochi, voi addirittura con un punta e clicca, dove solitamente i dialoghi sono frequenti e maggiormente articolati. La scelta è stata obbligata dalla fruibilità del gioco anche per i più piccoli o semplicemente lo avete voluto? Insistiamo sull’argomento in quanto spesso a noi italiani ci raccontano di spese insostenibili per la localizzazione. Quanto ci sarebbe di vero in questa che ormai sembra sempre più una “legenda”?

Non per forza giocatori più giovani, ma un pubblico più ampio direi! Siamo molto contenti che avremo più persone che giocheranno a NAIRI. Può essere costoso e difficile localizzare giochi, soprattutto in titoli dove i personaggi, i dialoghi e il world-building sono così fondamentali. D’altro canto, questo è anche il motivo per il quale è importante provare a localizzare i giochi sin da subito. Può essere costoso, ma idealmente la localizzazione dovrebbe essere inculsa nel budget, così come il marketing. Altrimenti, le persone che preferiscono solo i giochi nella loro lingua si perderebbero un sacco di divertimento.

NAIRI scena
Una gioia per gli occhi!

Le piattaforme che accoglieranno il vostro titolo il prossimo 29 novembre sono Steam e Switch. Vi sono differenze particolari tra le due versioni (magari qualche feature esclusiva)?

Dal punto di vista dei contenuti, non c’è alcuna differenza. Ma su Switch sono presenti più opzioni di controllo, come l’utilizzo del touch screen o del motion control. E, ovviamente, Swictch ci da la possibilità di giocare i giochi dove vogliamo. Tolto questo, tutte le versioni conterranno le stesse cose a prescindere dalla piattaforma.

Tra le due piattaforme, in quale riservate maggiori speranze di successo e perché?

Ci aspettiamo che su Switch andrà molto bene; è una piattaforma popolare e il suo pubblico sembra adatto a NAIRI. D’altro lato, il PC è sempre stata la piattaforma per antonomasia per i punta-e-clicca, i giochi d’avventura e le visual novel. Sarà interessante vedere come si bilanceranno quando il gioco sarà uscito!

Grazie mille per questa bellissima intervista! Non vediamo l’ora di parlare del gioco ai nostri lettori 🙂

Grazie a voi per averci ospitato! ?


E noi veramente non vediamo l’ora di poter provare il gioco nella sua versione Switch e parlarvene in maniera approfondita in una nostra recensione. Vi ricordiamo che per provare NAIRI: Tower of Shirin basterà attendere il prossimo 29 novembre, quando il promettente titolo di HomeBearStudio sarà finalmente disponibile su Steam e Nintendo Switch!