A Lorne Lanning presidente e co-fondatore di Oddworld Inhabitants, famoso per aver creato Oddworld e nient’altro, Switch non piace proprio e questo è suo diritto come è diritto di chiunque: “Non mi fido. Non mi fido a causa dell’esperienza. Vedo lo stesso tipo di successo che hanno avuto con le generazioni precedenti: WiiU, Wii. Alla fine del ciclo di Wii, chi ha guadagnato qualcosa oltre Nintendo? Quanti titoli che non fossero first party Nintendo hanno venduto su Wii?” “Potresti pensare Ok, Switch è mobile, è interessante. Chissà gli altri sviluppatori come riusciranno a portare i loro giochi – non bene perchè serviranno più sforzi, lavoro e tempo per portarli su quella console – una console sottopotenziata che venderà poche unità nel mercato.”
Ma poi, dopo quelle che, giuste o sbagliate, rimangono opinioni delle quali ognuno ha il pieno diritto, Lanning piscia letteralmente fuori dal vaso (si, lo sò, ho usato un termine forte ma se lui può dire una cosa simile, posso pure io) quando accusa Nintendo di essere, direttamente o indirettamente, causa della morte di Satoru Iwata: “Devono cambiare il loro modo di pensare, è il maggior problema di Nintendo il modo di pensare. Personalmente penso che questa cosa abbia ucciso Iwata: il fatto di non aver potuto portare la società ad un successo superiore. E’ una tragedia perchè Nintendo ha riportato in vita il gaming: tutti noi oggi giochiamo grazie agli sforzi di Nintendo Hanno creato controlli che sono stati parte della loro longevità e hanno reso il business dei videogiochi nuovamente qualcosa di importante. Adesso devono entrare nel ventunesimo secolo e non lo fanno.”
A questo punto, dovrei chiudere mettendo un immagine di Lorne Lanning, ma dato che di chi fà un affermazione talmente stupida non me ne frega niente, preferisco ricordare Iwata, che non si è limitato a creare un buon gioco e camparci di rendita, ma è stato “Nintendo” per molti anni, finchè un tumore non lo ha ucciso. Ecco, fra le varie, stupide accuse che molta gente ama muovere a Nintendo, mancava solo che fosse definita cancerogena.
