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Elgato Facecam: una webcam sotto steroidi – Recensione

In quest’ultimo periodo le webcam sono diventate delle periferiche imprescindibili per studenti ed alcune categorie lavorative. Il Covid-19 ha stravolto le abitudini di tutti, portandoci a sentire sempre più di frequente terminologie come: didattica a distanza e lavoro agile. Questo porterebbe a pensare che la Facecam di Elgato sia un prodotto nato per soddisfare l’attuale grande richiesta di webcam del momento. In realtà, pur essendo certificata compatibile con i principali software di videoconferenza (Zoom, Skype, Teams, Google Meet e qualsiasi altra applicazione con supporto allo standard UVC), si tratta di una webcam premium dedicata espressamente a content creators e streamer. D’altronde, non potevamo aspettarci nulla di differente da Elgato, azienda leader nella produzione di periferiche per tali settori, nonché sussidiaria del gigante californiano dell’informatica Corsair (acquisizione avvenuta il 28 giugno 2018). Potremmo quindi azzardare l’ipotesi della nascita di un nuovo specifico ramo delle webcam dedicate allo streaming, dove ad oggi gli unici rappresentanti sono Logitech con la sua StreamCam, Razer con la Kiyo Pro ed ora Elgato che con la Facecam dovrebbe posizionarsi al vertice di questa categoria. Per scoprire se l’obbiettivo è stato raggiunto, vi suggeriamo di continuare a leggere le righe a seguire.

Specifiche tecniche

Webcam Elgato Facecam
Nome in codice SKU 10WAA9901
Tipologia di prodotto Webcam destinata a content creators e streamer
Risoluzioni supportate 1080p60, 1080p30, 720p60, 720p30, 540p60, 540p30 (tutte non compresse)
Sistema ottico Proprietario realizzato completamente in vetro (Elgato Prime Lens)
Gamma di messa a fuoco 30 -120 cm
Apertura f/2,4
Lunghezza focale 24 mm
Campo visivo 82°
Sensore Sony STARVIS CMOS
Tipo di connessione USB-C (USB 3.0 o superiore)
Dimensioni Solo webcam senza supporto: 79 mm (larghezza), 48 mm (altezza) e 58 mm (profondità)
Peso 96 g (solo webcam senza supporto e copriobbiettivo)
Accessori Supporto con filettatura da 1/4″, copriobbiettivo e cavo USB-C / USB-A 3.0 (lungo 192 cm)
Colori disponibili Nero
Caratteristiche assenti Microfono assente
Compatibilità OS Windows 10 (64-bit), Mac 11.o o superiore
Software di gestione proprietario Elgato Camera Hub

Packaging e Bundle

Come nostra consuetudine, partiamo dando un rapido sguardo alla confezione di vendita. Un parallelepipedo contraddistinto dalla colorazione blu scuro opaco tipica di Elgato e dalla caratteristica scatola nella scatola, pensata per conferire robustezza usando del semplice cartoncino a singolo strato. All’esterno, la confezione presenta le immancabili stampe del prodotto e un elenco delle principali caratteristiche tecniche, solo in lingua inglese e francese.

Elgato Facecam
La Facecam appena unboxata.

Aperta la confezione possiamo sfilare la struttura in cartone dove l’azienda ha sapientemente incastonato webcam e accessori (la scatola nella scatola appena menzionata). Qui troviamo la Facecam con un tipico supporto da webcam ed un copriobbiettivo già installati, un cavetto USB-C / USB-A per il collegamento e la solita manualistica comprendente una guida rapida e istruzioni per la sicurezza, entrambe multilingua con italiano compreso.

Nel dettaglio

Il form factor della Elgato Facecam riprende quello di una classica webcam, avente come unica differenza le dimensioni decisamente più voluminose. Questo è giustificato da una scheda tecnica di tutto rispetto, che vanta un’ottica composta da ben otto lenti in vetro a bassa dispersione, con apertura f/2.4 e lunghezza focale di 24 mm equivalente al pieno formato. Nulla a che vedere con le solite webcam, che da fin troppi anni adottano economici obbiettivi in plastica associati a sensori minuscoli senza mai evolversi. Non è un caso se la ben riuscita Logitech C920, sia ancora oggi suggerita nelle classifiche delle migliori webcam, dopo oltre ben sette anni dal suo rilascio.

L’ottica è composta da ben otto lenti in vetro.

Il cuore pulsante di questa Elgato Facecam è il sensore retroilluminato ad alta sensibilità STARVIS CMOS, di produzione Sony e derivante dal settore delle telecamere di sicurezza. Una scelta questa, pensata per garantire buoni risultati anche in condizioni di scarsa luce. La risoluzione massima di registrazione non va oltre i 1080p a 60 fps, ma parliamo di video in RAW (non compresso), ovvero senza alcuna ricodifica e di conseguenza senza artefatti e con bassissima latenza. Anche qui una scelta sensata rispetto alla tipologia d’utilizzo, prediligendo una risoluzione adeguata di buona qualità ad un 4K potenzialmente sprecato (Twitch per esempio non va oltre i 1080p) oltre che estremamente avido di risorse (o qualitativamente inferiore se upscalato, come avviene per tutte le webcam 4K o quasi).

L’IPS integrato (processore del segnale di immagine) è ottimizzato per migliorare le luci e correggere automaticamente le ombre. Ad affiancarlo troviamo una memoria flash per memorizzare direttamente nella webcam tutti i settaggi da noi impostati, in modo che questi restino disponibili anche senza avviare il software di gestione proprietario, Elgato Camera Hub. A raffreddare i bollenti spiriti di tutto questo po’ po’ d’elettronica, ci pensa un dissipatore di calore in alluminio, capace di garantire un funzionamento continuativo della webcam, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza mai surriscaldarsi.

Riprendendo il discorso design, parliamo di uno scatolotto rettangolare in plastica avente sul frontale lo spazio necessario per l’ampia ottica e in prossimità del bordo sinistro un LED di stato di colore blu, preimpostato per accendersi quando la webcam è attiva, ma personalizzabile tramite software di gestione. Il retro è composto da varie feritoie per lo smaltimento del calore interno, con in basso la piccola porta USB-C per collegamento e alimentazione. La parte inferiore presenta la filettatura con standard industriale da 1/4 di pollice, dove avvitare il supporto in dotazione, un Multi Mount sempre di Elgato o un qualsiasi treppiede fotografico.

Elgato Facecam
Tutti i pezzi che compongono la Facecam.

Lo stand in dotazione è quello classico da webcam, totalmente in plastica, estendibile o piegabile a piacimento e rivestito in gomma antiscivolo sulle superfici d’appoggio. In plastica è anche il copriobbiettivo, ma qualitativamente ben lontano dai corrispettivi delle macchine fotografiche, presentandosi come un blocco unico poco rifinito all’interno e con guarnizione in gomma da applicare tramite un semplice incastro.

Impressioni d’uso e test

Il nostro primo approccio con la Elgato Facecam è stato abbastanza conflittuale. La webcam è di tipo plug and play, quindi una volta collegata al PC viene automaticamente riconosciuta, senza alcuna specifica procedura di installazione o configurazione, ma dopo tale passaggio non c’è stato verso di farla funzionare correttamente. Collegata ad un PC Gaming con porte USB 3.1 Gen1 (quindi superiore al requisito USB 3.0 previsto) la Facecam andava continuamente in freeze dopo pochi secondi dall’esecuzione. Mentre collegandola ad un modesto Surface Pro 4 con CPU Core M3 (2 in 1 con singola porta USB 3.0) , la Facecam funzionava regolarmente solo con il software di gestione Camera Hub, ma non in OBS (Open Broadcaster Software), mostrando frequenti e fastidiosissimi scatti che vanificavano la fluidità dei 60 fps. Ritrovandomi con un prodotto letteralmente inutilizzabile, ho contattato il rappresentante di Elgato, che mi ha spiegato le possibili cause… In sintesi: l’acquisizione di video YUV non compressi, richiede una banda ampia, perfettamente stabile e priva d’interferenze. Pertanto utilizzare un HUB USB, una prolunga o una porta frontale del case, potrebbe causare malfunzionamenti come appunto freeze o scatti. Non rispecchiandomi in nessuno di questi casi, è emerso che un lotto dei prodotti forniti in anteprima ai recensori, presentava dei cavetti USB difettosi e quindi sostituendo semplicemente il cavo avrei risolto. Dopo aver messo a soqquadro casa, andando alla ricerca di un cavetto idoneo, ne ho trovato uno di AVerMedia, che nemmeno a volerlo fare di proposito, è uno dei principali e storici competitor di Elgato (shhh, acqua in bocca 🤫). A questo punto i problemi di scatti in OBS con il piccolo Surface erano scomparsi del tutto, mentre per quanto riguarda il PC Gaming avevo risolto i problemi di freeze, ma ora riscontravo qui qualche fastidioso scatto, anche se sporadico. Necessitando di una macchina idonea per effettuare i test della webcam in fase di streming, il piccolo Surface non poteva essere una opzione valida, pertanto dovevo assolutamente risolvere tutti i problemi con il PC Gaming. Obbiettivo divenuto possibile solo abbassando la risoluzione da 1080p a 720p mantenendo i 60 fps (soluzione palliativa purtroppo).

Dopo avervi raccontato questo aneddoto, che spero possa tornare utile a chiunque dovesse riscontrare problemi simili, mi sono promesso di acquistare un cavetto di ottima qualità per verificare l’effettiva risoluzione del problema e il corretto funzionamento a risoluzione massima, pertanto mi riservo d’aggiornare la recensione in futuro con nuove informazioni.


Aggiornamento
Come promesso ho acquistato un nuovo cavo, da USB-C a USB 3.1 Gen 1 della serie Basics di Amazon. La scelta è ricaduta su questo cavo per via del prezzo di soli 10€ circa e per una serie di ottime caratteristiche: buon isolamento, rivestimento in nylon intrecciato, lunghezza paragonabile al cavetto originale di Elgato, velocità di trasferimento dati fino a 5 Gbps e colore rosso molto fico. Come volevasi dimostrare il nuovo cavo ha risolto ogni forma di problema, permettendomi finalmente di utilizzare la Facecam al massimo delle sue potenzialità, con risoluzione impostata a 1080p con 60fps e senza alcuna incertezza o anomalia.

Morare della favola: il cavetto fornitomi in dotazione da Elgato non è difettoso (testato con altre periferiche e perfettamente funzionante), ma semplicemente sottodimensionato per funzionare in abbinamento alla Facecam.

Amazon Basics - Cavo da USB C a USB 3.1 gen 1, in nylon a doppio intreccio | 1,8 m, Rosso
  • Collega dispositivi abilitati a USB di tipo C (MacBook, Chromebook Pixel, Galaxy Note 7, ecc.) a dispositivi compatibili con USB di tipo A (caricabatterie da auto e da parete, batterie esterne, ecc.)
  • Adatto a dispositivi con porte USB di tipo C, di cui permette ricarica e sincronizzazione di dati, foto e musica;Il connettore di tipo C è largo la metà e spesso un terzo rispetto ai connettori USB-A standard (e leggermente più largo delle porte Lightning o Micro-USB).
  • Design reversibile - è possibile inserire il connettore di tipo C in qualsiasi dispositivo compatibile (indipendentemente dal verso di inserimento); fino a 5 Gbps di velocità di trasferimento dati; potenza in uscita fino a 5 V, 3 A

Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 14:40


Una super postazione firmata Elgato e Corsair con la Facecam come protagonista.

Trovata finalmente una quadra con la webcam, devo ammettere che l’immagine restituita è di ottima qualità e nonostante il passaggio obbligato a 720p, la perdita in risoluzione risulta quasi impercettibile. Ovviamente siamo lontani da quella che potrebbe essere una fotocamera DSLR (o mirrorless), scelta che resta tuttora obbligata per uno streamer di grande seguito, dove la pulizia dell’immagine e soprattutto il distacco dallo sfondo con effetto sfuocato, sono elementi imprescindibili. Parliamo anche di prezzi molto differenti, dove la Facecam viene lanciata sul mercato a 199€, mentre una fotocamera DSLR supera facilmente la soglia psicologica dei 1000€ (fotocamera + obbiettivo + cam link). Con un corretto sistema d’illuminazione ambientale il rumore video scompare del tutto e la definizione migliora ulteriormente, divenendo di fatto la scelta ideale per i piccoli canali in crescita e per tutti quelli che apprezzano l’utilizzo del green screen. Il campo visivo più ampio rispetto a quello delle altre webcam sul mercato e il fuoco fisso che lavora dai 30 ai 120 cm, ci permette maggiori possibilità di ripresa senza la minima difficoltà nell’esecuzione.

Per quanto riguarda il comparto audio non c’è nulla da dire, semplicemente perché non sono stati previsti microfoni integrati nella webcam. Scelta assolutamente condivisibile, considerato il target di riferimento del prodotto. Se vi ritenete degli streamer o content creators, dovreste essere già in possesso di un buon microfono per la cattura della vostra voce, come ad esempio il WAVE:1 prodotto sempre da Elgato.

Elgato Camera Hub
Un Niko piratesco (in una posa presa in prestito da un noto blogger) si diverte con le impostazioni del software Elgato Camera Hub. In questa ripresa non ci sono faretti, solo luce naturale.

L’ultima considerazione va dedicata al software Camera Hub. Uno dei veri punti forti dell’offerta di Elgato, con un’interfaccia pulita che permette un rapido accesso alle numerose funzioni disponibili. Possiamo controllare lo zoom, i parametri dell’immagine, impostare l’esposizione in automatico o modificarla manualmente, il bilanciamento del bianco in automatico o in manuale, impostare la frequenza per evitare lo sfarfallio dovuto alle luci artificiali e persino un tastino magico che riduce il rumore video. Tutte impostazioni di cui se non doveste comprenderne perfettamente il significato o funzionamento, non ci sarebbe comunque nulla da temere, in quanto vi basterebbe giochicchiare con ogni singolo parametro per verificarne in tempo reale le modifiche apportate al video e quindi riuscire comunque ad ottenere il risultato desiderato. A questo punto vi basterà salvare le impostazioni per memorizzarle all’interno della webcam, senza quindi dover nuovamente accedere al software di Elgato ad ogni nuova sessione di streaming. Peccato per l’assenza di profili salvabili, elemento che sicuramente verrà introdotto in futuri aggiornamenti.

Conclusioni

La Elgato Facecam è la più performante webcam attualmente disponibile sul mercato, punto. Su questo concetto non c’è assolutamente nulla da obiettare. Questo vuole dire che è anche la migliore webcam sul mercato? Forse. Il problemino da me personalmente riscontrato con il cavetto non è assolutamente da prendere alla leggera. Elgato ha promesso di aver risolto il problema sostituendo i cavetti difettosi, ma il dubbio è che il cavetto incriminato non fosse realmente difettoso, ma semplicemente inadatto alla tipologia di utilizzo. Probabilmente una scelta adatta sarebbe un cavetto specifico per trasferimento dati ad alta velocità e soprattutto con un’ottima schermatura in modo da ridurre le interferenze con altri cavi e periferiche nelle vicinanze. Soluzione decisamente più costosa per Elgato, ammesso che la causa del problema sia realmente il cavo e non da attribuire ad una scarsa compatibilità della webcam con chipset non proprio di ultima generazione… (ipotesi ora confermata da nostre ulteriori verifiche).

Nel caso in cui il nostro fosse un semplice caso fortuito, allora possiamo tranquillamente affermare che la Elgato Facecam è la migliore webcam per content creators e streamer. Un prodotto che al costo di 199€ riesce a garantire una qualità dell’immagine e pulizia video superiore a qualsiasi altro prodotto da noi provato finora. Una valida alternativa alle costose DSLR o mirrorless, anche se con risultati ovviamente non comparabili.

-24%
Elgato Facecam - Webcam Full HD 1080p60 per streaming live, gaming, videochiamate, sensore Sony, correzione avanzata della luce, controllo stile DSLR, funziona con OBS, Zoom e altro, per PC/Mac
  • Elgato Prime Lens: f/2.4 24 mm* sistema ottico con qualità da studio, completamente in vetro
  • Sony STARVIS sensore CMOS: ottimizzato per l'uso all'interno
  • Motore d'immagine avanzato: video non compressi, senza artefatti

Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 13:24

Elgato
Elgato Facecam: una webcam sotto steroidi – Recensione
PRO
La più performante webcam attualmente disponibile sul mercato
Video non compressi
Software a corredo pulito ed intuitivo
Possibilità di salvare le impostazioni personali all'interno delle stessa webcam...
CONTRO
Il modello da noi in prova presenta un cavetto difettoso
Niente microfoni integrati (non è un vero aspetto negativo)
...ma per ora il software a corredo non prevedere il salvataggio di più profili
7.9
Potenzialmente rivoluzionaria
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