Ary and the Secret of Seasons

Ary and the Secret of Seasons – Recensione

Data di uscita
01/09/2020
Versione Testata
Nintendo Switch
Sviluppatore
eXiin / Fishing Cactus
Publisher
Modus Games
Genere
Avventura / RPG / Azione
Lingua
Voci: Inglese / Sottotitoli: Italiano
Il nostro Punteggio
6.5
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Le premesse che stanno alle basi di Ary and the Secret of Seasons sono assolutamente interessanti. Anche se forse troppo esasperati nel mondo dei videogame, i poteri derivanti dallo sfruttamento degli elementi ambientali sono un elemento molto ricorrente e capace di dar vita a titoli molto validi capaci di sfoggiare un gameplay, spesso votato al puzzle solving, semplice ma allo stesso tempo appagante. A portarci nel mondo delle stagioni questa volta ci pena un piccolo studio belga di nome Exiin, che aiutato da un publisher molto importante del calibro di Modus Games è riuscito a realizzare il suo piccolo grande sogno di sviluppare un videogioco e di vederlo arrivare su tutte le piattaforme dell’attuale generazione.

Noi di GameScore, a dirla tutta, ci siamo già occupati di questo titolo d’avventura in occasione di una nostra prima video analisi della versione PC, curata dal nostro Mast3rFe1n e visionabile in calce a questo articolo, durante la quale abbiamo potuto avere un assaggio di quello che si è dimostrato essere un progetto davvero molto valido. Da quel giorno abbiamo dovuto aspettare qualche settimana per poter mettere le mani sulla conversione dedicata alla piccola ibrida Nintendo, della quale si è occupata Fishing Cactus, un altro studio di sviluppo situato nella stessa città del team principale. E’ arrivato dunque anche per me il momento di viaggiare dritto fino al mondo di Valdi e di capire cosa ci riserva l’esperienza completa. Prima di metterci in viaggio, però, vi consiglio di pensare bene a cosa mettere nella vostra valigia… nel paese in cui andremo non esistono le mezze stagioni!

Ary and the Secret of Seasons
Le premesse erano decisamente incoraggianti…

La storia di Ary and the Secret of Seasons ci farà vestire i panni di Ary(elle), una dolce fanciulla da cuore nobile ma determinata a cambiare il futuro della sua famiglia e dell’intero popolo di Yule (lo so a cosa state pensando, è capitato anche a me la prima volta), il paese nel quale risiede. La sua terra, Valdi, è diciamo molto particolare, poiché in essa regnano contemporaneamente tutte e quattro le stagioni, suddivise diligentemente in diverse aree del mondo e controllate dai Quattro Guardiani. Di tutte Ary conosce molto bene l’inverno, visto che è la stagione che segna nella zona in cui lei vive e che suo padre ne è il Guardiano designato, ma ben presto dovrà imparare ad abituarsi anche a temperature più alte poiché le cose stanno per cambiare molto presto. Dal cielo arrivano inaspettati degli enormi cristalli rossi, capaci di spezzare l’equilibrio e far arrivare d’improvviso la primavera. La nostra eroina non può certo starsene a guardare e deciderà di partire per un’avventura pregna di eventi e di importanti decisioni da compiere, e dovrà farlo come unica portavoce della sua famiglia, distrutta dalla terribile scomparsa del fratello maggiore Flynn.

Le premesse narrative sono decisamente incoraggianti, anche se si basano su alcuni cliché o idee già viste altrove, ma tutto sommato nel complesso la storia riesce a reggersi bene e ad accompagnarci con piacere fino al gran finale, per il quale non dovremo attendere più di una decina di ore. Quello che è forse bene sottolineare è che in più di un’occasione mi sono reso conto, proprio durante la visione di alcune cutscene, come l’intera produzione sia principalmente destinata ad un pubblico giovane. Se cercate una storia di spessore o priva di momenti “infantili” probabilmente Ary and the Secret of Seasons non è il gioco che fa per voi.

Ary and the Secret of Seasons
Una storia semplice, ma che tutto sommato funziona!

Come era facile aspettarsi, il gameplay di Ary and the Secret of Seasons è completamente incentrato sull’esplorazione e sul controllo delle stagioni. Il mondo di gioco è pieno zeppo di enigmi ambientali e di fasi platform che possono essere risolti solamente sfruttando a dovere le Sfere delle Stagioni, piccoli artefatti che ci permetteranno di creare piccole zone racchiuse in delle bolle, all’interno delle quali il clima si adatterà a quello della stagione selezionata. Detta così sembra un’idea che suona di già visto, ed in effetti lo è senza alcun dubbio, ma il team di Exiin ha saputo comunque realizzare un level design che progredendo con l’avventura riesce a sfruttare abbastanza bene tutto ciò che questa ha da offrire. Per rimanere in tema inverno, grazie al potere del ghiaccio potremo congelare corsi d’acqua da usare come pavimento senza affondare, o direttamente ridurre un nemico gelatinoso in un enorme cubo da sfruttare come pedana per raggiungere piattaforme sopraelevate. Le altre tre stagioni si sbloccheranno nel corso dell’avventura e sono altrettanto fantasiose, ma lascio a chi deciderà di acquistare il gioco il piacere di scoprirle.

In alcune aree specifiche troveremo anche delle specie di totem grazie ai quali estendere l’area di applicazione delle Sfere, di fatto trasformando intere stanze a seconda del nostro volere. E’ qui che si concentreranno maggiormente le fasi platform, durante le quali è bene che sappiate che avrete a che fare con una telecamera non propriamente collaborativa. Dopo un pò di pratica ci farete comunque la mano, ma all’inizio gli errori di calcolo della prospettiva saranno il vostro principale nemico da sconfiggere. Fortunatamente l’intero avanzamento risulta lineare e per nulla dispersivo, e dunque fortunatamente è molto raro perdere l’orientamento a seguito di un errore che ci obbligherà a ripercorrere i nostri passi.

Ary and the Secret of Seasons
I combattimenti sono purtroppo molto ripetitivi, così come la varietà dei nemici.

Se dal punto di vista dell’esplorazione tutto sommato Ary and the Secret of Seasons è riuscito a convincerci, nonostante i difetti sopra citati ed una minimappa utile quanto un bastoncino contro un Lynel, sono i sporadici momenti in cui dovremo affrontare a viso aperto i nemici che ci hanno lasciati perplessi. In queste occasioni è possibile ammirare in tutta la loro legnosità le animazioni dedicate a tutto ciò che non è la protagonista del gioco, l’unico personaggio sul quale gli sviluppatori hanno fatto uno sforzo incredibile ed assolutamente ammirevole. Dedicarsi ai combattimenti dovrebbe essere una delle azioni più utili a spezzare la monotonia di un’avventura di questa natura, ma qui bisogna ammettere che ben presto cercherete di evitarli con tutte le vostre forze.

Anche dedicarsi a qualche attività secondaria non sarà mai la vostra priorità. Purtroppo sotto questo punto di vista il team di sviluppo si è limitato ad infarcire la progressione con semplici fetch quest totalmente trascurabili, per cui anche se siete dei completisti accaniti prima o poi vi renderete conto che non vale la pena setacciare ogni angolo di Valdi.

Ary and the Secret of Seasons
In modalità portatile i compromessi grafici sono decisamente evidenti!

Per portare a termine la mia avventura in compagnia di Ary ho dovuto davvero impegnarmi molto, non tanto per la difficoltà, pressoché inesistente, ma per la mancanza di stimoli costanti che mi tenessero incollato al mio pad. E questo ve lo dico con grande rammarico, poiché le premesse come dicevo in apertura erano delle più positive, e se conoscete Modus Games saprete benissimo come questo publisher sia particolarmente attento alla qualità dei progetti che decide di supportare.

Ary and the Secret of Seasons sembra semplicemente non essere ancora pronto per essere distribuito, è come se ad un certo punto dello sviluppo avessero tutti deciso che andasse bene fermarsi (vi basti pensare che il gioco è ottimamente localizzato in italiano ma che alcune frasi sono rimaste inspiegabilmente in lingua inglese). Il risultato è un titolo con un grosso potenziale inespresso, vittima di un comparto grafico (e tecnico) che non riesce a tenere testa alle produzioni indipendenti odierne nonostante uno stile cartonesco molto semplice. C’è da dire che stiamo pur sempre parlando dell’opera prima di un team composto da poco più di dieci persone, ma che ha deciso di offrirsi sul mercato con un prezzo decisamente elevato pari alla bellezza di €39,99.

Di Ary and the Secret of Seasons non si può certo buttare tutto, anzi, l’esperienza complessiva è più che sufficiente. Ma questo non è necessariamente un fattore positivo, anzi è proprio per questo motivo che a questo punto della recensione percepisco più che mai l’amaro in bocca. Ai ragazzi di Exiin e di Fishing Cactus suggerisco di non fermarsi qui o di arrendersi, ma di rimboccarsi le maniche e provare a risollevare le sorti della piccola Ary con una corposa patch. Sono sicuro che con un altro pò di amore questa piccola avventura indipendente avrebbe molto da offrire, e che moltissimi giocatori la fuori sarebbero pronti a darle fiducia se sapessero che ne vale realmente la pena.

Ary and the Secret of Seasons
Ary and the Secret of Seasons – Recensione
PRO
L'idea dello sfruttamento delle stagioni è stata ben gestita
Enigmi e boss interessanti da affrontare
L'esplorazione, anche se lineare, risulta piacevole
CONTRO
Il comparto estetico della versione Switch è palesemente penalizzato rispetto alle altre
La telecamera non è sempre collaborativa
Molte animazioni sono legnose e mancano di armonia
Prezzo assolutamente da rivedere
6.5
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