Mancano davvero pochi giorni all’uscita di Xenoblade Chronicles: Definitive Edition su Nintendo Switch, una remastered in alta definizione proveniente dal titolo uscito per Wii nel 2010 e che aggiunge all’opera sviluppata da Monolith Soft un moderno sistema di combattimento e tante novità succose nel comparto narrativo/stilistico. In un recente articolo a riguardo, vi abbiamo parlato di un trailer dedicato ai personaggi. Invece, notizia in circolo da alcuni giorni, in una intervista il presidente di Monolith Soft ha discusso sui contenuti presenti in questa Definitive Edition di Xenoblade. Ha rivelato inoltre alcune novità interessanti riguardo il loro coinvolgimento, oltre alla remastered, ad un altro titolo di grande impatto nel panorama videoludico. Molti rumors indicano la possibile collaborazione con Nintendo su Breath of the Wild 2 (già in parte confermata in varie fonti, visto che lo stesso team ha richiesto alcune figure lavorative per un progetto legato al brand Nintendo), oppure il porting su Switch di Xenoblade Chronicles X. Lo sviluppo di questo misterioso progetto è attivo da circa uno o due anni, dopo l’uscita del DLC di Xenoblade 2 “Torna The Golden Country” (qui di seguito trovate il link alla recensione).
In attesa quindi del 29 maggio 2020 con l’uscita della remastered di Xenoblade, qui di seguito vi lasciamo un piccolo estratto dell’intervista tradotta in inglese da Nintendo Life:
In primo luogo, Takahashi delinea come lo studio ha diviso il tempo tra i progetti quando è iniziato lo sviluppo della remastered:
È stato creato un documento di pianificazione durante la produzione del DLC Xenoblade Chronicles 2, completato intorno a maggio 2018. Abbiamo iniziato ufficialmente lo sviluppo ad agosto 2018, dopo lo sviluppo di Torna – The Golden Country. Penso in questo senso, si potrebbe dire che entrambi i progetti avessero proceduto fianco a fianco, ma il personale era diviso in tre modi: personale che stava lavorando a un nuovo titolo, personale di Xenoblade Chronicles: Definitive Edition e personale che lavorava su entrambi.
Takahashi menziona di nuovo questo nuovo gioco più tardi:
Famitsu: Puoi parlarci del senso del volume in “Future Connected?”
Takahashi: Mi ci sono volute circa 10-12 ore per finire, quindi penso che i giocatori impiegheranno un po ‘più di tempo per completare la prima volta. Direi che ci sono circa 20 ore di contenuti in Future Connected, quando includi missioni secondarie. Quando sviluppi DLC, puoi aumentare ancora di più il volume del gioco, ma con un remaster come questo è semplicemente troppo costoso e se mettessimo troppe risorse per svilupparlo, avrebbe avuto un impatto sullo sviluppo del nostro nuovo gioco. Abbiamo cercato di bilanciare lo sviluppo per essere compatibile con questi limiti in mente.