L'Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat

L’Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat – Recensione

Che voi siate appassionati di cinema o meno è praticamente impossibile che non conosciate L’Era Glaciale, la serie animata di Blue Sky Studio distribuita da 20th Century Fox che narra le avventure di un gruppo di mammiferi preistorici intenti a sopravvivere alle più disparate catastrofi di quell’epoca. A tale vero e proprio franchise sono stati dedicati – tra il 2002 e il 2016 – un totale di cinque film, accompagnati da ben sette cortometraggi, altrettanti videogiochi, ed una quantità di eventi promozionali esorbitante, tra cui ricordo con estremo piacere lo spettacolo in 4D ospitato dal noto parco di divertimenti Gardaland nel 2012.

Tra i numerosi protagonisti, che hanno avuto modo di farsi apprezzare dai fan, quello più rappresentativo della serie è senza alcun dubbio il piccolo Scrat, uno scoiattolo dai denti a sciabola decisamente maldestro il cui unico pensiero è sempre stato quello di mettere in salvo la sua adorata ghianda. Per lui non c’è nulla di più prezioso di questo succulento frutto, al punto che nemmeno una catastrofe come una valanga o un pericoloso precipizio sono mai stati in grado di dissuaderlo dalla ricerca spasmodica di un posto dove metterlo in salvo una volta per tutte. Scrat è quasi il simbolo dell’incoscienza, poiché non esiste nulla di razionale che possa realmente fermare il roditore dal rischiare continuamente la sua vita, ma allo stesso tempo della determinazione e dell’impegno costante per raggiungere il proprio obiettivo a qualsiasi costo. Insomma, un adorabile esserino che merita non solo tutto il nostro apprezzamento ma anche un videogioco a lui interamente dedicato. Ed è proprio L’Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat il titolo oggetto di questa recensione, sviluppato da Just Add Water e Outright Games, distribuito da Bandai Namco Entertainment e recentemente approdato su PC e console al prezzo di €39,99.

L'Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat
Se c’è una cosa che non cambierà mai questa è l’amore incontrollabile di Scrat nei confronti delle ghiande… anche se queste non sono commestibili!

Ancora una volta l’obiettivo di Scrat è quello di recuperare la sua preziosissima ghianda, la quale sembra essere finita rinchiusa all’interno di un misterioso meccanismo celato in una immensa struttura denominata Tempio Scratazon. L’unico modo per accedere al tempio sembra essere quello di partire per un avventuroso viaggio alla ricerca delle quattro leggendarie Ghiande di cristallo, ciascuna in grado non solo di avvicinare lo scoiattolo al suo obiettivo ma anche di dotarlo di nuovi poteri capaci di espandere le sue potenzialità esplorative.

Il gioco quindi ci farà attraversare un totale di quattro ambientazioni classiche dell’Era Glaciale all’interno delle quali non mancheranno nemici, semplicissimi puzzle ambientali, e numerose sezioni puramente platform. Purtroppo la trama, e in questo c’era da aspettarselo, non ci offrirà mai svolte completamente inaspettate se non qualche simpatica gag nella quale vedremo il protagonista ritrovarsi alle prese con le canoniche situazioni di pericolo che lo hanno reso celebre. Quello che abbiamo sicuramente apprezzato è che questi siparietti vengono gestiti direttamente attraverso il motore di gioco e non mediante filmati in CGI, decisione che ha permesso alla narrazione di proseguire senza soluzione di continuità rispetto alle sezioni giocate e soprattutto di non far sfigurare eccessivamente il comparto estetico che come vedremo a breve non ci ha convinto fino in fondo.

L'Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat
Dai cucciolo, non ti fermare, non sarà certo un bagnetto la cosa di cui aver più paura in questo momento!

La prima sensazione che si prova vagando lungo le vaste aree di L’Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat è che queste siano inutilmente dispersive. Perdere di vista la propria destinazione è un evento per nulla improbabile qualora decidiate di dedicarvi alla ricerca dei numerosi collezionabili offerti dal gioco. Questo infatti cerca in maniera non troppo velata di offrire un’anima da collect-a-thon che però non convince ed invece che stimolare l’esplorazione del giocatore finisce per scoraggiarla. Dopotutto i collezionabili non solo risultano poco incisivi per l’avventura, di fatto consistono in qualche statuina e numerosi cristalli che sbloccano alcune concept art raggiungibili dal menu iniziale, ma sembrano essere stati disseminati lungo il percorso esclusivamente per mostrare in maniera piuttosto evidente al giocatore qual’è la strada maestra da seguire, fungendo da vere e proprie briciole di pane e rendendo il tutto fin troppo lineare.

C’è da aggiungere inoltre che le quattro aree sono suddivise in altrettante sotto-sezioni minori, ciascuna delle quali dotata di un punto di teletrasporto ed una lista che tiene traccia di ogni oggetto raccolto, ma sono abbastanza convinto che veramente pochi giocatori decideranno di ritornare sui propri passi una volta raggiunti i titoli di coda (in un tempo che difficilmente supererà le 5 ore totali).

L'Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat
Quando “apriti sesamo” non funziona è sempre il caso di provare con un pò di olio di gomito!

Questo nuovo titolo con protagonista Scrat è a conti fatti un’avventura solitaria, visto che difficilmente incontreremo qualche compagno di viaggio lungo il cammino. Oltre a questo, i nemici che di tanto in tanto tenteranno di farci ripartire dal checkpoint più vicino non sono poi così temibili ed il più delle volte cercheremo di ignorarli per non andare incontro a noiosi combattimenti, durante i quali tra l’altro le uniche animazioni piacevoli sono quelle del protagonista che si muove come se stesse compiendo goffe mosse di kung-fu.

Fortunatamente nulla è da buttare di questo L’Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat e laddove non convincono i combattimenti ed i collezionabili ci pensa il piacevole level design e le numerose sezioni platform, che costituiscono il cuore dell’intera esperienza. Sotto questo punto di vista il lavoro svolto per rendere il gioco più vario possibile è decisamente apprezzabile – in numerose circostanze ho avuto addirittura qualche dejavù relativo ai titoli LEGO firmati TT Games – e le situazioni offerte spaziano da semplici percorsi sospesi nel vuoto a chilometriche scivolate lungo i pendii di un ghiacciaio, passando per le irrinunciabili cadute da vertiginose altezze delle quali Scrat si è sempre reso protagonista indiscusso.

L'Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat
Ci risiamo, a quanto pare Scrat adora precipitare nel vuoto e non riesce proprio a farne a meno!

Al netto di qualche problemino con la telecamera, che rende più frustranti del dovuto alcuni passaggi, generalmente le sezioni platform scorrono lisce e si intervallano a brevi boss battle e semplicissimi enigmi ambientali. Il sistema di upgrade del mammifero dai denti a sciabola ci è sembrata una simpatica aggiunta, ma avremmo forse preferito che tutti i poteri (tra i quali spiccano il doppio salto e la possibilità di sollevare grossi pesi) fossero stati resi disponibili fin da subito visto la poca incisività di questi sul backtracking o sulle reali potenzialità esplorative della produzione.

Se su tutti i difetti fino ad ora elencati si può tranquillamente chiudere un occhio sopra, consigliando comunque il gioco seppure con qualche riserva, viene piuttosto difficile farlo con la sua versione dedicata a Nintendo Switch. Rispetto alla controparte PS4, Xbox One e PC, infatti, l’avventura di Scrat appare non solo con texture meno definite ed effetti poco marcati ma lo fa anche attraverso un motore grafico che non sembra essere nel pieno delle proprie potenzialità. Nel complesso non vi sono veri e propri cali di frame rate, questo è bene specificarlo, però il gioco sembra avanzare piuttosto affaticato in certi frangenti, rendendo l’esperienza meno fluida di quanto avremmo sicuramente voluto.

L'Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat
Scrat, io te lo dico, forse è il caso se ti togli al volo dalla traiettoria di quel rinoceronte impazzito!

Nel complesso, dunque, L’Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat è un titolo che sicuramente avrebbe potuto fare (molto) di più, ma che si salva sul filo del rasoio grazie ad alcune simpatiche trovate e per la riuscita caratterizzazione del suo protagonista. Nonostante le ambientazioni siano piuttosto spoglie e prive di veri e propri stimoli all’esplorazione, il level design fa il suo dovere guidandoci in ciascuno dei quattro punti in cui sono custodite le Ghiande di cristallo attraverso situazioni varie e sempre piacevoli. Siamo purtroppo di fronte al classico alunno che avrebbe il potenziale ma non si è applicato abbastanza, e per questo motivo se vorrete acquistare in ogni caso il gioco il nostro consiglio è quello per lo meno di attendere un sostanzioso sconto.

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Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 12:05

L'Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat
L’Era Glaciale: La strampalata avventura di Scrat – Recensione
PRO
Le ambientazioni ispirate all'Era Glaciale sono piacevoli...
Scrat è semplicemente adorabile
Interessanti meccaniche di avanzamento basate sulle abilità
CONTRO
... anche se esteticamente la versione Switch appare datata in partenza
Alcune sezioni platform sono frustranti
L'esplorazione è poco incentivata in quanto dispersiva
Frame rate ballerino
6.5
Tutto bene Scrat?