Wreckfest - Recensione

Ben quindici anni fa arrivò sul mercato un gioco tanto pazzo quanto divertente che riuscì a far breccia nel cuore del popolo videoludico macinando anche ottime vendite, il suo nome era FlatOut. Frutto del lavoro di una piccola software house finlandese, la Bugbear Entertainment, fu uno dei primi giochi ad avere un sistema di collisione davvero avanzato con una fisica che all’epoca fece gridare al miracolo.

Anche i successivi capitoli riuscirono a bissare il successo del primo fino a che la serie non finì nelle mani dello sviluppatore Team6 Game Studios che, a causa anche di alcuni capitoli non particolarmente riusciti, decretò la morte della saga. Ma il talento, la fantasia e la bravura di un team non può essere fermata in questa maniera ed è proprio grazie all’intraprendenza di Bugbear Entertainment che arriva sulle nostre console Wreckfest.

Edito da THQ Nordic e pubblicato nel 2018 in primis su Steam, ha saputo convincere sin dalla pre-alpha e ora debutta nella sua versione finale su Xbox One e PS4 lasciando di fatto la sola Nintendo Switch sprovvista di questo gioco molto divertente che con il dovuto downgrade grafico avrebbe potuto fare buone vendite anche sulla piccola made in Kyoto… chissà se più avanti i ragazzi di Bugbear Entertainment e THQ Nordic ci possano fare un pensierino.

Wreckfest è quanto di più divertente e vasto abbia provato recentemente ed è un gioco che riesce a far breccia anche nei non amanti dei motori non essendo un gioco votato alla simulazione ma abbracciando il puro arcade; insomma ci troviamo di fronte ad un qualcosa che nelle sale giochi degli anni ’90 avrebbe creato una fila che si sarebbe vista fin da fuori. Wreckfest infatti riesce ad appassionare e ad intrattenere, un gioco dove la noia non è minimamente presente e che se acquisterete vi saprà regalare un’infinità d’ore di divertimento puro.

Tanti scontri e tanto divertimento!

Wreckfest nasconde al suo interno tantissime modalità presentate tramite un menu’ davvero gradevole e ben fatto dove potremo effettuare la nostra scelta. La modalità carriera è composta da ben cinque campionati che a loro volta offrono un numero variabili di eventi, moltissime auto e non solo tra cui scegliere ma soprattutto piste ottimamente riprodotte.

Quello che inizialmente mi ha divertito notevolmente è l’aspetto sgangherato che Wreckfest sa proporre… mi son trovato dentro un Demolition Derby a cavallo di un tosaerba per poi passare in gare a bordo di pure e dure Muscle Car senza dimenticare battaglie con autobus ed altre amenità; insomma tutto è lì per far divertire l’utente finale cercando di non annoiare e riuscendo in un sol colpo a proporsi tanto ai casual che agli hardcore gamers.

Ovviamente al termine di ogni gara potremo personalizzare ma soprattutto migliorare i nostri veicoli grazie anche ad alcune caratteristiche che si sbloccheranno solo con il passare delle ore di gioco; accelerazione, freni, assetto e verniciatura… niente è lasciato al caso e tutto è migliorabile a proprio ed insindacabile giudizio.

Un’altra modalità presente è quella libera che ci permette di affrontare gare a nostra autonoma scelta e divertirci senza stare a guardare troppo classifiche e affini, una modalità ottima per quelle sere in cui tornate a casa stremati e nervosi e la vostra unica valvola di sfogo sarebbe la distruzione totale.

Vero fiore all’occhiello di Wreckfest è la modalità multiplayer che permette di sfidarsi per un totale di ventiquattro utenti a suon di demolizioni o semplicemente corse dove comunque non è premiata la manovra delicata ma lo speronamento e l’abbattimento. Per trovare altri utenti entreremo in una lobby che potremo anche creare noi con i parametri preferiti per poi attendere gli altri giocatori ma l’attesa non sarà infinita in quanto il match-making è molto veloce e nelle prove da me effettuate stabile e senza la minima presenza di lag.

Ci troviamo di fronte alla sorpresa del 2019!

Wreckfest graficamente pur non avvicinandosi allo splendore di veri e propri capisaldi motoristici come Forza Motorsport, riesce comunque a regalarci uno spettacolo degno di questa generazione con una risoluzione a 1080p e un frame rate stabile a 60fps. Ottimi anche i modelli delle vetture, i tracciati e soprattutto gli effetti particellari che durante gli scontri ci regalano detriti, ammaccature e fango immergendoci al cento per cento nella battaglia.

Vera perla di Wreckfest è il gameplay che anche se divertente e votato all’arcade nasconde al suo interno una voglia di simulazione mai troppo sopita. Durante i Demolition Derby arriveremo spesso a guidare auto letteralmente imbizzarrite senza più paraurti, ammortizzatori e addirittura gomme mentre durante le gare, un gioco continuo di freno a mano, ci potrebbe portar spesso ad essere superati dalle posizione precedenti facendoci preferire l’utilizzo della marcia manuale; insomma i ragazzi di Bugbear Entertainment non hanno lesinato in precisione nei guasti e danni alla nostra automobile.

Ovviamente l’anima arcade è comunque quella principale e ce ne accorgiamo quando verrà premiata una guida sporca e rozza e non una perfetta e senza scontri… qui vogliamo i pezzi che volano e non una guida da signorine. Wreckfest è perfetto pure per quanto riguarda il comparto sonoro con suoni che riproducono in maniera perfetta il rombo del motore, gli scontri e le lamiere che si contorcono ma soprattutto ci propone una tracklist con molti brani rock e punk che ben si sposano con l’atmosfera del gioco donandoci epicità a palla.

Ma in tutto questo quadro perfetto e scintillante purtroppo abbiamo anche un difettuccio che a me spesso mi ha letteralmente abbattuto, la lentezza dei caricamenti. Nonostante il mio Wreckfest sia installato sull’hd interno ha dei tempi di caricamento tra un livello e l’altro davvero troppo soporiferi e spero che il team di sviluppo corra ai ripari con una patch che possa limare questo deficit che comunque non va ad influire sul mio voto totale. Wreckfest è quello che io cerco in un videogioco del genere: caos, divertimento ed immediatezza e qui abbiamo fatto centro.