Mainlining

Mainlining – Recensione

Sostenendo che non ti interessa il diritto alla privacy perché non hai nulla da nascondere non è diverso dal dire che non ti interessa la libertà di parola perché non hai nulla da dire“. – Edward Snowden

Mainlining è stato sviluppato da Rebelephant, il porting curato da Still Running e pubblicato da Merge Games Ltd. Il gioco è un’avventura punta e clicca che evidenzia una caratterizzazione alquanto insolita di una tipologia basata sulla “simulazione” ed esperienza desktop del computer, con elementi di hacking, puzzle solving e una storia drammatica, ispida e sulla falsa riga della vita reale: uno dei problemi più noto è la controversia creata nelle mail con dentro dei virus.

Di per sé, queste esperienze interattive dedicate che sfruttano il videogioco come mezzo per raccontare qualcosa non sono diverse e spesso variegate come genere. Qui su GameScore abbiamo avuto l’occasione di provare e quindi recensire parecchi titoli punta e clicca (ad esempio un classico come The Last Door) o Vaporum, Dungeon Crawler a tema SteamPunk. Il genere punta e clicca (dall’inglese point and click), comunemente avventura grafica, rientra in quella categoria in cui si controlla un personaggio in terza persona o un vero puntatore con interfaccia desktop, all’interno di diversi scenari o stanze dove l’interazione è completa attraverso appunto l’uso del mouse o di un puntatore virtuale presente dall’analogico su schermo e di un click. Quella particolare pressione del tasto fornita da un trigger, innesca uno script che segue un’azione predeterminata dell’oggetto o di una persona.

In Mainlining la costante è proprio la componente sia stilistica (narrativa) che il livello di interazione non del tutto accessibile; ad ogni nostro click agiremo all’interno di schermate identiche ad un’esperienza computer, con il suo sistema operativo, le icone e le applicazioni possibili da aprire e chiudere, ognuna di essa può raggiungere anche più combinazioni. Ciò può ritenersi un’arma a doppio taglio: la portata di elementi a schermo non saranno comunque troppi, dovuti al fatto che il motore grafico e la console stessa non riescono a ricreare così tanti dettagli contemporaneamente. Il porting da PC a Nintendo Switch è stato riprodotto fedelmente e senza stravolgimenti.

Le fasi da hacker, per chi non fosse avvezzo dei comandi in Basic, C++ o semplicemente di programmazione sono di difficoltà elevata, così come avviare il promt comandi: le parecchie informazioni da prelevare e conoscere creano un miscuglio di contraddizioni che tradisce di poco il messaggio che gli sviluppatori intendono portare, trattando di un mondo che può essere controllato attraverso dei codici e algoritmi e con il potere della conoscenza dell’hacking capace di “rubare l’identità a qualcuno“, costringerlo a darti dei soldi raggirandolo o mandarlo in prigione per violazione della privacy. Tutti scenari che possono incuriosire o meno chiunque: bipolarismi che purtroppo non giovano all’esperienza del gioco. Ma a che tipo di esperienza vuole arrivare e affermarsi in quanto punta e clicca drammatico?

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Interfaccia e sistema operativo, che ricorda “non troppo” vagamente quella microsoft.

Trama & Linea Narrativa – Agente della M17 in missione per la Blu Pill Act!

Essere troppo impulsivi nel richiedere informazioni, contattare il server o interagire con il promt comandi (linee di dialogo con il computer), potrebbero costarvi l’intera missione; in quanto agenti della M17, il nostro obiettivo sarà quello infatti di sgominare dei cyber-criminali in azione e mandarli in galera, ma per farlo necessitiamo di prove o nozioni solamente reperibili su internet. Il metodo più convenzionale propone di indagare direttamente nella zona di tracciamento, eppure in un’epoca che ormai agisce nel web, mediante un personal computer, può ritenersi altrettanto soddisfacente il contrario? Nulla è casuale: non vi farete problemi a spiare, hackerare o perfino analizzare cartelle, file e i social di coloro che nella nostra bacheca indiziati risultano presenti. Una lista quasi potenzialmente infinita, poiché racchiude un’intera popolazione.

Il sistema operativo si chiama Rainbow M17 e il marchio della nota casa di Redmond è sostituito da Motherware. Il mondo di ora rispecchia, quello che avviene in Mainlining, con un parlamento britannico che ha appena approvato e discusso un disegno di legge investigativo, dove significa che i fornitori nazionali di servizi mobili e di banda larga saranno obbligati ad assistere le autorità nella raccolta di dati e nell’archiviazione per un anno intero. Dunque gli agenti avranno accesso alle più smodate informazioni personali di grandissimo rilievo di tutti. Questo evento è stato rinominato come “the Snooper’s Charter“, ed è in continua riproposizione come è possibile evincere dai giornali web locali tra organizzazioni civili e similari, in completa antitesi sull’uso dei propri dati personali.

Dove un semplice addetto ai computer della polizia può accedere, conoscere ogni dettaglio di chiunque diventa solo controproducente e nuoce alla libertà morale e fisica. Il titolo tratta delle tematiche forti, decisamente spinte: solo che farle dal lato opposto non come utente bensì da investigatore è una mossa azzardata e molto intelligente. Sin dai primi attimi dell’avvio ci troveremo dinanzi un’esperienza desktop familiare a quella di Windows XP, con interfaccia colorata e in pixel-art. Infatti, oltre a proporre dei temi attuali gli sviluppatori hanno voluto inserire una meccanica interessante che con l’avanzare dei giorni e la risoluzione di alcuni casi il sistema operativo tenderà ad evolversi, migliorare con nuovi aggiornamenti e cambiare restyling grafico. Ciò che non varia è l’intreccio possibile narrativo. Attenzione però, scoprire informazioni per ogni caso proposto può indurre il ricercato a scappare, se avrà il minimo sentore di essere spiato.

Mainlining
Ogni scheda presente sul desktop sarà cliccabile e quindi interagirle aumentando la profondità della trama attorno.

Gameplay – Avventura punta e clicca all’interno di un desktop del computer… Hacking?

La complessità del gioco forzano le meccaniche altrettanto non semplificate proposte, creando così un miscuglio di informazioni da scoprire e vaghe. Qualunque cosa potrebbe indurre noi in qualità di agenti a sospettare di un tizio piuttosto che di un altro;  ed è davvero limitante, oltre che sconfortante, sapere che le nostre azioni potranno avere delle ripercussioni. Anche la semplice lettura indurrà l’analisi, palesemente costruttiva come se fosse un debugging del sistema, seguire in via analoga il nostro approccio con i comandi basic e classici che delle nozioni di informatica ti hanno insegnato ad usare.

Il Blu Pill Act è il nostro caso: in quanto un’avventura punta e clicca, l’interazione massima e conoscitiva è essenziale per la comprensione e la risoluzione dell’enigma, se così può essere inteso, non essendo decisamente convenzionale come tipologia di gioco. Ma come è possibile prelevare delle prove, affinché il giudice possa dichiarare colpevole il nostro obiettivo? Il titolo non vi sottopone ad un esame introduttivo o un tutorial, sarete all’interno del mondo di gioco in versione desktop, con una barra integrata con la chat alla vostra sinistra sopra il menù. Da lì scopriremo alcuni dettagli più diretti con il nostro interlocutore, un ispettore o altri agenti così da ampliare la storia legata dietro a Mainlining.

La disposizione dei comandi convertiti sapientemente per Switch rendono più confortevole l’esperienza del gameplay, che purtroppo quest’ultimo è strettamente legato ad un mero coinvolgimento dispersivo della trama che non sospetta di colpi di scena, bensì l‘aggiornamento di sistema sia una delle funzioni migliori presenti (se avete una breve infarinatura del percorso fatto da Microsoft con windows, in particolar modo). Inserire i dati sbagliati nelle barre di ricerca o navigazione di internet, vi condurrà a compromettere definitivamente la missione; errori che si risolvono solo se farete le scelte giuste, cioè leggere gli appunti che potrete anche scrivere con una tastiera virtuale, hackerare la banca o il sito, richiede davvero molto tempo. Non si discosta tanto dalle meccaniche classiche di un punta e clicca, con un livello di difficoltà esponenziale e che se commesso l’errore dovrete riprovare, in pieno stile trial and error.

Mainlining
Comandi di gioco – sono presenti diverse combinazioni che possono aumentare o meno la velocità di esecuzione tra le schede, così da abbreviare il tempo di percorrenza del puntatore.

Conclusione & Considerazioni Finali – Riusciremo ad incastrare un cyber-criminale?

Soffermatevi almeno per un attimo ad analizzare quanto emerso, ovvero la complessità del gioco con enigmi spesso ridondanti e causati dal vastissimo spazio vuoto di manovra tra una schermata e l’altra. Per quanto la conduzione artistica sia davvero sopraffina e piacevole, non si può dire ugualmente per l’attenzione riposta nella poca chiarezza e un pragmatismo che peggiora l’esperienza complessiva. Passerete parecchio tempo per comprendere di più cosa fare e sopratutto la localizzazione sarà solo in inglese/tedesco/spagnolo/francese, ma ciò non è impropriamente un punto a sfavore. Anzi, lungi da volerlo penalizzare in tal senso, anche se il problema evidenziato sia davvero pesante dopo qualche ora di prove a scoprire come hackerare qualcuno attraverso i social o il codice bancario.

Nonostante tutto, rimane un gioco che sa come intrattenere, con una gestione dei sistemi operativi, dei comandi perfino touch, creando infinite combinazioni in modalità portatile, la varietà di informazioni interne, il browser con la barra di ricerca, il blocco note per prendere appunti, le applicazioni per spiare, le mappe, il promt comandi e tantissimo altro. Una varietà pressoché sbalorditiva e visto l’impegno profuso dagli sviluppatori è comunque lodabile e di grandissimo impatto. Il comparto artistico e visivo è davvero piacevole, così come le musiche ben orchestrate e che creano l’ambiente giusto, quale Mainlining che vuole diffondere dei temi importanti, seriamente e con il peso di una buona caratterizzazione. Avremmo preferito che ci fosse stata più chiarezza tra un enigma ed un altro: una selezione di difficoltà avrebbe sicuramente aiutato allo scopo. Tuttavia, il gioco merita perlopiù per i temi, le meccaniche particolari e la storia coinvolgente.

Mainlining è in uscita il 20 Giugno 2019 su Nintendo Switch al prezzo di 12,99 euro!

Mainlining
Mainlining – Recensione
Mainlining sviluppato da Rebelephant, porting curato da Still Running e pubblicato da Merge Games Ltd.,  è un'avventura punta e clicca che evidenzia una caratterizzazione alquanto pittoresca sulla "simulazione" ed esperienza desktop del computer, con elementi di hacking, puzzle solving e una storia drammatica: riscontra una difficoltà non indifferente a decollare, afflitta purtroppo dalla complessità delle azioni e informazioni da reperire. In quanto agenti della M17, dovrete avviare delle pratiche e investigare contro un cyber-criminale, dando delle prove valide alla giuria per incastrarlo. Non è facile, poiché la curva di apprendimento e la troppa libertà di manovra rendono il gioco dispersivo e ripetitivo, bensì sia curato nei minime dettagli e con sistemi operativi rievocativi e piacevoli da guardare. Le musiche sanno come intrattenere, oltre a creare la giusta atmosfera. In modalità portatile grazie ai comandi touch aggiunge un'esperienza del tutto migliore.
PRO
CONTRO
7.8
Avvincente