Barotrauma

Barotrauma – Analisi della versione Early Access

Chi e’ che non ha mai sognato di gestire un intero sottomarino insieme ai propri amici? Se rientrate in questo gruppo, allora Barotrauma e’ un gioco da tenere sicuramente sott’occhio. Entrato da poco in Early-Access su Steam, Barotrauma è l’ultima fatica dello studio finnico FakeFish Games, pubblicata da Daedalic Entertainment. Nelle profondità di una luna di Giove, i giocatori sono chiamati ad esplorare gli abissi marini di questo mondo alieno.

Gioco simulativo con un forte accento sul multiplayer, Barotrauma si presenta da subito come un’esperienza con molto potenziale. I ragazzi di FakeFish sono stati supportati da esperti militari e di sottomarini in modo da poter ricreare un’esperienza che si avvicinasse il più possibile alle difficoltà di gestire questi mostri di ferro. La complessità di questi veicoli subacquei è sicuramente la cosa rappresentata con maggior accuratezza, aspetto che viene evidenziato e rimarcato dalle meccaniche di gioco.

Barotrauma
Schermata dedicata alla selezione del sommergibile con l’equipaggio predeterminato in single-player.

La caratterizzazione delle meccaniche di gioco, funzionali allo svolgimento simulativo del titolo sia in single-player (campagna o missioni) o in cooperativa con altri giocatori, sono affidate alla scelta di una specifica classe – diversificate, ognuno con abilità e competenze proprie – a seconda di come si intende districarsi all’interno dell’abitacolo marino, unendo dunque le forze per impedire che i mostri, ostacoli e imprevisti possano decretare la fine della nostra partita. Dopotutto, le insidie più grandi sono gestite dalla squadra, con l’ingegnere (ruolo chiave, assieme al capitano e il medico) che dovrà occuparsi del reattore nucleare e mantenere in buono stato tutti i parametri vitali del sommergibile. Barotrauma è un gioco con tantissimi elementi simulativi e basa una buona parte del lavoro da svolgere in condizioni di assestamento, verifica e salvaguardia dell’equipaggio e del mezzo di trasporto. Per quanto possa sembrare assurdo, il gameplay non è così vario: ciò si differenzia da altri solo dalla presenza di missioni specifiche e una modalità campagna (con l’obiettivo principale di assolvere a qualunque richiesta del capitano e raggiungere la destinazione designata nella mappa). L’interazione con l’ambiente circostante è elevata, poiché ognuno potrà risolvere problematiche di altri, curare un ferito o aggiustare un guasto, considerando però le proprie affinità derivate dalla classe di appartenenza: le statistiche non sono così importanti, non si evidenziano, bensì possano aumentare o diminuire l’efficacia del  lavoro finale.

In cooperativa (multiplayer, all’interno di un server dedicato) il gioco esprime a pieno il suo potenziale – per un massimo di 16 contemporanei. Qualsiasi sia il compito da svolgere, ognuno dovrà coordinarsi con l’equipaggio presente – con una chat o con il vocale – per debellare il nemico e concludere la missione senza intoppi. Potrete indossare una speciale tuta e calarvi nell’esplorazione dei fondali dell’oceano, oppure – per la modalità single-player – dedicare le mansioni specifiche all’intelligenza artificiale, svolgendo tutto in automatico.

Barotrauma
Ci troveremo molto spesso a scrutare ogni singolo pertugio del mezzo marino in caso di falle.

Il crafting è abbastanza semplice, anche se può disorientare inizialmente: per esempio, potrete collegare vari cavi – di tanti colori – con le cabine di derivazione e scegliere di alimentare una pompa in uscita o in entrata, mettere il pilota automatico e aggiustare eventuali crepe nel filtro dell’aria. Tutti episodi che accadono ciclicamente, perfino nella più ‘libera’ modalità sandbox.

Dal lato tecnico, Barotrauma è ancora abbastanza semplice e grezzo (considerando che sia in Early-access) e gestisce il movimento dei personaggi con animazione buffe, spesso goffe e impacciate; dedicare la pressione di un tasto per aprire qualunque porta – che potrebbe invece farlo automaticamente – può alle volte stancare, oltre a rallentare la fruizione non già troppo immediata del gioco. Le hitbox, invece, degli oggetti risultano essere abbozzate, creando così delle compenetrazioni alle volte simpatiche da vedere, ma facili da gestire. Il giocatore muove il proprio personaggio attraverso mouse e tastiera: purtroppo la mappatura dei controlli (non modificabile, se non per qualche piccola variazione) e quest’ultimi stessi non risultano essere molto user-friendly, ampliando così la difficoltà dei movimenti all’interno del sommergibile. Le problematiche vengono in parte soppiantate dallo stile artistico simpatico, dalla cura nei piccoli dettagli (come il cablaggio e l’oggettistica utilizzabile) e la caratterizzazione dei mostri. La longevità del titolo rimane però soggettiva, perché sofferente di ripetitività e di missioni che – alla lunga – diventano asfissianti, se giocate in due o da soli. Dunque il consiglio è di affrontarlo in gruppo, come gli stessi sviluppatori hanno suggerito durante la presentazione, non molto tempo addietro. Il comparto sonoro è principalmente affidato ai rumori ambientali, il cui scopo è proprio quello di far calare ancora di più il giocatore in queste profondità abissali.

Barotrauma
Monitorare il reattore nucleare è fondamentale per la riuscita, senza danni, di ogni vostro movimento nell’oceano profondo, poiché dona energia a tutto.

In conclusione, Barotrauma è un gioco molto promettente, con idee molto interessanti e con una modalità multiplayer che trasuda potenziale per quanto riguarda l’assurdità delle situazioni che i giocatori affronteranno tra di loro. Fino a 16 giocatori possono unirsi in un sottomarino, ed è quindi facile immaginare quello che può succedere se questi sono chiamati a collaborare per gestire una cosa così complessa. Al tempo stesso, la longevità di Barotrauma sembra essere particolarmente legata al multiplayer, quindi è consigliabile avere un nutrito gruppo di amici per poter apprezzare a pieno i meandri bui degli abissi. Dal punto di vista tecnico ci sono delle cose da aggiustare, certo, ma d’altronde si tratta di un Early Access, quindi c’è ancora tempo per sistemare il necessario.

Barotrauma
Sempre nel single-player sarà possibile scegliere le missioni, l’equipaggio e comprare eventuali oggetti da implementare nel mezzo.

Specifiche Tecniche (Minimi)

Sistema operativo: Windows 7/8.1/10 (64-bit versions)
Processore: 2.0 GHz
Memoria: 2 GB di RAM
Scheda Video: 128 MB Video Memory, Shader Model 2.0+
DirectX: Versione 9,0c
Memoria: 350 MB di  spazio disponibile
Note Aggiuntive: 64-bit operating system is required