Nintendo Labo: Kit VR

Nintendo Labo Toy-Con Kit VR: Lo abbiamo provato!

Grazie a mamma Nintendo (e ovviamente a GameScore) ho avuto l’occasione di provare in anteprima Labo VR e il suo vasto assortimento di Toy-Con. Ho affrontato questa esperienza con un certo scetticismo: se da un lato sono il primo a riconoscere la genialità di Labo dall’altro posso dire di non essermi mai interessato più di tanto al prodotto, certo che fosse rivolto ad un target a cui io non appartengo più da almeno vent’anni. “Labo è per bambini, dai. Ma che mo’ alla mia età me metto a giocare col cartone?” (citazione tipica di chi su internet critica senza conoscere).

Innanzitutto mi sembra doveroso cominciare col descrivere come il nostro Switch possa diventare magicamente un visore VR.

Il Visore VR, questo il nome originalissimo che ho deciso di dargli, altro non è che una scatoletta di cartone volta a contenere la vostra consolina Switch e un supporto in plastica con due lenti, lo stesso che probabilmente avrete visto in faccia a Mario nei recentissimi meme. In cima alla struttura troveremo alcuni fori nel cartone, uno che ci permette di accedere al bilanciere del volume ed un secondo dedicato alla griglietta d’areazione (quella da dove fuoriesce l’aria calda e fa pffffff). Scoperto troveremo anche il jack per le cuffie, mentre coperto sarà invece il pulsante d’accensione, onde evitare erronei spegnimenti.

LABO VR - Super Mario Odyssey

Niente è pensato per sorreggere autonomamente la struttura in cartone. Non c’è una fascia elastica né un caschetto da infilare in testa e se a un certo punto decideste, per qualche assurdo motivo, di smettere di sorreggerlo, questo cadrà a terra esattamente come la mela cadde sulla testa di Newton. Questa che apparentemente potrebbe essere la più grossa pecca del Labo VR, si rivela invece un’interessante espediente per evitare il motion-sickness che affligge un gran numero di utilizzatori di visori classici. Il software, da parte sua offre una lunga serie di rapidi mini-giochi, partite brevi per le quali non solo non sarebbe necessario, ma diventerebbe anche scomodo e troppo vincolante dover “indossare” un visore per sessioni così ridotte. Una soluzione che permette – forse – una minore immersione nel videogioco, ma che sicuramente si allinea perfettamente con quello che potrebbe essere il desiderio di un genitore per il proprio figlio: un videogioco che resti tale, con delle pause frequenti dove è semplicissimo separarsi dalla sessione di gioco, appoggiando semplicemente il visore, senza alcun rischio che la vostra prole venga risucchiata in un universo parallelo.

Una volta avviato un software VR presente in bundle, ecco che la nostra Switch comincerà a proiettare sullo schermo due immagini circolari che acquistano senso soltanto attraverso le due lenti incastrate nel visore di cartone. Ed è proprio qui che affiora la magia e il fattore motivante per il quale la VR di Nintendo ha senso di esistere: Nintendo Switch è già di suo un visore VR e basta qualche cartone dal costo di un decimo del prezzo dei corrispettivi super tecnologici visori per ritrovarsi immersi in un’esperienza di realtà virtuale. Certo non sarà l’esperienza VR più evoluta di tutte, ma nemmeno una soluzione da sottovalutare.

Labo BlasterIl primo gioco di Nintendo Labo Toy-Con Kit VR che ho provato è stato quello del blaster. L’erede del Nintendo Scope è di cartone e vanta di suo un’inferiore se non assente tecnologia eppure, se messo a confronto col suo antenato, vincerebbe la sfida a mani basse.

Il blaster è parecchio voluminoso ma sorprendentemente leggero, richiede dalle due alle tre ore per essere assemblato ed è forse il Toy-Con del Kit VR che vi regalerà le maggiori soddisfazioni. Utilizzarlo è tanto semplice quanto appagante: si carica come un fucile a pompa utilizzando la mano sinistra mentre per sparare avremo un grilletto nella mano destra. Ciò che più mi ha colpito è che il caricatore e il grilletto producono un piacevole rumore a scatto, capace di suo di regalare non poca soddisfazione. Un fucile di cartone con cui da bambino avrei potuto giocare per ore, anche in assenza di una Switch e due joycons incastrati all’interno.

Armato di blaster ho affrontato alcuni livelli di uno sparatutto su binari. Il gioco in apparenza è piuttosto semplice ma, in puro stile Nintendo, nasconde parecchie chicche ed easter eggs. E’ possibile distruggere elementi dell’ambiente e ottenere così bonus, inoltre potrete fermare momentaneamente il tempo per permettervi di mirare più accuratamente. Se c’è una cosa che ho sempre detestato degli altri visori VR è l’essere immerso in una realtà virtuale, solo lato visivo, in quanto di fatto per muoversi bisogna necessariamente affidarsi ad una levetta analogica e per sparare o compiere una qualsiasi altra azione bisogna pigiare tasti su un controller. Grazie a Labo ho finalmente assaporato una realtà virtuale impugnando un “vero” fucile. Di contro la difficoltà del software è tarata per un pubblico abbastanza giovane e i giocatori hardcore potrebbero completare relativamente in fretta le richieste offerte dal titolo.

Il secondo Toy-Con che ho provato è stata la macchina fotografica. La fotocamera di cartone funziona esattamente come una comunissima punta e scatta: un semplice mirino davanti per zoomare e un pulsante per scattare le foto.

Il minigioco abbinato alla macchina fotografica ci permetterà di esplorare un fondale marino e di scattare foto alla fauna che incontreremo. Non potremo muoverci liberamente all’interno dell’acqua ma inclinando il visore potremo aumentare o diminuire la profondità della nostra immersione al fine di incontrare specie diverse tra le tante disponibili. C’è una lunga lista di fotografie che il gioco richiede di scattare e completarla richiede una certa dose di tempo nonché di dedizione.

Ci sono voluti due promoter e una certa dose di forza per strapparmi letteralmente la macchina fotografica di mano. Il gioco per quanto semplice rapisce ed è stato capace di regalarmi sensazioni subacquee che non provavo dai tempi di Dire Dire Docks in Mario 64.

Labo PedaleSuccessivamente uno dei promoter mi porge il “pedalozzo” ed io rispondo con una faccia triste e sconsolata supponendo mi stesse porgendo il meno riuscito tra i Toy-Con di Nintendo Labo Kit VR. Il Pedalozzo (ribattezzato in questo modo da me) altro non è che la versione 2.0 dell’acceleratore, Toy-Con già visto lo scorso anno nel marasma dei tanti cartonati proposti nel Kit Assortito. A differenziarlo però dal suo precedessore è un’enorme e ingombrante pala di cartone: “a cosa serve quella roba?” domando io mostrando una certa competenza nel settore – “lo scoprirai presto” mi risponde il promoter incutendo in me un certo timore.

Parte il gioco della rana e con mio immenso stupore scopro la magica funzionalità della pala posizionata sul Pedalozzo: come un enorme ventaglio, la pala di cartone sposta l’aria. Ad ogni salto della rana, cioè ad ogni pressione del Pedalozzo, la pala soffierà aria sul vostro volto amplificando la vostra immersione nel gioco. Similmente, nel gioco del cigno ci verrà richiesto di esplorare un’enorme area in volo e l’aria della pala aiuterà tantissimo a ricreare l'”effetto vento” e darci la sensazione di velocità. Un’aggiunta non da poco questa e che nessun altro visore ha mai offerto prima. Abbinato al Pedalozzo c’è anche l’appena citato Cigno, che si differenzia dagli altri esemplari di Toy-Con grazie alla sua eleganza e ad un’estetica particolarmente curata.

Labo ElefanteUltimo Toy-Con disponibile in prova è stato l’Elefante (Elefantozzo, per coerenza con il Pedalozzo). Saggia la decisione di farmelo provare per ultimo, l’elefante è poderoso ma ci vuole parecchio tempo per addomesticarlo a dovere. Il software principale abbinato è una sorta di paint in 3d molto semplificato, con il quale dilettarsi nella realizzazione dei vostri piccoli capolavori.

A stupirmi qui sono però le fattezze del Toy-Con: all’interno della proboscide verranno inseriti i Joy-Con affinché i giroscopi possano trasmettere alla console i vostri movimenti; la telecamera a infrarossi del Joy-Con destro grazie ad appositi nastri catarifrangenti posti sul muso dell’elefante permette invece di inviare informazioni riguardo l’estensione della proboscide; infine la console elabora congiuntamente le tre informazioni e stabilisce con grande precisione la posizione, la direzione e l’intensità delle vostre pennellate.

E pensare che c’è chi dice che Labo è “solo cartone…”

I quattro mini-giochi (non poi così mini, eh!) sopra menzionati sono quelli che offrono l’esperienza Nintendo Labo Toy-Con Kit VR più corposa e longeva all’interno del software, ma non sono i soli. All’interno della cartuccia ne troverete altri sessanta per un totale di sessantaquattro giochi. “Accipigna ma sono tantissimi Lupo Lucio”.

Dulcis in fundo, la modalità Garage. Ancora una volta presente nel software, questa modalità vi permetterà di modificare i mini-giochi già presenti all’interno della cartuccia o di crearne altri partendo da zero grazie alla possibilità di riprogrammare interamente il software a partire dagli input. Non so se mi spiego, Nintendo vi da la possibilità di creare dei minigiochi in 3d senza che voi abbiate alcuna base di programmazione e con una semplicità disarmante. Un lato celato e sand-box di questo software che soltanto un pubblico più hardcore potrà apprezzare a fondo.

Nintendo Labo Toy-Con Kit VR uscirà nei negozi venerdì 12 Aprile (proprio oggi!) e sarà possibile acquistarlo in due diverse soluzioni. Sullo scaffale sarà possibile trovare il Kit VR completo, ovvero comprensivo dei 5+1 nuovi Toy-Con, ma anche una versione ridotta, composta dal “visore vr” e dal blaster. La versione base sarà poi upgradabile tramite l’acquisto dei set di espansione: il primo ci darà la possibilità di utilizzare la macchina fotografica e l’elefante mentre il secondo includerà il cigno e il pedale (se vi risulta un nuovo nome, mi riferisco al pedalozzo). Tutti i software sono disponibili in cartuccia sia nel kit completo che in quello base. I prezzi vanno dagli 80€ per il KIT VR completo, ai 40€ del set base, con in più le due espansioni dal prezzo di 20€ ciascuna. Non serve essere esperti di matematica per comprendere che la soluzione del KIT VR completo non offre alcun vantaggio economico rispetto all’acquisto separato dei vari componenti (kit base + le due espansioni), permettendo così a ciascuno di noi di poter scegliere in libertà quale pacchetto Toy-Con acquistare e su quale poter risparmiare (o comprare in seguito).

Inoltre, vi ricordo che verso la fine di questo mese sarà possibile utilizzare il visore VR di Labo anche con Mario Odyssey e The Legend of Zelda: Breath of the Wild e chissà quanti altri giochi Nintendo raggiungeranno la realtà virtuale in futuro…

Nintendo Labo Toy-Con: Kit VR - Set Base + Blaster - Nintendo Switch
Nintendo Labo Toy-Con: Kit VR - Set Base + Blaster - Nintendo Switch
Sono inoltre inclusi un portaschermo e un supporto di sicurezza.
Nintendo Labo: Kit VR - Nintendo Switch
Nintendo Labo: Kit VR - Nintendo Switch
Sono inoltre inclusi un portaschermo e un supporto di sicurezza.
Nintendo Labo: Kit VR - Set di Espansione 1 - Nintendo Switch
Nintendo Labo: Kit VR - Set di Espansione 1 - Nintendo Switch
Set di espansione 1 include l’elefante Toy-Con e la fotocamera Toy-Con
32,60 EUR Amazon Prime
Nintendo Labo: Kit VR – Set di espansione 2 - - Nintendo Switch
Nintendo Labo: Kit VR – Set di espansione 2 - - Nintendo Switch
Set di espansione 2 include il pedale eolico Toy-Con e l’uccello Toy-Con
14,00 EUR

Ultimo aggiornamento: 2024-04-26 at 17:10