Oggi, con questa recensione, voglio raccontarvi una storia ricca di ricerca e speranza, una viaggio che ci dimostra come un progetto può trovare un modo per innovarsi… senza allontanarsi troppo dall’idea originale. Questa è la storia di Jason ed Eve, e questa è la recensione di GameScore su Blaster Master Zero 2!
Blaster Master Zero 2 inizia dopo aver concluso gli eventi del capitolo precedente (Blaster Master Zero). Verso la fine di quel videogioco il carro armato dell’ingegnere Jason è stato corrotto dal “Mutant Core”, e questo ha coinvolto la sua amica Eve. Per cercare di trovare una cura alla “malattia” di Eve, Jason costruisce un nuovo carro armato chiamato G-SOPHIA, con cui farà un viaggio interplanetario. Nel mentre i nostri protagonisti riusciranno a stringere un forte legame tra loro…
In Blaster Master Zero 2 il giocatore interpreta l’ingegnere Jason che, utilizzando il suo fidato carro armato Gaia-Sophia (G-SOPHIA), dovrà esplorare lo spazio per trovare un modo per curare la malattia di Eve. Per fare questo sarà necessario esplorare millemila pianeti, ottenere tanti potenziamenti e fare amicizia con alcuni combattenti, chiamati MA (Mutant Attaker).
Il gioco si divide principalmente in tre fasi: l’esplorazione del pianeta in 2D, i Dungeon 3D e l’esplorazione interplanetaria. Ogni volta che il giocatore decide di visitare un pianeta dovrà utilizzare G-SOPHIA al fine di esplorare per bene l’ambientazione circostante. Questo carro armato è munito di strumenti offensivi, che servono al giocatore per eliminare qualsiasi creatura extraterrestre che abbia voglia di massacrare il giocatore. Come i precedenti capitoli G-SOPHIA avrà la possibilità di ottenere vari bonus, che torneranno utili per affrontare le varie minacce. Alcuni di questi velocizzano l’esplorazione, mentre in altri casi sono fondamentali per avanzare, e rendono il titolo un poco Metroidvania.
G-SOPHIA, a differenza di Sophia III (il carro armato usato in Blaster Master Zero) gestisce le armi speciali in maniera estremamente differente. Adesso sarà presente una barra che si può ricaricare in tre modi: se svuotata (ma rende il veicolo vulnerabile), se si prendono determinati oggetti oppure se si cade da un’altezza elevataUna delle meccaniche iconiche della saga di Blaster Master è la gestione del protagonista. Il giocatore, infatti, può uscire dal veicolo quando vuole, e questo può essere utile per raggiungere luoghi altrimenti accessibili. Il problema? Jason è molto più vulnerabile di G-SOPHIA, e muore se cade a determinate altezze. Per capirci, immaginatevi le morti che fa Jumpman in Donkey Kong quando cade da determinate zone. Tutto questo ci permette di dire che Jason – senza carro armato – è debolissimo… ma per fortuna può dare il suo massimo potenziale nei Dungeon 3D.
Nei vari mondi di gioco sono presenti zone che solo Jason può raggiungere, ed in questi casi deve affrontare vere e proprie sezioni 3D. Come nel capitolo precedente può utilizzare il suo Blaster per lottare, e può usare tanti tipi di attacchi a seconda della bravura del giocatore. Stavolta, però, l’armatura di Jason ha un potenziamento: il mantello. Tramite il pulsante X è possibile usare un attacco speciale superpotente capace di colpire gli avversari quando meno se lo aspettano. Nell’istante in cui appare un mirino giallo in mezzo al nemico, Jason potrà fare una schivata “alla Matrix” al fine di contrattaccare! Come accade con G-SOPHIA, anche l’armamentario di Jason può essere ampliato!
Dopo aver parlato dell’esplorazione 2D e dei Dungeon 3D, è giunto il momento di parlare della terza fase: l’esplorazione interplanetaria. Generalmente, nei capitoli di Blaster Master, il giocatore passa da un’area all’altra in maniera davvero lineare. Stavolta il team di sviluppo ha cercato di osare, proponendo un’esplorazione tra aree di gioco. Questi sono pieni zeppi di pianeti (alcuni importanti, altri meno) e permettono al giocatore di avere molta libertà nella scelta. Questo dettaglio incentiva il giocatore ad espandere il più possibile il mondo di gioco, esplorando a fondo l’ambiente circostante.
Il design dei personaggi chiave è eccezionale, ed alcuni di questi sono veramente azzeccati. Il mio design preferito è quello di Eve, che potete vedere in questa foto.Vorrei concludere questa fila di dettagli positivi trattando qualche piccolo dettaglio. Sono rimasto sorpreso nel vedere che il design dei personaggi e delle ambientazioni è variegato e differente rispetto il capitolo precedente; la colonna sonora è ottima e le boss battle sono spesso ben fatte… ma vorrei concentrarmi sul fattore ripetitività. Durante il GameScore Direct (clicca qui per ulteriori dettagli) mi è stato chiesto se Blaster Master Zero 2 è ripetitivo. Per quanto mi riguarda la risposta è un NI. Le meccaniche base di Blaster Master sono rimaste invariate, ma il level design e le varie meccaniche rendono piacevole l’avventura, dandole un buon ritmo. Giocando non ho avuto alcuna sensazione di ripetitività, e l’ultima sezione di gioco stupisce il giocatore, proponendo una situazione inaspettata. Non vi dirò altro… ma sappiate che in Blaster Master Zero 2 non userete solo Jason.
Per quanto riguarda i difetti, il titolo di Inti Creates presenta pochi difetti. Oltre all’assenza della lingua italiana e ad una gestione dei salvataggi un po’ scomoda, il titolo non è in grado di gestire il personaggio quando questo deve affrontare sezioni 2D. Il problema nasce dal fatto che per fare in modo che il personaggio si aggrappi ad una scala è necessario premere all’istante la freccia direzionale (a differenza di altri giochi dove è permesso anticipare l’azione). Inoltre, in alcune situazioni è difficile capire come gestire le cadute ed i salti, dato che questi portano al 90% a morte certa. Da questo punto di vista devo ammettere che avrei preferito qualcosa di diverso, senza snaturare l’idea originale.
Se acquisterete il gioco e raggiungerete questa zona, capirete cosa intendo con “frustrazione”Prima di trarre le conclusioni di Blaster Master Zero 2, vorrei fare una riflessione parlandovi della difficoltà. In questo videogioco la difficoltà è nella media, ed alcune boss battle richiederanno strategia e trial-&-error per capire appieno come sconfiggere il nemico. Fin qui nulla di così strano… ma quello che ho maggiormente apprezzato è l’intenzione del team di sviluppo di incentivare il giocatore ad ottenere il maggior numero di armi possibili, esplorando nel mentre ogni zona del gioco! Di conseguenza, se decidete di acquistare Blaster Master Zero 2 (costo: €9,99) sappiate che sarete spronati a finirlo al 100%!
Dopo aver completato il gioco al 100% in 10 ore, posso dirvi che Blaster Master Zero 2 è – nel canon attuale di Blaster Master – il titolo che gli utenti avevano bisogno di giocare! Fedele all’idea originale, riesce ad osare proponendo nuovi contenuti in maniera timida ma ben studiata. Il ritmo di gioco funziona e le mappe sono ben gestite. Ho apprezzato molto le varie aree presenti, e reputo ottimo il livello di difficoltà (anche se in alcuni casi il gioco diventa così frustrante che vorresti dargli un infinità di sberle “alla Terence Hill“). Purtroppo Blaster Master Zero 2 soffre di alcuni difetti ma, per quanto mi riguarda, mi sento di consigliarlo a tutti quanti. Parere personale? Se avete il Nintendo Switch Online recuperatevi Blaster Master per capire se vi piace l’approccio base che propone questa saga videoludica.Complimenti, Inti Creates:con questo gioco avete dimostrato che questa saga ha ancora molto da dire!
