Il periodo del Far West è come quello dei pirati: non vorresti viverlo, ma è interessante la sua idea “romantica”. Nel caso del lontano West, l’idea di scoprire nuovi orizzonti affascina… ma se si decide di guardare come venivano trattati gli indigeni dai colonizzatori e/o come era la vita in generale… brrrr, non voglio pensarci.
Una delle risorse più importanti durante quel periodo storico era il bestiame, ed oggi parleremo di un gioco da tavolo che tratta proprio questo argomento: The Long Road. Pronti a scoprire se è un titolo valido?
The Long Road è un progetto italiano che nasce grazie a Stefania Niccolini e Marco Canetta. è un gioco da tavolo per 2-4 giocatoriUna volta aperta la piccola confezione, troverete le seguenti cose:
- 15 carte destinazione
- 30 carte personaggio
- 50 carte carovana divise per 4 colori (rosso, nero, giallo, verde. Ogni gruppo, quindi, è composto da 15 carte).
- 7 carte Boss
- 2 Stella dello sceriffo in cartoncino
- 2 tessere “fine partita”
- Le icone delle armi utilizzate nel gioco in cartoncino (12 pugnali, 5 pistole, 3 fucili)
- Varie monete in cartoncino (20 da 1$, 10 da 2$, 6 da 5$, 6 da 10$, 6 da 20$, 4 da 50$)
- 20 pedine a forma di cappello divise per colore (rosso, nero, giallo, verde. Ogni gruppo, quindi, è composto da 5 pedine)
- 4 tasselli “On the Road”
- 4 tasselli “Destinazione raggiunta”
- 1 manuale d’istruzioni di 14 pagine
- 4 buste di plastica per tenere le pedine
The Long Road è un gioco da tavolo incentrato sulle carte in cui i giocatori devono affrontarsi a vicenda. All’interno del gioco sono presenti varie destinazioni e, attraverso le carte carovana, bisognerà ampliare le mandrie, prendendo alcuni bonus presenti in zona. Allo stesso tempo sarà necessario sfruttare i propri “colleghi” (le carte personaggio) per vendere per primi le mandrie. Ogni personaggio, infatti, presenta un valore, che può essere aumentato o tramite armi (che saranno successivamente scartate) o tramite le loro abilità base. Una volta confrontati tutti i valori, i giocatori procederanno in ordine decrescente per vendere le mandrie presenti nelle carte carovana. Ovviamente “chi prima arriva meglio alloggia“!
Lo scopo generale del titolo è quello di raggiungere una qualsiasi destinazione per quattro volte. Quando questa situazione si sarà avverata, bisognerà fare in modo che tutti i giocatori concludano lo stesso numero di turni per poi passare alla vera e propria conclusione del gioco. Ogni viaggio “in corso” sarà considerato ultimato, ed ogni arma dovrà essere venduta. Vince il giocatore che ha il maggior numero di soldi.
Pronti? Si comincia!La prima volta che giocherete a The Long Road vi sentirete stranamente a disagio. Il manuale, infatti, è molto grande e ben dettagliato, ma in alcuni punti risulta eccessivamente confuso. Per farvi un esempio a pagina 8 non è chiara la gestione delle tessere destinazione e la gestione delle abilità che aumentano il valore del personaggio. Per questo motivo la vostra prima partita sarà sicuramente piena di rallentamenti e dubbi, dato che per capire cosa spiega il manuale è necessario simulare una partita. Con un po’ di tempo ci farete la mano, e le partite risulteranno veloci e snelle. Per quanto mi riguarda dalla settima partita le mie partite hanno mantenuto un buon ritmo di gioco, raggiungendo una durata di 40-50 minuti.
Fino adesso abbiamo parlato bene di The Long Road… ma quali sono i suoi difetti? Preparatevi perché, per scoprirlo, prenderemo una gran quantità di botte.
Partiamo dal più facile: il manuale d’istruzioni. Le 14 pagine che compongono il libretto d’istruzioni sono chiare, ma non abbastanza. Sono molti i momenti i cui io ed il mio gruppo di giocatori abbiamo avuto dubbi sul gameplay ed il manuale non è sempre chiaro come vorrebbe. In determinate situazioni avrei preferito una miglior gestione degli esempi, dato che non sempre sono risultati utili.
Il secondo difetto principale è la qualità delle pedine. In generale non mi lamento delle pedine in un gioco da tavolo ma per questa volta non ho apprezzato il lavoro svolto. A pagina 10 il gioco spiega che, per poter accedere alla fase conclusiva della vendita delle mandrie, bisogna impilare i cappelli uno sopra l’altro. L’idea è carina, ma se si guarda attentamente ogni pedina si può notare che non sono perfettamente identiche tra loro, e queste leggere differenze rendono l’incastro difficoltoso. Nel mio caso mi sono ritrovato con alcune pedine rotte perché non riuscivano ad incastrarsi fra loro. Certo: si possono appoggiare sul piano di gioco senza attaccarle… ma dato che dovrebbero incastrarsi secondo il manuale, questo dettaglio mi ha reso leggermente triste. Per quanto riguarda le altre tessere, invece, non ho nulla da dire, dato che hanno una buona qualità.
Tante sono le carte che compongono The Long Road, rendendolo un titolo interessanteThe Long Road è un gioco di carte da tavolo adatto più o meno a tutti, che metterà i giocatori a dura prova. La meccanica di base è davvero interessante, grazie ad un gameplay riuscito e simpatico. La durata del prodotto, poi, lo rende perfetto per una serata in compagnia con gli amici. Comunque sia, non posso tralasciare i suoi difetti. Per quanto il gameplay sia interessante, il manuale non è sempre d’aiuto a causa di una spiegazione leggermente deludente su alcune meccaniche. Oltre a questo, la qualità delle pedine proposte non è il massimo, e sono stranamente fragili. Nel complesso questo gioco da tavolo è bello perché riesce a divertire… ma poteva dire di più. Il risultato finale è quindi buono e consiglio questo prodotto a coloro che cercano un gioco di carte da tavolo diverso dal solito. Comunque sia preparatevi: le prime partite saranno più ostiche del necessario!
