The Raven Remastered

The Raven Remastered – Recensione

Nintendo Switch è una console che ormai ha letteralmente preso il volo e, che lo si voglia ammettere o meno, nella sua natura di macchina ibrida è senza ombra di dubbio al passo con i tempi. Da qui viene spesso da chiedersi se abbia realmente senso riproporre ai suoi possessori titoli abbastanza datati, magari a seguito di una rapida rispolveratina, con l’obiettivo di sfruttarne il potenziale per racimolare qualche introito extra o – più semplicemente – per dare modo a chi non ha avuto la possibilità di farlo in passato di recuperare qualche vera perla videoludica.

Io questa ricorrente domanda me la sono posta in occasione dell’uscita di “The Raven Remastered” su Nintendo Switch, avvenuta da una manciata di giorni sia in formato fisico che digitale, e dopo aver passato circa una settimana in compagnia dei suoi carismatici protagonisti posso garantirvi che in questa occasione ho veramente apprezzato la decisione di THQ Nordic di riproporre sull’ibrida Nintendo una delle avventure grafiche tridimensionali più riuscite dei ragazzi di KING Art Games (gli artefici del bellissimo The Book of Unwritten Tales, del quale il nostro Prince Serg ci ha parlato del secondo capitolo della saga). Certo, come vi racconterò a breve il peso degli anni (anche se stiamo parlando di un progetto comunque del 2013) si farà sentire a livello di gameplay, ma l’intelligenza con la quale il titolo riesce a tenere vivo l’interesse del giocatore su una trama tutt’altro che lineare è una sua caratteristica che difficilmente potrà mai realmente invecchiare. Bando alle ciance, dunque, ed imbarchiamoci sull’Orient Express in compagnia di Anton Jakob Zellner, il primo protagonista del quale vestiremo i panni.

The Raven Remastered
Tenetevi pronti, ci sarà davvero tanto da chiacchierare in questo gioco!

Prima di salire a bordo del treno simbolo del gioco, però, è bene fare un passo indietro e comprendere gli avvenimenti che hanno fatto in modo di dare vita alla trama tutt’altro che banale di The Raven. Siamo a Londra, nel lontano 1964, precisamente all’interno del British Museum nel quale è custodito uno dei due “occhi della Sfinge” – preziosissimi gioielli che stanno per cadere vittima del Corvo, un famosissimo ladro che si credeva essere ormai morto da anni. Questa volta, tuttavia, il modus operandi del genio del crimine sembra essere meno gentile del solito in quanto il colpo si conclude, oltre che con la sparizione del manufatto, con la detonazione di un esplosivo capace di ferire gravemente le guardie presenti all’interno del museo.

Il Corvo non ha mai ucciso nessuno prima d’ora, ed è per questo che l’ispettore Nicolas Legrand, poliziotto francese famoso per aver quasi catturato il Corvo cinque anni addietro, inizia a sospettare non capacitarsi di questo evidente cambiamento, sul quale deciderà di indagare con tutto sé stesso. Ben presto l’ispettore francese verrà affiancato da una figura leggermente più impacciata, ma determinata a dare il suo prezioso contributo sulle indagini. Entreremo così finalmente nel vivo dell’azione impersonando l’agente svizzero Anton Jakob Zellner durante un viaggio, prima in treno e successivamente via mare a bordo della MS Lydia, il cui obiettivo è quello di scortare il secondo Occhio della Sfinge fino al Cairo, nel tentativo di tenerlo al sicuro dal ritrovato criminale.

The Raven Remastered
Spero che nessuno di voi soffra di mal di mare…

Già dai primi minuti di gioco verranno a galla le personalità di molti dei personaggi che ci faranno compagnia durante le quasi dieci ore necessarie a giungere fino ai titoli di coda. Durante il viaggio, infatti, faremo la conoscenza di una baronessa e del suo maggiordomo, un violinista austriaco, un medico tedesco, un professore di egittologia e di una famosissima scrittrice con al seguito la sua dama di compagnia e suo figlio. Parlare con tutti loro ci aiuterà non solo a scoprire retroscena sulle loro storie personali, ma ci permetterà anche di apprezzare sempre più la fitta trama narrativa che i ragazzi di KING Art Games hanno saputo creare per dare vita ad un vero e proprio giallo videoludico che nulla avrebbe da invidiare ad un racconto della regina indiscussa di tale genere: Agatha Christie.

The Raven Remastered
Situazioni complesse dalle quali sicuramente usciremo vittoriosi…

Assodata la bontà della narrazione, piena zeppa di plot twist dei quali per ovvie ragioni non vi racconterò nulla, andiamo ad analizzare il gameplay di The Raven Remastered. Come la più classica delle avventure grafiche tridimensionali, i nostri più grandi alleati saranno gli analogici, sinistro per muoverci nell’ambiente e destro per selezionare di volta in volta gli hotspot nelle nostre vicinanze, ed il tasto azione. Immancabile un inventario nel quale raccogliere vari oggetti, che a volte possono essere anche combinati tra loro, ed un comodissimo taccuino nel quale annotare tutti gli avvenimenti principali ed accedere a piccoli indizi in grado di non farci sentire mai abbandonati a noi stessi. Ma attenzione: il gioco alla fine di ciascuno dei tre capitoli che lo compone ci assegnerà un punteggio, purtroppo non pubblicabile attraverso una classifica online, che terrà conto di quanto spesso ci faremo aiutare da tale meccanismo e per questo motivo abusarne potrebbe ledere non tanto l’esperienza di gioco quanto il nostro orgoglio di videogiocatore. Se volete incrementare lo score non temete, qua e là vi verranno anche offerte delle azioni opzionali pensate appositamente per i veri pro gamer; peccato solo che questi su Nintendo Switch non verranno premiati anche con gli achievement che invece sono presenti su altri lidi.

L’obiettivo di ciascuna fase di gioco sarà quello di risolvere piccoli enigmi necessari ad uscire da situazioni sempre più intricate o più semplicemente per sbrigare compiti affidatici dai tanti comprimari che ci affiancheranno. Questi non saranno mai esageratamente complessi, ma sempre ben calibrati ed in grado di darci soddisfazioni senza dover essere necessariamente astrusi o dover richiedere azioni fuori dall’ordinario per poter essere portati a termine. Ho genuinamente apprezzato tale caratteristica del gioco, enfatizzata da ambienti mai dispersivi nei quali è impossibile perdersi, che mi ha permesso ancor più di affezionarmi alla sua trama senza dovermi perdere dietro a puzzle inutilmente snervanti. C’è da ammettere che a volte mi sono imbestialito dietro all’eccessiva macchinosità dei movimenti dei protagonisti, ma questo non mi ha in alcun modo allontanato dalla sensazione di puro coinvolgimento che solo questo tipo di giochi è in grado di darmi.

The Raven Remastered
Alcuni enigmi sono un classico…

Se non ve ne siete accorti non mi offendo, tranquilli, ma nell’ultima frase vi ho lasciato intendere come nel corso dell’avventura avremo modo di comandare più di un personaggio e non solo l’agente Zellner. Il motivo per cui questo avviene è principalmente legato alla trama, che ad un certo punto ci permetterà di rivivere tutte le vicende narrate da diversi punti di vista, consentendoci di controllare altri attori – ma sempre uno per volta. Non posso spiegarvi, sempre per motivi di spoiler, quanto questo elevi ulteriormente la narrazione e per non farvi cadere in tentazione se ci fate caso in questa recensione ci sono solo screen di sezioni di gioco con protagonista l’agente svizzero. Questa furba decisione ha una seconda conseguenza, ossia quella di permettere il riciclo di ambientazioni già utilizzate in precedenza, che da un lato ha indubbiamente avvantaggiato gli sviluppatori, ma dall’altro permette al giocatore di sentirsi a suo agio quando il titolo di fatto ricomincerà da capo improvvisamente.

The Raven Remastered
Le sezioni al buio abbondano, saprete orientarvi anche con poca luce?

Assodata la bontà del comparto narrativo, è doveroso fare qualche menzione alla realizzazione tecnica del titolo e della sua resa su Nintendo Switch. La decisione di rimasterizzare l’opera, migliorandone leggermente la risoluzione e gli effetti luce, non riesce comunque a nascondere l’evidente salto generazionale che divide il gioco odierno con quello pubblicato, in forma episodica, cinque anni fa. Nonostante queste non minino in alcun modo l’esperienza di gioco, le animazioni dei personaggi rimangono legnose così come le numerose espressioni facciali che sono forse il punto debole dell’intera infrastruttura. Tale aspetto spesso fa più sorridere che altro, poiché il risultato è quasi quello di avere a che fare con delle statue di cera a grandezza naturale che vengono animate attraverso movimenti dall’aspetto plasticoso. Fortunatamente a salvare l’ottima atmosfera ci pensa l’azzeccato accompagnamento sonoro, che ha forse l’unico difetto di rallentare a volte i ritmi di gioco rendendo il titolo poco adatto a sessioni serali. Ottima invece la localizzazione italiana, purtroppo solo nei testi che però finalmente possono godere di un font adatto alla loro comprensione in qualsiasi circostanza, aspetto che spesso viene sottovalutato e che potrebbe causare più di un grattacapo.

Tutti questi aspetti sono legati alla edizione rimasterizzata più che al porting specifico dedicato a Nintendo Switch. Sull’ibrida Nintendo The Raven Remastered si comporta egregiamente sia in portatile che in docked, senza alcun evidente calo di frame rate o rallentamento di sorta. L’unica osservazione doverosa è legata alla non eccellente ottimizzazione, a causa della quale i tempi di caricamento tra una scena e l’altra risultano più lunghi del necessario. Sul finale, infine, mi sono ritrovato a che fare con piccolissimi glitch grafici, sintomo che la conversione non sia stata testata a fondo prima della pubblicazione del gioco.

The Raven Remastered
Grazie a The Raven Remastered potremo anche approfondire alcuni aspetti dell’egitologia!

Concludendo, comunque, consiglio sicuramente The Raven Remastered a chiunque ami il genere delle avventure grafiche tridimensionali, soprattutto se alla ricerca di qualcosa di leggero e non troppo complesso. Nonostante qualche piccola limitazione tecnica, non certamente dovuta alla console, ritengo questa versione Switch perfettamente allineata con quella già presente su altri lidi. Se siete dei nostalgici o più semplicemente volete farvi coinvolgere dalla trama intricata del gioco, non dovete fare altro se non accedere all’eShop o rivolgervi al vostro rivenditore di fiducia. Nonostante il suo prezzo non proprio economico, The Raven Remastered vi lascerà con un piacevole ricordo dopo che avrete scoperto tutti i suoi innumerevoli segreti e colpi di scena.

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Ultimo aggiornamento: 2024-04-26 at 16:40

The Raven Remastered
The Raven Remastered – Recensione
PRO
Struttura narrativa solida e coinvolgente
Enigmi ben strutturati e mai snervanti
Caratterizzazione dei personaggi mai superficiale
Buona longevità
CONTRO
Movimenti dei protagonisti macchinosi
Piccoli glitch sul finale
Espressioni facciali poco convincenti
Caricamenti che a volte spezzano il ritmo
8
IL CORVO è TORNATO!