Saboteur! – Recensione

Per chi segue i videogiochi dagli anni 80, Saboteur è un nome che potrebbe far tornare alla mente più di qualche ricordo. Il piccolo gioiello scritto da Clive Townsend, uscito all’epoca prima per Zx Spectrum e successivamente per Commodore 64 e altre piattaforme, torna oggi in una riproduzione fedele all’originale e con in più, aggiunte di gameplay molto gradite. SimFabric assieme a Clive Twonsend hanno infatti deciso di riportare su Pc e Console non sono il primo episodio della serie, ma anche il secondo e un nuovissimo terzo episodio. Andiamo però con ordine e parliamo di ciò che abbiamo provato con mano, cioè la versione Nintendo Switch del primo capitolo della Saga.

Saboteur è un’avventura platform dove impersoneremo un Ninja in missione di recupero Dati all’interno di una struttura nemica. Arriveremo via mare, per poi infiltrarci dentro la base dei malviventi in modo da recuperare un dischetto contenente informazioni preziosissime per chi ci ha assoldato. Trovato ciò per cui siamo venuti, dovremo far esplodere il tutto piazzando una bomba per non lasciare tracce. Questo almeno era lo scopo del gioco originale. Ho il piacere di annunciarvi che in questa versione, la nostra avventura non finirà qui, ma sono state aggiunte ore di gameplay in uno stile fedele all’originale e che ne sviluppano la trama, facendoci sapere del dettaglio cosa c’era all’interno della struttura e perché effettivamente siamo stati mandati in missione. Il tutto è piuttosto apprezzato dato che per finire il gioco originale, conoscendo il percorso da fare, ci si mettono non più di 10-15 minuti. La prima parte è infatti fedelissima alla sua controparte originale, sia graficamente che per quanto riguarda meccaniche di gioco e musica. Potrete addirittura scegliere nel menù opzioni se giocare la versione Spectrum o C64. Una piccola chicca che renderà felicissimi molti nostalgici. È inoltre possibile selezionare la velocità di gioco, utile per accelerare i nostri spostamenti, in quanto la corsa originale è sensibilmente lenta. In questo caso però i comandi diventano abbastanza imprecisi, soprattutto per quanto riguarda l’uso degli oggetti, quindi fate attenzione.

Per entrare più nello specifico delle meccaniche di gioco, il nostro Ninja dovrà vedersela con nemici di vario tipo per portare a termine la sua missione, tra cui cani da guardia, telecamere di sicurezza e guardie ben armate. Per affrontare al meglio la situazione avrà a disposizione, oltre alle sue arti marziali (calci in salto e pugni), oggetti di vario tipo recuperabili di tanto in tanto all’interno di casse o rifiuti. Si va dalle classiche Shuriken a coltelli, mattoni, tubi d’acciaio e molto altro. Nell’avventura aggiuntiva avremo anche a disposizione fiale di veleno e altri piccoli strumenti mortali.

Saboteur non è diviso in livelli, ma è un unico gioco esplorabile più o meno liberamente in stile simile ai metroidvania. Via via che porterete a termine le vostre missioni avrete accesso a nuove zone della struttura. Ovviamente anche la difficoltà aumenterà di pari passo con l’avanzare del gioco. Parlando a proposito della difficoltà, si può selezionare il grado di sfida. Si va da estremamente facile ad estremamente difficile con un sacco di difficoltà intermedie tra cui scegliere. Il problema è che Saboteur, essendo un gioco anni ’80, è punitivo. Avrete infatti alcuni problemi a completare anche solo la prima parte a difficoltà estremamente semplice. La prima sezione di gioco, essendo fedele all’originale, non prevede i salvataggi e checkpoint che sono invece presenti nella parte aggiuntiva. Questo potrebbe essere un discreto ostacolo fino a che non si imparerà la strada per compiere la nostra missione praticamente a memoria. La parte iniziale è infatti una sorta di labirinto con moltissimi vicoli ciechi, inseriti appositamente per farvi perdere del tempo prezioso. Si perché avrete anche un tempo limite per la vostra prima missione. Un Timer per trovare bomba e dati e uno per scappare dall’edificio prima che la bomba esploda.

Oltre al timer, avrete anche un altro problema di cui preoccuparvi, la vostra energia vitale. Nella parte bassa dello schermo c’è quella che a primo sguardo sembra una lunghissima barra rossa, che via via che verrete colpiti, oppure toccati o morsi dai cani, diminuirà inesorabilmente. Fate ben attenzione perché anche le semplici cadute vi toglieranno energia. Più alta è la caduta, più energia vi sarà tolta. Una volta che sarà completamente svuotata, cioè diventerà blu, sarete morti. In questo caso sarà Game Over. Se siete nella prima parte di gioco dovrete ricominciare da capo, se invece avete raggiunto uno dei molteplici checkpoint delle zone successive, allora potrete ripartire da li.

Le sezioni puramente platform del gioco, dove non ci saranno nemici, sono molte e tutte piuttosto difficili. Il sistema di controllo che il gioco si porta dietro, non è infatti sicuramente il migliore con cui superare sezioni che richiedono salti quasi millimetrici. Avrete a disposizione il solo stick sinistro per muovervi, nessuna freccia direzionale. Per saltare, cosa che dovrete fare spesso e che dovreste fare bene il prima possibile, ci sono due modi: inclinare lo stick in diagonale oppure premere A mentre si corre. Il problema è che nessuno dei metodi risulta essere perfetto. Per quanto riguarda lo stick, il sistema è impreciso e spesso vi troverete a saltare sul posto oppure a continuare a correre invece che saltare in lungo. In questo caso la croce direzionale sarebbe stata sicuramente una scelta più sensata. Nel caso vogliate usare i tasti, dovrete fare i conti con un leggerissimo ritardo tra la pressione del pulsante di salto e il salto vero e proprio. È questione di pochi millesimi, ma vi assicuro che farà più e più volte la differenza tra la vita e la morte del vostro Ninja.

Prima di concludere e darvi la mia opinione finale, volevo avvisarvi riguardo alla traduzione Italiana. Il gioco è si tradotto, ma in pratica in maniera quasi incomprensibile. Qui sopra ho inserito una foto appositamente per farvi rendere conto dello stato attuale della traduzione in lingua Italiana. Un’altra pecca che attanaglia il gioco è lo spostamento tra i menù. Decisamente lento e con tasti invertiti rispetto allo standard che si ha su piattaforma Nintendo. A servirà per tornare indietro e B per accettare.

In conclusione posso dire che il processo di riproduzione di Saboteur, per quanto riguarda grafica, sonoro e puro gameplay è fedele alle versioni originali. Le zone aggiuntive sono divertenti e aumentano di parecchie ore la longevità di gioco. La sua difficoltà e i suoi problemi con gli attuali sistemi di controllo, lo rendono però molto ostico da padroneggiare e forse persino da apprezzare per coloro che lo provano per la prima volta. Mio parere personale è che per far avvicinare le nuove generazioni a questa serie storica, forse, partire dal secondo capitolo sarebbe stata la scelta migliore, avendo migliori controlli e più possibilità di movimento che si avvicinavano di più agli standard odierni. Detto questo, consiglio questo primo capitolo solo ai fan di vecchia data. Il prezzo di 7€ (Nintendo eShop) potrebbe attrarre anche le nuove leve ma fate attenzione, la difficoltà sarà molto molto alta e di un genere ben diverso rispetto a quello a cui siamo abituati oggi.

Qui in basso potete trovare il video dei nostri primi minuti di gioco, fateci sapere la vostra nei commenti

Saboteur! – Recensione

PRO

Riproduzione perfetta della parte di gioco originale

Scelta tra la versione Zx Spectrum e C64

Ore di gioco aggiuntive con nuove zone e nuova storia

CONTRO

Controlli imprecisi

Traduzione Italiana illeggibile

6.5