OlliOlli World

OlliOlli World – Recensione

Roll7 torna prepotente con un nuovo e brutale titolo platform dedicato alla famosa serie di skateboard intitolata OlliOlli…

OlliOlli World
Data di uscita
08/02/2022
Versione testata
Xbox Series S
Sviluppatore
Roll7
Publisher
Private Division
Genere
Platform / Arcade / Rhythm Game
Lingua
Disponibile in Italiano
Il nostro Punteggio
9
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Agilità, forza, evoluzioni: ogni percezione viene acuita durante una lunga sessione di skateboard tra le mirabolanti lande di un luogo magico e avvolto dal mistero. Un viaggio idilliaco e paradossale verso lo Gnarvana. Una cortina di fumo insegue con estrema veemenza le ruote di uno skate variopinto che toccano l’asfalto rovente: la pressione corporea aumenta a dismisura, l’attrazione gravitazionale per qualche istante diviene maggiore, aggravando su entrambi i piedi che vigorosi sorreggono la tavola di legno. Una spinta dal basso verso l’alto; i muscoli lombari si tendono, così da permettere al corpo di sfruttare questo salto per superare un ostacolo mediamente alto quanto un bambino. Trattenere la tavola a sé per qualche secondo non è un’impresa semplice, ma nulla può spaventare colui che vuole ambire a diventare il futuro Re di Radlandia. Passano inesorabilmente gli anni, eppure in quei luoghi un po’ fumosi ed intrisi di misticismo la passione verso uno strumento chiamato skateboard non è mai scomparsa. C’è sempre qualcosa di nuovo ed intrigante da scoprire: trick a perdifiato, con termini e movimenti incomprensibili a chi non è avvezzo, un po’ come il vecchio dolphin flip o Forward flip. Il mondo dello skateboarding è davvero impressionante: per poter imparare qualcosa, bisogna anzitutto conoscere le basi, ovvero darsi una spinta e radunare entrambi i piedi al di sopra della tavola restando in equilibrio. Lo slang, quindi questo particolare insieme di parole che appartengono ad un lessico “da strada o comune per un insieme di persone con ideali affini”, è una grande fonte di sostentamento per affrontare al meglio le turbolenti strade con la tavola dotata di quattro ruote. Il panorama videoludico non si è mai tirato indietro nel proporre titoli che potessero accogliere questo gruppo di persone (ormai divenuto vasto ed impressionante), andando a cavalcare l’onda mediatica da quando il noto skater su rampa Tony Hawk riuscì in quel di San Francisco nel 1999 ad eseguire una giravolta di due rotazioni e mezzo nel corso di una gara. Un primato ritenuto storico che gli ha portato fama e successo. Non per niente sempre lo stesso anno uscì per le principali console dell’epoca (tra cui Playstation, Nintendo 64 e Dreamcast) il gioco intitolato Tony Hawk’s Pro Skater. Una serie pubblicata da Activision formata da tanti alti e bassi, ma che nella media ha intrattenuto e divertito migliaia di appassionati (anche il sottoscritto, con il piacevole quarto capitolo) con località fantasmagoriche ed iconiche come Alcatraz e piene di chicche di gameplay sorprendenti (adesso da considerare probabilmente uniche, visto l’andamento di affrontare certi titoli più aperti come gli open world con meccaniche più convenzionali e lineari).

Dopo svariati anni dall’ultima uscita del quarto capitolo di Pro Skater nel 2002 e l’inizio di altre versioni con un fascino meno catalizzante di quanto mostrato in precedenza, la serie sembrava aver raggiunto un triste destino: un declino non del tutto fortuito, poiché dal 2010 in poi l’andamento dei videogiochi è totalmente mutato, così come l’approccio al gameplay con l’esordio delle vecchie generazioni di console. Ad influire a questa incessante discesa la mancanza di titoli innovativi e promettenti. Fino a quando, dal sottobosco del panorama indipendente, sbucò quasi dal nulla nel 2013 un gioco a scorrimento con lo skate in pixel art chiamato OlliOlli. Un titolo dal carattere sagace, ma con diversi spigoli difficili da smussare; ciò che invece ha catturato la curiosità del pubblico è la diversificazione del gameplay rispetto al canonico 3D realistico, introducendo un sistema di movimento seppur classico ad uno stile fresco e gioviale. Roll7, autore tra l’altro di altri videogiochi mobile e su piattaforme PC di Microsoft, ha annunciato diversi mesi fa insieme al publisher Private Division (qui la nostra recensione di The Outer World su Switch) il seguito dei due titoli platform di skate, ovvero OlliOlli World. Probabilmente il titolo più importante e decisivo dello studio londinese, con diversi accorgimenti alquanto preponderanti dal punto di vista ludico e grafico. Disponibile dall’8 febbraio 2022 su Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X | S. Scopriamo finalmente insieme di cosa si tratta in questa nuova, folgorante recensione.

OlliOlli World
Una mappa fresca e piena di colori.

Un’avventura ricca di emozioni e salti mortali!

OlliOlli è una di quelle serie videoludiche dalla forte impronta ludica, con una trama (fino ad ora) risicata e con un comparto grafico impreziosito dalla notevole pixel art. Il nuovo titolo, dopo che il team è stato acquisito dal publisher Private Division e reso quest’ultimo a tutti gli effetti un’etichetta non più indipendente, propone un passo in avanti quasi anni luce; una modifica strutturale ad ogni comparto per estendere quello che in precedenza poteva risultare difficile da rifinire od inserire. Il termine World non indica solamente un’apertura con l’aggiunta della terza dimensione (pur mantenendo effettivamente lo stesso feeling da platform a scorrimento laterale), bensì l’estensione ai massimi livelli con una trama ampia, da open map e con dei guizzi stilistici mediamente più intriganti. Ed è proprio dal comparto narrativo che ha inizio questa approfondita camminata verso lo Gnarvana. Radlandia, il ricco ambiente fantasioso ed ispirato che sovrasta OlliOlli World, è una meravigliosa ed eclettica landa mistica; un luogo con svariate località peculiari e con un fascino assai coinvolgente. In quei paesaggi la magia ha incontrato lo stile caratteristico di chi frequenta le rampe di skateboard (molto americane alcune location). Tutti – e ripeto tutti – sono ben accetti alle dinamiche interne delle città colorate e considerati parti integranti della grande società di Radlandia, manifestando uno smodato interesse verso quello che viene considerato quasi alla pari di un culto allo sport nazionale, ovvero lo skateboard. Chiunque si trovi lì possiede una tavola con ruote e conosce sostanzialmente i primi dieci trick da effettuare tra le discese imponenti nella calda e affollata spiaggia di Sunshine Valley. L’ambientazione è quindi uno degli elementi fondamentali e da tenere in considerazione per poter argomentare sull’intreccio narrativo concepito da Roll7 per questo nuovo capitolo di OlliOlli. Man mano che si avanza linearmente (almeno nelle prime località richieste per superare il tutorial) non si avverte sostanzialmente quel senso di libertà tanto decantata dagli sviluppatori. Tuttavia non appena avrete questo irrefrenabile stimolo di scoprire in ordine non propriamente cronologico le vicende che si susseguono in Radlandia, la storia tende ad aprirsi e mostrare uno spaccato della società immaginata per questo capitolo davvero sorprendente, quasi da pelle d’oca per delicatezza ed inclusività. La foresta di Cloverbrook è colma di riferimenti alla narrativa cinematografica, oltre ad una forte ispirazione da parte degli sviluppatori ad altri titoli con all’interno luoghi boschivi immersivi e coinvolgenti. La storia dilaga quando, insieme ad un gruppo di amici, il protagonista (può essere sia maschile o femminile) decide di affrontare le difficili prove che la terra gli propone per diventare l’emblema dello skateboard e raggiungere lo Gnarvana (una simpatica analogia con il Nirvana, insomma). Il percorso è ostile ed irto di pericoli, come le cinque divinità da sconfiggere in prove a tempo o punteggi per proseguire indenni e sempre più speranzosi.

OlliOlli World
Salti ed evoluzioni!

La trama (rispetto ai primi due capitoli) è molto più coesa ed interessante. Non è solo un semplice pretesto per dare forma a questo mondo pieno di sfide e salti mozzafiato, bensì un’avventura piuttosto prevedibile, ma sensazionale. Un racconto che riesce ad instaurare con il videogiocatore un legame indelebile (un po’ inspiegabile visto le tematiche accennate e poco profonde), complice il gioco con il suo gameplay magnetico e dinamico. Un gioco con una forza nascosta che riesce ad emergere con il passare delle ore, attaccati allo schermo e con il pad saldo tra le mani. Le cinque divinità riflettono sia per estetica che per comportamenti i luoghi (indicati nella mappa come delle macro regioni). La cultura di strada è davvero significativa ed evidente; riesce a farsi ben vedere anche nelle fasi meno narrative, attraverso pittogrammi o graffiti sui muri e dai colori evanescenti dei personaggi da incontrare. Un titolo che spinge soavemente alla perfezione, anche grazie al gameplay stimolante e frenetico di cui tratteremo fra poco. La composizione delle scene richiede un’attenzione elevata; per godersi questa avventura sono necessari pochi, ma imprescindibili accorgimenti. Uno su tutti è quello di osservare qualunque dettaglio ed informarsi, se strettamente necessario, per capire quali siano i riferimenti introdotti nell’ambiente dagli sviluppatori. La verve umoristica del gioco è notevole: un intreccio coeso e ben amalgamato tra battute sarcastiche molto britanniche e citazioni continue alla cultura pop. Ogni frase non è per nulla scontata, riesce ad integrarsi estremamente bene con quella precedente; persino il gruppo, composto da tipi scapestrati e bizzarri, è piacevole da ascoltare e leggere. Una struttura narrativa intrigante e sostanzialmente buona, anche verso il finale. Non ci troviamo dinanzi ad un altro The Artful Escape in quanto tematiche ed intensità: la sostanza è meritevole e superiore al passato, e questo basta per rendere giustizia alla serie di Roll7. La longevità è in linea con i due capitoli precedenti, purtroppo. Per un gioco del genere, in quanto arcade nell’anima, poter arrivare alle dieci ore consecutive con sempre qualcosa di nuovo da scoprire era molto difficile. Infatti la storia ha una durata di circa cinque ore. Ma ovviamente il titolo non termina assolutamente con la campagna: c’è molto di più, come le sfide a tempo con i giocatori globali nel mondo ed altri accorgimenti meramente ludici/online. Per chi è alla ricerca di un motivo ludico per collezionare sempre più premi, allora questo è il titolo per voi: vorace, soddisfacente e dannatamente difficile. In più è disponibile in lingua italiana per quanto compete i sottotitoli, mentre l’ottimo doppiaggio è previsto in inglese.

OlliOlli World
Enciclopedia dello skate.

Un platform mascherato da rhythm game: follemente difficile e promettente!

L’avventura a Radlandia per raggiungere la paradisiaca confraternità delle divinità dello skate prosegue con il gameplay. L’intrattenimento ludico è il fulcro di OlliOlli World. Dopotutto per un titolo del genere è impensabile aspettarsi qualcosa di “semplice” o “facile” da superare con pochi movimenti. Vi trovate dinanzi ad un gioco estremamente tecnico e complesso. Il prologo con il tutorial è molto introduttivo e spinge – diversamente dagli altri due capitoli – il novizio ad affrontare il mondo di soli skateboard con un piglio più arcade e dinamico. Nonostante la lunga sessione di prove, la prima ora effettiva di gioco la si trascorre nel comprendere (sempre se non siete avvezzi alla serie, lo ribadisco) a come utilizzare l’analogico per effettuale trick dopo trick. Un titolo che vuole e pretende sempre la perfezione; non potete esimervi, anche davanti ad un temibile boss di quartiere. Infatti il gioco fa il suo esordio con i compagni che invitano il protagonista a seguire una lista di missioni per quella singola tappa. Ognuno ha una specificità: chi predilige i grind sull’asfalto o sopra delle aste, a coloro che invece puntano ad una pulizia di esecuzione con la fase iniziale denominata nel gergo Caveman. Il semplice e mai convenzionale Ollie (a cui si ispira anche la serie) è un salto da effettuare con lo skateboard; una di quelle manovre che permette di saltare lasciando entrambi i piedi ancorati sulla tavola. In base allo spostamento del piede in avanti, la manovra chiamata ollie diventa un Nollie. Sono trascorsi decenni da quando l’uomo ha utilizzato la tavola a quattro ruote per eseguire acrobazie, ognuna diversa dall’altra per intensità e pericolosità. In OlliOlli World l’approccio ludico è quasi da rhythm game, rispetto ad un platform a scorrimento laterale. Bisogna essere molto precisi e puliti nell’eseguire le mosse, pena una caduta ed il dover rompere la possibile combo da concludere. Alle volte è meglio non spingersi oltre con giravolte e quant’altro, puntando ad un solo ed unico trick fatto dannatamente bene. Persino il salto è facile da sbagliare: può capitare di non riuscire a calcolare in un primo momento lo spazio tra l’ultimo gradino e la strada. In queste circostanze è buona norma affrontare più volte la tappa, così da memorizzare ogni singola posizione. Può sembrare una pratica molto simile ad i trial and error, ed infatti questo titolo richiama a grossi linee dinamiche davvero affini ai roguelike (senza il permadeath od altri accorgimenti ludici). Se dovessimo fare un eufemismo per spiegare bene il gameplay di questo titolo, considerate OlliOlli World come un grande mosaico da comporre: ad ogni tassello aggiunto, in questo caso dopo aver imparato a padroneggiare un trick, si inizia a delineare un disegno meraviglioso e colorato. Ci vuole sostanzialmente molto tempo per imparare se alle prime armi. Per gli altri invece sono necessarie poche tappe per padroneggiare, almeno mediamente, alcune mosse classiche, un po’ come Heelflip, Inward Heelflip, Bigspin e un 360 Flip. 

A disposizione, per una maggior chiarezza di ciò che sta accadendo nel comparto narrativo e ludico, un’enciclopedia colma di nomi, riferimenti e descrizioni utili. OlliOlli è una serie che con questo ultimo capitolo può considerarsi molto più matura, con tecnicismi da non sottovalutare in alcun modo. Il gameplay non prevede una sequenza di tasti da schiacciare a caso, bensì una sequenza intelligente di movimenti che sono necessari per portare a compimento il trick. Badate bene, questa stessa spontaneità nel rendere il pad una sorta di estensione della tavola nei piedi può tramutarsi in disagio molto presto. Il movimento dell’analogico è ben integrato con ciò che si desidera fare; ed è grazie a quest’ultimo che si riesce ad eseguire buona parte delle giravolte e salti. Gli sviluppatori londinesi sono riusciti a riportare in auge la cultura dello skateboarding su console con un titolo divertente, abbastanza tosto e con un umorismo imbattibile al momento. Il cambio di rotta della direzione artistica è l’altro elemento da dover tenere conto in questo nuovo capitolo. OlliOlli World è un tripudio della grafica fatta a mano, un po’ come Minute of Islands. Un affresco psichedelico e surreale come il tanto amato Adventure Time di Cartoon Network. L’ispirazione artistica a quest’ultimo prodotto televisivo animato è alquanto notevole, una sorte di omaggio degno di nota. Tra un percorso e l’altro spesso si rischia bonariamente di soffermarsi a contemplare il paesaggio e notare quei tanti accorgimenti che rendono meraviglioso e affascinante questo gioco. Su console next-gen Microsoft oltre alla grafica ad una qualità strabiliante e delle texture ottime, al livello tecnico il gioco si dimostra essere ancora più affidabile e promettente. Il frame-rate è molto stabile, tranne in alcune circostanze alquanto isolate è possibile percepire un lieve calo. Ma per tutto il resto è ottimo; illuminazione fantastica, tratto simile al cel-shading curato nei minimi dettagli. Insomma, un gioco con i fiocchi. Per quanto concerne il comparto musicale sonoro, le tracce sonore sono un simposio alla cultura pop di strada, ma con qualche inaspettato virtuosismo.

OlliOlli World
Alta personalizzazione del protagonista.

In conclusione, OlliOlli World è il degno erede di una serie che tra le tante difficoltà è riuscita ad emergere in un mare colmo di produzioni indipendenti. Un platform adventure con scorrimento laterale che in realtà nasconde un’insidia chiamata tecnicismo da arcade classico. Un – in parole povere – rhythm game godibile, divertente e molto affascinante. Se ai primi livelli si rischia facilmente di cadere nella trappola e sbagliare in maniera ripetuta. Eppure non bisogna mai demordere, poiché il titolo tende a migliorare a vista d’occhio con manegevolezza e comfort: i tasti da schiacciare e coordinare sono ben posizionati, con la possibilità di modificare in qualunque momento l’ordine. Un gioco con un gameplay ostico, micidiale e attraente. Anche quando siete lontani, pensate a come superare un tracciato ed eseguire un trick al massimo per ottenere il punteggio più alto di tutti. Il titolo concepito dal team londinese chiamato Roll7 è disponibile su console Microsoft dall’8 febbraio 2022 al prezzo di 29,99 euro. Un rapporto qualità-prezzo sensazionale ed abbordabile; un gioco arcade meraviglioso come pochi e che si stabilisce di diritto, al netto di qualche complicazione ancora da smussare e resa nota poc’anzi, nell’olimpo dei migliori titoli di questo ultimo periodo. Lasciatevi catturare dalle bellezze esteriore di Radlandia, con un livello di personalizzazione del personaggio altissima e caratteristica.

OlliOlli World
OlliOlli World – Recensione
PRO
Trama suddivisa in aree tematiche;
Un grande parco giochi pieno di tecnicismi e salti mozzafiato;
Gameplay rinnovato, fresco ed ostico (se si ricerca la perfezione);
Graficamente impeccabile ed impressionante;
Disponibile in italiano (solo sottotitoli e menu).
CONTRO
Per un novizio, nonostante sia molto introduttivo, può indurre al trial and error eccessivo;
Longevità troppo contenuta.
9
Da veri skater e per aspiranti tali!
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