Cyberpunk 2077 Main

Cyberpunk 2077 – Recensione

Inserisci lo shard ed entra nel mondo surreale di cyberpunk...

Cyberpunk 2077 Cover
Data di uscita
10/12/2020
Versione testata
Xbox Series S
Sviluppatore
CD PROJEKT RED
Publisher
CD PROJEKT RED
Genere
Azione / Avventura / Open World
Lingua
Disponibile in Italiano
Il nostro Punteggio
8
Acquistalo da qui

Salve, Choombas! Se sei qui, in questo articolo, vuol dire che abbiamo hackerato il tuo sistema e adesso sei sotto il controllo della Corporazione. Il nostro fidato netrunner sta ricompilando il codice che governa il tuo organismo composto da innesti biomeccanici; nel passaggio dei dati è stato riscontrato un problema afferente la frammentazione del tuo numero bancario (ovviamente criptato): ma non avere timore, qualunque possedimento sia fisico che virtuale ora è finalmente in nostro possesso. Avvertirai una leggera scossa a partire dalla spina dorsale, fino a giungere nei pressi del contatto link. La vista ti risulterà più annebbiata del solito, come se stessi fluttuando nell’iperspazio scaricando nuovi pacchetti. Il corpo è soggetto maggiormente all’attrazione gravitazionale: una semplice conseguenza al passaggio dei contanti “eddie” (euro-dollari) al server redazionale. Siamo consapevoli del disagio appena creato, tuttavia abbiamo ritenuto doveroso agire in tal maniera per non destare troppi sospetti da parte della polizia locale. Per eventuali lamentele, il consiglio è quello di recarsi il prima possibile da un bisturi e condurre un’analisi approfondita del proprio sistema neurologico. Ah, inoltre durante lo scan abbiamo recuperato una recente donazione da parte di un parente anonimo con una piccola, amorevole dedica. “Ricordati di seguire le nostre pagine social prima di uscire dal sito”. Blip!

Fumi di scarico, scintille metalliche, neon luminosi, insegne olografiche, panoramiche distorte e personaggi insolitamente perversi/brutali. Il sistema generale è corroso, traviato dai piani alti e dalla Corporazione che investe ingenti somme di denaro per annichilire dal mondo intero quel briciolo di l’umanità rimasta. Benvenuti nell’oscura metropoli, nel confine tra deserto e industria, cibernetica e carne marcia. In un luogo dove l’essere umano è solo uno schiavo del progresso e delle transizioni economiche. L’aria è soffocante, le strade pullulano di criminalità e disordine, mentre dai grattacieli infiniti gli Arasaka banchettano insieme al progetto relic. I fixer non riescono più a contenere i problemi causati dagli Street Kid e le persone che non intendono rispettare le regole. Un mondo che ha seguito l’evoluzione sbagliata: non sarebbe dovuta andare così, qualcosa di strano è accaduto da quel fatidico attacco alla Torre e quando i Samurai decisero di insorgere. Il potere è bieco e assuefacente, distoglie chiunque; la pace non è vicina, eppure la città più innovativa ed irriverente del territorio dei New United States prospera. Le forze militari si sono affievolite rispetto al passato, da quando il Collasso è avvenuto negli anni ‘90, sebbene sia tuttora in vigore una delle leggi marziali. L’inganno, la perfidia investono quelle strade, i percorsi che conducono nelle piazze e nelle varie località simili a “sobborghi”. Night City è la località nevralgica per ogni essere umano nel 2077, un luogo ricercato sia da macchine che da aristocratici, vagabondi o membri della corporazione. Dove l’ambizione incontra l’orgoglio, il pregiudizio e la paura. Da lì è possibile vivere esperienze brutali, paradossali e dannatamente incredibili. Dalle vette di un grattacielo, fino ad arrivare in un quartiere bersagliato dalla polizia locale: in ogni angolo, specialmente se remoto della città, brulicano vita e sofferenza, amore e distruzione. Non è facile tracciare un confine tra realtà e finzione: chiunque si aspetta qualcosa, persino il rivenditore di componenti biomeccaniche (od innesti), i bisturi. La perseveranza premia solo gli sciocchi, la vendetta è il sentimento più atavico e conservativo che alimenta maggiormente le strade di Pacifica o i centri affollati di Little Tokyo

Sono trascorsi più di otto anni da quando CD Projekt Red in un fatidico evento mondiale presentò Cyberpunk 2077, un titolo estremamente legato alla versione omonima da gioco di ruolo cartaceo Cyberpunk 2020 (a sua volta basato sulle opere letterarie degli scrittori William Gibson e Bruce Sterling) ed un sistema open world assuefacente (pieno di tantissime side quest). Un progetto assolutamente imperdibile per il panorama videoludico e dalle proporzioni titaniche. Nessuno si sarebbe mai aspettato che nel corso degli anni, dopo un’attenta analisi e ricerca del materiale corretto da inserire all’interno del gioco, qualcosa potesse andare realmente storto. In fin dei conti stiamo parlando di un team astuto, professionale e già reduce di altri colossi videoludici, un po’ come la saga di The Witcher approdata ultimamente con il terzo capitolo anche su Nintendo Switch. Un’opera che chiunque, anche i meno avvezzi al medium, desiderava ardentemente, soprattutto per la sua bivalenza da gioco di ruolo (RPG) con meccaniche action/sparatutto in un’atmosfera alquanto soverchiate e preponderante. Cyberpunk 2077 è stato rilasciato su console Microsoft, Playstation (annessa PS5 e Xbox Series X | S, sebbene non vi sia ancora una patch di passaggio alla next-gen) e PC il 10 dicembre 2020. Da quando è uscito, si è ampiamente discusso sui problemi effettivi del comparto tecnico un po’ altalenante, riferito comunque solo alla vecchia generazione di console. È accaduto come se gli sviluppatori si fossero focalizzati solamente nell’ottimizzare la versione più prestante del gioco, ovvero quella PC, tralasciando il resto. Non avendo avuto l’occasione (nei mesi scorsi) di poter provare il titolo nella sua forma base, sfruttiamo l’occasione dei recenti aggiornamenti – gli hotfix – per poter finalmente approfondire dell’opera concepita dal team di sviluppo Polacco. Un gioco che si mostra con una delicatezza narrativa disarmante ed un guizzo stilistico impenetrabile. Le lande non sono più desolate: nel futuro ogni cosa è diversa, perfino mangiare adesso è una condizione non assolutamente necessaria. Che sia la strada giusta? Oppure dovremmo aver paura di quello che il futuro ci prospetta con la tecnologia? Scopriamo insieme di cosa si tratta in questa nuova, morigerata recensione. 

Cyberpunk 2077
Il colpo d’occhio è veramente mozzafiatante, unica!

Night City: l’anima pulsante della corrente Cyberpunk 

La linfa vitale, il flusso canalizzatore, il cuore pulsante di Cyberpunk 2077 è la metropoli notturna; l’epicentro di un continuo viavai intenso di persone, etnie e culture. Impossibile (nel futuro) non imbattersi in Night City, all’interno di una città che riesce a consumare, prosciugare, persino togliere la vita e allo stesso tempo offrire estasi e benessere. Un luogo trafficato da una miriade assolutamente non indifferente di autovetture, dei mezzi di trasporto che variano da due a quattro ruote motrici, fino ad arrivare alle tanto amate, quanto disprezzate dai non-corporativi veicoli volanti. L’ingresso a Night City è dannatamente favoloso ed inaspettato: il giocatore è catapultato in un ambiente aspro, che esprime vitalità e morte ovunque. L’idea di ambientare Cyberpunk 2077 in un’area così densa e popolata come la capitale dei Nuovi Stati Uniti è un’esperienza palpitante, emozionante e significativa, specialmente per chi naviga nei GDR cartacei da molto tempo. Non esistono razze aliene o figure astratte nel gioco, bensì ogni evento, concetto e struttura è sostanzialmente una trasposizione di quello che potrebbe essere il futuro nella realtà di tutti i giorni. Gli sviluppatori Polacchi, come accaduto con The Witcher, hanno voluto estrapolare con rispetto e devozione all’opera primaria (i già citati giochi di ruolo) una narrativa estremamente convincente e solida. Il primo approccio con la letteratura cyberpunk è un processo alquanto straniante e paralizzante: non si comprende se qualcosa del genere, ovvero un’espressione del futuro prossimo parecchio enfatizzata e romanzata, possa realmente piacere o stuccare. Tuttavia man mano che si avanza il disegno diventa molto più chiaro; ed è lì che appare Night City, una metropoli soverchiante e meravigliosa. Infatti non per niente il team ha voluto incentrare buona parte della narrativa del gioco all’interno (ed una buona parte anche nei confini) della città notturna, affinché ognuno dei giocatori potesse vivere uno spaccato di ciò che nelle vicende cartacee dell’opera viene accentuato all’ennesima potenza. La città è letale per tutti, nessuno escluso. Per essere riconosciuto dalla metropoli, per far sì che ogni cittadino possa ricordare le tue imprese e diventare una leggenda, l’unico modo è “morire con il botto”.  A Night City gli errori non vengono perdonati, e se dovesse accadere qualcosa di diverso vieni ucciso all’istante. 

Per raccontare Cyberpunk 2077 è necessario prima comprendere l’importanza della città, di un luogo che non costituisce solamente l’ambiente circostante dove il protagonista muove i suoi passi, bensì la lore che ogni vicolo, manoscritto o personaggio continua a promulgare. Gli eventi del gioco sono legati a Night City, e non all’essere umano. Un aspetto davvero interessante e coinvolgente, che introduce una nuova meccanica narrativa, ovvero quella legata all’open-world più esplorativo e pieno di dettagli inerenti ad una storia paradossale. I cittadini esprimono già dalle cicatrici in volto quanto un luogo del genere possa essere così impattante nella vita personale. Essendo un RPG di stampo moderno, il giocatore ad inizio partita può creare il proprio protagonista: è possibile scegliere tra maschio o femmina e una personalizzazione davvero minuziosa. Capelli, colore della pelle, innesti biomeccanici, forma dei genitali o perfino la muscolatura: ogni dettaglio non è stato tralasciato, dunque è possibile vivere già dall’editor del personaggio un’esperienza assolutamente creativa e divertente. Che siate di sesso maschile o femminile il nome del protagonista non cambia, l’unica variante è la voce e la sua tonalità. V è il personaggio principale dell’avventura, un protagonista che viene modellato successivamente tramite la scelta di una delle tre fazioni disponibili. In base a quale ramo abbiate selezionato, anche il prologo (chiamato Original Story) è differente. Lo stile di un gruppo si adatta meccanicamente alle dinamiche relazionali del protagonista, conferendo inoltre in alcune risposte una variante dettata sull’esperienza pregressa (della storia originale e del suo passato) e sul carattere. Il Corporativo è il ceto nobile della città, l’alta borghesia che può permettersi di guardare dall’alto dei propri grattacieli l’essere inferiore in strada. Lo Street Kid è colui che conosce a menadito ogni angolo della città, riesce ad orientarsi con facilità ed ingannare il prossimo con astuti sotterfugi. Il Nomad è il vagabondo del deserto, un personaggio intelligente che non si è piegato alle volontà maligna della città ed ha deciso di restare all’esterno tra rottami e bevande illegali. Tutte e tre le fazioni rendono l’incipit del gioco assolutamente originale e divertente, oltre al poter personalizzare in maniera così netta il protagonista. Dopo aver scelto una personalità, tocca assegnare i punti caratteristica ed i talenti, suddivisi in Forza, Capacità Tecniche, Intelligenza, Freddezza, Riflessi. Ogni talento contiene un numero preciso di abilità che consentono al personaggio di essere più malleabile. Per un giocatore meno esperto, il dover bilanciare V con nuove caratteristiche è un’esperienza traumatica e troppo impegnativa, non avrebbe guastato un selettore automatico o delle macro aree da selezionare a priori “all’aumento di livello”.

Superato il prologo e fatto la conoscenza di uno dei personaggi più rappresentativi del titolo, ovvero un tale di nome Johnny Silverhand, un’icona di Night City nel 2022, Cyberpunk accoglie il giocatore con una componente narrativa brutalmente impegnativa, approfondita ed immersiva. Le prime dieci ore di gioco sono fondamentali per tracciare una linea univoca che rappresenti nell’anima Cyberpunk 2077 e la sua storia unica ed originale. V viene gettato nella pattumiera, dopo una missione speciale assai complessa nella torre Arasaka, dovendo in qualunque modo porre rimedio allo shard (un chip inserito nella sua testa) che lo rende instabile. La trama è ben distribuita nel gioco e propone una storia che cerca sempre di farsi rispettare, con una durata media di circa venticinque ore (per quanto riguarda solo la campagna principale). Il titolo è estremamente longevo e con una mole di quest di contorno meritevoli, come le possibili romance che il protagonista può vivere con alcuni personaggi iconici dell’opera. Judy, ad esempio, riesce ad intrattenere il giocatore in una serie di quest secondarie meravigliose e non per nulla noiose: il risultato è sicuramente il premio giusto per una dedizione certosina verso uno dei personaggi più affascinanti del titolo del team Polacco. Andando avanti con la storia è possibile scoprire anche ciò che è accaduto cinquant’anni prima degli eventi legati a V e la sua cerchia di amici. Cyberpunk tutto sommato è capace di coinvolgere il giocatore per circa una sessantina di ore complessive, tutte votate alla scoperta di una trama impreziosita di informazioni sul passato, sul presente e soprattutto sulla vita di una delle metropoli più avvincenti dell’ultimo decennio videoludico degli open world. L’opera di CD Projekt Red è localizzata interamente in lingua italiana, con un doppiaggio meraviglioso e coinvolgente.

Cyberpunk 2077
Alcune scelte devono essere fatte velocemente, pena una risposta completamente diversa da quella prospettata.

Un open-world eclettico e variegato, infinitamente polarizzate 

La narrativa di Cyberpunk 2077 è folle, emozionante e dettagliata. Il gioco è composto da ben cinque epiloghi differenti, ognuno dei quali riesce a delineare molto bene un possibile futuro del genere (senza considerare gli eventi accaduti di recente alla software house). La conclusione del titolo è ciclopica, capace di far perdere il fiato e per certi aspetti unica: una storia che riesce finalmente a terminare chiudendo le dovute parentesi aperte per strada e fornendo al giocatore un senso di soddisfazione importante. Ma se da un lato abbiamo una componente narrativa promettente ed accessibile, dall’altro versante troviamo un gameplay caratteristico degli action/shooter in prima persona con il mondo aperto. Già da subito, senza alcuna limitazione, è possibile aggirarsi per le vie sconfinate e selvagge di Night City. Ad ogni angolo visitato, come la particolare Little Tokyo, la popolazione ed i vari scorci meravigliosi graffianti riescono a regalare un senso di completezza e presenza non indifferente. Purtroppo gli NPC non sono molto astuti: seguono dei pattern prestabili, molto spesso nemmeno reagiscono alla presenza di una pistola o di una macchina in rotta di collisione con un muro. Per quanto Night City possa essere un ambiente soverchiante, la gente in strada non riesce a restituire quel senso di immersione che un gioco open world come GTA V invece propone in maniera più oculata (considerando anche che si tratta di un titolo del 2013). L’ultimo Assassin’s Creed Valhalla riesce a mostrare una presenza scenica di contorno esaustiva. Il gioco in quanto formula ruolistica propone molta più varietà, anche se – come abbiamo già detto – la distribuzione dei punti e la relativa selezione delle abilità è davvero complessa per chi non si affaccia al genere dei RPG da molto tempo. Si aggiunge anche una delle meccaniche di gameplay più interessanti a complicare la situazione, stiamo parlando degli innesti. V è assolutamente personalizzabile in qualunque forma e dimensione: le parti meccaniche possono essere sostituite e migliorate presso una struttura gestita da un bisturi, così da implementare nuove funzioni specifiche, come ad esempio una coppia di occhi con vista oscurata, arti con una struttura ossea in titanio e più resistenti. Qualunque soluzione voi scegliate per migliorare le doti del protagonista, dovrete ovviamente pagare e la moneta di compravendita del gioco è il famoso eddie, l’unione tra l’euro ed il dollaro. 

Il processo di world building in Cyberpunk 2077 è molto importante, poiché l’intera struttura del titolo polacco è governata da una legge precisa, ovvero “chi fa un errore deve morire”: uno scambio equivalente che in alcune situazioni può nuocere realmente al protagonista. Night City è viva, riesce a mostrare più facce contemporaneamente e regalare al giocatore un senso di appartenenza. L’hud (l’interfaccia grafica) del gioco è veramente semplice e ben distribuita, perfino la mini mappa collocata in alto non sporca assolutamente l’impatto visivo in prima persona. Ogni menu può essere consultato in qualunque momento, anche quando si è in battaglia o in corsa. Nel titolo è possibile effettuare attacchi melee o a distanza con fucili e/o armi di precisione. L’inventario è davvero ampio e variegato: esistono armi che consentono di direzionare il colpo o fucili che lanciano dei razzi in un’area circoscritta. Le meccaniche di gameplay basilari in Cyberpunk sono fortemente legate all’anima da action shooter classico, anche se come sparatutto non riesce mai ad eccellere. E’ presente la mira assistita o il colpo accompagnato, eppure è veramente complesso riuscire a prendere un nemico se non si è abituati al genere di appartenenza. Le missioni possono essere effettuate in più modi: anche l’approccio stealth non è assolutamente da accantonare. Anzi, in alcune circostanze è preferibile muoversi con cautela e mantenere un profilo basso per non rischiare di essere crivellati dai colpi di una torretta nemica. Il grado di difficoltà del gioco non è perfettamente bilanciato, capita spesso di ritrovarsi in luoghi con nemici troppo forti o viceversa. Si tratta comunque di un titolo che vuole proporre un gameplay da open world con più elementi in maniera alquanto tradizionale, con qualche piccolo spunto originale sparso un po’ ovunque. Le missioni secondarie sono davvero tante e sono inserite in modo da non opprimere la campagna principale, ma risultano perlopiù un gradito contorno per salire di livello o fare nuove conoscenze. L’elemento ludico che ho trovato invece parecchio ostico è la guida di un veicolo a quattro ruote. A differenza di una moto, l’auto tende a slittare troppo e non segue bene il comando impartito dal giocatore con l’inclinazione dell’analogico. Le missioni legate ai talenti da hacker sono le più divertenti, anche perché spingono il giocatore ad avere un approccio più rilassato e da calcolatore; niente a che vedere con quelle dove V viene accerchiato da una decina di nemici e deve districarsi senza morire. Le modalità non mancano assolutamente, la varietà e tanta ed il gameplay è comunque abbastanza divertente (senza allontanarsi troppo dai canoni conosciuti dei RPG open world). 

Cyberpunk 2077
La personalizzazione è davvero alta: ogni cosa è modificabile, senza esclusione di colpi!

Un’opera sostanziosa, ma con qualche incertezza di troppo

Lo scorso anno per il genere Cyberpunk è stato uno dei periodi migliori, dove abbiamo visto titoli del calibro di Ruiner approdare su Nintendo Switch e proporre un nuovo modo di vedere delle ambientazioni ricche di dettagli in un gameplay abbastanza ostico come quello dei Twin-stick shooter. Cyberpunk 2077 è uno di quei giochi che nel bene o nel male riesce a lasciare il segno e rimanere impresso saldamente nelle menti dei videogiocatori. Le polemiche che hanno accompagnato il primo mese di vita del gioco sono state ingenti e molte – opinione personale – anche davvero fuoriluogo. Tuttavia su un particolare aspetto dell’opera di CD Projekt Red è veramente carente, ovvero il comparto tecnico. Non stiamo parlando di un titolo ingiocabile, bensì di qualcosa leggermente differente. Dalla nostra possiamo affermare che usando una console next-gen le limitazioni tecniche rispetto ad una console della scorsa generazione non si notano molto, sono perlopiù problemi di texture che caricano in ritardo o riferite ad un frame-rate piuttosto ballerino (solo in certe situazioni più concitate). Negli spazi aperti la situazione migliora notevolmente; i tempi di caricamento su Xbox Series S sono effettivamente più rapidi. Il livello qualitativo del gioco è comunque molto alto, sebbene si debba chiudere più volte un occhio nel vedere compenetrazioni e bug minori. Al momento della stesura della recensione, non è stato riscontrato nessun crash di sistema o freeze. Graficamente il gioco è stupefacente, con scorci da mozzare il fiato e personaggi con una caratterizzazione estetica meravigliosa. Il colpo d’occhio non manca minimamente, nonostante le imperfezioni tecniche riscontrate. Per quanto riguarda il comparto musicale e sonoro, il gioco varia tra sonorità appunto cyberpunk, dunque che sfruttano virtuosismi con melodie elettroniche, e musiche pop moderne eclatanti. 

Cyberpunk 2077
Lo shooter non spicca per originalità, ma è comunque molto divertente.

In conclusione, Cyberpunk 2077 di CD Projekt Red è un’opera open world in prima persona davvero immensa e difficile da gestire, ma con un livello narrativo e ludico sicuramente di pregio. Al netto di alcune pecche strutturali/tecniche che possono – lo ribadiamo – compromettere anche la vostra partita, la grafica, la caratterizzazione dei personaggi e la profondità della trama sono alcuni degli elementi migliori che il gioco ha da offrire immediatamente. Un titolo assuefacente, in grado di catturare per la tanta varietà di missioni, elementi secondari ed intrecci amorosi. Su console next-gen si può godere con più facilità di un prodotto tutto sommato esaustivo. Sconsiglio attualmente (prima di eventuali patch risolutive più efficaci) l’acquisto su console di vecchia generazione. Stilisticamente Cyberpunk è uno dei titoli più influenti disponibili riguardo al suo genere di appartenenza. Se siete alla ricerca di una storia assurda, godibile e specialmente piena di colpi di scena, ma facendo più di un compromesso per non corrompere troppo l’esperienza finale, allora Cyberpunk 2077 è ciò che fa per voi: siate comunque cauti e non fatevi problemi a riavviare la partita, perché il gioco merita di essere concluso. Disponibile su store Microsoft dal 10 dicembre 2020 al prezzo di 69.99 euro. Un rapporto qualità/prezzo difficile da collocare adesso. Se fosse uscito senza problematiche tecniche, avrebbe avuto sicuramente senso. In questo modo no, purtroppo. Night City, una delle città più importanti ed influenti del 2077, vi attende a braccia aperte. Ma state attenti, che siate dei corporativi, nomadi o street kid la situazione non cambia: dovrete impegnarvi a salvare voi stessi e la metropoli prima che possa cadere in preda alle convulsioni ed al desiderio di autodistruzione.

Ultimo aggiornamento: 2024-04-27 at 21:30

Cyberpunk 2077 Main
Cyberpunk 2077 – Recensione
PRO
Componente narrativa ottima ed intrigante;
Night City è una città viva, piena di posti da visitare e missioni secondarie da svolgere;
Ludicamente è impressionante...
Longevità alle stelle: un racconto serio, divertente e mai noioso;
Disponibile in italiano (sia sottotitoli che testi);
Musiche virtuose emozionanti ed azzeccate.
CONTRO
... anche se con troppi dettagli poco convincenti;
L'albo delle abilità rischia di essere poco inclusivo nei confronti di un novizio ai RPG action;
Tecnicamente è altalenante: troppo problemi per un gioco meraviglioso, purtroppo.
8
Un cyberware pieno di personalità!
Acquistalo da qui