Helheim Hassle

Helheim Hassle – Recensione

Perfectly Paranormal fa ormai parte di quel gruppo di sviluppatori conosciuti per la loro capacità di dar vita a videogiochi bizzarri e surreali, ed il loro precedente progetto – Manual Samuel – rispecchia esattamente questo concetto. Il videogioco che tratteremo segue vicende simili a quelle di quel videogioco ma con un approccio e protagonisti totalmente differenti. Ecco a voi il puzzle-platform Helheim Hassle, ed oggi cercheremo di capire se merita la vostra attenzione.

Helheim Hassle
“Ehm… e se ti dicessi di no?”

Helheim Hassle è inizialmente ambientato nell’era vichinga e vede come protagonista il giovane Bjørn. Costui non vorrebbe rischiare la propria pelle per ascendere al Valhalla (dato che, come dice nel gioco, “il Paradiso fa schifo“) e desidererebbe esplorare Helheim: il regno dei morti della mitologia norrena. Purtroppo Bjørn non solo muore in maniera penosa, ma viene fatto ascendere per errore al Valhalla. Secoli dopo uno scheletro ambulante, Pesto, decide di far risorgere il povero ragazzo e questa sarà la sua unica occasione per raggiungere Helheim. C’è solo un problema: da adesso Bjørn perde le sue parti del corpo… letteralmente.

Il videogioco in questione si sviluppa come un platform-puzzle game in 2D nel quale il giocatore, interpretando Bjørn, deve superare una serie di puzzle al fine di proseguire nella trama. Tutto il gioco può essere diviso in una serie di micro-puzzle ambientali che richiedono di gestire leve, oggetti e molto altro. La natura base dei puzzle – che possono avere una difficoltà più o meno elevata – è quindi semplice ma ciò che contraddistingue le varie fasi di gioco sono gli approcci utilizzabili dal giocatore. Ogni puzzle va affrontato con tutto il corpo, in tutti i sensi.

Come abbiamo detto poco fa Bjørn ha il superpotere (o la maledizione) di staccarsi alcune parti del corpo come la testa, le braccia ed una gamba, controllandole poi a piacimento. Questo permette al giocatore di raggiungere luoghi altrimenti non accessibili e, nello stesso istante, alcuni pezzi del corpo possono essere combinati per dare vita a vere e proprie aberrazioni. Unire la testa di Bjørn con un altro arto può tornare utile per raggiungere determinati luoghi e per ogni pezzo “staccato” il corpo del protagonista diventerà sempre più leggero, compiendo così balzi maggiori. Questo permette al giocatore di avere un controllo dei puzzle molto ampio e la possibilità di combinare parti del corpo può dare vita a risultati inaspettati. La scelta del team di sviluppo di risolvere gli enigmi in questa maniera è sicuramente d’impatto e farà piacere a molti giocatori.

Helheim Hassle
Tra i contenuti del gioco ci sono anche veri e propri Codex, utili per capire il proseguimento della trama o per avere qualche piccolo aiuto. C’è anche una mappa, ricca di “viaggi rapidi” utili a chi vuole finire il gioco al 100%.

Mettendo da parte il gameplay base, Helheim Hassle spicca sicuramente dal punto di vista della trama. Come abbiamo detto prima all’interno della vicenda Bjørn vivrà una vera e propria odissea per raggiungere l’Helheim… ma non sarà da solo. Il più grande alleato comico è sicuramente Pesto – personaggio già apparso in Manual Samuel – ma il duetto viene condito da personaggi con battute simpatiche ed incalzanti, in linea con l’approccio “comicamente grottesco” del precedente videogioco. In poche parole Helheim Hassle riesce a trasmettere una comicità ben contestualizzata la quale, grazie al curioso design artistico, ottiene un maggior supporto.

L’ultima cosa che vorrei trattare su questo videogioco è sicuramente la longevità. A differenza di Manual Samuel siamo di fronte ad un puzzle game e, di conseguenza, la durata del prodotto cambia a seconda di quanto tempo impiega il giocatore a capire come si risolve un enigma. Comunque sia ci sono una serie di fattori che permettono al titolo di essere più longevo o accessibile a tutti. Per prima cosa è possibile abilitare una serie di piccoli indizi (capaci di aiutare a capire come funzionano determinati puzzle) ma ciò che risulta particolarmente importante è la presenza dei collezionabili. Questi sono di vario tipo e spesso si trovano in luoghi insoliti o difficili da raggiungere. Per ottenerli il giocatore si ritroverà a fare vere e proprie sezioni di Backtracking, il quale viene agevolato dalla possibilità di fare viaggi rapidi all’interno di buona parte della mappa di gioco. Alla fine la longevità base dipende non solo dalla propria bravura con i puzzle, ma anche dalla voglia di finire il gioco al 100%.

Helheim Hassle, però, contiene una serie di difetti che vanno presi in considerazione. Vorrei innanzitutto partire dall’evidenziare una gestione dei comandi poco intuitiva e meccanica, che potrebbe rendere il gioco ostico nelle prime fasi di gioco. Oltre a questo, va evidenziata l’assenza di un adattamento italiano che avrebbe reso il titolo più appetibile ai giocatori nostrani. Come ultima cosa avrei apprezzato una modalità multigiocatore, che avrebbe permesso di gestire alcuni puzzle ed il corpo di Bjørn in maniera più precisa e divertente.

Helheim Hassle
Non sai come superare un enigma? Prova ad usare la testa!

Ci sarebbero alcuni dettagli riguardanti questo gioco ma ho deciso di fermarmi qui. Alla fine, Helheim Hassle è un titolo dalle basi semplici ma con un approccio totalmente diverso dal solito. La possibilità di controllare il corpo di Bjørn da’ vita a risultati interessanti e la longevità base riesce ad accontentare novizi e veterani, i quali cercheranno di finire il gioco al 100%. La trama è decisamente divertente ed i vari personaggi vengono inseriti in un contesto così strano da risultare simpatico e grottesco allo stesso tempo. Le battute sono ben gestite ed alcune funzioni secondarie rendono il gioco molto interessante. A dirla tutta ci sono alcuni difetti da tenere in considerazione e la gestione dei comandi poteva essere più intuitiva ma, alla fine, il risultato finale diverte tutti quanti. Se siete interessati ad acquistare Helheim Hassle vi consiglio di giocare – e completare – la Demo al fine di capire l’approccio del gioco, come funziona e parte della sua difficoltà. Una volta finito potrete decidere se acquistarlo al prezzo di lancio (16,79 €) oppure se aspettare uno sconto.

Helheim Hassle
Helheim Hassle – Recensione
PRO
Gameplay semplice ma con elementi insoliti ed efficaci
Buona longevità generale
Trama convincente, simpatica e ricca di particolari
Difficoltà accessibile più o meno a chiunque
CONTRO
Assenza della lingua italiana
Comandi di gioco ostici e poco intuitivi
Alcuni elementi di gioco potevano essere gestiti diversamente
8
Ottimo