I primissimi videogiochi che ho acquistato sono stati Pokémon Diamante e Mystery Dungeon, Esploratori dell’Oscurità. In particolare, ho apprezzato quest’ultimo grazie alla sua gestione dell’esplorazione semplice ed in continuo movimento, con una griglia di gioco che richiedeva tattica e preparazione. Ora, prendete la stessa tipologia d’esplorazione, ma cambiate il tipo di combattimento ed inseriteci un conto alla rovescia che eliminerà tutto ciò che avete fatto fino a quel momento. Fatto? Bene, perché avrete ottenuto MISTOVER. Scopriamo assieme se è un titolo da tenere in considerazione!
MISTOVER è ambientato nel Pillar of Despair: un luogo cupo e tenebroso devastato da creature terrificanti che sono apparse assieme ad una misteriosa nebbia (da cui deriva il nome del videogioco). Come se questo non bastasse, un oscuro orologio indica che la Fine del Mondo è vicina! Lo scopo dei giocatori sarà quindi quello di affrontare delle spedizioni per scoprire maggiori dettagli su questo mondo e, se possibile, fermare il nuovo pericolo il più velocemente possibile.
Il progetto di KRAFTON Inc. può essere riassunto in modo molto semplice: il giocatore interpreta un gruppo di personaggi che, assieme, dovranno completare delle quest ed esplorare luoghi per sconfiggere la nuova minaccia. Allo stesso tempo, dovranno fare tutto questo il più velocemente possibile, al fine di evitare che il Mondo veda la sua fine. Attraverso battaglie a turni, esplorazioni ed una buona gestione della cittadina, il team dovrà vincere qualsiasi sfida, superando persino il potere degli Dei.
Il gioco può essere diviso in tre fasi, le quali obbligano il giocatore a mantenere sempre uno stato di allerta al fine di fare tutto senza errori:
La cittadina
La cittadina è una delle aree più importanti del gioco, dato che qui è possibile selezionare le missioni, preparare la squadra e fare qualsiasi tipo di acquisti. Ogni opzione permetterà di potenziare e/o gestire il proprio gruppo, ed ovviamente sarà necessario reclutare membri per la propria squadra pagando del denaro. Ogni team è principalmente composto da 6 membri, e sono presenti circa otto classi tra cui scegliere. La selezione del team condizionerà in maniera elevata il Combattimento: una delle fasi cruciali dell’esplorazione.
L’esplorazione
Dopo aver fatto tutti i possibili acquisti nella cittadina, i giocatori saranno chiamati a completare le missioni scelte precedentemente al fine di avanzare nella storia e poter usufruire di nuovi contenuti. Prima di esplorare l’area designata, però, sarà cruciale preparare il posizionamento del team in combattimento e scegliere cosa portarsi nello zaino. Questo perché – durante l’esplorazione – sarà difficile trovare viveri o qualunque altra cosa utile per sopravvivere, rendendo la Cittadina uno dei pochi luoghi in cui trovare facilmente risorse.
Le aree di MISTOVER sono decisamente semplici, e se avete giocato almeno un titolo di Mystery Dungeon vi sentirete a casa. L’area d’esplorazione è una macro-stanza divisa in piccole aree piene di ostacoli, nemici ed oggetti come chiavi e casse. A differenza di Mystery Dungeon, però, non sono presenti dei “piani”, limitando il tutto ad una “zona di entrata” ed una “zona d’uscita” nella stessa area. Quando il giocatore entra in queste zone dovrà non solo cercare di completare le richieste di turno, ma anche tenere d’occhio una serie di dettagli:
- Barra del cibo e della luce. Queste due aiuteranno il giocatore durante l’esplorazione, e si consumano ad ogni azione. Se queste si svuotano, il team inizierà a subire danni, non potrà fare determinate azioni e la sua esplorazione sarà difficoltosa. Per evitare che questo accada sarà cruciale portarsi dietro del cibo – utile per non morire di fame – ed interagire con alcuno oggetti che aumenteranno la luminosità. Ricorda che se il team è composto da tanti membri, il consumo di queste statistiche sarà più veloce.
- Casse. Durante l’esplorazione i giocatori troveranno delle casse, che possono essere aperte con chiavi specifiche. Questa operazione è cruciale sotto molti punti di vista: permette di ottenere oggetti migliori e, allo stesso tempo, rallenta l’arrivo della Fine del Mondo.
- Nemici. Essi vengono rappresentati con delle auree nere, e simboleggiano un gruppo di nemici che andranno affrontati nella fase di combattimento. Possono essere più o meno deboli e potrebbero decidere di scappare dai giocatori… ma una cosa è certa: maggiori sono i nemici eliminati, minore sarà l’avanzata della Fine del Mondo.
Combattimento
Questa è, assieme a quella d’esplorazione, una delle fasi cruciali del gioco. A seconda del gruppo che prende l’iniziativa viene selezionato l’ordine d’azione delle unità, e subito dopo si entra in battaglia. Gli scontri sono a turni in una plancia grande 3×3 “blocchi”, ed ogni unità può fare varie cose. Oltre ad attaccare, infatti, ci si può spostare per ottenere o meno vantaggi. Inizialmente sarà soltanto un discorso di evasione, colpi critici e precisione, ma col passare del tempo l’impostazione della squadra diventerà più tecnica. Le unità potrebbero usare mosse speciali solo se in presenza di un certo tipo di unità nei paraggi, e questo rende il posizionamento cruciale per vincere lo scontro il più velocemente possibile! Oltre a questo, ci sono mosse che possono essere fatte solo in determinate aree, e determinati PG potrebbero persino essere obbligati a spostarsi. Questo rende le battaglie interessanti da gestire, dato che si riesce a dare peso all’adattabilità del giocatore in base alla situazione.
MISTOVER ha dei difetti? Certamente. Oltre alla mancanza della lingua italiana, la gestione di alcuni dettagli – specialmente il denaro – non sono sempre il massimo della vita a difficoltà elevate. Questo perché, a lungo andare, MISTOVER rivela di essere abbastanza punitivo e la gestione delle azioni, assieme all’arrivo della Fine del Mondo, non permette di fare un grinding ben strutturato. Certo, ci sono videogiochi con un genere simile a questo che limitano il grinding (i primi capitoli di Fire Emblem sono un ottimo esempio), ma il tutto rimane comunque particolarmente tecnico e, in certe situazioni, la fortuna circa le abilità intrinseche delle proprie unità potrebbe seriamente condizionare il salvataggio. In poche parole, qualsiasi azione può condizionare o meno la fine prematura dell’avventura.
Ci sarebbero altri dettagli da dire su questo gioco, ma credo sia il caso di fermarci qui. Concludendo, cosa posso dire circa MISTOVER? Per quanto mi riguarda, è esattamente quello che mi aspettavo: un videogioco dal gameplay familiare ma con delle meccaniche decisamente legate alla bravura del giocatore. La gestione della Fine del Mondo, assieme ad unità, monete e fortuna, rende il titolo interessante perché obbliga il giocatore a calcolare qualsiasi attività eseguita. Lo stile artistico è decisamente d’impatto, ed il gameplay base è facile da comprendere ed accattivante. Comunque sia, le meccaniche base proposte rendono MISTOVER adatto a veterani del genere, e l’assenza della lingua italiana si fa sentire. Acquisto consigliato? Ammetto che 27,99 € è un prezzo altino, ma secondo me li vale soltanto se siete fan del genere e se vi sentite pronti ad affrontare questa sfida. Comunque sia, vi ricordo che è disponibile una demo del gioco su Switch, che vi chiarirà qualsiasi dubbio.