South Park: Il Bastone della Verità

South Park: Il Bastone della Verità – Recensione

Quando mi è stato proposto di lavorare a questo pezzo, ero convinto di non essere la persona adatta per parlarvi di South Park: il Bastone della Verità. Prima di tutto poiché ho un rapporto parecchio altalenante con il genere degli RPG, soprattutto se a turni, e quindi la mia valutazione avrebbe rischiato di essere influenzata dai miei gusti personali, errore che nessun recensore dovrebbe mai fare quando analizza un titolo. In secondo luogo, credo sia corretto confessarvi anche che prima di quest’occasione non avevo mai avuto modo di avvicinarmi all’irriverente serie creata da Matt Stone e Trey Parker nel lontano 1997. Bene, dopo aver fatto un maxi ripasso e terminato questo viaggio che definire mistico è dire poco credo che avere il parere di qualcuno esterno a entrambi questi fattori possa essere un valore aggiunto per cercare di convincere quella fetta di utenza che in questo istante si trova esattamente al mio vecchio punto di partenza. E South Park: il Bastone della Verità è un ottimo rito di iniziazione per coloro che volevano tentare di avvicinarsi alla serie proprio su Nintendo Switch ma che furono scoraggiati dal prezzo pieno (con annessi DLC) di Scontri D-Retti. Il costo di €40, infatti, appare meglio giustificabile rispetto ai €60+ richiesti dal secondo episodio, nonostante la completa mancanza dell’interessante promo che permetteva di ottenerlo gratuitamente in formato digitale a seguito del preordine del suo sequel. Un arrivo al contrario dunque, al quale siamo ormai abituati, che dimostra come il secondo capitolo pubblicato da Ubisoft lo scorso 24 aprile abbia avuto il successo necessario a giustificare l’approdo del primo vero videogioco a tema South Park. Tenetevi forte perché da qui in avanti ne vedrete delle belle!

South Park: Il Bastone della Verità
ATTENZIONE: Se questa immagine ed i testi in essa contenuti non sono di vostro gradimento, forse non dovreste leggere questa recensione!

Cosa C@*!0 sta succedendo?!?

Questo è più o meno quello che ho pensato nel momento in cui è stato ufficializzato l’arrivo della serie anche su lidi Nintendo, ed è anche la frase che mi è passata per la mente non appena mi sono messo comodo sul mio divano ed ho avviato per la prima volta South Park: il Bastone della Verità. Bisogna essere chiari fin da questo momento: così come nella serie televisiva, anche in questa trasposizione videoludica (scritta diretta e doppiata dai suoi stessi autori e messa in codice dai ragazzi di Obsidian Entertainment) si assisterà a scene di vero nonsense ad una completa mancanza di timore reverenziale. Per questo motivo credo sia ovvio specificare come il titolo non sia assolutamente consigliabile a coloro che sono facilmente impressionabili o ancora peggio scandalizzabili da scene al limite dell’assurdo come quelle che vi mostrerò e racconterò a breve. Per tutti gli altri il divertimento è assicurato, gli elementi messi in campo sono talmente accurati che vi faranno credere di prendere parte ad una vera e propria puntata di South Park.

Il nostro alter ego all’interno del gioco sarà il Pivellino, un giovane appena giunto in città incapace di parlare e con l’obbligo dei suoi genitori di uscire a farsi nuovi amici. Dopo aver personalizzato a nostro piacimento il protagonista, verremo subito richiamati a salvare Butters da uno strano bullo, e successivamente invitati da Eric Cartman a prendere parte al Kingdom of Koopa Keep, un regno immaginario improvvisato nel suo giardino. Qui scopriremo dell’esistenza del Bastone della Verità, uno strano artefatto capace di donare al suo possessore la capacità di governare l’universo. A causa di tale oggetto il mondo è spaccato a metà in due fazioni: quella degli umani e quella degli elfi, che non perderanno occasione per farsi la guerra con l’obiettivo di ottenerne il possesso. In pieno stile South Park le premesse rappresenteranno solamente la punta dell’iceberg, e ben presto avremo a che fare con risvolti narrativi tutt’altro che banali vissuti con estrema serietà dai bambini della città, che vivranno convinti di essere immersi in un vero e proprio gioco di ruolo.

South Park: Il Bastone della Verità
Ma grazie, è un vero onore!

Regola numero uno: mai scoreggiare sulle palle!

South Park: Il Bastone della Verità è a tutti gli effetti un RPG con combattimenti a turni. Ogni occasione sarà buona per prendere parte a scontri fuori di testa contro avversari che a volte sarà veramente difficile immaginare, nemmeno se conoscete quello che può uscire dalla mente di Matt Stone e Trey Parker. Gli scontri si svolgono nella più classica delle maniere; reclutando alleati durante l’avventura potremo sempre portare con noi quello che riteniamo più adatto alla situazione e sfruttarne le caratteristiche per pianificare le battaglie. Durante gli scontri il tempismo è estremamente importante, sia nelle fasi di attacco sia durante quelle di difesa. Sarà possibile utilizzare oggetti stravaganti e sfruttare il contenuto (spesso delirante) del nostro inventario per massimizzare le possibilità di vittoria. Grande importanza verrà data anche alla nobile arte della scoreggia, che diventerà presto parte integrante del gameplay.

Come dicevo in apertura, non sono un grande esperto del genere, per cui il mio interesse era principalmente quello di capire se South Park: Il Bastone della Verità fosse un titolo alla portata di giocatori come me. La risposta, fortunatamente, è stata positiva. Probabilmente i cultori del genere non troveranno troppo profondo il combat system ma, grazie al comparto narrativo d’eccellenza, sono sicuro che sapranno sorvolare su tali aspetti. Il livello di difficoltà non tende mai a raggiungere picchi elevati ed il gioco stesso offre, durante le fasi di esplorazione, alcuni sotterfugi per eliminare i nemici senza necessariamente procedere agli scontri. Infine, sempre per permettere di fuggire a gambe levate durante uno scontro particolarmente ostico -solo una volta al giorno e boss battle escluse- ci verrà data la possibilità di evocare alcuni ospiti d’eccezione sbloccabili attraverso le numerose quest secondarie alle quali potremo prendere parte passeggiando per South Park.

South Park: Il Bastone della Verità
Con Gesù dalla nostra parte la vittoria è assicurata!

Benvenuti a South Park!

L’esplorazione gioca un ruolo fondamentale all’interno dell’avventura. Innanzitutto, la città è letteralmente disseminata di collezionabili, oggetti utili a potenziare i personaggi che compongono il party e numerosi elementi di personalizzazione. A questo si aggiungono una considerevole quantità di pretesti narrativi per dare vita a gag secondarie in pieno stile South Park; stiamo parlando di vera e propria irriverenza gratuita, e non sarà raro di aprire la porta di ingresso di una casa qualsiasi per poi ritrovarsi faccia a faccia con un essere umano (o qualcosa che sia quanto più possibile vicino a tale concetto) senza alcun vestito ed intento ad eseguire atti sessuali decisamente espliciti. Tali siparietti fanno parte della natura stessa del famoso show TV e vanno accettati per quello che sono, prendere o lasciare baby! E non finisce qui; nonostante le abitazioni risultino praticamente identiche tra loro, e su questo punto di vista si poteva sicuramente fare di meglio, è molto importante esplorarle tutte in lungo ed in largo per ottenere quanti più oggetti stravaganti (inutile dirvi cosa si può trovare nel comodino di mamma vero?) e fermarsi per dare vita ad una sana “pausa pupù”.

Per facilitare i nostri viaggi sarà possibile affidarsi ad alcuni punti di teletrasporto e ad una mappa abbastanza dettagliata della città, che contiene al suo interno tutte le informazioni relative ai tesori e collezionabili non ancora raccolti così come le quest avviate e che attendono di essere portate a termine. Nonostante la presenza di una funzione di zoom, a volte ho comunque trovato complicato identificare in modo rapido i miei obiettivi, a causa di una densità forse troppo elevata di elementi presentati a schermo, non di certo aiutata dalla grande quantità di colori che caratterizzano il comparto grafico della produzione. Ovviamente le strade di South Park sono disseminate di teppistelli e, com’è giusto che sia in un RPG che si rispetti, molte saranno anche le occasioni per dare vita a battaglie all’ultimo sangue improvvisate durante i vari spostamenti.

South Park: Il Bastone della Verità
Io vi avviso: South Park: Il Bastone della Verità è un gioco che FA CAGARE!

Parlando di grafica e sonoro credo ci sia davvero poco da mettere in chiaro. L’obiettivo di far credere al giocatore di assistere ad una vera e propria maxi-puntata di South Park è stato raggiunto senza alcun dubbio. Le battute sboccate al limite della blasfemia hanno fatto irruzione anche all’interno di questa riproposizione in salsa RPG, che ne accentua la natura proprio in occasione dei numerosi scontri a turni che andremo a gestire in prima persona. Non esiste alcun tipo di limitazione a livello verbale ed essere mandati a quel paese dai nostri avversari sarà un evento piacevolmente ricorrente. Ad amplificare il tutto ci pensa il citazionismo estremo e la maniacale riproduzione di ogni singola animazione degli elementi che popolano il del mondo di gioco, a partire dall’iconico modo di camminare dei personaggi, che si muovono come se le loro gambe fossero letteralmente incollate l’una all’altra (o, se preferite, come se avessero un bastone infilato tra le chiappe). Niente paura per coloro che si affacciano per la prima volta a questo folle universo, anche se non coglierete certe citazioni vi divertirete in ogni caso e probabilmente vi verrà voglia di recuperare ciò che vi siete persi fino ad oggi.

South Park: Il Bastone della Verità
Ciao a voi, carissima famiglia di merda!

Ogni Pivellino ha i suoi difetti

Il porting di questo primo episodio, su Nintendo Switch, è stato realizzato in maniera decisamente più accurata rispetto a quello di South Park: Scontri Di-Retti, del quale Mast3rFe1n ci ha illustrato i punti deboli nella sua dettagliata recensione. I cali di frame rate sembrano un lontano ricordo, così come alcuni tempi di caricamento più lunghi del dovuto. Anche per quanto riguarda i bug vari durante le circa 15 ore passate in compagnia del Coglionazzo Pivellino non ho assistito a nessuna vera e propria problematica capace di scalfire la mia esperienza di gioco. Il titolo è dunque godibile al pari delle controparti PS4 e Xbox One, sia giocato in portatile che in docked.

I problemi di South Park: Il Bastone della Verità sono ben altri, e non affliggono solo la versione oggetto di questa recensione. Primo fra tutti la completa mancanza di un doppiaggio italiano, che nel seguito è presente ed è stato affidato agli attori la cui voce è prestata anche allo show televisivo, tende a minare in più di un’occasione quello che è il flusso narrativo della produzione. C’è da specificare, però, che i sottotitoli contemplano la nostra lingua e che il doppiaggio americano è di ottima fattura e coinvolge gli attori della serie Americana, tra i quali figurano gli stessi Matt e Trey. Nonostante i termini utilizzati siano pescati tra quelli più semplici del dizionario inglese, i protagonisti del gioco tendono a parlare molto rapidamente (chi conosce South Park ha ben chiaro a che tipo di parlantina sto facendo riferimento) facendo di conseguenza scorrere ancor più velocemente i sottotitoli, che a dirla tutta sono fin troppo piccoli rispetto alle dimensioni generose di tutti gli altri elementi presenti a schermo. Se poi aggiungiamo alcune licenze poetiche prese dalla squadra di traduzione italiana che si staccano leggermente dal parlato sottostante, presenti anche nel cartone animato, capite quanto sia importante prestare molta attenzione a tutto ciò che succede.

A penalizzare ulteriormente le versioni console del gioco approdate in zona EMEA (Europa, Medio Oriente e Asia) ci ha pensato una censura di Ubisoft che, per motivi di marketing, ha preferito far scomparire un totale di sette scene facenti riferimento a tematiche che a detta del publisher risultavano troppo oltre la linea del buon costume. Tra le scene rimosse troviamo due minigiochi sul tema dell’aborto, e cinque occasioni per “citare” la famosa sonda anale ben conosciuta dai fan della serie. Per nostra fortuna tutte le parti censurate (parliamo di pochi secondi in totale) sono state comunque preservate e sostituite semplicemente da alcune righe di testo descrittive. Sinceramente ho assistito a situazioni ben più fuori controllo rispetto a quelle finite sotto le forbici del team di Ubisoft EMEA e mi chiedo tutt’ora se fosse realmente necessario procedere con tale operazione.

South Park: Il Bastone della Verità
Se non volete veder comparire questa immagine a schermo dovrete acquistare una versione Americana o Steam del gioco.

Al netto delle ultime considerazioni, viene veramente difficile non consigliare South Park: Il Bastone della Verità a tutti coloro che sono in cerca di un po’ di sano black humor e, soprattutto, di un’avventura videoludica il più possibile fedele alla serie televisiva di Cartman and Co. Il doppiaggio italiano fa sentire la sua mancanza in più di un’occasione, ma le ambientazioni e soprattutto le immagini a schermo riescono a rendere sempre e comunque la follia celata (neanche troppo) dietro l’intera produzione. Si potrebbero fare mille ragionamenti anche sul prezzo, ma in questa sede credo sia giusto valutare il titolo come se fosse al suo primo debutto, ed in tali ipotesi questo vince sotto ogni aspetto. Prendete le vostre console e fiondatevi in gabinetto… che lo show abbia inizio!

South Park: Scontri Di-Retti- Nintendo Switch
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Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 22:20

South Park: Il Bastone della Verità
South Park: Il Bastone della Verità – Recensione
PRO
E' una maxi-puntata di South Park a tutti gli effetti
Divertimento assicurato, ma solo per i grandi
L'inventario si riempirà presto di oggetti sempre più assurdi
CONTRO
Testi dei dialoghi troppo piccoli
La mancanza del doppiaggio italiano si fa sentire
La censura Europea ci ha privato di alcune scene davvero epiche
8.6
QUALCUNO HA VISTO IL MIO BASTONE?!?!?