South Park: Scontri Di-retti

South Park: Scontri Di-retti – Recensione

Forse per colpa della limitata base installata di Wii U, o forse per le troppe censure imposte da Nintendo, purtroppo l’episodio intitolato Il Bastone della Verità è un titolo ancora oggi sconosciuto per i fan della grande N. Fortunatamente, con Switch, Nintendo sembra aver dato un taglio netto con il passato, aprendosi a più sviluppatori e concedendo maggior spazio e libertà a molte più tipologie di giochi. Questo si concretizza in piacevoli risultati, infatti nonostante i sei lunghi mesi di ritardo rispetto alle altre piattaforme, South Park: Scontri Di-retti è ora una realtà anche per i videogiocatori Nintendo. Una vera fortuna se consideriamo che la storia di questo episodio (anche del precedente) è interamente scritta e diretta dagli stessi creatori della serie animata, i geniali e allo stesso tempo folli Matt Stone e Trey Parker. In più abbiamo la completa localizzazione in italiano, voci comprese.

Il vero regista è il Procione

Scontri Di-retti inizia dove era finito Il Bastone della Verità, con gli ineducati bambini di South Park impegnati in una epica battaglia cosplay su base fantasy. Lo scontro, per puro capriccio di Cartman, giunge subito al termine lasciando spazio a una nuova avventura a tema super eroi. Tale scelta rende Scontri Di-retti un vero e proprio sequel, senza però creare vuoti di trama che potrebbero compromettere l’esperienza di chi non ha mai giocato al primo episodio.

Nella serie animata statunitense le avventure dei piccoli bimbi delle scuole elementari nei panni dei super eroi, sono da considerarsi un cult, con i famosi franchise di DC Comics e Marvel volutamente snaturati e ridicolizzati all’inverosimile.

South Park: Scontri Di-retti
Il Professor X si trasforma in Doctor Timothy, forse uno dei pochi a tenere testa al Procione.

Analogamente alla serie TV, in Scontri Di-retti viene ripreso lo stesso espediente comico. Infatti Cartman, nei panni del Procione, intende ritrovare un gatto smarrito per accaparrarsi i 100$ di ricompensa da reinvestire in un suo franchise, con tanto di programmazione cinematografica di film dedicati ad ogni supereroe, da distribuire successivamente su Netflix. Però gli equilibri tra i piccoli amici super eroi vengono meno dopo poco. Così si creano due fazioni: gli Amici del Procione e gli Amici della Libertà. Da qui prenderemo parte a battaglie battezzate come “guerre civili”, con le due fazioni che se la daranno di santa ragione.

Ovviamente nulla ha senso e tutto viene proposto come le fantasie di un bambino (Cartman), che come tale ha la facoltà di cambiare le carte in tavola a suo piacimento e in qualsiasi momento. È anche vero però che per la prima metà del gioco il sistema di narrazione risulta abbastanza confusionario, causa un susseguirsi di missioni principali e missioni secondarie troppo spesso slegate tra loro, portandoci a perdere quello che è il filo narrativo e creando inevitabilmente delle situazioni confuse.

South Park: Scontri Di-retti
In perfetto stile politically correct…

Ogni missione è una piccola storia, nonché un pretesto per presentare un nuovo personaggio o supereroe. Solo di quest’ultimi ne contiamo dodici, che si intervallano tra numerose altre missioni dedicate ad ulteriori bizzarri personaggi, come prostitute, preti pedofili, mafiosi italiani, ninja extracomunitari e un Morgan Freeman venditore di tacos che si rivelerà la nostra guida reale e spirituale nell’apprendimento di mistiche scoregge. Il tutto garantisce al gioco una varietà notevole, forse addirittura eccessiva nelle fasi iniziali, che risultano abbastanza confuse. Successivamente però la storia volta pagina; e lo farà ancora e ancora, con un susseguirsi di demenziali copi di scena, capaci non solo di elevare notevolmente il livello qualitativo della narrazione, ma anche di fare chiarezza su tutti i punti lasciati in sospeso durante la nostra avventura.

Crescita di personaggi in esperienza di-retti

A livello di gameplay, South Park: Scontri Di-retti è una evidente evoluzione del capitolo precedente, sviluppato dai ragazzi di Obsidian Entertainment, che per questo nuovo capitolo hanno lasciato il posto ad Ubisoft San Francisco.

Esattamente come nel primo capitolo il nostro alter ego sarà il pivellino, ovvero un bimbo da poco trasferitosi a South Park, che per merito delle sue spiccate caratteristiche, acquisisce il nomignolo da supereroe “Petoman”. L’aspetto estetico è del tutto personalizzabile, mediante un discreto editor e una serie di costumi alternativi sbloccabili durante il gioco. Tra questi ne troviamo due esclusivi, dedicati rispettivamente ad Assassin’s Creed (Assassino) ed Iron Man (Inventore di ferro), riscattabili gratuitamente solo dopo essersi registrati all’Ubisoft Club.

South Park: Scontri Di-retti
La scacchiera di combattimento cambia sempre dimensione.

Parliamo di un gioco di ruolo con un sistema di combattimento a turni, che ci permetterà di schierare fino a quattro combattenti che faranno sfoggio di tutte le loro peculiari abilità. Solo per il nostro protagonista ci sarà la possibilità di scegliere quattro delle dodici classi disponibili, ognuna di esse ispirata ad un supereroe, permettendoci quindi di combinare e personalizzare a nostro piacimento quelli che saranno gli attacchi da utilizzare in battaglia. Scelta molto apprezzabile soprattutto dal punto di vista della rigiocabilità, potendo avviare una nuova partita e scegliere classi totalmente differenti, che cambieranno drasticamente l’approccio al combattimento. A questo si aggiunge anche la possibilità di scegliere quasi per ogni scontro (dipende dalle situazioni narrative) i supereroi da affiancare al pivellino, schierando in campo sempre differenti combinazioni di combattenti.

Come già detto in precedenza, Morgan Freeman ci insegnerà l’utilizzo delle flatulenze, abilità speciali capaci di piegare lo spazio tempo, come ad esempio la possibilità di annullare il turno di un avversario, quella di mettere in pausa per cinque secondi e nel frattempo colpire il nostro avversario o avanzare lo scorrere del tempo alternando il giorno con la notte.

Le flatulenze apprese e la possibilità di evocare gli altri personaggi si riveleranno fattori determinanti per risolvere i numerosi enigmi ambientali. Spesso alcuni di questi saranno ben nascosti nello scenario e oltre ad essere fondamentali per il proseguire nelle nostre avventure, si riveleranno indispensabili per la raccolta degli oggetti necessari a completare le missioni secondarie.

Come per qualsiasi gioco dove siano presenti i turni, il fattore ripetitività potrebbe farsi sentire dopo qualche ora. Fortunatamente non è il caso di South Park: Scontri Di-retti, merito sicuramente delle numerose situazioni comiche ma anche delle bossfight, che spesso richiederanno alcune azioni specifiche per essere superate (come ad esempio raggiungere un determinato punto del campo di battaglia o una estrema frenesia di gioco, causata dal boss che avanzana incurante dei turni di battaglia, riducendo drasticamente il tempo di scelta a noi disponibile per sferrare il giusto attacco).

South Park: Scontri Di-retti
Anche Gesù e Mosè sono caduti in tentazione da social in questa mega puntata di South Park.

Impossibile non citare la simpatica presenza di Instagram, utile per postare i selfie che scatteremo con i vari abitanti di South Park e che ci permetteranno di accrescere la nostra popolarità a tal punto da essere riconosciuti dai passanti come il super eroe Petomen.

Un porting alla #$!&

Fare una analisi tecnica di South Park: Scontri Di-retti è molto semplice. Il gioco è visivamente una riproduzione fedelissima del cartone animato con in più il notevole pregio della localizzazione in italiano a cura dei veri doppiatori che abbiamo da sempre ascoltato in TV. Le stesse voci che hanno deliziato le nostre orecchie e il nostro umore con imprecazioni e volgarità gratuite, proposte con la naturalezza tipica della serie.

Ma, come da proverbio, non è tutto oro quello che luccica, infatti il porting su Switch non è da considerarsi tra i più accurati che abbiamo visto. Questo non a causa dei limiti tecnici della console, ma per la poca cura riposta nel porting stesso. La presenza di qualche piccolo e ingiustificato calo di frame rate durante gli spostamenti, i caricamenti frequenti che spezzano inevitabilmente il gameplay e i soliti piccoli bug alla Ubisoft (come ad esempio in alcune attività commerciali di South Park, dove, interagendo con uno dei clienti si potrebbe ottenere risposta da un altro dei presenti), potrebbero infastidire qualcuno, limitando se pur di poco quella che è l’ottima esperienza generale del titolo.

A questo aggiungiamo anche un grave bug nella missione secondaria dedicata alla supereroina Ragazza Squillo, con la schermata di caricamento che non giunge mai a termine, impedendoci quindi di proseguire con la missione. Ahi! Ahi! Ahi! Cara Ubisoft!

La fine delle flatulenze

Ultimo aggiornamento: 2023-12-18 at 16:40

In conclusione, riteniamo che al netto delle problematiche di porting (che speriamo vengano presto risolte con una patch correttiva), South Park: Scontri Di-retti sia un seguito meno coraggioso del primo capitolo per quanto concerne le tematiche ironiche adottate, offrendo comunque situazioni totalmente fuori di testa che vi faranno piegare dal ridere. Inoltre, riteniamo che lato gameplay il gioco sia maturato tantissimo, prestandosi molto bene al fattore portabilità di Switch, portandoci a preferire questa versione rispetto alle altre. Non è da tutti giocare ad un gioco ricco di flatulenze in quello che potrebbe essere l’ambiente più idoneo della vostra casa.

Se poi amate la serie TV non pensateci oltre, il prezzo d’acquisto vale le 30 ore necessarie per portare a termine il gioco, mentre se non conoscete South Park fatevi del bene e rimediate il prima possibile, magari partendo proprio con questo South Park: Scontri Di-retti.

South Park: Scontri Di-retti
South Park: Scontri Di-retti – Recensione
PRO
E' una vera e propria puntata di South Park
Divertente e longevo
Doppiato interamente in italiano
Aggiunti i controlli touch in modalità portatile
Il degno erede di South Park: Il bastone della verità...
CONTRO
...anche se meno coraggioso
Caricamenti frequenti e noiosi
Una missione secondaria impossibile da giocare causa bug
8.4
Ubisoft di-retto con una patch!