Sembra quasi che al nostro carissimo webmaster piaccia affidarmi la recensione di giochi dall’imprecazione facile ma c’è da dire che sto scoprendo anche delle piccole perle indipendenti e anche questo De Mambo non si discosta dall’esserlo, anzi, mi piace affermare che lo è. Primo gioco dei tre sviluppatori della neonata “The Dangerous Kitchen” e la loro storia è molto particolare. La loro avventura è iniziata all’università dove si sono laureati in animazione e gia avevano le idee chiare su come sarebbe stato il loro primo gioco, ma mancava un coder e, non trovandolo, hanno “sacrificato” uno di loro che tramite dei tutorial Youtube ha imparato ad usare Unity e finalmente a porre le basi su De Mambo. Lo sviluppo è stato effettuato in una hall di un hotel visto che nelle loro abitazioni avevano complicazioni che non permettevano quella serenità che serve per creare un videogioco. Per il gioco sono stati influenzati da Super Mario, Suda51, Earthbound e Frank Zappa e hanno deciso di utilizzare un solo pulsante per le azioni da effettuare in game, un pò come i primi Super Mario. La loro storia meritava di essere raccontata in breve e mi ha affascinato perchè si capisce che se la passione è forte non ci sono limiti ed ostacoli per inseguire il proprio sogno e questi ragazzi ci sono riusciti quindi… i miei complimenti!
Il gioco
In De Mambo saremo chiamati a prendere il controllo di massimo quattro personaggi bloccati in “infinite mambo” per farli scappare da un’orribile, e a volte provocatoria, desolazione. Avremo a disposizione tre attacchi diversi da attivare con la pressione di un solo tasto, ma attenzione, se la pressione è troppa il personaggio non effettuerà nessun attacco facendo perdere solo tempo prezioso al giocatore. Avremo, inoltre, la possibilità di effettuare un salto che sarà più lungo a seconda di quante volte premiamo il tasto adibito. Queste praticamente le basi del gioco che si compone di 3 modalità: De Mambo, Solo e Survival. Il tutto si presenta in una grafica retrò “pixellosa” con menù che rimandano ai vecchi cabinati e musiche anni ’80. Ma non fatevi ingannare da tutto ciò, la grafica è gradevole e i mondi vari e con molte texture e fondali. Inoltre nel menù troverete anche i credits e le opzioni e vi consiglio di dare un occhiata alle varie configurazioni per giocare, ne leggerete delle belle ma non vi anticipo niente per non rovinarvi la sorpresa e… il sorriso.
De Mambo
La modalità De Mambo è semplicemente l’anima del gioco. Affrontabile esclusivamente da due a quattro giocatori, saremo chiamati semplicemente ad eliminare il nostro avversario scaraventandolo via dal livello tramite le nostre abilità. Detta così sembra di una facilità inaudita ma dobbiamo ricordarci che gli attacchi si effettuano con un solo pulsante, quindi i nostri riflessi dovranno essere pronti e basta davvero poco per tenere premuto troppo il tasto e dare quindi all’avversario quei secondi perfetti ad eliminarci. Potremo scegliere il livello sia noi che il nostro partner ma ne sarà selezionato solo uno tramite un sorteggio random. Una modalità divertentissima che si sposa al massimo con la filosofia di Switch. Con lo schermo appoggiato tramite basetta potrete fare una partita veloce ovunque vogliate divertendovi con semplicità e immediatezza, diktat di Switch ma anche di questo folle gioco.
Solo
Solo, ovvero la modalità single player, si divide in vari pianeti di difficoltà sempre crescente. Ogni pianeta ha al suo interno dei livelli rappresentati da una torre in stile Mortal Kombat che saremo chiamati a completare per arrivare in cima. I livelli hanno delle modalità quali: Fuggi, Colleziona, Distruggi e Sopravvivi. Nella modalità “Fuggi” dovremo completare il livello nel minor tempo possibile sfuggendo ai nemici e alle loro armi, ed a volte troveremo sul nostro cammino porte da aprire solo con determinate chiavi che dobbiamo recuperare tramite le nostre abilità rompendo muri. Tutto questo ci porterà a completare livelli anche a pochi secondi dalla fine del timer posto in alto che ci dà, di norma, 40 secondi – dopo di che la nostra morte è certa. Inoltre troviamo anche livelli dove la luce è solo parziale oppure abbiamo piattaforme in movimento e, anche se i controlli sono precisi, le cadute saranno tante come le nostre imprecazioni. Nella modalità “Colleziona” dobbiamo raccogliere degli esserini bianchi in tutto il livello il più velocemente possibile e qui troveremo ad attenderci i soliti nemici, ma anche scherzetti creati ad hoc dai programmatori. La modalità “Distruggi” ci metterà davanti a dei massi grandi da distruggere esclusivamente con l’abilità indicata sul masso. Ammetto che risulta, delle quattro, la modalità più complicata in quanto basta una pressione minore o maggiore affinchè quell’abilità non venga attivata e il tempo passi inesorabile. L’ultima modalità è la “Sopravvivi” dove dobbiamo combattere contro tutti i nemici sperando che il timer finisca i secondi il più velocemente possibile. Se al termine siamo all’interno del quadro allora il livello è superato.
Ovviamente i primi mondi sono più facili e ci permettono di acquisire le basi anche se, già dal secondo mondo, il tutto si fa più arduo e questa difficoltà da una parte potrebbe scoraggiare ma dall’altra favorisce la longevità del titolo che acquisisce così molte ore di gioco. Qui sono presenti moltissimi sfondi e texture, i livelli non risulteranno mai delle fotocopie e ci troveremo sempre dinanzi a qualcosa di nuovo. Insomma, gli sviluppatori hanno avuto si tanta “bastardaggine” ma anche tanta fantasia e di questo ne ha giovato la loro creatura – che non risulta mai banale.
Survival
Copiatura o omaggio? Ma cosa importa signori! Nella modalità Survival abbiamo semplicemente Galaga in versione De Mambo. I nemici si fermeranno a mezz’aria e poi si avvicineranno a noi, che dobbiamo essere lesti a usare uno dei nostri tre attacchi ed abbatterli stando attenti a non cadere dalla sottile linea, dove il nostro personaggio si muove, e basta essere colpiti per perderne il controllo. Inoltre la nostra base cambierà spesso diventando molto fragile e distruttibile, rendendoci la vita parecchio difficile. Modalità amarcord che a me non è dispiaciuta. Ma io sono un amante dei vecchi giochi da sala… che volete farci!!!
Considerazioni finali
De Mambo è stata una piacevole scoperta, un gioco pazzo, divertente, in parte frustrante, ma indiscutibilmente riuscito. Dalla grafica al sonoro tutto trasuda anni ’80, che è un pò la moda del momento, ma mentre molti ci provano, The Dangerous Kitchen ci riesce, capace di regalarci una piccola perla. L’odio che ho provato per il precedente gioco da me recensito, qui l’ho vissuto in maniera minore in quanto sono stato vittima del cosiddetto colpo di fulmine. Ammetto che qualcuno sarà stanco di indie e di giochi pixellosi, ma se sono particolarmente riusciti è giusto dargli lo spazio che meritano. Grandi difetti non ne ho trovati. I controlli nella loro freneticità risultano puliti e precisi, la grafica pulita e i fondali ricchi e vari. Se proprio devo trovare il pelo nell’uovo allora dico che la modalità “Solo” alza subito dal secondo mondo l’asticella della difficoltà e tutto questo potrebbe portare molti ad abbandonarla molto presto relegando il gioco alla semplice modalità multiplayer. Un peccato la mancanza della componente online che poteva portare il gioco a vette altissime di ignoranza e divertimento. Complimenti a Amit Rai, Lucy Dove e Shaun Roopra, i tre componenti di The Dangerous Kitchen. Che sia il primo di una lungo serie di successi.
