Dragonbane Bestiary

Dragonbane: Bestiario – Recensione

Ad oggi, il gioco di ruoloDragonbane” detiene il voto più alto che io abbia mai dato all’interno di questo sito. Questa decisione è dovuta ad una serie di fattori, legati al rapporto qualità-prezzo della confezione e l’esperienza proposta ai giocatori. La nuova edizione di Free League Publishing (azienda nota anche col nome “Fria Ligan”) ha rivelato grandi soddisfazioni ed ha portato, nei tavoli di gioco, un’eccellente esperienza in compagnia ed in solitaria.

Conoscendo tali premesse, era facile immaginare il livello delle mie aspettative nei confronti del Bestiario: il primo di una serie di espansioni annunciate dal team di sviluppo. In questo articolo di focalizzeremo sui suoi contenuti e cercheremo di capire se merita l’attenzione da parte degli acquirenti.

Dragonbane Bestiary

Il Bestiario di Dragonbane si propone – appunto – come un bestiario. Per chi fosse nuovo all’interno del mondo dei giochi di ruolo da tavolo, si intende un manuale d’espansione dedicato esclusivamente alle minacce che i giocatori possono affrontare nel corso delle loro avventure. Dal punto di vista “narrativo”, il libro si propone come una sorta di guida realizzata dal personaggio fittizio “Theodora Sneezewort”, la quale ha permesso agli avventurieri di approfondire al meglio le minacce che compongono il mondo di Dragonbane.

Il tomo in questione si divide in nove capitoli e, al loro interno, sono presenti diverse tipologie di creature. Ogni capitolo, infatti, rappresenta una classificazione che differenzia le varie minacce disponibili. Per fare qualche esempio, l’ottavo capitolo è dedicato ai Draghi, mentre il terzo è dedicato agli Insettoidi.

Il primo ed il secondo capitolo svolgono un ruolo aggiuntivo rispetto alla mera natura da “bestiario”. Nonostante tale manuale sia pensato per i narratori, i giocatori possono accedere a nove nuove Stirpi che possono essere giocate. Si trattano di Orc, Ogre, Goblin, Hobgoblin, Frog People, Karkion (un incrocio tra gatti e pipistrelli), Cat People, Lizard People e Satyr. A ciascuno di essi è dedicata un’abilità esclusiva che potrebbe essere usata anche da personaggi non giocanti, aumentando – così – la difficoltà di alcune minacce.

Vista la natura di Dragonbane, nessuna creatura qui disponibile ha una sorta di “grado di difficoltà”. Questo significa che un gruppo appena formato potrebbe dover combattere contro un Goblin oppure contro uno Shadow Demon fin dalla prima sessione. È ovvia la comprensione che ci sia una netta differenza di forza tra queste due entità, ma si ricorda che siamo di fronte ad un gioco di ruolo che richiama elementi “vecchia scuola” e strategie recenti. Di conseguenza, i giocatori dovranno preoccuparsi di tutti i mostri qui nascosti.

Dragonbane Bestiary

Se dovessi indicare l’elemento che rende il bestiario di Dragonbane meritevole dell’attenzione dei lettori, focalizzerei l’attenzione sull’impaginazione di ogni creatura. In questo libro sono presenti circa 65 mostri. Si tratta di un numero considerevole ma, per alcune persone, potrebbe non essere convincente. Ciò che rende questo tomo interessante, però, è la presenza del “Random Encounter” e della “Adventure Seed”.

Il “Random Encounter” è pensato per introdurre il mostro nel corso di una campagna in corso, al fine di attivare immediatamente un combattimento. Questa metodologia è utile per inserire una nuova entità nella storia senza troppe difficoltà e può essere implementata anche nelle campagne ufficiali, come “The Secret of the Dragon Emperor. “Adventure Seed” segue un approccio più complesso ed articolato. Essa andrebbe percepita come l’incipit di una Campagna alla quale il narratore deve implementare idee ed informazioni per costruire una storia personale. Ciascuna “Adventure Seed” presenta un enunciato differente che fa presagire il tipo di storia che si potrebbe andare a raccontare.

Il risultato finale potrebbe ricordare il bestiario presente in Symbaroum ed in “Ruins of Symbaroum“. In effetti il paragone è presente ed andrebbe percepito come un vantaggio, ma trovo che sia presente una grande differenza: l’impostazione della narrazione. Nei bestiari di Symbaroum, infatti, c’è un approccio molto schematico all’incontro della creatura, in cui è chiaro che dovrebbero avvenire un certo numero di eventi. Con Dragonbane, invece, si preferisce uno stile più libero, dando al lettore la decisione su come far agire le varie minacce. Sta all’acquirente decidere se tale elemento può essere un vantaggio oppure uno svantaggio, in base alle proprie conoscenze.

Dragonbane Bestiary
A questo manuale è associato un set di miniature di cartoncino, acquistabili dal sito di Fria Ligan separatamente.

Un ultimo elemento da considerare riguarda il design artistico. Non mi sto riferendo all’impaginazione (la quale, comunque, si basa sul Bestiario del Manuale Base), ma sui disegni proposti. La maggior parte delle illustrazioni provengono da David Brasgalla e provengono dalla versione di Drakar och Demoner del 2016. Ci sono anche illustrazioni di Johan Egerkrans, ma sono molto pochi rispetto a quanto ci si potrebbe aspettare. Dato che la versione 2016 di Drakar och Demoner non è mai arrivata in Italia, non considero tale situazione come uno svantaggio.

Quali potrebbero essere le limitazioni del Bestiario di Drabonbane? Per quanto mi riguarda, sposterei l’attenzione del lettore verso due informazioni. Il primo è legato alla ripetizione delle creature tra il Manuale Base ed il Bestiario. Entità come i Goblin, i Wight, i Ghost e gli Orc sono presenti in entrambi i tomi e non presentano alcuna differenza, a parte l’illustrazione. L’unica creatura esclusiva del Manuale Base è il Demon, le cui statistiche non appaiono nel nuovo libro. Questa situazione può risultare un vantaggio per alcuni giocatori, perché si evita di dover utilizzare due manuali per accedere al Bestiario. Per quanto mi riguarda, trovo che la ripetizione delle creature sia uno spreco di risorse e, nonostante siano presenti il “Random Encounter” e la “Adventure Seed”, non trovo che lo sforzo sia valsa la pena. Tutte queste creature potevano essere sostituite, rendendo il Bestiario molto più ricco di varietà.

Questo dettaglio è fortemente legato ad un secondo aspetto: la mancanza di originalità. Per quanto il Bestiario presenti entità oggettivamente interessanti da descrivere ed affrontare (come lo Shadow Demon, la Swan Maiden ed il Will-o’-the-Wisp), trovo che la ripetizione dei mostri del manuale base limiti fortemente la varietà. A causa di questo, il Bestiario di Dragonbane meriterebbe l’acquisto durante uno sconto.

Concludendo, il Bestiario di Dragonbane è un prodotto ben strutturato, ma non lo reputo eccellente. Attraverso questo tomo i giocatori hanno accesso ad una incredibile quantità di creature, supportate da spunti per battaglie e per campagne brevi o lunghe. I Narratori migliori avranno accesso ad una fucina di idee a cui attingere ed i giocatori potranno sfruttare le nuove Stirpi per aumentare la propria varietà.

Purtroppo, la decisione di ripetere quasi tutte le creature del Manuale Base mi sembra controproducente. Per quanto abbiano ottenuto degli spunti per avventure, trovo che tale decisione abbia diminuito notevolmente la potenziale originalità del Bestiario. Per questa ragione considero il risultato finale Ottimo, ma faticherei ad andare oltre. Acquisto consigliato

Dragonbane Bestiary
Dragonbane: Bestiario – Recensione
PRO
Circa 65 creature, ciascuna ben impaginata
Presenza di "Adventure Seed" e "Random Encounter", utili per costruire nuove storie
Nove Stirpi aggiuntive, utili per avere varietà tra i personaggi
CONTRO
Quasi tutte le creature del Manuale Base vengono ripetute
Mancanza di originalità circa la tipologia di minacce
8.5
Ottimo
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