The Last of Us Parte 2 Remastered

The Last of Us Parte 2 Remastered – Recensione

The Last of Us Parte II Remastered
Data di uscita
19/01/2024
Versione testata
PlayStation 5
Sviluppatore
Naughty Dog
Publisher
Sony Interactive Entertainment
Genere
Azione / Avventura
Lingua
Disponibile in Italiano (audio e testi)
Il nostro Punteggio
9.3
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Quando la versione rimasterizzata di The Last of Us Parte 2 è stata annunciata un paio di mesi fa, come da tradizione, l’utenza si è spaccata in due fazioni ben distinte: quella ben felice di poter mettere nuovamente mano sul secondo capolavoro della serie nata dalle idee di Neil Druckmann e quella che riteneva questa mossa puramente commerciale inutile e completamente evitabile. Ovviamente siamo abituati a questo tipo di reazioni da parte dei videogiocatori, basti pensare alle stesse critiche subite dal remake di The Last of Us Parte 1 (già reduce di una remastered PS4), ma questa volta il team di Naughty Dog ha ben pensato di stuzzicare la nostra curiosità introducendo una nuovissima modalità roguelike denominata “Senza Ritorno” che, affiancata alle migliorie del comparto estetico in grado di rendere la produzione interamente next-gen, dovrebbero offrire anche ai giocatori di vecchia data un pretesto più che ragionevole per passare qualche ora in compagnia del ricco cast del gioco. E non solo; oltre ad un prezzo dell’intero pacchetto sicuramente interessante, fissato a “soli” 50 euro, tutti coloro che possiedono già il gioco in versione PlayStation 4 potranno eseguire l’upgrade alla versione PlayStation 5 pagando una somma decisamente irrisoria di soli 10 euro. Insomma, se solo questo non dovrebbe bastare per convincervi, di seguito ci proveremo raccontandovi tutto ciò che è stato introdotto in The Last of Us Parte 2 Remastered.

Com’è naturale che sia, sotto il punto di vista narrativo The Last of Us Parte 2 Remastered non presenta alcuna novità sostanziale. Tutto ciò che era possibile vivere su PlayStation 4 è rimasto immutato e preservato nella sua interezza anche su PlayStation 5. Siamo di fronte al capitolo che introduce il personaggio di Abby Anderson, vera e propria rivale della nostra cara Ellie, e che cerca di farci riflettere il più possibile sul mondo post-apocalittico immaginato dall’autore. Inutile dirvi che per godere al meglio dell’esperienza dovrete aver già assistito Ellie e Joel nel lungo viaggio affrontato nel primo capitolo, e che saranno proprio quelle vicende a fungere da filo conduttore per tutto ciò che ci verrà raccontato in questa seconda parte. Detto questo, Parte 2 è viaggio meno intimo ma non per questo meno di spessore, elevato da colpi di scena capaci di farci soffrire e gioire assieme alle sue due protagoniste. Ci troveremo di fronte a situazioni agghiaccianti, al limite del verosimile, e molto lentamente perderemo di vista quello che sia realmente il concetto del bene e del male in un contesto come quello causato dalla diffusione del Cordyceps, finendo per provare quasi disgusto nei confronti di personaggi che fino a qualche ora prima amavamo, e viceversa.

Per tutti coloro che vogliono scoprire alcuni interessanti retroscena sullo sviluppo del gioco, questa edizione permette di attivare i commenti degli sviluppatori e di accedere ad una nuova sezione denominata “Livelli Perduti” in cui lo stesso Druckmann ci mostra tre sezioni di gioco che sono state tagliate dal prodotto finale. Queste vengono offerte come veri e propri livelli giocabili, anche se sono rimasti in uno stato piuttosto grezzo privo di animazioni elaborate o di dialoghi. L’obbiettivo è semplicemente quello di raccontarci innanzitutto il motivo per cui tali sezioni sono state rimosse, e permetterci di approfittarne alcuni aspetti peculiari. Potremmo quasi considerare questa versione come una Director’s Cut, grazie alla quale gli appassionati possono approfondire molte delle scelte di design che hanno permesso agli sviluppatori di offrirci un titolo pressoché perfetto.

Anche pad alla mano, The Last of Us Parte 2 Remastered si comporta esattamente come il gioco che abbiamo già potuto apprezzare su PlayStation 4, senza troppe novità da segnalare sotto il punto di vista puramente pratico. La struttura survival del gioco è stata preservata nella sua interezza, e ancora una volta questa è capace di dare il meglio di sé a livelli di difficoltà maggiori. Ne consegue che per avanzare lungo la trama potremo adottare le stesse strategie già studiate in precedenza, anche se la grande versatilità del gameplay ci permetterà di affrontare i nemici con nuovi approcci sempre più fantasiosi. Oltre alle implicazioni narrative, poter controllare due diversi personaggi apre anche ad una varietà del gameplay non indifferente. Sebbene le meccaniche di fondo siano le stesse, Ellie ed Abby sono molto diverse tra loro, con la seconda che ad esempio può vantare una fisicità ben più marcata ed in grado di farle avere la meglio anche preferendo approcci corpo a corpo, grazie ai quali prendere a cazzotti (quasi) tutti i nemici che incontreremo.

Complice anche la potenza di calcolo di PlayStation 5, i comportamenti dei nemici risultano molto credibili ed inaspettati (anche se comunque limitati da un level design vincolante, poiché fedelissimo al progetto originale), con un’intelligenza artificiale capace di farli collaborare tra loro talvolta anche per eseguire manovre di accerchiamento ai danni del povero giocatore. Con queste premesse diventa molto divertente esplorare ogni centimetro di mappa, per mettere in pratica una tattica di evasione che risulti efficace e poco dispendiosa in termini di risorse. Talvolta comunque sarà bellissimo sfruttare in tutta la sua potenza il ricco arsenale a disposizione di Abby e di Ellie, potenziabile presso i banchi da lavoro grazie ai numerosi pezzi di metallo racimolati qua e la, il tutto apprezzando le accurate animazioni con le quali le armi prendono una nuova forma proprio sotto i nostri occhi. Menzione d’onore al motion matching, il sistema di intelligenza artificiale che crea macro-animazioni in tempo reale concatenando a seconda della situazione centinaia di micro-animazioni predefinite, rendendo ogni momento unico ed irripetibile. Permangono alcuni problemi di fondo, già visti su tutte le versioni precedenti, ovvero alleati poco decisivi ed addirittura spesso invisibili agli occhi dei nemici. Spero sempre che questo aspetto venga migliorato perché lo ritengo forse l’unica pecca evidente della serie.

The Last of Us Parte 2 è un titolo godibile da qualsiasi tipologia di giocatore, complice la spaventosa quantità di opzioni per l’accessibilità con le quali è possibile cucire l’esperienza l’esperienza di gioco attorno alle proprie abilità. Che vogliate attivare la navigazione assistita, pensata per mostrarci sempre la giusta direzione da seguire, o semplicemente rendere le battaglie meno sfiancanti, magari riducendo l’aggressività dei nemici o aumentando l’abbondanza di risorse, troverete in questo gioco tutto ciò che fa per voi. Poiché ritengo il gioco comunque molto ben bilanciato, personalmente ho preferito attivare molte di queste opzioni solo dopo una prima run a difficoltà normale, apprezzando l’esperienza proprio per come è stata progettata dai suoi autori.

Menzione d’onore allo straordinario comparto estetico e sonoro, nonostante già il titolo originale si assestasse su livelli assolutamente incredibili è una vera e propria goduria poter rivivere l’esperienza attraverso un mondo di gioco esageratamente realistico e curato sotto ogni minimo punto di vista. Al netto della tradizionale cura nei dettagli a cui Naughty Dog ci ha da sempre abituato anche laddove non sarebbe assolutamente necessario, è ineccepibile il modo in cui l’ambiente reagisce in base a cosa sta succedendo attorno a noi. Vedere vetri che vanno in frantumi e carrozzerie delle auto che mostrano i segni di cedimento causati da uno scontro a fuoco in corso, tutto rigorosamente in tempo reale, è un qualcosa che eleva senza alcun dubbio il coinvolgimento del giocatore. Lo stesso avviene grazie ai modelli dei personaggi ultra-realistici e dunque capaci di mostrare visibilmente i segni di una battaglia o di un litigio appena avvenuto.

Non potevano infine mancare tutte le feature peculiari di PlayStation 5, come lo sfruttamento del feedback aptico e dei grilletti adattivi, con il primo in grado addirittura di rendere più coinvolgenti i dialoghi ed il secondo a farci sentire realmente il peso di ogni colpo che andremo ad infliggere ai nemici. L’esperienza complessiva, sebbene in maniera non determinante, ha sicuramente giovato di queste caratteristiche next-gen, che affiancate all’altissima risoluzione ed ai tempi di caricamento pressoché istantanei riesce a tenere incollato il giocatore dall’inizio alla fine della campagna principale.

Oltre alle migliorie estetiche, comunque non trascurabili, The Last of Us Parte 2 introduce piccole novità simpatiche che potrebbero fare la gioia di molti. Tra queste troviamo la modalità speedrun, già introdotta nel remake di Parte 1, che ci permette di affrontare il gioco tenendo come obbiettivo principale quello del tempo, e mettendoci in competizione con altri giocatori di tutto il mondo attraverso le leaderboard globali. Se siete tra quelli che in passato si sono divertiti a suonare la chitarra di Ellie, per voi c’è anche la nuova modalità libra chitarra, che permette semplicemente di utilizzare lo strumento in qualsiasi momento vogliate attraverso l’apposita sezione del menu principale, scegliendo tra una serie di personaggi ed ambientazioni di fondo a nostro piacere.

Tra tutte le aggiunte, naturalmente, la più interessante è la nuova modalità roguelike denominata “Senza Ritorno”, grazie alla quale scatenarci attraverso una serie di scontri casuali che culminano con una serrata boss fight. Sfruttando tutto ciò che viene offerto dal gameplay del gioco, questi scontri ci permetteranno di scatenarci affrontando una gran quantità di nemici in porzioni iconiche della mappa di gioco. Non mi dilungo nel fornirvi qui troppi dettagli, poiché nel video che trovate in cima alla recensione vi mostro tutto quello che c’è da sapere su questo contenuto. Personalmente non apprezzo particolarmente i roguelike, ma devo dire che in questo caso specifico la formula funziona molto bene e diverte non poco, offrendo una rigiocabilità pressoché infinita all’esperienza. Se amate competere con voi stessi ma anche con gli altri giocatori di tutto il mondo per voi è stata progettata la sfida giornaliera, ossia una run generata casualmente una volta al giorno ed uguale per tutti, da affrontare una sola volta con l’obbiettivo di entrare quanto più alti nella leaderboard mondiale.

Tirando le somme, è possibile ragionare quanto si vuole sulla reale necessità di riproporre oggi una versione rimasterizzata di The Last of Us Parte 2, visto che l’opera originale è ancora giovane e capace di difendersi anche senza un’edizione next-gen, ma personalmente ho gradito non poco la possibilità di poter affrontare ancora una volta l’avventura di Abby ed Ellie in quella che ne è senza dubbio la versione migliore. Le novità potrebbero da sole non giustificare l’acquisto ad occhi chiusi di chi il gioco l’ha già spolpato in precedenza (a meno che non siate come il sottoscritto dei veri e propri fan della serie), anche se per soli 10 euro c’è davvero poco da criticare, ma per chi vi si avvicina per la prima volta questa è un’occasione davvero imperdibile.

-22%
The Last of Us Parte II Remastered
  • Gioco completo per PlayStation 5
  • Vincitore di oltre 300 premi Game of the Year, rimasterizzato per console PS5.
  • Una nuova modalità sopravvivenza roguelike, Senza ritorno.

Ultimo aggiornamento: 2024-04-24 at 22:10

The Last of Us Parte 2 Remastered
The Last of Us Parte 2 Remastered – Recensione
PRO
Le nuove modalità, seppure in maniera non determinante, arricchiscono il valore del pacchetto completo
Una gran quantità di opzioni per l'accessibilità, che rendono l'esperienza adatta a chiunque
Comprato artistico semplicemente ineccepibile
Le feature di PlayStation 5 vengono sfruttate in maniera intelligente
CONTRO
I compagni di avventur - ancora una volta - sembrano essere invisibili agli occhi dei nemici, rovinando in parte la credibilità di alcune sezioni furtive
9.3
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