The Necronomicon Gamebook

The Necronomicon Gamebook – Recensione

Il mondo dell’intrattenimento si caratterizza per la sua permeabilità fra i diversi strumenti di approccio, i quali si uniscono in modo stravaganti e potenzialmente inconsapevoli. Questo è spesso legato al mondo della letteratura: un universo che, in un modo o nell’altro, le persona si affacciano. Non è raro, infatti, che i libri siano le basi per la pubblicazione e la realizzazione di giochi, film, opere teatrali e giochi di ruolo.

Questo ultimo caso ben si accosta a “The Necronomicon Gamebook”: una trilogia di libri realizzata da Officina Meningi e basata sulle opere letterarie di H. P. Lovecraft. Nel corso di questo articolo analizzeremo i tre prodotti dedicati (Dagon, Carcosa, Kadath) e li tratteremo assieme, come se fossero un’unica grande opera.

The Necronomicon Gamebook

Introduzione

“The Necronomicon Gamebook” è una saga di libri che ha recentemente raggiunto il suo quinto anniversario. Ogni volume è composto da 60-80 pagine e nasce dalle mani di Valentino Sergi, con la collaborazione delle figure illustratrici Alberto Dal Lago, Jacopo Schiavo e Francesco Biagini. Le vicende narrate provengono dai racconti horror di Ambrose Bierce, Robert W. Chambers ed Howard Phillips Lovecraft (scrittore che ha dato origine ad un universo d’orrore caratterizzato da tematiche cosmiche ed inquietanti, al limite dell’assurdo).

Ciascuno dei tre volumi può essere giocato separatamente, nonostante siano stati ideati per essere collegati fra di loro. “Dagon” e “Carcosa”, in particolare, sono due volumi che andrebbero letti (e quindi giocati) di seguito.Kadath” andrebbe giocato come se fosse una espansione che sostituisce una meccanica che hanno entrambi i volumi: le “Terre del Sogno”.

Per giocare a “The Necronomicon Gamebook” è necessario fotocopiare la scheda del personaggio e compilarla seguendo le regole di creazione del protagonista. In aggiunta, sarà necessario un comune dado a sei facce (d6).

Trama

Tutti i libri di “The Necronomicon Gamebook” sono ambientati nell’epoca della Grande Guerra. I giocatori interpreteranno un ufficiale senza nome, che è stato appena catturato dai soldati tedeschi. Lo scopo iniziale sarà quello di fuggire da loro ma, ben presto, qualcosa di strano si rivelerà. Avanzando nel corso della vicenda, alcune delle creature più famose di Lovecraft inizieranno ad agire. la vicenda ruota attorno a Dagon (dio mesopotamico adorato dai Filistei ed una delle poche creature di Lovecraft non originali) e Nyarlathotep (“il Caos Strisciante”, desideroso di portare alla follia l’intera umanità). Nonostante questo, creature “minori” appariranno nel corso della vicenda.

Da queste basi partirà un viaggio al limite della follia e dell’assurdo, in cui i lettori dovranno affrontare orrori inquietanti ed interagire con alcuni degli elementi più famosi del mondo lovecraftiano. Se tutto va bene, i protagonisti salveranno sé stessi, la città di Kingspot ed il mondo intero.

Importante ricordare che “Kadath” è un librogame che può essere giocato da solo, ma è principalmente pensato come integrazione di “Dagon” e “Carcosa”. In questo caso, i giocatori approfondiranno le Terre del Sogno: una zona pericolosa che viene visitata mentre il protagonista dorme.

The Necronomicon Gamebook

Meccaniche ludiche

“The Necronomicon Gamebook” ha una impostazione fortemente ludica. I giocatori sono chiamati a costruire le statistiche del protagonista prima di iniziare la lettura, posizionando un valore variabile in Vigore e Volontà. Il primo serve principalmente per il combattimento, mentre il secondo permette di evitare di scendere nella Follia. La Follia ha rilevanza principalmente durante le fasi di sonno, quando si affrontano le Terre del Sogno. I giocatori possono decidere di far riposare il proprio viaggio quando vogliono o quando indicato dal testo. In questo caso, si lancia 1d6 e si somma il valore alle variabili dedicate alla Follia. In generale, maggiore è il risultato e maggiore sarà il rischio di morte.

Nel corso del gioco, capiterà di imbattersi in degli scontri. In questo caso il proprio personaggio avrà accesso ad un’arma, che permette di modificare il valore del proprio d6. Lanciando il d6 ed aggiungendo i valori di Vigore e bonus dell’arma, si potrà sapere il danno complessivo fatto e subito dal nemico. Tutte queste informazioni sono indicate nelle prime pagine dei tre libri e nella sceda del giocatore, che permette di tenere sotto controllo le informazioni più rilevanti.

Finali

“The Necronomicon Gamebook” presenta diversi finali, ma soltanto uno di “Carcosa” può essere considerato positivo.Dagon” presenta finali potenzialmente autoconclusivi (escludendo le conclusioni negative) e “Kadath” tende ad avere una conclusione tragica. Per avere una fine positiva in quel libro, sarà importante “uscire dal sogno” utilizzando uno dei tanti metodi disponibili.

Impaginazione

La saga di librigame ideata da Officina Meningi si presenta con una impaginazione estremamente semplice e minimale, data soprattutto dalla quantità di pagine che compongono ogni libro. Le parti più complesse riguardano le sezioni dedicate al combattimento e le illustrazioni, sempre collegate ad uno specifico paragrafo. Trovo interessante far notare ai lettori come ci sia sempre il desiderio di dare la percezione di un approccio ludico. Questo non è tanto legato agli enigmi (che sono estremamente pochi), ma ad alcuni elementi di interazione.

In particolare, trovo curiosa la presenza del Talismano e come questo – ed altri strumenti – modifichino drasticamente l’interazione con i paragrafi. Se, ad esempio, il giocatore possiede il talismano e l’ha potenziato col Necronomicon potrà modificare drasticamente alcuni capitoli, saltandoli completamente. Un altro caso interessante riguarda le minacce. Tutti e tre i libri partono dal presupposto che alcuni paragrafi possano essere rivisitate dai lettori. Se queste contengono i nemici, tali minacce svaniranno se i giocatori li hanno già abbattuti. Se, al contrario, si è fuggiti dal nemico, il mostro avrà una salute completa, indipendentemente dai danni che ha precedentemente subito.

The Necronomicon Gamebook

Difetti

Come tutti i prodotti d’intrattenimento, “The Necronomicon Gamebook” presenta dei limiti meritevoli di attenzione. Il primo dettaglio che possiamo considerare riguarda la gestione dei paragrafi. A causa delle dimensioni di questi volumi, infatti, molti dei capitoli disponibili in Dagon, Carcosa e Kadath hanno una lunghezza variabile. Alcuni sono lunghi mezza pagina, altri durano poco meno di due righe. Avrei cercato di proporre una gestione dei paragrafi più bilanciata, anche a costo di aumentare le pagine. Tale approccio, infatti, rischia di dare la percezione di allungare determinate scelte oppure di dare un finale troppo semplicistico, probabilmente non in linea con l’esperienza ideata dagli autori.

Per quanto riguarda il personaggio giocante, avrei preferito qualche informazione in più. Oltre alla necessità di esplicitare l’utilizzo del dado a sei facce (elemento intuibile, ma non dichiarato in modo completo), avrei valutato di inserire una nota per chiarire in che modo la propria scheda può trasferire i propri contenuti da un libro all’altro. Per fare un esempio, essendo Kadath una espansione di Dagon e Carcosa, si intuisce che la scheda debba essere la stessa. Il passaggio tra Dagon e Carcosa, però, non è chiaro (a parte i bonus conferiti da specifici oggetti). Una serie di informazioni in merito avrebbero sicuramente agevolato l’esperienza.

Conclusione

Alla fine, “The Necronomicon Gamebook” non è una trilogia di librigame perfetta, ma riesce a catturare l’acquirente. La storia proposta dagli autori è piuttosto semplice ed utilizza, come base, le narrazioni horror di Lovecraft. La quantità di indovinelli è bassa, elemenoto che permette di evidenziare il focus negli eventi raccontati e nel combattimento. Nonostante Dagon, Carcosa e Kadath possano essere giocati singolarmente, consiglio di affrontarli come se fossero un unico, grande prodotto. Con una spesa minima di circa €30 potrete vivere appieno gli orrori di questo luogo.

Gli unici difetti di questa trilogia riguardano uno sbilanciamento del testo nei vari paragrafi ed un basso approfondimento del trasferimento della propria scheda fra i tre libri. Per tali motivazioni non posso reputare questa trilogia ottima, ma ci va particolarmente vicino. Acquisto consigliato agli amanti del genere.

Ultimo aggiornamento: 2024-04-25 at 10:05

The Necronomicon Gamebook
The Necronomicon Gamebook – Recensione
PRO
Tre volumi piccoli e ricchi di orrore
Sistema di gioco semplice ma particolareggiato
Possibilità di giocare i tre volumi assieme o singolarmente
CONTRO
Alcuni paragrafi meritavano maggiore approfondimento
Gestione del personaggio non sempre chiara
7.8
Divertente