Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione

Data di uscita
24/03/2023
Versione testata
Nintendo Switch
Sviluppatore
Gust / Tecmo Koei
Publisher
KOEI TECMO EUROPE
Genere
Avventura / RPG
Lingua
Voci: Giapponese / Testi: Inglese
Il nostro Punteggio
8.3
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Nel corso del 2019, il team di sviluppo “KOEI TECMO EUROPE” ha pubblicato il videogioco “Atelier Ryza: Ever Darkness & the Secret Hideout“. Si tratta di un videogioco importante per la saga, dato che è stato uno dei capitoli più importanti per riportare all’attenzione del pubblico il franchise.

L’importanza di tale gioco ha portato, come è giusto immaginarsi, la pubblicazione di vari seguiti, tra cui “Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key“. Questa recensione si focalizza, quindi, sul terzo capitolo della serie, con lo scopo di comprendere le caratteristiche principali e se l’acquisto può essere consigliabile.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key

Il prodotto in questione conclude la storia di Ryza: una alchimista dalle abilità ormai consolidate. In questa nuova avventura, il mondo viene coinvolto dalla presenza delle Kark Isles: luoghi misteriosi che sembrano legati ad una strana entità e delle misteriose voci. Lo scopo della protagonista sarà quello di ricongiungersi con tutti gli alleati incontrati precedentemente al fine di trovare l’origine di tale mistero e debellare la minaccia che esso nasconde.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key” è un JRPG con elementi Open World in cui il giocatore deve costruire un gruppo di personaggi per affrontare missioni primarie e secondarie. Per fare questo è necessario eseguire le azioni più iconiche di un videogioco “Atelier“: la raccolta dei materiali. Gli oggetti sparsi per il mondo di gioco possono essere utilizzati per forgiare nuovi utensili, i quali guadagneranno ulteriori funzionalità. Tra questi strumenti sono presenti armi, oggetti consumabili oppure strumenti che permettono di migliorare l’esplorazione.

Il sistema di sintetizzazione degli oggetti è molto simile ad “Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy“, mentre il sistema di combattimento è stato di nuovo stravolto. Esso presenta elementi simili al secondo gioco della serie, ma desidera velocizzare gli scontri e renderli dinamici. In questo capitolo, infatti, ogni personaggio possiede degli attacchi semplici e degli “Attack Points” (AP) che possono essere combinati per attivare varie combo. Tali azioni possono essere ulteriormente fuse utilizzando sia i personaggi in battaglia, sia le figure nella propria panchina. Da notare che i conflitti presentano anche delle richieste secondarie, proposte come se fossero delle missioni facoltative. Se il giocatore soddisfa tali requisiti, potrà beneficare di nuovi potenziamenti che miglioreranno le azioni del proprio personaggio.

La meccanica iconica di questo capitolo della serie, però, riguarda le Chiavi. Nel corso del gioco sarà possibile trovare chiavi di vario genere e queste tendono a possedere potenziamenti estremamente elevati. Lo scopo dell’utente non è soltanto quello di trovare il maggior numero di Chiavi possibile, ma anche comprendere come possono essere combinate in battaglia. Dato che i potenziamenti delle Chiavi sono spesso molto forti, i nemici sono stati adattati di conseguenza. A meno che il giocatore affronti l’intera avventura con un basso grado di sfida, sarà necessario che l’utente sia in grado di eseguire quante più combo possibili.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key” vuole proporsi come il capitolo finale dedicato a questo specifico personaggio. Per fare questo, il team di sviluppo ha preso varie decisioni. Dal punto di vista narrativo, questo gioco conclude molte delle domande lasciate in sospeso nei precedenti giochi e propone uno dei roster dei personaggi più ampio di tutta la saga di Atelier, con un totale di 11 combattenti. In aggiunta, va fatto notare la nuova gestione del mondo di gioco. Il videogioco in questione non rispecchia in modo letterale le caratteristiche di un Open World, ma quasi tutte le mappe presentano dimensioni semplicemente gargantuesche. Questo obbligherà i giocatori ad eseguire molti spostamenti rapidi, dato che varie aree che si dovranno raggiungere saranno molto lontane rispetto a quanto ci si può immaginare.

Quali possono essere, però, i difetti di questo videogioco? Tralasciando l’assenza della lingua italiana, vorrei partire dalle dimensioni della mappa di questo gioco. Trovo molto strano parlare di tale dettaglio, ma considero la mappa di questo videogioco eccessiva. Il problema, infatti, nasce dal fatto che l’utente difficilmente è in grado di apprezzare il level design di questo gioco perché utilizzerà in modo costante il viaggio rapido fin dalle primissime ore di gioco.

Trovo corretto far notare che il gioco obbliga, in alcune fasi, l’esplorazione di determinate aree, ma nel complesso il tema del viaggio risalta molto poco. La dimensione delle mappe, quindi, non solo rischia di essere immediatamente dispersiva, ma non viene sfruttata da parte del giocatore stesso.

L’ultimo elemento da tenere in considerazione riguarda l’interfaccia di gioco. Nel corso dei miei test, infatti, mi è capitato molteplici volte di faticare nel capire come gestire i menù principali, le mappe ed i posizionamenti degli obiettivi primari e secondari. Avrei preferito un risultato più evidente dal punto di vista meramente visivo, ad esempio utilizzando font di testo più grandi ed un contrasto più elevato dei vari elementi da tenere in considerazione.

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key

Alla fine, “Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key” è un capitolo che desidera ampliare e modificare alcuni meccanismi che hanno da sempre caratterizzato il franchise. L’esplorazione viene portata agli estremi e le varie novità fanno in modo che la sintetizzazione dei materiali presenti un ruolo rilevante ma non eccessivamente fondamentale. La storia, inoltre, si propone come una conclusione della serie, mostrando l’apice possibile tramite il coinvolgimenti di tutti i personaggi apparsi nei precedenti capitoli della serie.

Tale elemento è estremamente apprezzabile, ma non tutto funziona come dovrebbe. L’assenza della lingua italiana continua a sentirsi, l’interfaccia utente poteva essere migliorata e l’elemento dell’esplorazione si rivela troppo ampio e dispersivo rispetto le necessità.

Non posso nascondere di aver preferito maggiormente “Atelier Ryza 2: Lost Legends & The Secret Fairy“, ma sono convinto che coloro che hanno apprezzato i vecchi capitoli del franchise riusciranno anche ad apprezzare questo nuovo videogioco. Acquisto consigliato a coloro che hanno già giocato le precedenti avventure di Ryza.

Ultimo aggiornamento: 2023-12-05 at 07:20

Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key
Atelier Ryza 3: Alchemist of the End & the Secret Key – Recensione
PRO
Un'ottima conclusione della serie Atelier dedicata a Ryza
Meccanica delle Chiavi interessante, soprattutto a difficoltà elevate
Open World estremamente ampio...
CONTRO
Assenza della lingua italiana
Interfaccia utente migliorabile, in quanto confusa
... ma spesso è dispersiva, richiedendo un abuso del Viaggio Rapido
8.3
Ottimo
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