Storyteller

Storyteller – Recensione

Dopo anni di sviluppo, l’argentino Daniel Benmergui riesce insieme ad Annapurna a concretizzare il suo sogno a forma di romanzo-rompicapo…

Storyteller
Data di uscita
23/03/2023
Versione testata
Nintendo Switch
Sviluppatore
Daniel Benmergui
Publisher
Annapurna Interactive
Genere
Avventura / Rompicapo
Lingua
Disponibile in Italiano
Il nostro Punteggio
8
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Quando la creatività è al massimo del suo apice senza preconcetti né vincoli, il risultato ottenuto è qualcosa di veramente strabiliante e fuori dal comune. Anche nella semplicità è possibile imbattersi in qualche sprazzo di originalità; alle volte quel fattore, difficile da concretizzare, chiamato estro geniale sopraggiunge come il triste mietitore con la sua ascia bipenne al fatidico momento di raccogliere una nuova anima (un esempio lampante di costruzione alquanto romanzata del traghettatore degli inferi è Spiritfarer). In altre occasioni è estremamente complesso persino annusare quel sapore di sicurezza e intraprendenza. Le storie vanno e vengono: ma esistono avventure che ancora oggi, dopo la loro lontana pubblicazione, risultano essere immortali, delle pietre miliari della narrazione. Un po’ come accaduto con Sir Arthur Conan Doyle e i racconti dedicati al detective dell’ignoto Sherlock Holmes. Personaggi così rappresentativi e ormai iconografici da sembrare paradossali, assurdi e difficili da emulare; eppure in qualche remota valle sperduta è presente un’uomo o una donna con alcuni dei tratti distintivi dei famosi protagonisti dei romanzi. Non tutto è affidato all’immaginazione o alla fantasia, sebbene questi ultimi due fattori siano essenziali per la riuscita di un buon racconto originale. Sono esistiti scrittori che hanno narrato nella loro umile vita esperienza paradossali, assurde e fuori da ogni logica umana: esplicitare con cognizione di causa elementi come “la paura dell’ignoto” o lo spazio siderale senza snaturare né appesantire il lettore è una delle caratteristiche principali di Lovecraft. Ma quindi ci si chiede cosa porta uno scrittore, divenuto di successo solo dopo la propria morte, a diventare immortale? Esiste un elisir di lunga vita o qualche assurda magia in pieno stile Harry Potter? Un interrogativo alquanto enigmatico, anche se facile da risolvere con qualche semplice ragionamento. E’ la storia, il racconto, il viaggio costruito attraverso le parole o le immagini a creare una suggestione tale da incantare il lettore/spettatore. Non esistono altre dinamiche astruse, bensì il legame che rende indissolubili libri dopo secoli è la piacevolezza del contenuto e la relativa stesura. Chiunque voglia barcamenarsi in storie folli, apparentemente strane, può comunque ripiegare in autori come Vandermeer o Junji Ito in quanto horror orientale.

Storyteller di Annapurna Interactive (in qualità di publisher) e l’argentino Daniel Benmergui è la sintesi in formato videoludico di quanto la passione verso le storie ben intrecciate e stravaganti possa arricchire un medium così saturo come quello dei videogiochi. Per affinità, il titolo ricorda quasi immediatamente Card Shark di Devolver come originalità e peculiarità, ma con meno interazione ludica. Un’avventura a forma di libro che viene argomentato di pagina in pagina e racconta le più disparate vicende. Lo stile è nostalgico, medievale, quasi da cappa e spada l’ambientazione. Un gioco che narra una storia e di cui il giocatore tesse costantemente le fila, dando vita a situazioni uniche e drammatiche. Tuttavia la costruzione stessa di questo gioco è alquanto stravagante e travagliata, poiché sono stati necessari svariati anni (probabilmente un decennio da quando venne annunciato il concept) per concretizzare un lavoro di un certo spessore e con un approccio stilistico modulabile. Il titolo viene definito un puzzle game con elementi di narrativa sequenziale, un po’ come il fumetto altisonante Analwizards di Hollow Press. Un gioco che dunque vuole lasciare il segno per via della sua modalità d’esecuzione, un po’ come il recente Inkulinati. La formula di gioco ideata da Benmergui è assolutamente particolare; il titolo stesso riesce sin dai primi attimi ad attrarre il giocatore a sé, mostrando come delle meccaniche semplici da enigmi ambientali narrativi possano incuriosire l’appassionato più accanito. Il processo creativo è stato assai lungo, eppure l’aiuto sostanziale di Annapurna può fare sicuramente la differenza per elargire la conoscenza della suddetta avventura narrativa. Per quanto riguarda la mera formalità: Storyteller è disponibile su console Nintendo Switch, mobile e PC dal 23 marzo 2023. Scopriamo finalmente insieme di cosa si tratta in questa nuova, approfondita recensione.

Storyteller
C’era una volta…

L’intreccio narrativo: quando i personaggi di una storia d’amore incontrano le vignette

Ad intersecarsi come una matrice quadrata d’ordine quattro con il metodo di Laplace, una narrazione piena di sviluppi e fattori primi (rimanendo dunque in tema). La costante è sicuramente la meccanica sequenziale del gioco, in cui è possibile ordinare le varie vignette a proprio piacimento introducendo personaggi, percorsi e azioni di vario genere e misura. Viene fornito al giocatore solo un semplice strumento per identificare il racconto, ovvero il titolo; attraverso quest’ultimo – molto spesso poche parole abbastanza velate – viene intesa la vicenda messa in atto in quel capitolo. Non è sempre facile comprendere e decifrare cosa bisogna mostrare all’interno dei riquadri. Tuttavia il gioco incentiva il giocatore a non arrendersi, permettendo (come accade in altri puzzle game più convenzionali su piattaforma mobile) di saltare i paragrafi andando avanti, recuperando altri elementi narrativi e ludici per strada. Ma andiamo con ordine: spieghiamo in cosa consiste il gioco e quale sia l’attrattiva maggiore, ossia la componente narrativa. Noi avremo il ruolo del narratore, però senza voce o altri elementi testuali a disposizione.

Storyteller apre il sipario con questo grande libro dalla copertina rigida viola; al suo interno delle pagine bianche ancora da riempire. L’unica differenza sostanziale tra i vari fogli è appunto la prosecuzione della storia. Perché sì, nel gioco è presente una narrazione nascosta. Un’avventura intervallata in capitoli, per l’esattezza dodici (tra cui il finale della novella diverso in base a qualche aspetto preciso di gameplay). Ad ogni atto sono presenti ben quattro paragrafi, ovvero il fulcro della storia stessa ancora da costruire. La pagina non è sempre la stessa, poiché è possibile imbattersi in quattro, sei o tre vignette. Tutto dipende da ciò che si vuole raccontare in quel frangente. I protagonisti, ossia quei personaggi che ciclicamente appaiono nell’avventura, sono diversi e ognuno contraddistinto da parti del corpo inconfondibili. Sarà possibile imbattersi nel Barone o nella Regina, in un semplice ragazzo, la traditrice di turno o l’amata da raggiungere. Eppure i due personaggi che vengono mostrarsi all’inizio, come a voler presentare una sorta di prologo per il tutorial, sono Adamo ed Eva. Non esistono degli elementi testuali veri e propri, bensì delle immagini accompagnate dai titoli di ogni rappresentazione che forniscono al giocatore delle suggestioni sulla storia e su ciò che sta accadendo. In questo modo è possibile, in maniera personale e asettica, formare dei giudizi e valutare l’andatura del percorso narrativo. Ovviamente le immagini e le azioni parlano da sé, quindi non è necessario esplicitare nel dettaglio cosa accade: non è l’obiettivo principale di questo titolo.

Storyteller è a tutti gli effetti un gioco ad incastri. Purtroppo non sempre perfetti, perché in alcune vignette sono presenti delle parti un po’ fuorvianti che non permettono di risolvere il “caso” come si dovrebbe. L’interazione tra personaggi, e dunque la loro caratterizzazione, è abbastanza particolare, visto che per comprendere meglio il comportamento di un personaggio è necessario terminare l’avventura. Diciamo anche che per concludere nella sua interezza la storia servono all’incirca due/tre ore. I contenuti sono un po’ poveri alla lunga, oltre che ripetitivi. Dopo tanta attesa per via dello sviluppo duraturo, ci saremmo sicuramente aspettati qualche elemento o meccanica in più, oltre ad una prosecuzione sistematica del gioco.

La narrazione è ben salda, convincente, però limitata e troppo semplice nonostante le tante premesse. Ad ogni vignetta sono disponibili in modo alterno e in base al capitolo due/tre azioni e scenari. Non esiste nemmeno una vera complessità stilistica: un gioco che sfrutta sì l’interazione tra personaggi di vario genere e tipo, ma in fondo nulla di estremamente ragionato. Il gioco prende spunto da varie storie già famose, tra cui quella di Giulietta e Romeo con il loro amore impossibile, le difficoltà legate alle famiglie e l’odio generazionale. Shakespeare sembra essere il primo barlume di ispirazione del gioco, visti i riferimenti alle tante opere letterarie del britannico. Le tematiche affrontate sono alquanto ricorrenti, un po’ come l’amore, la delusione, la morte e/o la vendetta. In altri frangenti sono presenti anche elementi più surreali, ma in linea con la narrazione iniziale, come ad esempio la resurrezione. I personaggi come Edgar e Lenora sono quasi indissolubilmente destinati a stare insieme, sia in vita che da morti. Invece Isobel è la tipica arrogante e gelosa di altri, probabilmente della dolce e incantevole Lenora. Ma la cosa più sorprendente è che, nonostante le facce presenti in anteprima piuttosto esplicative, ogni personaggio può essere chiunque – a discrezione del giocatore, un po’ come per il master nei giochi di ruolo cartacei. Il titolo non ha una forte dipendenza della lingua, eppure è localizzato interamente in lingua italiana.

Storyteller
Missioni extra davvero apprezzabili.

Il romanziere – Parole, racconti e dicerie

Il gameplay di Storyteller è abbastanza lineare. Ciò che emerge sin dai primi minuti di gioco è questa meccanica sequenziale dove bisogna ordinare all’interno dei riquadri personaggi, azione (interazione) e ambientazione. Ad esempio, in una vignetta è possibile inserire due giovani fanciulli innamorarsi, all’interno di uno sfondo clericale. La situazione paradossalmente non cambia in base al sesso: ogni personaggio se messo in coppia con qualcuno manifesta un interesse d’amore, purché sia all’inizio della vignetta. Questo cambia se tra un riquadro e l’altro c’è un intervallo o una rottura, come un litigio che coinvolge entrambe le parti. Può capitare che oltre al titolo “trovare l’amore e la disperazione” ci si imbatte in sotto chiavi di lettura, come poter terminare la vignetta con tutti i personaggi coinvolti morti nella scena. Sono delle missioni secondarie che aggiungono qualcosa in più e permettono al giocatore di collezionare più punti, raggiungendo il finale con un modesto punteggio. L’elemento maggiormente più trascinante è quello gestito dal comparto musicale e sonoro. Le tracce utilizzate sono meravigliose, in linea con lo stile da amanuense e fatto a mano (medievale). Alcuni toni rievocano sostanzialmente momenti poetici famosi. L’aspetto stilistico è clamoroso, ma non eccessivamente sensazionale. Piuttosto semplice nel tratto, anche se efficace. I contorni sono abbastanza leggeri e su console Switch in portatile è facilmente leggibile, oltre che decifrabile. Il tono generale è molto da tomo/illustrazione, mentre i colori sono tendenti al marrone. Per quanto concerne la componente tecnica, la qualità delle texture è buona. Il frame-rate è stabile, visto che si tratta di un titolo che non richiede troppe animazioni o cambi di scena.

Storyteller
Tanti intrecci inaspettati!

In conclusione, Storyteller di Benmergui e Annapurna è un titolo interessante che, dopo gli anni di sviluppo alle spalle, poteva sicuramente dare molto di più nel comparto ludico e stilistico. Il gameplay è divertente, vorace, ma manca ancora qualcosa per renderlo più flessibile e attraente ad un pubblico ampio. Dura veramente troppo poco e le meccaniche messe in scena risultano dopo un’ora alquanto ripetitive; non c’è varietà, rimangono sempre le stesse, seppur buone e convincenti. Un gioco che crea degli intrecci narrativi, racconta una storia che deve essere costruita dal giocatore. Alcune sezioni sono complicate e troppo forzate, eppure riescono a districarsi mediamente bene. Un’avventura suddivisa in capitoli e di cui richiede uno sforzo di qualche ora. Un titolo da provare da soli, possibilmente in modalità portatile in giro. Si nota anche l’essenza mobile, quindi da puzzle game da fare nei momenti morti nella metro o nella pausa pranzo a lavoro. Comunque avvincente e piacevole, anche se con qualche stortura. Il gioco è disponibile su console Nintendo Switch dal 23 marzo 2023 al prezzo di 13,99 euro. Un rapporto qualità-prezzo discreto. Un titolo consigliato per la sua versatilità ad adattarsi anche all’esterno e per la sua anima da puzzle divertente.

Storyteller
Storyteller – Recensione
PRO
Idea interessante e piacevole;
Narrativamente con un grande potenziale;
Buon rapporto qualità-prezzo;
Ottime musiche e disponibile in italiano.
CONTRO
Gameplay con poca varietà;
Molto ripetitivo;
Un titolo alquanto breve.
8
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Redattore