Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon

Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon – Recensione

Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon
Data di uscita
17/03/2023
Versione testata
Nintendo Switch
Sviluppatore
PlatinumGames
Publisher
Nintendo
Genere
Azione / Rompicapo / Avventura
Lingua
Voci: Inglese, Giapponese / Testi: Italiano
Il nostro Punteggio
7
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A partire dal 2009, il team di sviluppo Platinum Games ha dato origine alla saga videoludica di Bayonetta. Al suo rilascio nessuno si aspettava che sarebbe diventata una vera e propria esclusiva per Nintendo Switch, tanto da poter essere considerato un personaggio esclusivo di tali piattaforme. Questa serie è attualmente composta da tre capitoli, ma recentemente è stato pubblicato il videogioco spin-off “Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon“. Questa recensione illustra le informazioni chiave su questo gioco, le sue caratteristiche e gli elementi più importanti da tenere in considerazione.

Il videogioco in questione narra le vicende di Cereza: la protagonista della serie di videogiochi “Bayonetta“. Nata per mano di entità completamente opposte a loro, è stata relegata ai margini della società e non le viene ormai permesso di incontrare sua madre: Rosa. Per fortuna, Cereza riesce a trovare nella figura di Morgana una potenziale casa, anche se il desiderio di ritrovare Rosa è forte.

Il gioco si propone come una “storia di formazione” in cui Cereza esplora un bosco fatato in compagnia di Cheshire: una bambola di pezza che, in realtà, nasconde un potente demone.

Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon

Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon” è un videogioco d’avventura con elementi puzzle ed azione in cui si interpretando due personaggi: Cereza e Cheshire. Quest duetto di figure giocabili si mantiene per tutto il corso del gioco, tranne per un caso molto specifico.

Il gameplay di tale gioco è semplice. Lo scopo del giocatore è quello di proseguire nei vari archi narrativi proposti dal team di sviluppo, con lo scopo di completare la storia di formazione della protagonista. Tali capitoli sono collegati da un mondo più o meno aperto, il quale dovrà essere esplorato per completare la storia al 100%.

Un elemento da considerare fin da subito è il fatto che Cereza non abbia realmente delle capacità offensive. La protagonista del gioco, infatti, non possiede molte delle capacità che la contraddistinguono, compresa l’abilità di fermare il tempo in quanto “Strega di Umbra“. Le sue azioni sono principalmente legate alla danza, utili per bloccare alcuni nemici oppure per interagire con l’ambiente.

Le doti offensive non sono legate alla protagonista di questa storia, ma al suo pupazzo: Cheshire. Tramite il pulsante R, infatti, i giocatori possono “evocare” questa entità demoniaca con lo scopo di attaccare i nemici. Cheshire principalmente esegue possenti artigliate e si ritrasforma in pupazzo se Cereza lo desidera oppure se incassa troppi attacchi. Avanzando nel gioco è possibile ampliare le azioni dei due protagonisti con lo scopo di renderli sempre più forti.

Un dettaglio interessante circa Cereza e Cheshire riguarda la loro gestione dei comandi. A ciascun personaggio è dedicato un intero Joy-con, al fine di focalizzare l’attenzione dell’utente su specifiche azioni. Questo dettaglio è molto rivelante perché rivela alcune caratteristiche del gioco: il gameplay è estremamente semplice e la presenza di due personaggi diversi ha un impatto meccanico. Le due figure giocabili non solo hanno ruoli diversi, ma dovranno collaborare per risolvere alcuni puzzle ambientali.

Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon
Il sistema di combattimento, quando presente, è molto basilare. Chesire attacca, mentre Cereza deve schivare i nemici. Se possibile, può bloccare i loro movimenti.

L’elemento più iconico di “Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon” è legato al comparto visivo. Questo dettaglio viene evidenziato da elementi interessanti: uno stile dei personaggi simile ad un cartone animato ed una gestione dei colori genuinamente interessante, dato che ricorda i quadri ad olio e gli acquerelli. Esplorare il bosco fatato e le sue creature è genuinamente interessante, viste le varianti di colori visive che appaiono nel corso della storia.

Proseguendo nel gioco, inoltre, sarà possibile vedere ulteriori idee sul comparto estetico, elemento nel quale il gioco spicca genuinamente. Giocando a “Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon” ho percepito la sensazione che gli autori si siano divertiti a rendere carismatico questo prodotto dal punto di vista del colore, elemento così interessante da rendere difficile trovare un altro gioco simile a questo.

Quali sono, però, i difetti più importanti circa questo titolo? La prima nota da considerare riguarda la struttura del gameplay. Come detto precedentemente, il gioco trattato in questa recensione si propone come un titolo d’avventura con elementi di azione e puzzle. Tali contenuti, però, non spiccano in modo veramente efficiente. L’esplorazione, ad esempio, è molto frammentata e poco intuitiva, a causa di un design della mappa confuso rispetto le necessità. Anche le sezioni puzzle non sono particolarmente interessanti. Spesso sono legate al fatto che un personaggio è in grado di eseguire delle abilità che l’altra figura non è in grado di fare.

Gli elementi legati alle fasi di gioco puzzle – in cui si interpretano personaggi con ruoli diversi, dovrebbero risultare interessanti. Giochi di successo come “It Takes Two” ruotano esattamente attorno a questo concetto. Purtroppo, il risultato finale non riesce a catturare il pubblico a causa di una ripetitività generale delle azioni dei protagonisti ed il fatto che il gioco, per come viene descritto dalla confezione, è pensato per un solo giocatore. Il risultato finale vede le fasi di esplorazione confuse e, quando sono presenti sezioni puzzle, i giocatori non ottengono la varietà che si aspetterebbero.

Anche il sistema di combattimento tende a non avere molto carisma e questo è legato alla difficoltà del gioco. Tralasciando specifiche situazioni, infatti, Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon” è un videogioco facile. I giocatori possono ulteriormente semplificare l’esperienza tramite le impostazioni di accessibilità, elemento che permette di rendere i protagonisti pressoché invulnerabili. Questa scelta porta il giocatore ad affrontare gli scontri in maniera sconsiderata, senza sfruttare quelle che dovrebbero essere le caratteristiche chiave del gioco. L’impossibilità di Cereza di attaccare dovrebbe essere un fattore centrale per il gioco, così come il fatto che Chesire possa essere temporaneamente sconfitto. Questi elementi di gioco non vengono sfruttati dal team di sviluppo stesso e rendono l’intera esperienza meno accattivante rispetto a quanto ci si aspetterebbe.

Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon
Raggiunti i titoli di coda, i giocatori troveranno un “capitolo speciale”. Tale contenuto è strettamente legato a “Bayonetta 3”.

Ultima nota da sottolineare sul gioco riguarda la trama. In realtà noi di GameScore troviamo che sia necessario scrivere un articolo apposito – che verrà pubblicato nelle prossime settimane – ma, per adesso, possiamo dire che la storia di “Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon” presenta delle limitazioni. Se da una parte si apprezza la scelta di raccontare il passato di Cereza e la scelta di approfondire eventi narrativi citati in Bayonetta 3, questo titolo non è comunque in grado di proporre una vicenda interessante. Molte delle problematiche sono da ricercarsi nella modalità con cui “Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon” si collega alla serie principale, ma se il giocatore decide di prendere tale opera singolarmente potrebbe apprezzare la vicenda proposta dagli autori.

Nel complesso, cosa è possibile dire circa “Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon“? Per quanto mi riguarda, siamo di fronte ad un gioco potenzialmente carino, ma incapace di catturare i giocatori in modo efficiente. Il team di sviluppo ha cercato di realizzate un videogioco di Bayonetta dai toni più leggeri, oltre a sperimentare una nuova gestione di colori. Questo dettaglio è estremamente piacevole, tanto da rendere questo titolo uno dei videogiochi visivamente più interessanti dei primi mesi del 2023.

Allo stesso tempo, sarebbe un errore dire che tale gioco sia perfetto. L’intero gameplay (esplorazione, puzzle e combattimenti) non cattura l’interesse e tende a non sfruttare quelle che dovrebbero essere le caratteristiche più rilevanti dell’intera avventura. Allo stesso tempo, l’idea di interpretare due personaggi insieme non sembra ben sfruttata e la narrazione del gioco non convince se viene messa all’interno del franchise di Bayonetta. Alla fineBayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon” è in grado di divertire, ma avrebbe dovuto fare di più. Acquisto consigliato esclusivamente sotto sconto.

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Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon - Videogioco Nintendo - Ed. Italiana - Versione su scheda
  • L'incantevole storia di una giovane strega
  • Prima che iniziassero a chiamarla "Bayonetta", questa apprendista strega era una ragazza un po' timida
  • Cerca di sopravvivere ai pericoli della foresta, risolvere complessi rompicapi e respingere i nemici unendo le forze di Cereza e Cheshire

Ultimo aggiornamento: 2023-12-08 at 17:50

Bayonetta Origins Cereza and the Lost Demon
Bayonetta Origins: Cereza and the Lost Demon – Recensione
PRO
Comparto visivo estremamente carismatico
Narrazione semplice, proposta come "favola di formazione"...
CONTRO
Gameplay generale incapace di catturare l'attenzione come ci si aspetterebbe
... ma risulta difficile inserirla all'interno del franchise di "Bayonetta"
Esplorazione del mondo di gioco confusa
7
Discreto
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Caporedattore
  1. Non sono d’accordo con la recensione ma gusti son gusti… il sistema di esplorazione si evolve con i poteri che Cheshire che acquisisce man mano che si prosegue e molti percorsi non sono praticabili se non si ha quel determinato potere! Inoltre il legame dei due protagonisti si evolve man mano con la storia! Ammetto che la mappa non è il massimo ok, ma il sistema di combattimento è studiato appositamente con l’uso di entrambi (con combo e cambi di poteri di Cheshire!)… e non l’ho trovato assolutamente ripetitivo! Inoltre non vengono menzionati i collezionabili, altro punto a favore! Mi dispiace che non ti sia piaciuto ma è davvero un piccolo gioiello, in grado anche di emozionare, mantenendo l’interesse nel proseguire!

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