Forspoken

Forspoken – Recensione

Forspoken
Data di uscita
24/1/2023
Versione testata
PlayStation 5
Sviluppatore
Luminous Productions
Publisher
Square Enix
Genere
Azione / Giochi di Ruolo
Lingua
Testi: Italiano / Audio: Inglese
Il nostro Punteggio
7.8
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Forspoken è, nel bene e nel male, uno di quei videogiochi capaci di catalizzare l’attenzione su di sé fin dal primo sguardo. Grazie a quel suo aspetto fresco e nuovo, che ci promette di offrirci un’esperienza diversa da quella di moltissimi giochi simili che di fatto sembrano tutti uguali tra loro, il nuovo progetto dei ragazzi di Luminous Productions (casa di sviluppo sussidiaria di Square Enix) ha saputo muoversi all’interno di un mercato ormai saturo di open world contaminati da meccaniche GDR raccogliendo feedback di ogni tipo. Che siano stati giudizi provenienti dalla critica – internazionale e non – o dai giocatori che ne hanno potuto provare prima la versione DEMO e successivamente il prodotto finale, Forspoken si è dimostrato essere un gioco abbastanza divisivo e di conseguenza ci sembrava doveroso provare con mano il viaggio di Frey e parlarvene in una nuova e magica recensione.

Partiamo subito col dire che, secondo il mio modesto parere, Forspoken è un gioco in grado di raccontarci molto del suo bellissimo mondo, ma che forse lo fa con dei ritmi decisamente lenti e che potrebbero scoraggiare i giocatori (o redattori) più frettolosi e che vogliono lanciarsi nel più breve tempo possibile nell’azione pura, aspetto che il gioco ci permette di apprezzare al suo massimo potenziale solamente ben oltre la prima metà della campagna principale. E’ molto probabilmente per questo motivo che molti giudizi che troverete in rete non sono sempre dei più lusinghieri, e pertanto vi consigliamo di approfondire la vostra curiosità solo con coloro che hanno passato un numero di ore a due cifre in compagnia della protagonista di questo pur sempre valido gioco.

La storia di Forspoken è semplice ma di impatto, e ci vedrà affiancare una giovane Alfre Holland durante un periodo della sua vita non propriamente splendente. La ragazza, conosciuta con il nome di Frey, vive in un quartiere difficile di Manhattan a New York (Hell’s Kitchen) ed è solita mettersi spesso in grossi guai sia con la malavita locale che con la legge. Il giudice che se la ritrova spesso di fronte ha imparato ad essere clemente nei suoi confronti, ma decide di darle un ultimatum, al seguito del quale la nostra Frey capisce che è arrivato il momento di prendere in mano la propria vita e cercare di costruirsi la propria fortuna altrove.

Quello che alla ragazza non manca e mai mancherà è proprio la sua immensa curiosità, che la porterà a farsi guidare da uno strano luccichio fino all’interno di un negozio di antiquariato locare, ritrovandosi improvvisamente catapultata in un mondo magico a lei completamente sconosciuto e con un inaspettato bracciale parlante (che chiameremo Cuff) capace di infondere incredibili poteri magici. Da questo momento scopriremo (molto) lentamente di essere finiti in un mondo completamente estraneo chiamato Athia, una regione prossima alla distruzione e che sarà proprio nostro compito salvare. Durante il viaggio incontreremo moltissimi personaggi in grado di arricchirci sia sotto il punto di vista puramente narrativo sia sotto quello più pratico delle meccaniche di gioco, all’interno di un’avventura pur sempre piacevole e capace di stimolare in maniera massiccia la nostra sete di esplorazione.

Forspoken

Se avete potuto provare la DEMO di Forspoken saprete bene che il fulcro di tutto il gameplay ruota attorno all’utilizzo di specifici poteri magici e, soprattuto, alla possibilità di esplorare il mondo di gioco molto freneticamente grazie a quello che viene denominato parkour magico. Con una semplice ma funzionale meccanica potremo infatti sferrare a tutta velocità lungo ambientazioni molto grandi e potenzialmente dispersive, ma che sono sempre piacevoli da percorrere grazie al fatto che il tutto viene enormemente facilitato mediante la pressione di un semplice tasto. Come ogni open world che si rispetti non tutte le zone saranno accessibili fin dal primo istante, e sarà nostra cura farci prima di tutto farci guidare dagli eventi della storia prima di poterci deliziare massivamente al free-roaming puro.

Specialmente durante i primi momenti di gioco, non sarà raro trovarsi di fronte ad una grande quantità di attività secondarie che non sono ancora raggiungibili tramite il semplice parkour magico, che andrà ad arricchirsi sensibilmente verso le battute finali della trama principale, così come capiterà spessissimo di incappare involontariamente tra le fauci di creature magiche non solo ben più forti di noi ma anche immuni a qualsiasi attacco in nostro possesso. E’ forse per questo motivo che il gioco di Luminous Productions è stato principalmente criticato, ma vi garantiamo che una volta “perdonata” l’estrema lentezza di quello che vorremmo chiamare prologo – ma che di fatto costituisce la prima metà della storia – il sistema di combattimento si apre a numerose possibilità che riusciranno senza alcun dubbio a farne valere l’attesa.

Forspoken

Un albero delle abilità che vanta al suo interno oltre 100 poteri, ciascuno dei quali è a sua volta potenziabile attraverso sfide specifiche che contribuiscono a loro volta a rendere più vario e dinamico l’avanzamento, sono solo uno dei motivi per cui abbiamo trovato Forspoken sufficientemente profondo da soddisfare le esigenze anche dei giocatori più interessati all’azione pura piuttosto che alla semplice esplorazione. Personalmente ho iniziato ad apprezzare il gameplay di Forspoken non appena Frey si è ritrovata a gestire più tipologie di poteri, passando dalla semplice possibilità di lanciare sassi a poter finalmente sferrare attacchi corpo a corpo, per arrivare a gestire in maniera più granulare gli elementi ed adattare tutti gli scontri a seconda del nostro avversario.

Il più grande pregio di Forspoken è proprio l’immediatezza con cui ogni azione può essere compiuta, semplicemente tramite la pressione dei due tasti dorsali L2 e R2 per gestire rispettivamente magie di supporto ed attacchi diretti, utilizzabili anche in combo per dare il via a delle devastanti mosse offensive. Man mano che ci avvicineremo all’epilogo e all’ottimo post game ci ritroveremo sempre a dover variare costantemente gli elementi per massimizzare le nostre probabilità di successo, questo a patto di aver impostato un livello di difficoltà consono alle nostre abilità generali. Indipendentemente dalle numerosissime opzioni di accessibilità, sarà molto importante tarare la difficoltà su un livello sufficiente da obbligarci a sfruttare a dovere ogni singola meccanica, pena ritrovarci praticamente invincibili sacrificando però tutto il divertimento e l’appagamento restituito da una sfida correttamente calibrata.

Forspoken

Una volta ingranato, abbiamo trovato il gioco estremamente vario e gratificante, ricco di pretesti per allontanarci dalla campagna principale tramite numerosissime attività secondarie e missioni extra chiamate “deviazioni”, proprio a sottolineare il fatto di essere alle prese con incarichi pensati per farci riprendere il fiato tra una cutscene e la successiva. Come già sottolineato l’agilità della protagonista eleva l’esperienza dell’open world, che però non ha sempre soddisfatto appieno le nostre aspettative. Le attività secondarie sono simili tra loro e non incentivano il giocatore a portarle a termine anche a causa dell’eccessiva vastità delle aree della mappa, tranne per coloro che sono alla ricerca di trofei su PS5 e achievement su Steam. Purtroppo, però, l’estrema lentezza iniziale non viene controbilanciata da una storia che si prende il suo tempo anche per evolversi e giungere all’epilogo, che ci è invece sembrato fin troppo frettoloso e desideroso solamente di lanciarci (finalmente) in tutte le attività post-game, quelle che effettivamente rappresentano la fetta maggiore del divertimento complessivo.

Sul fronte puramente tecnico abbiamo potuto vedere come si comporta sul campo il Luminos Engine, pronto tra le altre cose ad ospitare il prossimo capitolo di Final Fantasy. Sebbene il motore grafico sia riuscito quasi sempre a mantenere un frame rate ancorato sui 60 FPS in modalità Prestazioni, questo è stato fatto sacrificando la resa generale e di conseguenza l’impatto estetico dell’intero open world. Possiamo assolutamente perdonare alcune aree poco dense di attività da svolgere o magari meno ispirate di altre, ma da un titolo esclusivamente next gen pretendiamo un sistema di illuminazione e soprattutto una profondità di campo che sia sempre in grado di valorizzare il mondo di gioco. Non fraintendetemi, Forspoken è bello – a tratti bellissimo – ma per goderlo nel suo massimo splendore è necessario impostare la modalità Risoluzione o Ray Tracing, quindi sarà compito del giocatore decidere a quale componente rinunciare. Ultima nota per un doppiaggio ben realizzato ma solamente in lingua inglese, limitandoci l’italiano ai soli sottotitoli.

Forspoken

In conclusione, provando a fondo Forspoken abbiamo potuto vivere emozioni contrastanti nell’arco di tutta l’avventura. Sicuramente non stiamo parlando del capolavoro della vita ma nemmeno di un progetto poco ispirato o non meritevole di attenzione. Nel suo piccolo il viaggio di Frey ci ha saputo divertire in moltissime occasioni, e nonostante il mondo di gioco sia eccessivamente vasto e pieno di attività a volte troppo ripetitive siamo rimasti soddisfatti del pacchetto generale. Se cercate un open world semplice e scanzonato dovreste per lo meno dare un’opportunità all’ultima fatica di Luminous Productions, se invece volete un gioco molto più scorrevole e ricco di meccaniche complesse da padroneggiare potreste non rimanerne totalmente ammaliati.

Forspoken - PlayStation 5
  • L'odissea di un'eroina riluttante: Guida Frey in un viaggio indimenticabile alla ricerca della strada di casa dopo essere stata misteriosamente catapultata in una terra antica e fantastica
  • Un open-world bellissimo e crudele: Esplora i vasti regni di Athia, un'incantevole terra abitata da creature soprannaturali portate in vita grazie a tecnologie all'avanguardia
  • Parkour intuitivo e a colpi di magia: Arrampicati sulle pareti, balza tra i canyon, salta da altezze da capogiro e immergiti in sconfinati paesaggi

Ultimo aggiornamento: 2023-12-05 at 12:10

Forspoken
Forspoken – Recensione
PRO
Meccaniche di combattimento semplici da gestire ed appaganti da utilizzare
Un mondo di gioco convincente e ricco di attività secondarie, anche se talvolta ripetitive
L'utilizzo del parkour magico è molto soddisfacente ed aiuta molto a smorzare la sensazione di essere all'interno di una mappa inutilmente vasta
CONTRO
Il gioco fatica ad ingranare, prima di mostrare il suo potenziale è necessario arrivare oltre la metà della campagna principale
Graficamente altalenante (per essere un gioco esclusivamente next-gen)
7.8
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