Monster Hunter Rise

Monster Hunter Rise – Recensione della versione Xbox Series X | S

Il titolo di Capcom legato alla caccia furente dei mostri di ampie dimensioni giunge finalmente, dopo due anni da esclusiva console su Nintendo Switch, anche su next-gen…

Monster Hunter Rise
Data di uscita
20/01/2023
Versione testata
Xbox Series S
Sviluppatore
Capcom
Publisher
Capcom
Genere
Avventura / Azione / RPG
Lingua
Disponibile in Italiano
Il nostro Punteggio
9
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Benvenuto, avventuriero! Ancor prima di accingersi alla gentile danza del prode guerriero, sarà nostra premura argomentare con vigore e prontezza cosa comporta andare a caccia di grosse bestie affamate. Un mostro di grandi dimensioni è solito aggirarsi – per natura e anche un po’ per inerzia, dovuto al retaggio – sempre nei soliti luoghi, solitamente limitrofi alla tana e/o al punto dove sono presenti (in caso di tipologia femminile) le uova da deporre e far crescere prosperose. Attorno vagano quasi in preda alle convulsioni, alla ricerca di brandelli di carne da mangiare, delle piccole creature dalle strane fattezze; assomigliano a dei rettili, ma con delle zanne alquanto aguzze e affilate. Esseri che non nuociono assolutamente a nessuno, poiché per via della selezione naturale preferiscono restare al loro posto e non interferire con il capo branco o la creatura più grande. Tuttavia questi piccoli mostri sono considerati il banchetto perfetto per i guerrieri, utilizzati per rifocillarsi (recuperando resistenza e vigore) prima di una lunga battaglia. Può sembrare un ossimoro, però il cacciatore è come albero di ciliegio in Giappone: pronto a sbocciare nel periodo migliore, ovvero l’hanami. Giungere al grado di guerriero affermato a tutto tondo non è assolutamente semplice. È infatti necessario procedere ad un lungo e vasto addestramento, dove il prode novizio impara a combattere delle creature di piccola taglia con armi lunghe o specifiche, come la lancia-martello o la balestra. Un percorso analitico e particolare che consta di svariate fasi preliminari: per prepararsi per una nuova sezione viene richiesta un’attenzione certosina sul proprio equipaggiamento. La dotazione messa a disposizione dai mercanti varia in base agli stili di combattimento; si identifica l’individuo, l’attitudine e l’attività in campo.

Un videogioco che incarna al meglio queste attraenti premesse è Monster Hunter, una delle serie più promettenti di Capcom. Per offrire a quest’analisi un maggior contesto, l’action RPG nipponico ha origine per console Playstation 2 dal 2004. Il videogioco riuscì nonostante l’uscita scaglionata per i vari continenti a far breccia nei cuori degli appassionati al genere di appartenenza, per via di uno stile davvero dinamico e quasi realistico dei combattimenti, oltre all’introduzione di un bestiario di tutto punto. Un gioco che interponeva la vita da cacciatore a quella di gestione del proprio villaggio. Uno di quei titoli che può essere provato sia in multigiocatore con amici (adesso prevalentemente online) che in singolo, ma che per una maggior sovrapposizione dei contenuti poteva garantire un massimo di quattro combattenti per volta. Successivamente uscì una grande espansione sottotitolata “G” con abilità inedite e missioni ancora più ardue. La serie è suddivisa in generazioni: attualmente ci troviamo alla quinta iterazione.

Dopo la parentesi (in quanto esclusiva) durata diversi anni sulle varie console Nintendo, la serie di Monster Hunter sembra rifiorire con il capitolo di maggior successo conosciuto come World. Rispetto ai titoli precedenti, qui la grafica segna un passo da gigante: un realismo ancora più marcato, oltre all’introduzione di modalità inedite sino ad allora. Nel 2020 Capcom annuncia un nuovo titolo a tema, in esclusiva nuovamente però sulla console Nintendo Switch. Monster Hunter Rise è tutto ciò che gli appassionati hanno sempre sognato di vedere. Uno di quei capitoli che unisce la passione delle terre del sol levante (con un’estetica davvero preponderante, come ad esempio l’aggiunta di un contesto storico decisamente più marcato) al combattimento allo stato puro. La portabilità è sicuramente uno dei marchi di fabbrica della console ibrida, che ha mostrato agli appassionati il senso di giocare in modalità portatile a distanza, distaccati dalla TV. Una fruizione sicuramente più ampia. Eppure ciò che ha sicuramente scolpito sulla pietra “come possibile capolavoro del periodo degli action RPG”  è la malleabilità e la versatilità del RE Engine (motore grafico proprietario). In contemporanea su Switch e PC, l’espansione Sunbreak (recensita su queste pagine dal formidabile G. Bislacco). Dopo due anni dall’uscita del gioco su console nipponica di Kyoto, è finalmente arrivato il momento per Rise di approdare su altre piattaforme, nello specifico quelle next-gen tra cui Xbox Series X | S e Playstation 5. Il gioco è disponibile dal 20 gennaio 2023. Tra le tante novità quella a segnare più scalpore è l’introduzione del titolo su Game Pass Xbox. Una ventata d’aria fresca che permette a svariati novizi di approcciarsi ad uno dei capitoli più interessanti e travolgenti della serie di Capcom. Senza ulteriori indugi scopriamo insieme di cosa si tratta in questa nuova, approfondita analisi della versione Xbox Series X | S.

Monster Hunter Rise
Siamo pronti per l’avventura?

La dolce melodia della caccia: la Furia sta tornando!

Saper contaminare bene alcune ambientazioni, infuse di un carattere squisitamente gradevole e perspicace, con delle premesse come quelle di Monster Hunter non è assolutamente facile. Alle spalle c’è un lavoro unico; lo stile del gioco è decisamente assuefacente, eppure bisogna riuscire a discernere la difficoltà da immedesimazione. I titoli targati Monster Hunter non sono semplici per antonomasia, sono richieste abilità che possono essere acquisite solamente con l’esperienza e l’addestramento. Diciamo, utilizzando appositamente un vezzeggiativo, che è richiesto tantissimo olio di gomito. Un modo per approcciarsi non alquanto rassicurante; infatti in molti cadono nella trappola, fallendo poi miseramente. Non si tratta del classico action RPG: dovrete muovervi parecchio, come se si stesse giocando ad un titolo arcade dell’era dei Coin-Op. Dopotutto dietro a questa grandissima impalcatura di idee e strutture ludiche c’è niente che popodimeno che Capcom, regina o re (che dir si voglia) di un genere come i picchiaduro per svariati decenni. Da quando è nato il brand Monster Hunter, anche un’intera fascia di appassionati sembra aver devoluto le proprie attenzione ai combattimenti di gruppo e alla caccia di bestie megalitiche. Con il nuovo Rise si è creata di conseguenza una frattura tra i giocatori: da chi preferisce lo stile creato con World, a coloro che non ripudiano il passato, rimanendo saldi a vecchi stilemi ancora funzionanti e ben congeniati con Nintendo. Monster Hunter: Rise – come già evidenziato negli scorsi articoli e nella recensione – riesce perfettamente a mescolare pregresso con innovazione, introducendo delle nuove e simpatiche meccaniche ludiche da renderlo sicuramente un punto di svolta della serie. Infatti grazie ad esso è possibile godere di un gioco davvero longevo, piacevole e adesso presente nel Game Pass Xbox. Quest’ultimo garantisce un ingresso notevole di giocatori da tutto il mondo, pronti ad aiutare nelle varie missioni online. Ciò che sostanzialmente riesce a differire da World è la perfetta sintesi tra un’ottima caratterizzazione dei personaggi e una risposta quasi immediata dei caricamenti. La storia (per fornire una breve infarinatura sul comparto narrativo) prevede il protagonista, il nuovo cacciatore (creato dal giocatore, con un editor piuttosto approfondito), accingersi ad una serie di missioni che lo condurranno alla Furia, una creatura che minaccia il villaggio di Kamura ogni cinque decenni. Per arrivare preparati al fatidico momento, sono richieste una quantità infinita di cacce: infernali volatili, mostri sulla neve e tanto altro. Ad accompagnare il giocatore in questa ricerca spasmodica dell’equipaggiamento, due giovani fanciulle Wyverniane (le gemelle Hinoa e Minoto) che rappresentano sostanzialmente le guide di gioco.

L’ambientazione è pressoché travolgente. Ci troviamo dinanzi ad un Giappone feudale, presumibilmente durante il periodo degli Shogun. Grazie alla sua estetica inconfondibile e piacevole, Monster Hunter Rise è senza ombra di dubbio uno dei capitoli migliori. Il sottile strato di lore entra tra le intercapedini dell’armatura, offrendo una quantità impressionante di spunti di riflessione. Il villaggio ha una propria anima e riflette ogni esigenza del giocatore, partendo dal fabbro al mercante di spezie preziose. I dango, oltre ad essere degli gnocchi dall’aspetto delizioso, possiedono molteplici funzioni utili per aiutare il personaggio a combattere meglio nel campo di battaglia. Il gioco è suddiviso per missioni di grado crescente, da poter effettuare sia in singolo che in multigiocatore. Ad aggiungersi al classico Felyne, il Canyne (un cane da poter cavalcare) già apparso anche in altri capitoli precedenti. Il coinvolgimento è veramente alto, dopotutto per concludere l’avventura nella sua campagna principale sono necessarie ben trenta ore complessive. Longevità più che ottima se consideriamo che alla durata della storia, si possono aggiungere altri elementi secondari e non per ultimo il DLC Sunbreak. La sceneggiatura è molto convincente e voluttuosa, in grado di regalare allo spettatore qualche piccolo colpo di scena verso la fine. Se non siete estranei al mondo imbastito da Capcom, allora resterete piacevolmente colpiti da queste interessanti intuizioni narrative. Anche coloro che si approcciano per la prima volta alla serie non rimarranno indifferenti, anche per via della maestosità di alcune creature fiammeggianti. Eppure per lasciarsi catturare al meglio dalla trama è meglio approfondire a parte determinati concetti: proprio per questo è disponibile nel menù principale una sorta di codex per l’avventuriero, colmo di informazioni utili e di suggerimenti. Un altro elemento a favore del gioco è la localizzazione in lingua italiana. Per quanto concerne il doppiaggio, il consiglio è di lasciare quello predefinito in giapponese: sicuramente più concreto e convincente di quello inglese troppo asettico e distante.

Monster Hunter Rise
Tanti scontri e attività da fare in compagnia.

Il desiderio di rivalsa – Esplorazione, analisi e combattimento: lo scontro allo stato ultimo

Lo scontro ora può avere finalmente inizio. Il gameplay è dinamico, fluido e davvero gradevole. Non lasciatevi ingannare dalle animazioni ridotte, poiché queste ultime hanno la specifica funzione di rendere lo scontro meno caotico e incespicante. Una caratteristica insita della serie è proprio quella di non troncare mai alcune azioni, permettendo quindi al giocatore di vedere lo spiraglio di luce necessario per attaccare. All’inizio può risultare effettivamente straniante, eppure dopo qualche ora la sensazione di malessere viene sostituito da divertimento. Rispetto alla versione su Nintendo Switch, adesso il gioco gode di una fluidità e una risoluzione maggiore. Un’apertura davvero insostituibile, specialmente per i 60 fps marmorei. Il frame-rate più fluido rende quelle animazioni tronche meno spaventose del previsto (da vedere, ovviamente). La qualità della risoluzione è davvero notevole: un miglioramento concreto, anche se prima l’impresa svolta con il RE Engine era sorprendente su Switch. I preset grafici introducono una maggior gestione delle ombre e dei riflessi, mantenendo comunque stabili le varie performance. La nuova versione è stata sostanzialmente “migliorata” rendendola ancora più versatile, un po’ come quella disponibile già da tempo su PC. Sono presenti diverse modalità che il giocatore può “manipolare” per raggiungere ciò che più gli aggrada, come ad esempio un vettore di modifica per le performance o la qualità delle texture. Con la funzione standard il gioco può essere impostato per il 4K, tranne per Xbox Series S con un massimo di 1440p; il frame rate invece è stabile, come sempre del resto. Una componente tecnica davvero sbalorditiva persino per un appassionato o per chi ha avuto modo di provare la controparte su Switch. Un chiaro segno di quanto possa essere malleabile l’Engine di Capcom e delle notevoli potenzialità per chi lo utilizza per sviluppare sia su console fisse che su ibride (come quella di Nintendo).

In base alle armi utilizzate (sono presenti una quantità di preset, come ad esempio la balestra o l’ascia-spada) cambia anche lo stile di combattimento. I movimenti quando si estrae l’arma vengono ridotti, per via anche della pesantezza di quest’ultima o della grandezza. Non lasciatevi intimorire anche in questo caso, perché si tratta di una caratteristica precisa del gioco, un po’ quando si gioca a Dark Souls con un’armatura pesante. Non è possibile saltare liberamente, tranne con il Canyne. Invece la capriola è un buon modo per evadere dal prossimo attacco nemico. Il suggerimento è di giocare sin dall’inizio con qualcuno, sfruttando l’esperienza degli altri giocatori online. Il gruppo è tutto in questo Monster Hunter. Il matchmaking è rapido, mai estenuante; dopotutto la presenza nel Game Pass favorisce un buon ventaglio di nuovi giocatori a disposizione. Il quadrupede è un elemento chiave del gioco, di più rispetto al gatto. Infatti la cosa più utile da fare in compagnia di altri è di lasciare a casa il Felyne e dedicarsi ad un approccio più cane-cacciatore. La personalizzazione è veramente alta, anche per via delle tante modifiche da poter apportare sia all’armatura che all’arma in dotazione. Come dicevamo poc’anzi, dal villaggio (hub principale) è possibile raggiungere il campo aperto in cui combattere. In quel caso le mappe sono davvero ampie, piene di strade secondarie e intrighi particolari. L’insetto filo ad esempio permette al personaggio di essere scattante e di muoversi con più rapidità, essendo sostanzialmente un rampino a raggio corto. Il tempo di caricamento è stato quasi azzerato tra un ingresso di mappa e l’altro, tranne per quanto riguarda la scelta di richieste in multigiocatore. Per quanto concerne invece della componente musicale e sonora, ci troviamo dinanzi ad un titolo meraviglioso e colmo di tracce orchestrate magistrali. La canzone intonata dalle gemelle del villaggio è travolgente e accompagna il giocatore nella selezione di una nuova partita.

Monster Hunter Rise
Gameplay avvincente e divertente!

In conclusione, Monster Hunter Rise è un titolo davvero meritevole di essere provato, specialmente se siete appassionati di action RPG o della serie di Capcom in generale. Rispetto alla versione su Switch, il porting presenta un passo in avanti veramente grande. Su next-gen è qualcosa di incredibile, soprattutto su console Xbox per via del Game Pass e della possibilità di poter giocare con chiunque, scaricare il gioco su PC o provarlo in cloud. Le soluzioni non mancano assolutamente: se siete dotati di anche di un buon pannello audio-visivo, allora potrete godere di un titolo meraviglioso. Un gioco che mescola sapientemente quello svolto con Monster Hunter World, Generation e altre formule ritenute classiche. Un’opera unica che abbiamo avuto modo – lo ribadisco – di provarlo anche nella sua forma primordiale e di cui è stata redatta anche una recensione del suo DLC, pronto ad essere disponibile in primavera per le nuove console. Rise è disponibile su Xbox Series X | S, Game Pass Xbox e Playstation 5 dal 20 gennaio 2023 al prezzo di 39,99 euro. Un rapporto qualità-prezzo decisamente ottimo. Non lasciatevi sfuggire in alcun modo uno degli action RPG di Capcom più divertenti e longevi del periodo, in attesa di un prossimo capitolo adatto ai nuovi cacciatori di adesso.

Monster Hunter Rise
Graficamente piacevole e impattante.
Monster Hunter Rise (Video Game Card)
Monster Hunter Rise (Video Game Card)
Un nouveau jeu tiré de la franchise qui serait inspiré par l'orient; RPG; Aventure
39,99 EUR Amazon Prime

Ultimo aggiornamento: 2023-12-07 at 08:20

Monster Hunter Rise
Monster Hunter Rise – Recensione della versione Xbox Series X | S
PRO
Ambientazione affascinante e travolgente;
Storia piacevole da seguire e con qualche colpo di scena;
Graficamente imponente e con dei miglioramenti notevoli rispetto alla versione precedente;
Un porting adatto alla nuova generazione di console;
Gameplay divertente…
CONTRO
… anche se non accessibile sin da subito;
Ci vuole tanta esperienza per giocare da soli;
I combattimenti in multigiocatore possono risultare confusionari.
9
Mastodontico e fenomenale!
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