Gungrave G.O.R.E

Gungrave G.O.R.E – Recensione

Gungrave G.O.R.E
Data di uscita
22/11/2022
Versione testata
PlayStation 5
Sviluppatore
Iggymob
Publisher
Prime Matter
Genere
Azione
Lingua
Testi: Italiano / Audio: Inglese
Il nostro Punteggio
7.3
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A meno che voi non siate fan accaniti degli shooter tridimensionali un pò caciaroni e fuori dagli schemi, o che non abbiate vissuto molto intensamente l’era PlayStation 2, potreste essere tra quelli che non conoscono la serie Gungrave. Questa, seppure non sia mai riuscita a trovarsi uno spazio all’interno della lista dei giochi imprescindibili del panorama action, è sempre riuscita a distinguersi piuttosto bene proprio grazie al suo non volersi mai prendere troppo sul serio, a partire dal suo “corazzato” protagonista e dalla narrazione tutto fuorché prevedibile. Dopo i primi due capitoli usciti negli anni 2000, che ebbero comunque un buon riscontro grazie alle sue (lievi) similitudini con l’allora già famoso Devil May Cry, ed un episodio VR risalente al 2017 si erano perse le tracce di Beyond The Grave (per gli amici Grave). Ed è proprio in occasione del suo ventesimo anniversario, che quest’ultimo capito VR vede l’arrivo di un sequel del quale funge da prologo, nella speranza di offrire ai suoi fan di vecchia data il giusto motivo per tornare all’azione in Gungrave G.O.R.E; noi come di consueto abbiamo deciso di curiosare il nuovo lavoro di Iggymob e Prime Matter, rispettivamente sviluppatore e publisher, e siamo qui pronti a parlarvi della versione PlayStation 5 del gioco.

La narrazione di Gungrave G.O.R.E ci catapulta all’interno di una storia di vendetta, una di quelle capaci di giustificare le stragi di nemici che il giocatore si ritroverà a gestire durante tutto l’arco della propria avventura. Nei panni del sempre agguerrito Grave, i giocatori saranno chiamati ad interrompere la distribuzione illegale di una pericolosissima droga denominata SEED. Al suo fianco ritroviamo Mika Asagi e Bunji Kugashira, oltre alle due new entry Cheni Angel ed il Dr. Aso, motivo per cui sebbene non sia fondamentale prima di lanciarsi all’azione è doveroso fare un veloce ripasso di tutto ciò che ci è stato mostrato in Gungrave, Gungrave Overdose e Gungrave VR attraverso il sempre apprezzabile riepilogo accessibile dal menù principale. Così facendo avremo accesso ad un breve video con il quale entrare in confidenza con i personaggi noti e le loro storie, un pretesto eccellete per comprendere in una manciata di minuti il motivo di tutta la rabbia che andremo a sfogare non appena inizieremo la campagna di Gungrave G.O.R.E.

Pad alla mano, la formula di gameplay di Gungrave G.O.R.E si dimostra essere praticamente la stessa dei capitoli precedenti, il che può essere recepita come un’arma a doppio taglio visto che coloro che conoscono il personaggio ne conoscono anche la limitata agilità. Grosso e pesante, Grave si farà strada tra i nemici accompagnato dalla sua enorme zavorra rappresentata da una bara con la quale poter prendere a legnate in faccia gli avversari, e per questo non sarà mai troppo facile sgattaiolare fuori da situazioni pericolose o compiere azioni in maniera realmente frenetica e senza soluzione di continuità, aspetto che in un action tende facilmente a spostare l’ago della bilancia qualitativa. Fortunatamente non è l’agilità il vero punto di forza del nostro protagonista, e degli altri personaggi controllabili dei quali preferiamo non approfondire troppo, ma la grande varietà del suo parco mosse capace di farci confezionare su misura la nostra esperienza di gioco.

Gungrave G.O.R.E

Se vi siete già documentati su questo gioco saprete che l’accoglienza della stampa non è stata delle più caloroso, principalmente a causa dei problemi di movimento del giocatore che lo rendono effettivamente molto goffo e difficile da manovrare. I primi livelli del gioco saranno effettivamente in grado di metterci spesso in difficoltà, visto che il nostro Grave potrà contare solo su una manciata di mosse e sulle sue doppie pistole Cerberus (fortunatamente con proiettili infiniti). Ma è proprio resistendo un paio di ore che potremo apprezzare una progressione del personaggio piacevole e ricca di opportunità per diventare una macchina di morte perfetta, annientando senza pietà i nostri nemici. Potendo fare affidamento solamente su una strategia basata sull’attacco frontale dovremo imparare a gestire ogni mossa messa a nostra disposizione, a partire dalla Bara Evoluzione trasformabile per scatenare brutali combinazioni di colpi capaci di rendere ogni scontro unico ed avvincente.

Una volta ingranato e compreso le meccaniche alla base del gameplay l’esperienza di gioco migliora sensibilmente, quel senso di goffaggine del protagonista viene ampiamente compensata dalle sue abilità di combattimento e dalle devastanti abilità speciali (acquistabili presso il laboratorio con i punti ottenuti a fine livello) e dall’immancabile modalità rabbia, con le quali uscire vincitori da scontri sempre più violenti ed appaganti. In base alla vostra sete di vendetta potrete anche decidere uno dei tre livelli di difficoltà presenti, ma vi avvertiamo che già a difficoltà normale è possibile assistere a picchi di difficoltà casuali in grado di rallentare di molto la progressione di chi non si è preso il suo tempo per studiare con attenzione ogni mossa nemica. Se poi siete dei platinatori incalliti, come il sottoscritto, sappiate che dovrete giocare l’avventura per ben 3 volte, visto che i trofei relativi alle difficoltà non possono essere “impilati”.

Gungrave G.O.R.E

I momenti più critici di Gungrave G.O.R.E sono quelli legati a particolari missioni in cui portare a termine l’obiettivo entro un tempo limite, ma questi vengono controbilanciati da sezioni piene zeppe di nemici da sconfiggere dando sfogo alle proprie abilità e dagli immancabili boss, che ci sono sembrati sempre ben realizzati e con pattern di movimento originali e stimolanti. A mettere talvolta i bastoni tra le ruote ci pensa anche il gunplay del gioco non completamente in linea con gli standard odierni, che sebbene ci regala la mira automatica (che è una manna in molte situazioni) non ci offre alcuna possibilità di fuoco continuo se non stando fermi sul posto, una meccanica che stona spesso con il suo voler essere un action. Molte altre abilità utili, come la deviazione dei missili nemici, non possono essere eseguite in movimento, spezzando il ritmo forse più di quanto avremmo voluto.

Sotto il punto di vista grafico Gungrave G.O.R.E non urla particolarmente al miracolo next-gen, ma risulta comunque bello da vedere con quel suo fascino vecchia scuola che rende il mondo di gioco piacevole da esplorare. Peccato che non vi sia alcuno stimolo a cercare in ogni anfratto per esempio collezionabili o punti bonus aggiuntivi, sicuramente con un pretesto molto semplice si sarebbe potuto stimolare maggiormente la curiosità dei giocatori. Al netto di questi aspetti, che per molti potrebbero comunque risultare importanti per valutare l’acquisto del gioco, Gungrave G.O.R.E ha saputo regalarci una ventina di ore spensierate passate in compagnia di un numero impossibile da quantificare di nemici, che abbiamo minuziosamente fatto a brandelli cercando di variare il più possibile il nostro stile di gioco. Il risultato è stato quello di prendere parte ad un’avventura forse non perfetta ma che comunque si è fatta apprezzare per quello che è: uno sparatutto caciarone in grado di strapparci qualche sana risata, e per noi questo è stato sufficiente per uscirne soddisfatti dai suoi titoli di coda.

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Ultimo aggiornamento: 2023-12-05 at 15:57

Gungrave G.O.R.E
Gungrave G.O.R.E – Recensione
PRO
Ignorante e caciarone al punto giusto, con un sistema di mosse molto vario ed appagante
Le battaglie contro i boss risultano sempre soddisfacenti
L'effetto nostalgia è sempre dietro l'angolo, sotto ogni punto di vista, e non è sempre un male
CONTRO
Qualche picco di difficoltà ingiustificato potrebbe rendere alcune sezioni più complesse del dovuto
Il personaggio è tutto fuorché agile, se non si padroneggiano bene le abilità il gameplay potrebbe risultare più legnoso del voluto
7.3
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