Pokémon Scarlatto e Violetto

Pokémon Scarlatto e Violetto – Recensione

Pokémon Scarlatto e Violetto
Data di uscita
18/11/2022
Versione testata
Nintendo Switch
Sviluppatore
GAME FREAK
Publisher
Nintendo
Genere
Avventura / RPG
Lingua
Italiano
Il nostro Punteggio
6.8
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Nel corso di quasi 25 anni dalla nascita del franchise Pokémon, si sono visti diversi livelli di qualità ed obiettivi dal punto di vista puramente ludico della saga. Le tematiche di “catturali tutti” sono andate a svanirsi, con un focus sempre maggiore al mondo delle competizioni. Questo ha trasformato il modo con cui le persone percepiscono la saga, oltre a portare Game Freak stessa a cercare nuove strategie per catturare un pubblico di giocatori sempre più vasto. Tra queste, possiamo trovare l’idea del “Poké Ball Plus” (usato come controller esclusivamente nei capitoli Let’s GO) e la rivoluzione meccanica di Leggende Pokémon: Arceus, elemento che ha allontanato il gioco dal mondo competitivo per testare funzioni più variegate.

Questi elementi permettono di comprendere il desiderio – indipendente dal competitivo – di innovare costantemente la saga con nuove meccaniche, strategie e miglioramenti. “Pokémon Scarlatto e Violetto” prova a raggiungere questo risultato con nuovi approcci e questa recensione valuterà se il risultato sarà stato in grado di mantenere le aspettative del pubblico.

Pokémon Scarlatto e Violetto
Il team di sviluppo ha ampliato moltissimo l’acconciatura ed il makeup del personaggio principale. Lo stesso non si può dire dei vestiti e dei pantaloni, limitati a quattro opzioni.

“Pokémon Scarlatto e Violetto” è ambientato nella regione di Paldea, paragonabile alla Spagna del mondo reale. In tale luogo vi sono le accademie Arancia ed Uva (in base alla versione di gioco) ed il giocatore interpreta uno dei suoi nuovi studenti. Dopo aver ottenuto uno dei pokémon iniziali (Spirigatito, Fuecoco oppure Quaxly) e dopo aver conosciuto alcuni dei personaggi principali, si verrà coinvolti nella “Caccia al tesoro”. Si tratta di un nuovo modo di insegnamento extracurricolare, il quale prevede che gli studenti visitino Paldea e scoprano autonomamente i suoi misteri e caratteristiche.

Da tali basi inizia l’avventura del gioco, divisa in tre percorsi narrativi ed uno conclusivo. Con queste vicende, i giocatori affronteranno le Palestre per diventare Campioni, combatteranno pokémon colossali oppure proveranno a scoprire i segreti del Team Star: un gruppo di studenti che si sta allontanando dai precetti dell’Accademia.

Lo scopo del gioco di “Pokémon Scarlatto e Violetto” è in linea con altri capitoli della saga: utilizzare un team di sei creature per sconfiggere i propri avversari: pokémon selvatici oppure pokémon di altri allenatori. Per fare questo si utilizza il metodo di combattimento classico, il quale si caratterizza per essere “a turni”. Durante lo scontro, i giocatori devono scegliere una delle quattro mosse che il pokémon può imparate per eseguire danni oppure attivare status. La battaglia finisce se tutti i pokémon avversari sono esausti, oppure se il pokémon selvatico è stato messo KO oppure catturato.

La meccanica esclusiva di questo gioco è il “fenomeno Teracristal”. Ogni pokémon che abita questa regione presenta un “terzo” tipo segreto, il quale rientra tra i 18 tipi esistenti. I pokémon selvatici tendono ad avere un Tetratipo identico al loro “tipo base”, ma può essere cambiato tramite degli oggetti. Per beneficiare di tale fenomeno non è necessario usare un oggetto, ma basterà premere un pulsante dedicato.

Quando si attiva il fenomeno Teracristal, il pokémon ottiene una corona speciale e cambia totalmente il proprio tipo, diventano completamente diverso. Ad esempio, un Pikachu col Tetratipo Folletto diventerà di tipo Folletto, quando quest’ultimo verrà attivato.

Il Tetratipo offre diversi vantaggi, nonostante possa essere utilizzato una sola volta durante uno scontro. Esso, infatti, permette di cambiare il tipo di un pokémon (elemento che permette di evitare mosse potenzialmente letali) e permette di potenziare i danni delle mosse col tipo del Tetratipo. Per fare un esempio, un pokémon con la mossa “Terremoto” potrà potenziare i danni di tale attacco, se attiverà il Tetratipo di tipo Terra.

Pokémon Scarlatto e Violetto
Il “fenomeno Teracristal” non viene sviluppato dal punto di vista narrativo. Contenuti come questa foto, però, fanno presagire un possibile DLC dedicato.

Tralasciando l’aspetto puramente meccanico di questo gioco, ciò che caratterizza “Pokémon Scarlatto e Violetto” è l’Open World. A differenza di Leggende Pokémon: Arceus, l’intero mondo di gioco è totalmente esplorabile senza caricamenti, nonostante siano presenti delle eccezioni. Questo permette di visitare Paldea in modo molto più fluido ed interessante, oltre ad essere un incentivo per incontrare pokémon di vario tipo nel breve tempo possibile.

Per rafforzare tale decisione, il team di sviluppo ha proposto tre scelte: la divisione della narrazione in 3+1 parti e la possibilità di completare ogni trama nell’ordine preferito. Questo significa che, ad esempio, è teoricamente possibile affrontare la Palestra più difficile per prima. Sta ai giocatori decidere come affrontare il gioco, ma va sottolineato che alcune aree richiederanno il potenziamento di Koraidon e Miraidon, azione eseguibile completando la trama dedicata ai pokémon Dominanti.

A proposito di Koraidon e Miraidon (pokémon leggendari presenti nelle copertine del gioco), è estremamente piacevole notare la modalità con cui sono stati inseriti nel gioco. Essi, infatti, sono “catturati” fin da subito ma saranno utilizzati nella loro forma “cavalcatura” (accessibile usando il pulsante +”. In questo modo sono presenti fin dall’inizio dell’avventura e tale scelta permette a loro di essere narrativamente caratterizzati. Nonostante tale dettaglio traspaia meno rispetto a quanto avviene col pokémon iniziale di Let’s GO, si percepisce che l’idea di proporre il pokémon leggendario fin da subito è una scelta sensata e convincente, dato che permette di sviluppare meglio il loro carattere.

Un altro elemento interessante riguarda il design dei nuovi pokémon. “Pokémon Scarlatto e Violetto” propone un totale di oltre 100 nuove creature, il cui comparto visivo è estremamente carismatico ed interessante. Molti dei nuovi pokémon sono basati su idee semplici e geniali, meritevoli di estremo interesse da parte del pubblico. Tra le varie creature abbiamo Rotolacampi, Delfini che diventano supereroi, versioni future/passate di creature già conosciute nel franchise, canidi a forma di panini, citazioni a Kamen Rider e gruppi di 3-4 topolini sono soltanto alcune delle tante idee che il team di sviluppo ha proposto in questa generazione. il risultato finale è semplice: “Pokémon Scarlatto e Violetto” ha tra i migliori design dell’intero franchise, elemento che merita l’interesse immediato dei giocatori.

Pokémon Scarlatto e Violetto
L’accademia è strutturata in corsi, con tanto di “esami”. L’idea è interessante e permette di sbloccare contenuti, ma il gioco non sprona il giocatore a frequentare i corsi disponibili.

Quali sono, però, i difetti principali di questo gioco? Purtroppo sono molti e nascono da diversi elementi. Il primo che necessita di essere trattato è il comparto tecnico. “Pokémon Scarlatto e Violetto” è il capitolo del franchise contemporaneo col peggiore comparto tecnico, in quanto vi sono risultati senza precedenti. A partire dai primi 5 minuti di gioco, è possibile trovare una quantità di difetti eccessivamente elevata, la quale perdura per tutta l’avventura. Tra i vari esempi vi sono cali vertiginosi del frame rate, bug visivi, blocco del gioco che richiede il riavvio del software, modelli di pokémon/personaggi che vengono modificati casualmente e molto altro.

La cosa strana è che alcuni di questi problemi iniziano a verificarsi dopo un certo numero di tempo da quando è stato acceso il gioco, come se il software riuscisse a leggere una quantità precisa di dati, per poi iniziare a presentare problemi quando tale limite viene superato. Il risultato finale, indipendentemente da tutto, rende “Pokémon Scarlatto e Violetto” estremamente faticoso da giocare, dato che affatica la vista e rende l’esperienza qualitativamente e tecnicamente molto bassa rispetto le aspettative.

Un altro difetto da tenere in considerazione è l’incapacità di sfruttare al meglio tutte le “meccaniche secondarie e terziarie” proposte. Il multigiocatore contemporaneo fino a 4 persone tramite locale (più console) oppure online è potenzialmente interessante, ma si rivela essere un pretesto per esplorare Paldea con altre persone, senza modalità che incentivino una maggiore interazione (ad esempio, battaglie cooperative al di fuori dei Raid). A questo possono essere aggiunte tutte le modalità online (tra cui i Raid Tetracristal), che risultano macchinose da interagire.

Un’ultima nota riguarda la gestione della “totale libertà di gioco” proposta dagli autori. Tralasciando il fatto che il livello degli avversari è fisso (con il risultato che alcune palestre saranno sempre più facili di altre), il completamento delle tre storie non è realmente libero. Alcuni luoghi, infatti, saranno inaccessibili fino a quando Koraidon/Miraidon non imparano specifiche abilità, come il nuoto oppure la scalata. Va detto che tale dettaglio è limitato a casi specifici, ma tale scelta diminuisce la percezione di “libertà totale” che vorrebbe trasmettere questo videogioco.

Pokémon Scarlatto e Violetto
Uno dei tanti “difetti tecnici” del gioco. Molti giocatori hanno riscontrato difetti molto più rilevanti.

Concludendo, trovo che “Pokémon Scarlatto e Violetto” siano stati dei videogiochi piacevoli e deludenti allo stesso tempo. Essi avevano un ottimo potenziale ed un carisma interessante, specialmente dopo i risultati di Leggende Arceus. La scelta di proporre un Open World pressoché totale è interessante, così come la suddivisione degli archi narrativi e la possibilità di completarli in maniera (quasi) libera. A questo si aggiunge il design delle nuove creature, estremamente carismatico ed uno dei principali punti di forza del gioco.

Purtroppo il risultato finale non riesce a soddisfare l’interesse dei giocatori, a causa di una vasta serie di scelte. Le meccaniche secondarie-terziarie non vengono sfruttate a dovere, il multigiocatore non è coinvolgente come si desidererebbe ed il comparto tecnico andrebbe rivisto completamente. A questo si aggiungono anche altri elementi: una volta finite le 3+1 storie ci sono pochi incentivi per continuare a giocare, la personalizzazione dell’outfit dei protagonisti è stata drasticamente limitata e si ha la percezione che alcuni contenuti siano stati omessi, al fine di rilasciare un DLC futuro.

Il risultato finale, per quanto mi riguarda, è un videogioco poco più che sufficiente. Le idee da parte di Game Freak ci sono, ma “Pokémon Scarlatto e Violetto” avrebbe avuto bisogno di molto più tempo per essere sviluppato e perfezionato, al fine di rivelarsi un titolo convincente. Nonostante l’esperienza complessiva sia soddisfacente, trovo difficile consigliare l’acquisto. Nel caso in cui i lettori desiderino giocarlo, sarebbe una buona idea attendere uno sconto.

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Ultimo aggiornamento: 2023-12-05 at 10:40

Pokémon Scarlatto e Violetto
Pokémon Scarlatto e Violetto – Recensione
PRO
Design dei nuovi pokémon estremamente carismatici
Narrazione divisa in più parti, con un risultato convincente
Open World interessante...
CONTRO
Comparto tecnico da rivedere assolutamente
Meccaniche secondarie-terziarie poco sfruttate
... ma non raggiunge la "totale libertà" che ci si aspetterebbe
6.8
Peccato