The Witcher Monster Slayer

The Witcher: Monster Slayer – Recensione

Dopo il rilascio di Pokémon GO, sono state molte le aziende che hanno cercato di rilasciare videogiochi basati sulla meccanica della geolocalizzazione. Diversi progetti si sono amalgamati con tale tematica mentre altri non sono stati in grado di imporsi, risultando prodotti di nicchia. Il team di sviluppo Spokko – parte integrante di CD Projektha deciso di lanciare il suo videogioco proponendo al pubblico The Witcher: Monster Slayer. In questa recensione cercheremo di capire le sue caratteristiche principali, come funziona allo stato attuale (versione 1.0.1) e se merita di essere provato.

The Witcher: Monster Slayer
Il videogioco in questione è gratuito con acquisti-in app, principalmente legati alla gestione del denaro.

In The Witcher: Monster Slayer i giocatori interpretano i panni di un Witcher il quale deve eliminare i mostri che sono presenti sul pianeta Terra. Essi presentano difficoltà totalmente differenti tra loro e ciascuno di essi possiede debolezze uniche che lo contraddistinguono dagli altri. Nel mentre sarà possibile affrontare una vera storia, la quale porterà il giocatore ad esplorare la propria città.

Il gameplay base di questo gioco può esser diviso in due fasi: la caccia alle creature e la creazione di oggetti. Esse sono disponibili simultaneamente ma, per comodità, le tratteremo come elementi separati del gioco. Durante la propria passeggiata il giocatore potrà notare che, nel mondo circostante, sono presenti diversi mostri i quali possono essere sfidati. Ogni creatura presenta una delle tre rarità del gioco (comune, raro, leggendario) e può presentare una difficoltà facile, media o difficile. La prima non richiede tanto impegno mentre le ultime due obbligano il giocatore a prepararsi adeguatamente al fine di eliminare la propria minaccia.

Prima di iniziare il combattimento contro i nemici, sarà permesso equipaggiare quattro tipi di utensili: le spade, le pozioni, le bombe e gli unguenti. La scelta di essi è direttamente proporzionale alle vulnerabilità del nemico ed agli elementi che possono portare il giocatore ad una vittoria velocizzata. Per fare un esempio, la creatura Alghoul è vulnerabile alle armi d’argento ed è classificato nel gruppo “necrofagi”. Di conseguenza, il giocatore non avrà problemi ad abbatterlo utilizzando una spada argentata ed un unguento che aumenta il danno nei confronti di queste creature.

Il sistema di combattimento è molto semplice e vede uno scontro 1VS1 tra il giocatore e la creatura. Lo scopo, ovviamente, è quello di mettere KO il nemico prima di perdere tutti i propri PS. Per fare questo il giocatore deve scorrere il dito sullo schermo per eseguire due tipi di attacchi: forti (se il sito si muove lentamente) o veloci (se il dito si muove velocemente). Indipendentemente dalla scelta si potrà aumentare una barra gialla la quale permette di eseguire un attacco critico soltanto se si tocca lo schermo al momento giusto. Ovviamente il nemico non rimarrà fermo a guardare e potrà attaccare il giocatore, spesso anticipato da un simbolo sulla sua barra PS. Per evitare di subire danni bisognerà tener premuto lo schermo al fine di attuare una posizione difensiva. Se essa viene eseguita nel momento giusto il nemico non causerà alcun danno e, in alcuni casi, potrebbe subire un contrattacco. Il giocatore è in grado di utilizzare anche altre armi come le bombe ed i Segni, i quali sono una delle tante cose che possono essere potenziate attraverso l’albero delle abilità del proprio personaggio.

The Witcher: Monster Slayer
Alcuni eventi della storia del gioco sono gestiti molto bene e sono capaci di far ridere il giocatore, anche senza volere.

La seconda fase di gioco non riguarda i combattimenti, ma la costruzione del proprio arsenale. Tralasciando il negozio, infatti, i giocatori saranno chiamati a spendere alcuni materiali ottenuti nel gioco per costruire pozioni, unguenti o bombe da utilizzare contro i nemici. Essi richiedono un preciso lasso di tempo per essere completate e, di conseguenza, si rivela essere un ottimo espediente per giocare a The Witcher: Monster Slayer anche a casa. Citando parzialmente il trailer di rilascio, i giocatori andranno in giro per il mondo al fine di distruggere ogni mostro mentre, a casa propria, si dedicheranno alla costruzione di utensili al fine di abbattere ogni avversità.

Dato che in The Witcher: Monster Slayer le creature nemiche svolgono un ruolo chiave, reputo giusto trattarle. Allo stato attuale sono presenti un totale di circa 128 creature le quali presentano rarità e probabilità d’apparizione differenti. Alcune possono essere incontrare durante determinate condizioni metereologiche mentre altre richiedono molta fortuna per essere avvistate. I giocatori dovranno quindi passare molto tempo per scovare tutti questi mostri e, a partire da un certo livello, potranno sfruttare determinati luoghi per richiamarli. Ciò che risulta interessante è che le creature affrontabili in questo videogioco provengono dall’intero franchise di The Witcher, compresi i primi capitoli della saga videoludica. Si tratta di un dettaglio meritevole di attenzione che potrà rendere questo gioco un vero e proprio bestiario. Da notare che ogni creatura, ogni scontro ed ogni evento narrativo può beneficiare della Realtà Aumentata al fine di poter vedere ancor più da vicino il desgin di questi nemici.

Oltre agli scontri, The Witcher: Monster Slayer spicca per il suo comparto narrativo. Si tratta di un dettaglio molto importante che merita di tutta l’attenzione del lettore. Il videogioco in questione permette infatti di affrontare una storia che vedrà il proprio Avatar compiere una serie di missioni in tutto il mondo. per essere completate sarà necessario raggiungere determinati luoghi della mappa i quali presenteranno oggetti o luoghi speciali con cui interagire. La storia verrà sicuramente ampliata col passare del tempo al fine di offrire eventi e situazioni che possano incuriosire ulteriormente tutti i tipi di giocatori.

The Witcher: Monster Slayer
Dato che il franchise di The Witcher è pensato per un pubblico maturo, anche questo videogioco segue tale approccio. Aspettatevi quindi ogni genere di elemento maturo, in tutti i sensi.

Dopo questa serie di elementi, viene normale chiedersi quali siano i difetti chiave di questo videogioco. Il primo dettaglio che possiamo trattare circa The Witcher: Monster Slayer riguarda la gestione dell’interazione tra utenti. Allo stato attuale il gioco è pensato per essere affrontato da soli e la funzione degli amici viene utilizzata principalmente ed esclusivamente per ottenere materiali aggiuntivi. Avrei preferito vedere qualcosa di più in merito riguardante, ad esempio, la possibilità di sconfiggere i nemici assieme. Altro dettaglio riguarda l’assenza di varietà generale – poche sono infatti le attività disponibili all’interno di questo gioco – ed alcune problematiche legate alla gestione della storia. Se da una parte ho apprezzato molto la scelta di portare il giocatore in luoghi precisi del mondo per proseguire, dall’altra bisogna evidenziare che vi è la possibilità che i luoghi indicati dal gioco siano poco sicuri o inaccessibili. Consiglio di valutare una alternativa che compensi queste problematiche, come ad esempio il completamento di obiettivi o la possibilità di spostare i luoghi della storia. Altri dettagli che si possono trattare riguardano la gestione dei soldi (tendenzialmente pochi rispetto a quanto richiesto per ottenere almeno una spada d’argento) e l’assenza di un rapido accesso al laboratorio. Non è necessario rendere il tutto estremamente accessibile in quanto – giustamente – il gioco prova a convincere il giocatore ad eseguire qualche pagamento, ma credo che qualche miglioramento renderebbe più efficace la quality of life di questo titolo. Per quanto riguarda il combattimento, credo che la gestione delle parate potrebbe essere resa più rapida ed intuitiva mentre i colpi critici non riescono ad essere efficienti come si vorrebbe. Se da una parte permettono di infliggere danni maggiori all’avversario, il giocatore rimane scoperto ed alla mercé di un attacco avversario, il quale può essere fatale. Consiglio al team di sviluppo di rivedere alcune parti riguardanti gli scontri al fine di dare al giocatore un sistema di combattimento semplice e rapido, il quale ben si accosta con la natura di questo videogioco.

Nel complesso, cosa possiamo dire circa The Witcher: Monster Slayer? Siamo di fronte ad un tentativo di proporre qualcosa di diverso nel mondo dei videogiochi basati sulla geolocalizzazione. I giocatori si ritrovano in mano un titolo pensato per il single player che permetterà di affrontare oltre cento creature sparse per tutto il mondo. Il sistema di progressione è lento ma accessibile e l’interazione tra utenti permette di ottenere un maggior numero di materiali, utili per affrontare i nemici coriacei. Per quanto riguarda la modalità storia, l’ho trovata molto interessante e degna di essere presa in considerazione. Comunque sia, siamo di fronte ad un prodotto acerbo che necessita di supporto da parte degli sviluppatori. Il sistema di combattimento può essere migliorato, le tematiche social non sono sfruttate a dovere ed altri elementi potrebbero aver bisogno di qualche modifica al fine di adattarsi al contesto di vita dei giocatori. Attualmente il risultato finale è discreto ma ci sono molte idee interessanti che meritano di essere esplorate e supportate.

The Witcher Monster Slayer
The Witcher: Monster Slayer – Recensione
PRO
Gestione della storia interessante
Tantissimi nemici da scoprire ed affrontare
Sistema di gioco semplice ed intuitivo
CONTRO
Alcuni miglioramenti renderebbero il titolo più adattabile alle esigenze del giocatore
Poca interazione tra giocatori
Assenza di varietà generale
7.5
Interessante
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