Pixel Buds A-Series

Google Pixel Buds A-Series – Recensione

Il colosso di Mountain View, Google, ritorna a far parlare di se nel settore delle cuffiette true wireless con le nuovissime Pixel Buds A-Series. Questa inedita variante degli auricolari Google nasce come alternativa economica delle Pixel Buds 2, il costo infatti risulta dimezzato passando da 199€ a 99€ e questo senza nemmeno troppe rinunce. Se abbiamo solleticato la vostra curiosità, non vi resta altro da fare che continuare a leggere le righe a seguire per scoprire quanto effettivamente sono valide queste Pixel Buds A-Series.

Specifiche tecniche

Auricolari Google Pixel Buds A-Series
Nome in codice Pixel Buds A-Series
Tipologia di cuffie Auricolari true wireless
Dimensione del singolo auricolare 20,7 x 29,3 x 17,5 mm
Peso del singolo auricolare 5,06 g
Dimensione custodia 63 x 47 x 25 mm
Peso custodia Senza auricolari: 42,8 g; con auricolari: 52,9 g
Connettività Bluetooth 5.0
Diametro driver 12 mm progettati su misura
Caratteristiche audio Riduzione passiva del rumore e foro ambientale per ridurre la pressione all’interno dell’orecchio e per evitare l’isolamento dall’ambiente circostante
Funzionalità vocale Doppi microfoni beamforming
Autonomia batteria Fino a 5 ore in ascolto e fino a 2,5 ore in conversazione; con ricarica tramite custodia si ottengono fino a 24 ore in ascolto e fino a 12 ore in conversazione
Sensori auricolare Touch capacitivi (per controlli musica, telefonate e assistente), prossimità IR (rilevamento in-ear per pausa automatica quando si toglie un auricolare), accelerometro (per rilevare i movimenti)
Sensori custodia Sensore effetto Hall (per rilevare la chiusura o apertura della custodia)
Tipo di connessione Porta di ricarica USB-C su custodia
Requisiti minimi Dispositivi provvisti di Bluetooth 4.0 o versioni successive
Accessori Custodia con funzione di ricarica, cavo di ricarica da USB-C a USB-A e due paia di gommini supplementari di differenti misure
Colori disponibili Bianco e verde oliva
Altre caratteristiche Resistenti all’acqua e al sudore (IPX4)
Garanzia Garanzia a vita limitata

Packaging e Bundle

La confezione realizzata da Google per questi nuovi auricolari è solida e compatta. Un minuscolo scrigno in cartone rigido di colore bianco panna, con all’interno svariati divisori che permettono un incastro millimetrico di ogni componente contenuto. Ad affiancare le Pixel Buds A-Series all’interno della scatolina troviamo: un cavo da USB-A a USB-C di ricarica della custodia, due paia di gommini alternativi di misure differenti (oltre a quelli già installati sugli auricolari), una guida rapida multilingua con italiano compreso e un manualetto per la garanzia.

A seguire un nostro video di unboxing:

Nel dettaglio

Trovare delle differenze estetiche tra il nuovo modello e il precedente, richiede un occhio molto attento ai piccoli particolari. Di fatto le nuove Pixel Buds A-Series si fanno riconoscere principalmente per le nuove colorazioni, dove al posto del precedente bianco con elementi in nero delle Pixel Buds 2, troviamo due nuove colorazioni: un bianco con elementi in grigio chiaro e un verde oliva con custodia bianca all’esterno (versione da noi ricevuta in prova). Le altre differenze consistono nella presenza di soli due contatti metallici per la ricarica (il precedente modello ne aveva tre) e un rinnovato archetto stabilizzatore in gomma che migliora ulteriormente l’ergonomia e stabilità dell’auricolare.

Il design riprende quello delle precedenti Pixel Buds 2 con qualche piccolo accorgimento.

Le altre differenze con il precedente modello sono di tipo funzionale e quindi le caratteristiche che probabilmente hanno portato al dimezzamento del prezzo del nuovo prodotto. Come già anticipatovi e come vi renderete subito conto, nessuna di queste si dimostrerà una mancanza irrinunciabile. Infatti, a mancare sono gli avvisi intelligenti: una funzionalità sperimentale che abbassa il volume in caso di situazioni allarmanti, come un bambino che piange, un cane che abbaia e la sirena di un’autoambulanza. Altra mancanza è la possibilità di regolare i volumi degli auricolari in modo indipendente, caratteristica che nel precedente modello era pensata appositamente per condividere un auricolare con un secondo utente. Terza ed ultima mancanza è l’assenza della ricarica wireless per la custodia, ora possibile solo via cavo mediante la porta USB-C presente sull’estremità inferiore.

La forma della custodia è quella di un ovetto schiacciato su due lati, con un pulsante sul retro dedicato all’accoppiamento Bluetooth, fondamentale per tutti i dispositivi non Android. Se disponete di un dispositivo Android con sistema superiore alla versione 6.0, allora l’operazione di accoppiamento e configurazione verrà semplificata grazie alla tecnologia Google Fast Pair. In pratica non dovrete fare altro che aprire lo sportellino della custodia e attendere qualche secondo per vedere apparire sul proprio smartphone una finestra pop-up per l’associazione. Inoltre, il sistema vi inviterà a scaricare l’applicazione Pixel Buds (già preinstallata sui telefoni Pixel di Google), necessaria per configurare al meglio gli auricolari e mantenere sempre aggiornato il firmware.

Pixel Buds A-Series
La custodia è compatta e priva di angoli, perfetta anche per il taschino piccolo dei jeans.

Gli auricolari Pixel Buds A-Series non dispongono di pulsanti fisici, il tutto è gestito da comandi touch molto reattivi e abbastanza semplici da ricordare. Con un singolo tocco (è indifferente se auricolare destro o sinistro) si potrà riprodurre o mettere in pausa la musica, come anche rispondere alle chiamate telefoniche. Con doppio tocco si potrà passare alla traccia audio successiva, rifiutare una chiamata o terminarla. Con triplo tocco si potrà riascoltare la traccia audio precedente, mentre mantenendo il dito sull’auricolare potremo impartire comandi vocali all’assistente Google. A questi si aggiunge l’intelligente funzione di rilevamento in-ear, che metterà automaticamente in pausa la riproduzione del contenuto multimediale rimuovendo un’auricolare dall’orecchio. Ciò che purtroppo manca è un comando di gestione del volume, che richiederà il nostro intervento direttamente da smartphone o la necessità d’interpellare l’assistente vocale in modo che regoli il volume per noi. A sopperire in parte tale mancanza troviamo la funzione di suono adattivo, che aumenterà o diminuirà automaticamente il volume degli auricolari in base alla presenza di rumori ambientali (esempio: con intenso traffico il volume aumenterà, mentre in strade più tranquille e silenziose il volume si abbasserà di conseguenza), avendo sempre come punto di partenza il volume preimpostato da smartphone.

Impressioni d’uso e test

Tra tutti gli auricolari true wireless da me provati, queste Pixel Buds A-Series sono indubbiamente le più comode in assoluto. Le uniche che una volta indossate non rilasciano quella fastidiosa sensazione di corpo estraneo, di orecchio tappato, di aumento della sudorazione, di venir via da un momento o l’altro e di affaticamento dopo diverse ore d’utilizzo. Il fattore confort è ovviamente un qualcosa di estremamente soggettivo e personale, ma questo non mette in discussione l’ottimo lavoro svolto dagli ingegneri di Google. Infatti, per indossare correttamente questi auricolari sarà necessario oltre al posizionarli nelle orecchie, effettuare una leggera rotazione di qualche grado, quasi a volerli avvitare. In questo modo l’archetto stabilizzatore, realizzato in soffice gomma e  presente su entrambi gli auricolari, si adatterà alla forma delle orecchie garantendo un’ottima stabilità e senza esercitare alcuna pressione eccessiva. Inoltre, le dimensioni compatte evitano lo sporgere degli auricolari rendendoli ben bilanciati e meno visibili. Tutti aspetti difficili da trovare in prodotti della concorrenza, compresi i modelli più blasonati.

Pixel Buds A-Series
Gli archetti stabilizzatori rendono comoda la vestibilità degli auricolari e perfettamente saldi all’orecchio.

Google considera perfetti i suoi auricolari anche per le attività fisiche, pertanto li ho portati con me durante le mie uscite in bici, confermando nuovamente la vestibilità comoda e il loro restare saldamente ancorati all’orecchio. Anche la sudorazione non li smove di un millimetro, oltre a non creare alcuna preoccupazione essendo muniti di certificazione IPX4, che per l’appunto li dichiara resistenti a schizzi e sudore. Nonostante questo, non li ritengo un prodotto adatto per chi pratica jogging o running, dove la scelta ricade senza dubbio su prodotti maggiormente specifici per questa tipologia di attività sportive.

La riproduzione audio si affida a due ottimi driver da 12 mm, capaci di riprodurre musica cristallina, riuscendo a distinguere perfettamente i vari strumenti musicali come anche i diversi toni tra alti, medi e bassi. Quest’ultimi forse un tantino deboli , anche se tramite l’applicazione Pixel Buds è possibile renderli leggermente più corposi attivando l’opzione appositamente dedicata. La presenza del foro ambientale, pensato per ridurre la pressione all’interno dell’orecchio (effetto tappato) e per evitare l’isolamento dall’ambiente circostante, va inevitabilmente ad influenzare l’ascolto musicale in presenza di molti rumori ambientali. Se poi la situazione dovesse richiederlo, la funzione di suono adattivo precedentemente descritta, potrebbe venirci in soccorso sopprimendo buona parte dei rumori ambientali con l’aumentare automatico del volume. Ovviamente per un ascolto ideale delle proprie playlist musicali preferite, è sempre preferibile un ambiente silenzioso.

Finora abbiamo semplicemente lodato questi nuovi auricolari di Google, ma come spesso accade con i prodotti del colosso californiano, non si riesce a capire per quale motivo deve esserci sempre una scelta costruttiva o determinata caratteristica capace di rovinare il tutto. Purtroppo in fase di chiamata, ci capiterà spesso di sentire lamentele da parte dei nostri interlocutori riguardo il volume basso della nostra voce. In presenza di vento la situazione non farà altro che peggiorare, con la nostra voce che risulterà pulita, ma a basso volume e con l’aggiunta del fruscio creato dal vento. In tali circostanze persino l’assistente vocale di Google troverà difficoltoso comprendere i nostri comandi, avendo come unica soluzione quella di alzare il tono di voce e scandire al meglio le parole. Un problema che speriamo venga sistemato con gli aggiornamenti futuri, in quanto il comparto microfonico è tutt’altro dall’essere mediocre. Ogni auricolare dispone di due microfoni che mediante una tecnica di beamforming array “dovrebbe” rendere maggiormente nitida la nostra voce, isolandola dai rumori ambientali. Questo però non si concretizza nella realtà o almeno non con il modello da noi in prova.

Pixel Buds A-Series
Belli, comodi, ma non privi di difetti.

Quello che potrebbe essere definito un altro piccolo difettuccio è sicuramente la scarsa distanza di connessione. Se avete l’abitudine di lasciare lo smartphone in un punto e andarvene in giro per casa o ufficio mentre siete in chiamata, le Pixel Buds A-Series vi faranno subito perdere quest’abitudine, disconnettendosi dopo pochi metri. In cambio però potremo usufruire di una buona autonomia in conversazione di circa due ore e mezza che si espandono di quattro o cinque volte con la batteria integrata nella custodia, per un totale di circa 12 ore in conversazione o circa 24 ore in ascolto.

Conclusioni

Le Google Pixel Buds A-Series sono una riproposizione del costoso modello dello scorso anno con pochissime rinunce, qualche piccola miglioria e un prezzo dimezzato. Per 99 euro difficilmente troverete altri auricolari qualitativamente paragonabili, con un’ottima impronta sonora e soprattutto così confortevoli. Un prodotto che non insegue le scelte di altri concorrenti ottenendo un risultato originale e convincente. Peccato per il volume basso catturato dai microfoni, unico pesante punto dolente emerso dalle nostre prove e che speriamo Google risolva con un aggiornamento firmware al più presto.

Pixel Buds A-Series
Google Pixel Buds A-Series – Recensione
Valide con un ma...
PRO
Tra le più comode da noi provate
Ottima qualità audio
Ottima qualità costruttiva
Funzionalità intelligenti
Prezzo interessante
CONTRO
Che hanno combinato con i microfoni?
Non dispongono di controlli per il volume
Scarsa distanza di connessione
7.9
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