Creative Stage V2 – Recensione

In questo periodo fatto di limitazioni, in cui viaggiare è un miraggio e andare al ristorante è davvero raro, sempre più persone investono nel migliorare l’ambiente che stiamo vivendo di più, la casa; veri e propri upgrade tecnologici con dispositivi sempre più futuristici ma anche cambi di design acquistando nuovi mobili nelle catene predisposte. Il settore che sta subendo un vero e proprio boom, come non si vedeva da tempo immemore, è quello dedicato all’audio con una richiesta sempre più alta ed un’offerta che rincorre a fatica il cliente facendo, molte volte, lievitare il prezzo a dismisura a causa dei pochi pezzi a disposizione.

Anche le soundbar stanno ritornando fortemente in auge complice il loro essere compatte che non va a discapito della qualità sonora proposta che, la maggior parte delle volte, risulta davvero stupefacente per un prodotto dalle misure così contenute. Sicuramente acquistare ed installare un impianto 7.1 con relativo amplificatore risulterà qualitativamente migliore e dalla resa sonora maggiormente d’impatto ma se non abitate in un luogo in cui poter sfruttare il tutto al massimo o non avete voglia di predisporre cavi e supporti in giro per casa, la soundbar resta il prodotto da scegliere.

Ci è stata data l’opportunità di testare la Creative Stage V2, una soluzione all-in-one composta da soundbar e subwoofer, nata proprio dalla Creative che in fatto di suono non è proprio una neofita ed opera nel settore dal 1981, anno di nascita in quel di Singapore. Devo essere sincero, la ditta è molto conosciuta ed anche io ricordo le loro ottime schede audio Sound Blaster che, quando si assemblavano i pc, erano le scelte top per quanto riguarda il comparto audio ma poi, con il tempo, ho perso i loro prodotti di vista complice anche il mio pensare, in maniera erronea, che Creative era ferma e relegata solo a quel tipo di articolo e mi sbagliavo alla grande.

Creative Stage V2

Come è giusto che sia, tutta l’azienda si è rinnovata ed ha prodotto speakers, auricolari, DAC e Amp esterni ed ovviamente anche soundbar; grazie anche alla propria conoscenza in materia, devo dire che i prodotti che crea sono di ottima fattura ed anche la Creative Stage V2 mi ha stupito! Già dalla confezione capiamo che ci troviamo di fronte ad un prodotto di ottima fattura, davvero solida e con tutte le caratteristiche del prodotto ben indicate sul fronte mentre sui laterali troviamo indicato il contenuto della confezione.

All’interno tutto è ottimamente protetto e al riparo da urti accidentali; troviamo ovviamente la soundbar, il subwoofer, il telecomando, il cavo aux 3.5 mm, il cavo da USB-C a USB-A, il cavo di alimentazione ed i manuali. Dopo aver dato una breve lettura al manuale ho provveduto subito a configurare il tutto collegando in primis il subwoofer alla soundbar per poi connettere quest’ultima al televisore tramite un cavo ottico in mio possesso ed infine inserire il cavo di alimentazione; con pochi passaggi alla portata di tutti, il gioco è fatto. Per accendere il sistema possiamo sia utilizzare i tasti posti alla destra della soundbar, con cui è possibile anche controllare il volume e attivare il bluetooth, e sia usare il comodo telecomando dopo aver inserito le pile che non sono incluse nella confezione (scelta ecologica?).

La Creative Stage V2, che ha un aspetto solido e assolutamente elegante, propone ben due modalità, facilmente attivabili da telecomando, denominate Clear Dialog e Surround; la prima, grazie ad un algoritmo, estrae i dialoghi e i suoni vocali per migliorarli e amplificarli mentre la seconda migliora tutto l’audio in ingresso tramite i filtri audio Sound Baster e ottimizza l’esperienza d’ascolto rendendo il tutto maggiormente dinamico e d’impatto. La prima prova d’ascolto l’ho fatta vedendo per intero un episodio della serie tv Lucifer e il film Tyler Rake tramite Netflix  e già aumentando manualmente i soli bassi e non attivando nessuna opzione “speciale”, l’audio offerto è incredibilmente migliore rispetto a quello proposto dallo speaker della tv.

Creative Stage V2

Attivando la prima specialità della casa, la Clear Dialog, ho potuto godere finalmente di dialoghi chiari e costanti senza dover ricorrere all’uso continuo dei tasti di controllo volume della tv come facevo prima di installare la Creative Stage V2. Successivamente ho attivato la modalità Surround e qui, i bassi, vengono maggiormente enfatizzati così come tutti gli effetti sonori specialmente nelle scene d’azione; insomma, quando abbiamo bisogno di maggiore aggressività questa modalità ci viene in aiuto ed infatti ne ho trovato maggior godimento proprio durante la visione di Tyler Rake.

La seconda prova l’ho dedicata al gioco e ho testato il tutto sia con la Xbox Series X e Call Of Duty Black Ops Cold War che con la Nintendo Switch e Super Mario Odissey. Su entrambe le console, la Creative Stage V2, si comporta ottimamente offrendoci una spazialità ottimale in Call Of Duty Black Ops Cold War grazie all’attivazione del Surround, tutti i dettagli sonori vengono restituiti ottimamente e ho riscontrato una spazialità davvero ben eseguita. Con la piccola Nintendo Switch e Super Mario Odissey ho scelto invece di non attivare nessuna opzione godendo di un audio fedele a quello proposto nel gioco senza distorsioni neanche a volumi elevati; tutto risulta dettagliato e con assenza di artefatti.

Ultima prova di ascolto, forse quella più difficile, effettuata con l’ascolto del cd dei Daft Punk “Random Access Memories” tramite il lettore della Xbox Series X e della canzone “Ruby Rain” di Laura Evans contenuta nella colonna sonora di Trauma, film del maestro Dario Argento, e riprodotta tramite bluetooth dal mio iPhone. Se pensiamo che siamo di fronte ad un prodotto che viene venduto ad un prezzo di listino di 149€ non possiamo che rimanere soddisfatti da quello che fuoriesce da questa soundbar; tutte le note vengono restituite in maniera dettagliata con un suono pulito senza la predominanza dei bassi (alti, medi e bassi convivono in armonia) ed anche a volumi elevati non abbiamo distorsioni.

Creative Stage V2

Tutto questo non vuol dire che la piccola Creative Stage V2 può sostituire un impianto Hi-Fi dedicato, e d’altronde non lo potrebbe fare con due driver da 2,25 sulla soundbar ed uno da 5,25 sul subwoofer, ma se non avete grandi pretese audiofile vi potrà facilmente stupire e accontentare per molti anni a venire. Insomma, ci troviamo di fronte ad un buon sistema multiuso con cui sicuramente migliorare l’audio (penoso) proposto dalle tv moderne grazie anche ad una potenza totale che arriva fino a 80W RMS con una potenza di picco fino a 160W e che, oltretutto, offre una completa gamma di opzioni di connettività all’interno del suo piccolo corpo (HDMI Arc, Ottico, Usb, Bluetooth 5.0 e Aux In). Se cercate un prodotto davvero valido, in grado di stupire senza esagerare, e dall’ottimo rapporto qualità prezzo, fiondatevi ad occhi chiusi su questa Creative Stage V2… merità davvero!

Ultimo aggiornamento: 2023-12-06 at 00:30

Creative Stage V2 – Recensione
PRO
Esteticamente davvero ben fatta ed elegante
Suono superlativo e senza sbavature
Ottimo rapporto qualità prezzo
CONTRO
Mancanza di pile per il telecomando
9
La piccolina che stupisce!
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