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Nine Witches: Family Disruption – Recensione

Nine-Witches
Data di uscita
04/12/2020
Versione testata
PlayStation 4
Sviluppatore
Indiesruption
Publisher
Blowfish Studios
Genere
Avventura grafica
Lingua
Inglese
Il nostro Punteggio
7.8
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Nel 1944 inizia a calare il sipario sull’esperienza d’espansione e dominio in Europa del terzo Reich. I nazisti, oramai alle corde, cercano qualsiasi stratagemma per sovvertire l’oramai inevitabile destino di sconfitta. Uno scenario perfetto per sviluppare una storia. Se teniamo poi in conto il fascino che Hitler provava nei confronti dell’occulto, questo diventa un terreno fertilissimo per sviluppare un’avventura ai limiti del paranormale.

I nazisti inoltre, sono il nemico perfetto in una narrazione: rappresentano il male assoluto, l’avversario con il quale non si può ragionare o dialogare, crudele, vigliacco, mosso solo da odio e mire espansionistiche.
Videogiochi come Wolfenstein sfruttano proprio questa narrativa del “nazista=cattivo” per offrirci l’occasione di uno sparatutto privo di sensi di colpa. Ma dopotutto: chi non vorrebbe sparare ad un nazista?
Questo però non preclude la possibilità di ambientare in questa cornice un gioco non incentrato solo sul massacrare tedeschi, esplorarando le ipotesi più strampalate per una storia all’insegna del sovrannaturale.
Per esempio: cosa sarebbe successo se i nazisti avessero avuto dalla loro parte poteri sovrannaturali o le forze del male? Cosa sarebbero stati disposti a fare per ottenere il tanto agognato dominio della Germania sopra tutti gli altri?

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Nine Witches: Family Disruption è un avventura grafica sviluppata da Indiesruption e pubblicata da Blowfish Studios che uscirà su Nintendo Switch, PlayStation 4, Xbox One e PC tramite Steam il prossimo 4 Dicembre.

Siamo nel 1994 in Norvegia, le truppe tedesche stanno fuggendo in ritirata dai soldati dell’Armata Rossa ed una divisione dell’esercito tedesco ha occupato la minuscola cittadina di Sundäe. Dopo aver preso prigioniera una strega, la costringono ad effettuare un pericoloso rituale con lo scopo di ottenere una misteriosa arma: la Maschinen-571. A causa di questo incantesimo una luna oscura si alza nel cielo, gettando nel buio perenne la cittadina di Sundäe.
Per indagare sulla questione e cercare di sabotare i piani dei nazisti, sono mandati sul campo i nostri improbabili eroi.

Krakovitz è un professore famoso per le sue ricerche sull’occulto. Costretto su una sedia a rotelle, è un po’ una via di mezzo fra uno scienziato pazzo e un medium. Sebbene non possa utilizzare le gambe, possiede la straordinaria abilità di parlare con i morti, lasciando momentaneamente il proprio corpo per vagare liberamente in giro come tutti gli altri fantasmi. Assieme a lui c’è il suo assistente Akiro, che accompagnerà il professore in questa missione.

L’occasione migliore per infiltrarsi nel villaggio si presenta quando viene indetta una grande festa nazista nella base militare. I nostri protagonisti entrano in paese e, dopo aver rubato l’identità a due malcapitati invitati alla serata, iniziano ad investigare aiutati dalla Resistenza.
Entrati a Sundäe trovano i pochi cittadini rimasti oramai abituati all’assenza della luce, all’umidità e alla moltitudine di vermi che infestano la cittadina. Vengono a sapere inoltre del piano segreto della divisone Okkulte-SS. 

Riusciranno a sabotare i piani i piani dei nazisti e a salvare il mondo dall’oblio?

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Parlando di temi classici nel paranormale e nella fantascienza, questo gioco ha proprio tutto: fantasmi, streghe, alieni, nazi-zombie, ognuno dei quali condivide la stessa importanza in questa storia. Accorpare così tanti elementi in maniera quasi comica è in perfetta linea con lo stile di questo gioco, che non spreca mai occasione per cercare di divertire, trasformando quasi ogni singola riga di dialogo in qualche battuta, allusione o  vera e propria barzelletta. Dai primi minuti è subito chiaro che non c’è nulla di serio in questo gioco, al contrario, ogni conversazione viene dirottata nella completa idiozia, alla volte anche in maniera un po’ forzata. Tra gerarchi ubriachi, scienziati pazzi e salmoni dai tre testicoli, veniamo intrattenuti per tutta la durata del gioco da continue gag, rotture della quarta parete, e battute o riferimenti fuori dal tempo in cui è ambientato.

Ci faremo largo nella cittadina controllando entrambi i personaggi e sfruttando le loro abilità. Akiro, a differenza del professore, può infatti raccogliere ed interagire con gli oggetti, aprire le porte e salire le scale, nonchè collezionare elementi chiave da utilizzare nel modo giusto per avanzare nel gioco.
Sfuttando invece le abilità paranormali del professor Krakovitz, saremo in grado di fluttuare in giro come un fantasma, passare attraverso porte chiuse a chiave e comunicare con i fantasmi degli abitanti della cittadina. Con l’avanzare del gioco il professore apprenderà nuove abilità  e riuscirà persino a controllare le menti dei viventi più distratti, facendosi aprire porte ed azionare meccanismi.

Non bisogna tralasciare nulla, ogni singolo elemento con il quale possiamo interagire può essere necessario. Dovremo spesso usare la logica per capire dove o cosa cercare, sfruttando vari suggerimenti che potremmo scoprire in oggetti o dialoghi dei personaggi.
Non mancano gli scontri a fuoco, dei quali si occuperà sempre Akiro. Affronteremo gli avversari con una pistola difettosa che si inceppa di continuo, in quella che possiamo facilmente definire la parte meno divertente del gioco. Nel caso volessimo superare le battaglie in men che non si dica, basterà impostare la difficoltà battaglie su facile per avere in aiuto nientepopodimeno che il Diavolo in persona, che fulminerà uno ad uno tutti tutti i nemici.

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Nine Witches è sicuramente un gioco divertente e dalla spiccata vena comica, che però cade facilmente in un humor più puerile a lungo andare, accostando a freddure e situazioni esilaranti una valanga di battute e allusioni di livello molto più basso, emissioni corporee comprese, come per cercare di tenere sempre viva l’ilarità del gioco e non abbassare in nessun dialogo il tono completamente comico di questa avventura grafica. A mio personale avviso, non ci sarebbe stato assolutamente bisogno. Infatti la storia, gli sviluppi e le situazioni sono uno spasso e funzionano perfettamente. Ciò che rende veramente godibile questa piccola e divertente avventura non sono tanto le battute,  ma i personaggi e gli avvenimenti improbabili, per non parlare dei tanti piccoli dettagli esilaranti, che denotano una grande cura da parte degli sviluppatori.

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Nine Witches: Family Disruption – Recensione
PRO
Storia originale
Da morir dal ridere
Impegnativo al punto giusto
CONTRO
Non disponibile in italiano
Humor alle volte puerile
Scontri a fuoco tremendi
7.8
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