Una delle cose più intriganti del mondo dei videogiochi è, probabilmente, il fatto che possano nascere prodotti inaspettati da sviluppatori e publisher piccoli e poco conosciuti dal grande pubblico. Alcuni prodotti videoludici riescono infatti ad incuriosire proprio per determinate scelte, le quali possono essere così bislacche da dar vita a qualcosa di insolito e ricco di personalità. Questo elemento tendo a farlo notare con i videogiochi targati Rayark ma uno dei publisher più legati a questo approccio è sicuramente Nakana.io, e giochi come Infini ed EQQO sono sicuramente un ottimo esempio di quello che sto dicendo. Le loro proposte sono molto interessanti ma la gestione delle tematiche trattate può risultare poco avvincente da essere in grado di incuriosire una grande fetta di utenza. Esiste un videogioco di Nakana.io capace di raggiungere questo scopo? Per quanto mi riguarda sì, ed il suo nome è Journey of the Broken Circle. Scopriamo assieme il perché di questa affermazione.
Journey of the Broken Circle è un videogioco platform bidimensionale dove il giocatore interpreta un cerchio bianco, che ricorda a prima vista un pallido Pac-Man. Esso si sente solo, incompleto e gira attorno al mondo cercando di comprendere il senso della sua vita. viaggiando, però, si ritroverà ad interagire con alcuni “amici” che decideranno di incollarsi al protagonista per aiutarlo. Da qui nascerà una piccola storia d’amore fatta di alti e bassi, abbandoni e ritrovi, gioie e disperazioni.
Il gameplay base proposto dal team di sviluppo è incredibilmente semplice da apprendere e padroneggiare. Il protagonista (che da ora in poi chiameremo Marcello per comodità personale) deve affrontare un totale di 16 + 2 livelli (questi ultimi sbloccabili trovando determinati funghi nel mondo di gioco) con l’obiettivo di arrivare alla fine del percorso. Marcello, che è un vero e proprio “cerchio bucato” può saltare utilizzando il pulsante A mentre col Joystick sinistro si ha la possibilità di muoversi. Fin qui non c’è nulla di anormale e sembra che il gioco sia come tanti altri platform… eppure ci sono tre elementi che vanno presi inconsiderazione: le meccaniche speciali, la storia e l’ambientazione.
Come prima cosa vorrei parlare delle meccaniche speciali. All’interno del gioco Marcello sarà obbligato ad interagire con altre “creature” e queste hanno la possibilità di unirsi al protagonista. Quando questo accade il giocatore ottiene abilità speciali come la possibilità di planare oppure di attaccarsi alle pareti. Questi potenziamenti non sono permanenti ma permettono al gioco di aumentare la sua varietà proponendo nuove situazioni e contenuti. Di conseguenza possiamo dire che Journey of the Broken Circle è un videogioco semplice, capace di dar vita ad un’ottima varietà.
Elemento di particolare spicco è sicuramente la storia. Il team di sviluppo – Lovable Hat Cult – ha deciso di proporre ai giocatori una storia legata a due tematiche: amore ed esistenzialismo. Ambedue sono prepotentemente presenti durante il corso dell’intera avventura e riescono ad intrecciarsi continuamente. Tematiche come la depressione e la solitudine vengono trattate in questo gioco ed alcuni argomenti vengono coinvolti in maniera curiosa ed indiretta. Il risultato finale è convincente e sono certo che a molti giocatori piacerà.
Ultimo elemento da tenere sott’occhio è l’ambientazione. Il gioco riesce a dare vita ad un mondo semplice e colorato allo stesso tempo. Tali elementi si uniscono ad una buona gestione della telecamera che permette al giocatore di apprezzare molte delle aree qui disponibili. Non aspettatevi nulla di particolarmente eclatante, ma nel complesso il risultato è convincente.
Quali sono i difetti principali di questo videogioco? Oltre alla mancanza di un adattamento in lingua italiana, Journey of the Broken Circle è un videogioco che presenta un gameplay molto semplice e nonostante ci siano degli elementi interessanti il risultato generale può annoiare i veterani del genere. Oltre a questo va segnalata una difficoltà traballante in alcune parti dell’avventura ed infine una longevità base medio-bassa (elemento accettabile, visto che il gioco viene proposto ad €8).
L’ultimo dettaglio che vorrei trattare in merito prima di passare alle conclusioni è, però, la gestione delle tematiche. Se quella legata all’amore viene spolpata molto bene quella legata alle riflessioni esistenziali risulta un po’ fuori contesto. Personaggi che tendono a parlare poco si ritrovano di colpo a fare lunghe riflessioni sul mondo che le circonda ed il risultato finale, nonostante sia in linea con alcune delle tematiche che sono care a Nakana.io, le ho trovate un po’ eccessive e fuori contesto. Non credo che il problema sia la presenza di questi argomenti, quanto piuttosto la loro gestione. Per quanto mi riguarda credo che il team di sviluppo avrebbe potuto gestire questo elemento in maniera più efficace, ma alcuni giocatori potrebbero apprezzare il risultato finale.
Alla fine, cosa posso dire su questo videogioco? Journey of the Broken Circle arriva su Nintendo Switch in maniera semplice e riesce a regalare al giocatore un’avventura curiosa ed interessante. Ho apprezzato in particolar modo la gestione del mondo di gioco e dei livelli sbloccabili, i quali saranno apprezzati dai veterani dei videogiochi platform. Il gioco vanta inoltre di un comparto narrativo accattivante che, nonostante possa presentare elementi poco convincenti, riesce ad intrattenere proponendo tematiche gestite in maniera efficace. Per quanto mi riguarda Lovable Hat Cult è stato in grado di dar vita ad un prodotto semplice che non solo sa di esserlo, ma risulta accessibile ed intrigante sotto vari punti di vista (tra cui quello economico, visto che il prezzo di lancio è decisamente accettabile). Da queste basi nasce la valutazione, e l’acquisto è consigliato soprattutto a chi vorrebbe provare a finirlo al 100%.