Adventures of Pip

Adventures of Pip – Recensione

Un'avventura platform attraverso diverse risoluzioni grafiche in pixel art

Adventures of Pip
Data di uscita
10/09/2020
Versione testata
Nintendo Switch
Sviluppatore
TicToc Games
Publisher
TicToc Games
Genere
Avventura / Platform / Arcade / Rompicapo
Lingua
Inglese
Il nostro Punteggio
7.5
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Se penso a cosa è stato per me WiiU penso ad una console meravigliosa, ricca di veri e propri capolavori firmati dalla nostra amata Nintendo. Ricordare l’ammiraglia di Kyoto, però, riporta alla mia mente anche un periodo buio attraversato dalla mamma di Mario, che ha portato lentamente all’abbandono del colosso dei videogiochi da parte di tutte le più grandi case di sviluppo del mondo. Al suo fianco restarono solamente folta una schiera di sviluppatori indipendenti, che portarono avanti i loro progetti in quella che si affermò nel tempo come la prima vera e propria indie machine.

Tra questi titoli c’era anche Adventures of Pip, un gioco che all’epoca aspettavamo in molti. Grazie a quel fascino retrò e a quel gameplay misterioso, il frutto del lavoro dei ragazzi di TicToc Games ha fatto parlare molto di sé fin dal suo primo annuncio. Da allora di anni ne sono passati parecchi, e lo stesso team ha ben pensato di riproporre la loro creatura al pubblico di Nintendo Switch, altra console che sotto il punto di vista delle produzioni indipendenti non può certamente essere definita prima di interesse.

Adventures of Pip

Adventures of Pip non è altro che un platform game, uno dei tanti oserei aggiungere, nel quale il nostro protagonista è il classico ragazzo qualunque. La regina DeRezzia, cattiva di turno, mossa dalla gelosia un bel giorno decise di attaccare il villaggio – riducendo la definizione di ogni forma di vita in esso contenuto. Pip, un pixel rosso e dalla forma goffa, si metterà così in cammino per salvare la sua principessa ed il destino del suo popolo.

Dietro all’apparenza semplicistica della trama si nascondono alcune piccole sfaccettature che trovano la giusta analogia con l’epoca nella quale viviamo. La definizione degli abitanti del mondo di gioco rappresenta in un certo senso le loro condizioni economiche; è così che ci imbatteremo in nobili a 16-bit, persone comuni dagli sprite semplificati ad 8-bit ed, infine, poveri rappresentati da un unico pixel. Da questo traspare subito qual è il vero intento di DeRezzia e quanto importanti saranno i pixel che incontreremo lungo la nostra avventura.

Nonostante il primo livello (un banale tutorial) ci faccia credere di essere all’interno di un semplice platform a scorrimento orizzontale, ben presto ci verrà donata l’abilità di assorbire pixel da alcuni nemici. È così che il gameplay assume profondità offrendoci la possibilità di modificare la nostra definizione (quasi) in qualsiasi momento.

Adventures of Pip

Pip, come già anticipato, è inizialmente rappresentato da un unico pixel rosso. L’unica vera abilità in suo possesso è quella di planare dopo ogni salto per compiere balzi e raggiungere piattaforme lontane. Lungo i vari stage, però, il nostro eroe incontrerà alcuni nemici (rappresentati da spiriti azzurri) dai quali acquisire l’abilità di evoluzione. La prima volta verremo trasformati in una versione 8-bit di noi stessi, in grado di correre molto più velocemente e di effettuare salti a parete. Sconfiggendo in serie un secondo nemico, infine, potremo raffinare la nostra risoluzione, diventando capaci di brandire una spada e di spostare grossi massi.

Così come è possibile evolvere, grazie all’utilizzo del pulsante A, potremo causare un’esplosione in grado di farci devolvere e distruggere alcuni tipi di blocchi specifici. Si da il via così ad un nuovo stile di gioco, nel quale sarà molto importante studiare di volta in volta l’ambiente circostante per decidere quale trasformazione si addice meglio alle nostre intenzioni.

Adventures of Pip

Per la gioia dei completisti e degli esploratori, gli stage nascondono innumerevoli segreti. In ciascun livello sono presenti tre abitanti da salvare, nascosti sapientemente dietro alle pareti o posizionati in postazioni strategiche. Se volete completare il gioco al 100% (cosa che consiglio) dovrete avere il giusto spirito di osservazione e l’ingegno necessario per utilizzare le trasformazioni giuste al momento giusto.

Il livello di sfida è nel complesso accessibile a tutti, grazie ai numerosi checkpoint disposti in maniera generosa e ad una serie di potenziamenti acquistabili al mercato del villaggio grazie ai pixel raccolti con tanta fatica sconfiggendo nemici e scovando gli scrigni segreti. Nonostante l’offerta dei mercanti sia varia (si passa da cuori aggiuntivi, radar per scovare scrigni e abitanti, armature ecc.), il numero di pixel raccoglibili nei vari stage è limitata, e vi ritroverete a conservarli per i tanto preziosi “porta cuori”. Piccola nota: i boss sono ben caratterizzati, ma dotati di un moveset che li rende troppo prevedibili e poco stimolanti da sconfiggere (eccezion fatta per il boss finale).

Adventures of Pip

Lo stile grafico di Adventure of Pip è colorato e mai troppo sempliciotto. Gli sprite acquistano carattere grazie all’identità ben definita che i programmatori hanno riposto a ciascun mondo di gioco. Nonostante tutto, però, ci ritroveremo sempre di fronte ai soliti luoghi comuni quali foresta, vulcano, livelli acquatici e così via. La sublime pixel art, però, da sola non basta ed è per questo che il compositore delle colonne sonore ha avuto un ruolo cruciale nel dare classe all’intera produzione. La soundtrack entra con prepotenza nelle nostre orecchie e si appresta a rimanervi per molto tempo grazie alla qualità indiscutibile delle colonne sonore (realizzate dallo stesso compositore di Shovel Knight… Cheapeau!)

Leggendo in giro altre recensioni ed i pareri dei numerosissimi giocatori che già hanno avuto il piacere di vivere l’avventura in compagnia di Pip, ho notato come molti si “lamentino” del fatto che la longevità lasci un pò a desiderare attestandosi intorno alle 5-6 ore. Personalmente non ho trovato il gioco sbrigativo, cosa che invece al giorno d’oggi succede spesso nelle produzioni indie, e ho terminato l’avventura senza la sensazione del “si poteva fare di più”. Questo è sinonimo del fatto che l’aspetto legato alla durata di Adventure of Pip è soggettivo e dipende molto dal vostro approccio di gioco.

Tirando le somme, il prodotto offerto dai TicToc Games funziona a dovere. Il concetto di gameplay basato sull’evoluzione e devoluzione offre numerosi spunti dai quali, perché no, gli sviluppatori potrebbero tirare fuori nuove idee per un eventuale secondo episodio. La giocabilità è su buoni livelli, nonostante un frame rate a volte ballerino, ed il level design si attesta su standard sufficienti. Consiglio il titolo a chi ha fame di platform e di pixel art ed invito i restanti giocatori ad attendere uno sconto, anche se c’è da dire che già il prezzo di lancio è già di suo molto economico (parliamo di €8.50 rispetto ai €13 richiesti al lancio su WiiU). Adventure of Pip è un gioco che merita la vostra attenzione, prima o poi dovreste valutare l’idea di dargli una possibilità.

Adventures of Pip
Adventures of Pip – Recensione
PRO
Colonna sonora indimenticabile
Idea dell’evoluzione / devoluzione originale
Livello di sfida adatto a tutti
CONTRO
Frame rate ballerino
Non è possibile acquistare tutti i potenziamenti alla prima run
Boss troppo prevedibili
7.5
L'evoluzione non è l'unica opzione!
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