Company of Crime PC

Company of Crime – Recensione

Immaginate cosa accadrebbe se adesso fossimo negli anni ‘60, in mezzo ad una possibile “guerra fredda” ed una serie di eventi che conducono alla nascita dalla criminalità organizzata nel resto del mondo. Per quanto possa sembrare assurdo, certe condizioni sono state ampiamente superate con lo sviluppo delle tecnologie e con l’avanzamento cadenzato di una società sempre più votata al “controllo” generale della quotidianità personale. Ad esempio, ora è possibile trovare in pochi istanti attraverso uno smartphone un amico, oppure messaggiare in tempo reale con qualcuno che abita molto lontano. Questa interconnessione tra popoli non è stata raggiunta immediatamente, infatti si è dovuto attendere delle strumentazioni adatte per poter progredire in avanti. Parecchio tempo addietro, le comunicazione venivano effettuate esclusivamente a voce, in radio o tramite passaparola tra conoscenti. Ma cosa accadeva in un centro culturale come quello di Londra negli anni ‘60 con la criminalità alle porte? Le persone “comuni” non avevano vita facile ed erano sempre bersagliate dalla mafia con richieste inopportune e tasse non convenzionali da riscuotere. Gli sviluppatori Resistance Games hanno voluto cimentarsi, con le loro conoscenze acquisite durante gli anni sia sui videogiochi che sulla storia del centro criminale londinese, in un gioco abbastanza particolare, ovvero un interessante ibrido tra empire builder ed un gioco strategico a turni in stile XCOM, oppure lo stealth game uscito anche su Switch Phantom Doctrine. Il titolo in questione è Company of Crime, reso disponibile dal publisher 1C Entertainment dall’8 agosto 2020 su Steam (PC). Alcuni strategici a turni non sono per nulla semplici da giocare per un novizio, specialmente per chi è poco avvezzo all’utilizzo di mouse e tastiera per muovere i vari personaggi. Il modo più opportuno per approcciarsi ad un nuovo titolo strategico è quello di seguire attentamente il tutorial e lasciarsi trasportare dalla storia con una modalità di gioco più “semplificata”. Dopo un’attenta prova effettuata su PC, scopriamo insieme di cosa si tratta di Company of Crime in questa nuova ed entusiasmante recensione.

Company of Crime
Ad inizio partita si può scegliere di far parte della squadra criminale o quella dei poliziotti.

Nella Londra criminale degli anni ‘60

Le trame con un fondamento reale radicato al passato mi hanno sempre affascinato particolarmente in un videogioco. La storia dell’essere umano non andrebbe mai dimenticata: trovare dei riferimenti storici in un titolo può solamente far piacere, a maggior ragione quando i temi trattati sono parecchio approfonditi. La componente narrativa di Company of Crime è dal punto di vista ludico davvero interessante e con diversi colpi di scena abbastanza inaspettati. Il gioco segue una sceneggiatura dipartita esattamente su due fronti, quella riguardante i criminali e l’altra della polizia. Due facce che completano la stessa medaglia, in un turbinio di situazioni decisamente paradossali e romanzate. Le scorribande dei criminali, un gruppo appena istituito nella Londra degli anni ‘60, non sembrano minimamente arrestarsi, poiché capitanate dal fantomatico duo composto dai gemelli Nate ed Ally, entrambi alle prese nel soverchiare la giustizia ed impadronirsi di un giro d’affari piuttosto importante. Questi eventi si alternano tra i vicoli della famosa Scotland Yard, con il famoso ed astuto ispettore Graham che è alle prese con la polizia per arrestare la banda criminale. Penso che un po’ tutti da piccoli hanno provato almeno una volta a giocare a “guardia e ladri”, un pittoresco passatempo estivo che è semplice da emulare e diverte in maniera sostanziosa con poco. Questo tipo di intrattenimento da spiaggia è l’esatto esempio che si può vivere all’interno del titolo sviluppato da Resistance Games, una sorta di competizione tra il bene ed il male, la polizia e la malavita. Un dualismo che riesce ad affascinare ed attrarre allo stesso momento, deliziando il videogiocatore con un sistema di gioco basato sulle linee moderne di uno strategico a turni con visuale isometrica

Prima di avviare la partita ad inizio gioco è possibile scegliere quale fazione impersonare e così seguire la storia dal punto di vista del poliziotto o del criminale. Una narrativa che avanza in maniera speculare e che per poter essere assimilata per come è stata concepita dagli sviluppatori, il consiglio è di giocare con entrambe le parti mosse in causa e scoprire ogni piccolo dettaglio che si cela alle spalle. Lo scopo dei criminali è quello di creare un vasto impero e farsi rispettare dalle piccole/medie bande di Londra, oltre a riscuotere il denaro dalle fabbriche e/o negozi cittadini. Un impero che non è possibile costruire immediatamente, visto che è necessario non farsi scoprire dalla polizia e non eccedere con l’uso della violenza come mezzo di difesa per spaventare il prossimo. Respingere alcune attività con la forza è, per certi versi, l’unico modo per contrastare un potere ancora troppo alto da sradicare. Il gioco mette a disposizione tantissime soluzioni alternative per procedere all’interno dell’avventura, proponendo delle storie secondarie od intrecci narrativi in maniera cadenzata durante la quest principale. Alcune controverse dei criminali possono essere risolte semplicemente rubando qualcosa o “parlando” in modo categorico nei confronti di un cliente. Attenzione però, in molte circostanze la persona designata dalla banda mafiosa allerta la polizia, non lasciando dunque occasioni per scappare senza prima aver affrontato la giustizia con uno scontro diretto. Per mantenere il predominio su una zona è necessario prima affrontarla e poi possederla, così da costruire una rete di alleati criminali che si muovono silenziosamente rispetto a noi. I membri della banda possono essere manovrati passivamente, quindi indicando a loro banalmente cosa fare e dove andare: al resto ci pensa l’intelligenza artificiale del gioco. Il titolo sviluppato dal team finlandese non è attualmente disponibile in lingua italiana su Steam

Invece lo scopo dei poliziotti è quello di contrastare l’avanzata dei criminali e distruggere, anche in maniera silenziosa, tutte le basi costruite. Rispetto alla malavita, la giustizia non può permettersi di uccidere dei civili o derubare, né tantomeno attaccare per primi: la mossa corretta e consentita da fare è quella di arrestare i nemici solo dopo aver avuto delle prove concrete. Alle volte tutto si traduce in un sano combattimento corpo a corpo tra polizia e criminale, come se fossimo in un torneo di boxe. Negli anni ‘60 era possibile compiere azioni alquanto discutibili e fraintendibili, come l’uso di armi da fuoco in strada o entrare in casa di altri tranquillamente senza chiedere il permesso. La trama assapora anche le varie contaminazioni culturali, sociali e musicali dell’epoca nei pressi di Londra, tra rock, pop e punk. Per regolare l’introduzione della polizia e la difficoltà del gioco, nella campagna principale è disponibile in alto al centro un parametro numerico chiamato Heat Meter, che consente al giocatore attraverso le scorribande o l’attività criminale di scoprire il livello di allerta della giustizia. La barra è composta da sei tacche, dove in ognuna di esse viene segnalato il grado di “complessità” della missione. Ad esempio, con quattro tacche i civili sono già  a conoscenza dell’impero criminale e sono soggetti a difendersi da soli o con guardie del corpo, mentre la polizia controlla con troppa frequenza negozi o case a rischio. Questa meccanica regola in parole povere l’aspetto manageriale del titolo, fornendo al giocatore una sensazione di pericolosità tra una missione e l’altra. Una volta fallita la missione (nella modalità normale o facile), si inizia nuovamente a giocare dall’ultimo salvataggio. 

Company of Crime
Che lo scontro abbia inizio!

Scegli con chi combattere: nei panni dei poliziotti o dei criminali?

Il gameplay di Company of Crime è la vera anima del gioco, nonostante la storia risulta essere una delle più curiose e coinvolgenti dell’ultimo periodo (paragone riferito ai vari prodotti simili). Il titolo è pieno di meccaniche di gioco molto importanti che si basano su una struttura classica degli strategici a turni con visuale isometrica. Per fare un esempio più calzante, il gioco è molto simile nelle premesse a Broken Lines, dove per liberare una zona è necessario concludere l’obiettivo principale della missione e poi uscire dallo scenario con un determinato gruppo di alleati. Il sistema di movimento è molto semplice: prima si muovono i criminali/poliziotti e poi tutto il resto, seguendo una barra temporale che regola i turni. Le informazioni (HUD) su schermo non sono poche, tuttavia sono posizionate in modo strategico da non appesantire la scena o le future azioni. In basso al centro è possibile trovare la barra con le abilità o le azioni effettuabili dal personaggio selezionato, in alto a sinistra gli obiettivi della missione, in basso sempre a sinistra le armi che si possono utilizzare ed infine in alto a destra dei comandi semplici che servono a regolare il turno (vai avanti, passa il turno o torna indietro). Ogni personaggio ha a disposizione due azioni da poter effettuare nell’arco di un turno, ovvero movimento ed attacco/abilità con relativo cooldown. Come avviene in ogni strategico a turni che si rispetti, i vari personaggi possono muoversi in base al numero prestabilito in partenza di passi. Ad esempio, un uomo grosso e con armi pesanti non può superare più di due riquadri. Durante la schermata di attacco si può richiamare un piccolo schema riassuntivo che riguarda semplicemente la percentuale di danno e di successo. In base alla percentuale di successo di un’azione, il personaggio può fare un critico e quindi moltiplicare il numero di danni. 

Una volta ingaggiato l’attacco con un avversario posizionandosi molto vicino (un quadrato di distanza), si entra in una cosiddetta zona di controllo, che serve principalmente al personaggio in movimento per sferrare abilità/azioni prima che quest’ultimo possa allontanarsi e scappare. Questa meccanica di gioco è abbastanza semplice da comprendere, visto che si tratta di un riflesso puramente difensivo da parte del nemico e soprattutto per fornire al giocatore un senso di incertezza tra uno scontro e l’altro. Molto spesso accade che a causa di un’intelligenza artificiale (IA) del gioco non del tutto ottimale i combattimenti si riducono a “noi attacchiamo, i nemici scappano per chiamare la polizia”. Questa condizione determina anche una grandissima ripetitività delle missioni, dove l’avversario attacca senza pensarci due volte o allerta l’autorità in area, senza dare il tempo al giocatore di pensare ad una strategia alternativa. All’interno degli scenari si possono utilizzare degli oggetti come copertura dalle armi da fuoco. L’armamentario del gioco è abbastanza nutrito tra pistole, fucili (a distanza) dell’epoca ed oggetti contundenti (melee) tipo piedi di porco o spranghe. Superare le missioni e crescere in quanto banda criminale conferisce esperienza, che può essere spesa per salire di livello e acquistare successivamente delle abilità da conferire ai vari protagonisti della storia. 

Company of Crime
La storia è molto convincente, anche se basa molti dialoghi su pretesti abbastanza semplici e basilari.

Un interessante ibrido tra empire builder ed un gioco strategico a turni

Company of Crime è uno strategico a turni abbastanza interessante, con una componente narrativa (con due linee temporali speculari) molto approfondita. Le strade di Londra si sono nuovamente popolate dalla banda criminale di turno e necessitano dell’intervento della polizia per essere fermate al più presto. Il team di sviluppo ha voluto inserire nel loro prodotto una visione un po’ fumettistica della britannia con colori sgargianti e molto accesi. Esteticamente il gioco è molto buono, eppure non ai livelli di Dread Nautical con una varietà di scenari ed oggetti leggermente maggiore. I personaggi (sia i poliziotti che i criminali) sono ben caratterizzati e con dei vestiti tipici dell’epoca. Purtroppo, la componente tecnica è quella che risulta un po’ carente rispetto a tutto il resto, visto che la qualità delle texture su PC (con settaggi al medio/alto) non risultano il massimo, così come il frame-rate non è sempre stabile. L’intoppo avviene durante le scene più concitate con esplosioni e diversi nemici su schermo. Avvistati anche alcuni bug che sembrano rallentare un po’ la progressione dell’avventura in ambo le parti. Invece dal punto di vista musicale/sonoro, il gioco si comporta molto bene ed è possibile udire delle tracce riconducibili al periodo tra gli anni ‘60 e ‘70 in Inghilterra

In conclusione, Company of Crime è un titolo molto ambizioso, con uno sviluppo di trama curioso e con un coinvolgimento non indifferente. La possibilità di poter prendere parte sia della polizia che della banda criminale è molto stimolante, oltre che ludicamente perfetto per assimilare tantissimi concetti importanti del gameplay strategico a turni. Il difetto principale è l’intelligenza artificiale un po’ sottotono e non sicuramente all’altezza di altri titoli più blasonati del genere d’appartenenza come XCOM. In secondo luogo, la ripetitività di alcune sezioni ed obiettivi generali non giova assolutamente alla stabilità e longevità leggermente sopra la media (più di venticinque ore) del titolo. L’elemento più frustrante del gioco è la mancanza di una buona complessità dei livelli, costruiti solamente per compiere le azioni elencate negli obiettivi ed i tanti segmenti secondari molto ripetitivi, ed uno scarso bilanciamento delle abilità/mosse da fare nel proprio turno. Disponibile attualmente su Steam (PC) al prezzo di 29.99 euro. Un rapporto qualità/prezzo molto nella media, che purtroppo non riesce a risultare soddisfacente a causa dei tanti difetti che rendono questo gioco poco competitivo nel giro degli strategici a turni. Il consiglio è quello di attendere uno sconto ed un relativo calo di prezzo, prima di potervi cimentare in una storia sì interessante, ma con un gameplay non sempre all’altezza. 

Company of Crime PC
Company of Crime – Recensione
PRO
Componente narrativa (divisa in due fazioni) abbastanza interessante;
Gameplay divertente...
Musiche buone;
Esteticamente evocativo.
CONTRO
... ma con diversi margini d'errore;
Intelligenza artificiale (IA) troppo farraginosa e debole;
Abilità poco bilanciate e missioni ripetitive.
6.8
Criminali, unitevi!